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Di Girolamo: Quadrante

I giorni della peste. Il festino di santa Rosalia tra mito e spettacolo

Umberto Santino

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2006

pagine: 184

Dal primo festino, nel 1625, ad oggi sono passati trecentottant'anni e Palermo è sempre puntuale all'appuntamento con la sua Santa Patrona. Ma è una santa che si festeggia o la città rende omaggio a se stessa, o ai potenti che l'hanno calpestata, illusa e disillusa, dai tempi del viceré a oggi? Uno scritto a metà strada tra pamphlet e saggio storico, con sapide digressioni sulle pesti reali o immaginarie raccontate da scrittori famosi, da Boccaccia a Manzoni, da Defoe a Camus, e una ricostruzione del culto di Santa Rosalia, dal poema di Petru Fudduni alle recenti spettacolarizzazioni.Nel XVII secolo Santa Rosalia spodestò le sante patrone di Palermo e ora all'alba del terzo millennio, al suo fianco è riapparso San Benedetto il Moro. Ma per liberarsi delle pesti del nostro tempo basteranno le intercessioni dei patroni celestiali e le deleghe ai miracolatori terreni?
15,00 14,25

Una ragionevole proposta per pacificare la città di Palermo

Umberto Santino

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2006

pagine: 128

Una satira contro la mafia e la criminalità del potere e insieme la denuncia di un male che divora la società contemporanea: l'assuefazione alla violenza e la considerazione del delitto come strada al successo nella gara a chi uccide di più, con armi più sofisticate e potenti. Questo testo è stato scritto subito dopo la strage di via Pipitone Federico del 29 luglio 1983 ed è dedicato al magistrato Rocco Chinnici, morto assieme agli uomini di scorta Salvatore Bartolotta e Mario Trapassi e al portiere del palazzo, Stefano Li Sacchi. Nel 1985 è stato pubblicato da Quale-cultura, autore un Anonimo del XX secolo, titolo Una modesta proposta per pacificare la città di Palermo, in omaggio a Swift. In questa ristampa l'Anonimo ha nome e cognome, il titolo è quello originario e vengono pubblicati testi inediti, scritti successivamente, recensioni, stralci di articoli e una lettera della scrittrice Giuliana Saladino, attenta lettrice ed estimatrice della Proposta.
12,00 11,40

La mafia in casa mia

La mafia in casa mia

Felicia Bartolotta Impastato, Anna Puglisi, Umberto Santino

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2018

pagine: 168

Questo libro è insieme la storia di vita di una donna divisa tra un marito mafioso e un figlio schierato radicalmente contro la mafia e un punto di svolta nel percorso che ha portato a fare giustizia di un delitto di mafia camuffato da attentato terroristico. Il racconto di Felicia è la rappresentazione di una tragedia quotidiana, in cui lo scontro tra padre e figlio, al di là del conflitto generazionale, diventa prologo di una guerra di liberazione, tanto più difficile e traumatica quanto più è legata a vincoli di sangue. Di questa guerra Felicia è protagonista e narratrice, acuta e instancabile, tenera e impietosa, e la sua volontà di tenere aperta la porta di casa, dopo la sua morte, è la predizione di una storia che continua.
15,00

Dalla parte di Pollicino. Vecchie fiabe e nuovi fantasmi

Dalla parte di Pollicino. Vecchie fiabe e nuovi fantasmi

Umberto Santino

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2015

pagine: 144

Pollicino, Cenerentola, Biancaneve, Cappuccetto rosso, la Bella addormentata nel bosco sono tra le fiabe più note, un tempo lette in bei libri illustrati o ascoltate dalla voce dei nonni e dei genitori, poi ricreate per il grande schermo con i cartoni animati; da tempo sono soggette a letture dissacranti e impietose che ne spengono l'ingenuità e disvelano significati più o meno morbosi ma certamente inquietanti. Al di là di queste letture, cosa sono le fiabe? Quale funzione svolgevano, e svolgono, nell'educazione dell'infanzia? Esse sono una "spiegazione generale della vita", un "catalogo dei destini" e prefigurano uno sforzo per liberarsi da "forze complesse e sconosciute", come scriveva Italo Calvino, o sono una pedagogia della paura, un campionario di orrori, difficili da smaltire anche con il più radioso dei lieti fini?
15,00

Una società disgregata. Sicilia 1971

Una società disgregata. Sicilia 1971

Diego Novelli

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2011

pagine: 192

Nel 1971, in occasione delle elezioni regionali, il giovane Diego Novelli fu inviato dal quotidiano "l'Unità" in Sicilia per una serie di servizi che successivamente vennero rielaborati e pubblicati in volume. Quarant'anni dopo, riproponendo quel libro, ci chiediamo: cosa c'è ancora di attuale in quelle cronache e cosa è cambiato? La Sicilia come società disgregata non sembra mutata di molto, fino a che punto è cambiato il quadro politico? La mafia, a cui sono dedicate molte pagine del volume, ha perduto il suo ruolo storico di esercito in armi contro le lotte popolari, dopo i grandi delitti e le stragi ha ricevuto dei colpi ma il modello mafioso di accumulazione e di dominio gode di ottima salute. E i suoi rapporti con il potere sono accertati anche in sede giudiziaria. La nuova edizione del libro mira a riaccendere l'interesse per una realtà troppo spesso inesplorata o vissuta come naturale e immodificabile, all'ombra di stereotipi vecchi e nuovi.
15,00

Le colombe sulla Rocca. Microstorie dall'interno della Sicilia

Le colombe sulla Rocca. Microstorie dall'interno della Sicilia

Umberto Santino

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2010

pagine: 228

Un libro che è insieme racconto autobiografico e saggio storico, con al centro un paese dell'interno della Sicilia, con un nome che sembra, ed è, una metafora della vita: tra pietra e volo, radice e viaggio per il mondo, come è toccato a molti dei suoi figli e della Sicilia e allo stesso autore, anche se la distanza tra la città in cui vive e il paese d'origine è geograficamente irrisoria. La Sicilia interna, il cuore dell'isola, è troppo spesso consegnata a uno stereotipo di insularità desolata e irredimibile. Eppure anche qui ci sono stati, e ci sono, conflitti, lotte, vittorie e sconfitte, dai tempi dell'impresa garibaldina ai Fasci siciliani, dalla causa per gli usi civici degli anni Venti del XX secolo ai nostri giorni. Recuperare questa memoria, sottrarla alla dimenticanza, qui, come altrove, è la condizione ineliminabile per capirsi, per capire la realtà in cui si vive e maturare una possibilità di futuro.
15,00

Storie di donne. Antonietta Renda, Giovanna Terranova, Camilla Giaccone raccontano la loro vita

Storie di donne. Antonietta Renda, Giovanna Terranova, Camilla Giaccone raccontano la loro vita

Anna Puglisi

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2007

pagine: 192

Dopo le storie di vita di Felicia Bartolotta, madre di Giuseppe Impastato, implacabile accusatrice dei mafiosi responsabili dell'omicidio del figlio, e di Michela Buscemi e Pietra Lo Verso, donne del popolo palermitano costituitesi parti civili nei processo contro gli assassini dei loro congiunti, in questo libro altre protagoniste dell'impegno politico e antimafioso raccontano la loro vita. Antonietta Marino ha cominciato la sua militanza politica negli anni '40, gli anni delle lotte contadine e del risveglio della Sicilia, e in quegli anni ha conosciuto e sposato Francesco Renda; trasferitasi in città ha continuato il suo impegno di militante nel Partito comunista. Giovanna Giaconia, moglie di Cesare Terranova, ucciso dalla mafia nel 1979 per la sua attività come magistrato e come parlamentare, dopo l'assassinio del marito assieme ad altre donne ha costituito l'Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia che per anni ha avuto un ruolo significativo nella mobilitazione antimafia. Camilla Giaccone, figlia di Paolo, il medico assassinato nell'agosto del 1982, perché si era rifiutato di modificare una perizia a carico di un mafioso omicida, racconta la sua esperienza vissuta assieme alla madre Rosetta Prestinicola e ai fratelli, con i quali si è costituita parte civile nel processo contro i responsabili del delitto.
16,50

Giovanni Orcel. Vita e morte per mafia di un sindacalista siciliano 1887-1920

Giovanni Orcel. Vita e morte per mafia di un sindacalista siciliano 1887-1920

Giovanni Abbagnato

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2007

pagine: 264

Il nome di Giovanni Orcel non figura nei libri di storia della Sicilia più noti e diffusi. Eppure fu un dirigente sindacale (segretario dei metalmeccanici di Palermo) e politico di primo piano, impegnato nello scontro interno al movimento operaio con opportunisti e pseudosocialisti, aperto al dibattito che porterà alla nascita del partito comunista (1921), protagonista dell'azione di affrancamento dei lavoratori e degli strati popolari dal dominio mafioso e attore di esperienze unitarie tra città e campagna, condotte assieme a Nicolò Alongi, altro dirigente dimenticato, e come lui caduto per mano mafiosa nel 1920, quando già si profilava la minaccia fascista. Il libro delinea il contesto socio-politico e ricostruisce la vicenda umana e politica di Orcel con una documentazione inedita, basata sulla stampa dell'epoca e su atti d'archivio che ci offrono un'immagine sconvolgente ma prevedibile dell'inchiesta sull'assassinio, più intesa ad assicurare l'impunità agli assassini che a svelarne e perseguirne le responsabilità, con un armamentario già collaudato e destinato a replicarsi, all'insegna delle omissioni colpevoli e del despistaggio garantito. Come scrive Umberto Santino nel saggio introduttivo, questo lavoro si inserisce pienamente nel quadro dell'attività trentennale del Centro Impastato di Palermo, volta a dare un'immagine adeguata della realtà siciliana, ancora oggi mortificata da rappresentazioni dominate da generalizzazioni e stereotipi.
20,00

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