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Donzelli: Interventi

Di qualità. Per un nuovo indirizzo europeo delle politiche agroalimentari

Paolo Conte

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2013

pagine: 129

Nell'attuale dibattito sulla riforma della Politica agricola comune (Pac) si fa grande uso della parola qualità, considerata come fattore cruciale per la competitività del settore agricolo e alimentare europeo rispetto alla forte concorrenza dei paesi sviluppati ed emergenti come Usa, Brasile e Cina. Se sulla carta tale posizione è condivisa dalla maggior parte degli addetti ai lavori europei, occorre allora un riscontro concreto in termini di sostegno alla qualità, allo scopo anche di aiutare il consumatore a riconoscere i prodotti locali, quelli elaborati con metodi tradizionali e quelli biologici, sfuggendo a trappole, inganni e contraffazioni. Questo agile volume offre un'introduzione aggiornata sugli strumenti giuridici a disposizione del settore agricolo e alimentare di qualità in Europa, per contribuire alla diffusione di una cultura della materia che aiuti il pubblico (e non solo gli addetti ai lavori) a rendersi conto di quanto sia indispensabile la protezione dei prodotti agroalimentari di qualità (Dop/Igp/Stg) per la crescita economica e sociale delle aree rurali. Per meglio comprendere l'importanza dell'Indicazione geografica del prodotto e il peso che essa assume per l'economia europea, è fondamentale lo studio sul valore del sistema di tutela delle denominazioni di prodotti agricoli e alimentari ("Indicazioni geografiche" o Ig) pubblicato dalla Commissione europea il 4 marzo 2013. Prefazione di Antonio Sciaudone. Introduzione di Paolo De Castro.
16,00 15,20

Quasi italiani. Storie di immigrati imprenditori

Romano Benini

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2013

pagine: 131

Arrivano da tutto il mondo, dal Senegal o dalla Turchia, dal Marocco o dal Bangladesh; e nei modi più diversi, spesso da clandestini, rischiando la vita. Hanno alle spalle storie intense: chi è stato disertore, chi invece ingegnere, chi ha fatto la fame, chi ha compiuto buoni studi e chi invece si è formato da autodidatta. Vengono in un paese, l'Italia, in cui da anni il lavoro diminuisce e le imprese chiudono. Eppure loro, con impegno, forza e disciplina, con creatività e passione, riescono in ciò che gli italiani fanno con sempre più fatica: creare un'impresa. Il valore aggiunto dell'economia italiana, sostiene l'autore del volume, è oggi nella spinta, nel voler fare, nella capacità di migliaia di immigrati che hanno raggiunto il nostro paese e deciso di mettersi in proprio in uno dei territori in cui risulta più difficile avviare un'attività economica. Questo libro raccoglie le loro storie: vicende esemplari di un mondo, quello dell'imprenditoria immigrata, poco conosciuto e a torto non ancora considerato importante per il futuro della nostra economia. Eppure in questi anni di crisi, mentre il numero delle imprese promosse da italiani diminuisce, l'aumento delle imprese costituite da immigrati è costante. Dall'edilizia al commercio, dai servizi alla tecnologia, alla ristorazione: il successo di questi imprenditori è un esempio di come il coraggio, la passione e la voglia di fare possano cambiare la vita e cambiare l'Italia. Prefazione di Sergio Silvestrini. Postfazione di Fosco Corradini.
16,00 15,20

I servizi pubblici locali. Dall'ideologia al pragmatismo

Alfredo De Girolamo

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2013

pagine: 82

Il gas, l'energia elettrica, l'acqua, i trasporti pubblici e i rifiuti sono elementi della nostra vita quotidiana, ma il modo in cui vengono gestiti rimane oscuro per la maggior parte dei cittadini. Questo libro si propone di svelare le dinamiche organizzative dei servizi pubblici locali, raccontando la storia e le scelte politiche che a partire dagli inizi del Novecento hanno caratterizzato tali settori. Con la competenza dell'esperto in materia e il linguaggio agile del giornalista, Alfredo De Girolamo inquadra storicamente e normativamente il problema delle aziende che operano nel campo dei trasporti e dei rifiuti, e di quelle energetiche e idriche, analizzando il rapporto tra pubblico e privato e tra municipalizzazione e gestione comunitaria. "Il più importante pregio di questo volume è costituito dalla sua semplicità, coniugata alla completezza dei temi trattati. Un libro destinato ai cittadini tutti, che si può auspicare venga letto anche dagli addetti ai lavori, che potranno trarne giovamento per affrontare la politica dei servizi pubblici locali con l'attenzione concentrata sui bisogni concreti e sulla necessità di soddisfarli con il massimo di efficienza e di efficacia, entro i confini della sostenibilità economica". Introduzione di Claudio De Vincenti.
15,00 14,25

La sinistra e la città. Dalle lotte contro il sacco urbanistico ai patti col partito del cemento

Roberto Della Seta, Edoardo Zanchini

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2013

pagine: XII-97

La città e la possibilità di governarne lo sviluppo per il bene comune sono temi fondativi della sinistra. Basta riandare alla Manchester descritta da Engels o alle lotte di inizio Novecento per i diritti elementari e i bisogni primari del proletariato urbano, da cui presero l'avvio partiti e sindacati di sinistra e la stessa urbanistica moderna. Da qui, la riflessione dei due autori arriva a esplorare un paradosso italiano. Vi è stato un tempo, nel dopoguerra, in cui la sinistra - non solo quella comunista - rifiutava l'etichetta di riformista, ma nei fatti metteva in campo, sulla città, visioni e azioni squisitamente riformiste. Erano gli anni delle lotte contro il sacco urbanistico di Roma, Napoli, Palermo e contro i comitati d'affari incistati nella politica; e gli anni di alleanze per l'epoca decisamente inedite. Ed ecco il paradosso. Mentre oggi la sinistra rivendica con orgoglio la propria natura riformista, ha quasi smarrito la tensione di allora: distante com'è dalla riflessione attualissima sull'urgenza di un freno al consumo di suolo; troppo legata, in alcuni, a pregiudizi ideologici - la mitizzazione dell'esproprio, la demonizzazione dei pri-vati - e troppo vicina, in tanti altri, a quel "partito del cemento" trasversale che spesso detta legge sul futuro delle città ed è fonte di inquinamento affaristico della politica. Ma la sinistra può permettersi di tradire la città? O non rischia così di condannare se stessa?
16,00 15,20

Capitale senza capitale. Roma e il declino d'Italia

Romano Benini, Paolo De Nardis

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2013

pagine: 198

È possibile rilevare lo "stato di salute" di un territorio, di un'economia, di una società? Esiste la possibilità di capire i problemi dell'Italia attraverso l'analisi di una città esemplare? Utilizzando i parametri messi a punto dall'Unione europea, gli autori guardano in queste pagine alla Capitale, città che è diventata emblematica dei difetti strutturali dell'Italia. Roma in questi anni ha sviluppato un'economia della rendita piuttosto che di mercato; si è adagiata sullo sfruttamento del territorio, senza creare nuove opportunità. Ha puntato sulla quantità ignorando spesso la qualità. Le dinamiche e le scelte delle imprese che operano nei servizi, nel commercio, nell'artigianato e nel turismo si sono appiattite sul presente e su una logica dell'usa e getta di ambiente, storia e territorio. È urgente un intervento strategico e condiviso, che cambi il modo di fare e gli interessi prevalenti in una città in chiaro declino. Gli autori dimostrano come quanto accade a Roma sia del tutto simile a ciò che sta avvenendo in Italia: la crisi economica si accompagna alla diffusa perdita di capitale culturale e sociale. Diminuisce la capacità d'agire e di autonomia delle persone e si indebolisce la creazione di benessere. Il rischio del declino si affronta nel rispetto e nel recupero della nostra identità storica, nel tornare a creare sviluppo, a saper produrre beni e servizi di valore, nel resistere alla logica della rendita e ricominciando a fare qualità.
18,00 17,10

La spada di Vendola. Una risorsa o un problema per il centrosinistra?

Paola Bordandini

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2013

pagine: 144

Un partito piccolo e giovane, con un capo carismatico. Sinistra ecologia libertà si è affermata grazie alla capacità di proporre candidati vincenti in importanti sfide elettorali (Pisapia a Milano, Zedda a Cagliari, Doria a Genova). Poi Nichi Vendola - il fondatore, il leader indiscusso - si è inserito tra i protagonisti delle primarie del centrosinistra in vista delle elezioni politiche del 2013. È possibile per la sinistra italiana superare, o quanto meno contenere, i conflitti che hanno minato la stabilità dei due governi guidati da Prodi? È da questa domanda decisiva che parte il libro, e la strada seguita per cercare una risposta consiste nel guardare il partito dal di dentro, individuando cioè i valori e la cultura politica dei suoi militanti più attivi e fedeli: i delegati nazionali. Gli attivisti di Sel sono messi a confronto con quelli del Partito democratico, dell'Italia dei valori e della Federazione della sinistra, in un quadro analitico che ricompone l'intero arco della politica italiana. Ne escono tracce evidenti di antiche fratture. Centrali nella proposta di Sel appaiono la tutela dei lavoratori, la difesa dei servizi pubblici e la ricerca di un modello alternativo a quello capitalistico: aspetti solo in parte condivisi dal centrosinistra, e comunque con intensità assai diverse. La cultura anticlericale e libertaria di Sel potrebbe inoltre minare la tenuta di un eventuale accordo di coalizione e mettere a dura prova la coesione interna del Pd.
17,00 16,15

A piedi nudi. Prove di cambiamento nella politica meridionale

Salvatore Scalzo

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2012

pagine: 133

Il nuovo e la politica, nel Mezzogiorno. Un giovane funzionario della Commissione europea è chiamato a candidarsi a sindaco in una città tradizionalmente considerata un emblema del profondo Sud. Ha al suo attivo un curriculum d'eccellenza e una fitta rete associativa che per anni ha tenuto insieme universitari e professionisti della sua regione, la Calabria, in sede e fuori sede. Il ragazzo, con coraggio, accetta. Parte una piccola rivoluzione. Uno scontro con sistemi consolidati e apparentemente immodificabili. Cambia la vita del giovane funzionario, e con la sua quella di decine e decine di altri giovani che decidono di buttar via l'indifferenza, l'apatia, la rassegnazione, e di provarci, con la politica. Sembra un romanzo, questo diario raccontato in prima persona. E invece è una storia vera, che ha fatto parlare di sé l'Italia intera e si è guadagnata persino un lungo articolo dell'"Economist", come esempio di innovazione politica possibile. È successo a Catanzaro, capoluogo di una regione in cui persistono il malaffare e l'illegalità diffusa, dove si respirano tutte le inefficienze, i ritardi e le corruzioni della politica italiana. Eppure, proprio da li potrebbe partire il cambiamento. Il libro è una finestra sul complicato rapporto tra le generazioni, sul difficile momento vissuto dai partiti, sull'ingovernabilità dei processi di elaborazione politica nelle istituzioni locali, sulla crisi delle relazioni tra rappresentanza politica e società civile.
17,00 16,15

La riforma obliqua. Come cambiare la pubblica amministrazione giocando di sponda

Luciano Hinna, Mauro Marcantoni

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2012

pagine: 134

Negli ultimi vent'anni tutti i tentativi di riformare la pubblica amministrazione in Italia sono falliti. Perché? Si tratta - secondo gli autori di questo volume - di un'impresa difficilissima, ma non impossibile. L'immagine che meglio racconta la situazione che ci troviamo a fronteggiare è quella della semina nel deserto, sconfinato e apparentemente così saldo nella sua impenetrabilità. Il nuovo, tuttavia, può fiorire anche in una realtà complessa e indisponibile al cambiamento. L'imponente macchina pubblica italiana, come il deserto, non è scalfibile per editto. Il cambio d'epoca ha bisogno di un cambio di approccio. Ha bisogno di una strategia finalmente obliqua. Quanto compiuto finora non è soddisfacente; occorre mettere a punto un approccio nuovo fatto di norme ma anche e soprattutto di azioni in grado di assicurare la loro efficacia. Nella prospettiva di elaborare una proposta multidisciplinare e non semplificabile in sterili definizioni giuridiche, gli autori dialogano con altre importanti voci - Giuliano Amato, Cristiano Castelfranchi, Giuseppe De Rita, Massimo Egidi, Jean-Paul Fitoussi - il cui contributo è integrato nel volume. Emergono sette fondamentali questioni: dalla stessa definizione di pubblica amministrazione alla difficile percezione del bene pubblico come dovere individuale, dal tema del capitale umano a quello del diritto a un "lavoro felice".
16,00 15,20

Libia. Fine o rinascita di una nazione?

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2011

pagine: 188

La rivoluzione che "non doveva essere" è avvenuta. La fine del regime di Gheddafi chiude un capitolo della storia della Libia durato quarant'anni e inaugura una stagione nuova, che guarda alla democrazia liberale come fine ultimo. Sarà possibile costruire un sistema democratico in un paese privo al momento di quei fondamenti culturali e politici necessari alla sua realizzazione? E quale ruolo giocheranno le potenze occidentali, che tanto peso hanno avuto nel crollo della dittatura? Nonostante i legami fitti e complessi che hanno intrecciato la storia dell'Italia a quella della Libia, il nostro sguardo sul paese nordafricano è rimasto in questi anni piuttosto sulla superficie. Gli eventi recenti hanno riacceso l'interesse, senza però che questo si sia mai tradotto nella comprensione profonda di una realtà socio-culturale e politica che per anni ha fatto sì che Gheddafi si mantenesse saldamente al potere e che in breve tempo ha deciso di liberarsene. Nasce da questa esigenza di comprensione l'analisi qui proposta da un gruppo di esperti e studiosi, che prende avvio dalla fase del dominio turco per arrivare alle rivolte dell'oggi, attraverso il colonialismo italiano, la seconda guerra mondiale e la nascita della Jamahiriya. Capitolo dopo capitolo, l'indagine passa al setaccio l'ideologia di Gheddafi, le divisioni subnazionali del paese e il loro ruolo nella costruzione di una nuova entità politica; il peso dell'islamismo radicale; le nazionalizzazioni del rais...
17,50 16,63

Occhi di maschio. Le donne e la televisione in Italia. Una storia dal 1954 a oggi

Daniela Brancati

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2011

pagine: X-291

Occhi di maschio è il primo tentativo di storia della televisione dal punto di vista dei vinti, cioè delle persone di buon gusto e di buon senso e delle donne. La tv, dominata dallo sguardo maschile, è stata ed e lo specchio dei desideri prevalenti dei maschi italiani. Desideri in principio palesi e dichiarabili, poi sempre più aggressivi e sfacciati. L'autrice è stata fra i protagonisti di questo mondo e ne scrive con aperta soggettività, con aneddoti e ricordi arricchiti dalle testimonianze di alcune persone che hanno contato nella tv italiana, delle quali a volte non si conserva neanche più il ricordo. A completare il volume un vasto dizionario biografico delle oltre ottocento donne che hanno fatto la nostra televisione e una cronologia comparata che mette a fronte l'Italia come era, le conquiste delle donne e l'evoluzione del mezzo televisivo. Infine, un'intervista esclusiva a Lorenza Lei, prima donna a ricoprire l'incarico di direttore generale della Rai. Come scrive Franco Cardini nella sua introduzione, "questo libro diverte, informa, chiarisce, qua e là stupisce. Daniela Brancati ci ha offerto una vera e propria storia della società italiana attraverso la Rai...".
18,50 17,58

Chissà cosa si prova a ballare. Gioie, passioni e battaglie di una vita con l'Handicap

Ileana Argentin

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2011

pagine: 133

L'interrogativo del titolo è quello che accompagna l'autrice per i una vita intera. Una vita tormentata, quella di una donna affetta da un'amiotrofia spinale con gravi disabilità, ma che sin da giovanissima intraprende la battaglia per l'abbattimento delle barriere culturali e per il riconoscimento delle diversità come patrimonio sociale. Il libro è un diario in cui Ileana Argentin si racconta: le piccole o grandi vicende del quotidiano sono un punto di partenza per incursioni semiserie nel suo vissuto, dai trascorsi adolescenziali, all'insegna di Che Guevara e degli U2, alla laurea conquistata con tenacia a dispetto dell'aggravarsi della malattia; dal primo impegno nell'associazionismo al salto nella politica, fino al ruolo di delegato nazionale del Pd per la disabilità; dalla battaglia per i disabili mentali all'ostinazione nel perseguire una vita "normale"; dalla conquista del vero amore e di una piena sessualità al forte desiderio di diventare madre. Un percorso di emozioni e scoperte, passioni e lotte, delusioni e gioie, attraverso i tanti volti di una persona che non vuole rinunciare a niente e che svela ai lettori la sua pienezza di vita, in quanto donna, sorella, figlia, zia, militante politica, amica, amante, tifosa. Un racconto fatto di frammenti e di storie, di favole e di sogni, attraverso le parole di chi crede fermamente nel valore civile della propria testimonianza.
15,00 14,25

L'Africa mediterranea. Storia e futuro

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2011

pagine: 222

È bastata una manciata di settimane per trasformare la sponda nord del continente africano in una polveriera, capace di ribaltamenti politici impensati appena solo qualche mese fa. Esperti, commentatori e inviati speciali di lungo corso: nessuno aveva presagito gli ultimi avvenimenti, che a catena rischiano di trascinare anche il Medio Oriente in una spirale che potrebbe modificare il quadro geopolitico uscito dal secondo conflitto mondiale e dagli anni della guerra fredda. Ma l'irruenza degli eventi attuali ha catalizzato l'attenzione, non solo degli esperti: dopo decenni in cui l'Occidente, e in particolare quei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ha guardato con distrazione alla regione nordafricana, improvvisamente si è sentita forte l'esigenza di comprendere il significato e i possibili sviluppi di rivolte che non sono semplici manifestazioni di malessere originate da un momentaneo stato di insoddisfazione, ma profonde spinte al cambiamento che affondano le loro radici nel passato, anche recente. Infatti, nonostante la prossimità geografica, i rapporti politici ed economici, e il costante contatto tra le popolazioni delle due sponde attraverso l'immigrazione e i mezzi di comunicazione, l'Italia non ha prodotto analisi rigorose, e al contempo accessibili al grande pubblico, delle trasformazioni in atto nella regione e delle loro origini storiche.
17,50 16,63

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