EDIFIR: Problemi di conservazione e restauro
Con passione e leggerezza. In memoria di Marco Ciatti...
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 432
Marco Ciatti ha dedicato la sua vita professionale di storico dell'arte al restauro, fino a diventare un punto di riferimento in questo mondo. Il volume raccoglie saggi e testimonianze di coloro che, con specificità diverse, hanno avuto modo di collaborare con lui nel corso degli anni. Ne scaturisce una sorta di catalogo aggiornato degli svariati ambiti di ricerca che in un progetto di restauro convergono ma anche il ritratto a più voci di un autentico civil servant, che ha messo la sua competenza professionale e il suo senso civico al servizio della tutela del nostro patrimonio culturale.
Dal frammento all'interno. I «Bronzi dei Renai» di Signa
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 184
I Bronzi dei Renai, reperti frammentari di straordinaria fattura e valore documentario, sono rimasti sepolti per secoli nei sedimenti alluvionali dei Renai di Signa, emergendo solo dopo vicissitudini rocambolesche culminate nel loro recupero definitivo nel 2011. Uniti ai frammenti già raccolti dal Gruppo Archeologico di Signa negli anni Settanta e custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, questi bronzi rappresentano oggi un patrimonio culturale restituito alla pubblica fruizione. Il volume è dedicato a questo ritrovamento e raccoglie i risultati di uno studio multidisciplinare, che spazia dall’analisi storica all’impiego di tecnologie avanzate, offrendo uno strumento prezioso per la ricerca sui bronzi antichi estranei ai contesti archeologici tradizionali. Sebbene non ancora completi, i dati presentati costituiscono una base per ulteriori indagini, sottolineando la complessità degli oggetti e la necessità di approcci integrati. L’opera si distingue per la sua capacità di essere al contempo una conclusione e un punto di partenza, sollevando interrogativi significativi e proponendosi come risorsa per futuri approfondimenti.
Il restauro del fregio di Andrea Pucci Sardi da Empoli. La rilettura di una orificeria trecentesca per il Battistero di Firenze
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 120
«Il lavoro raccontato in questo volume e gli studi che lo accompagnano, frutto del lavoro di colleghi che sono anche amici, ci accostano a un manufatto arduo. Per tipologia; per la storia, che ce lo ha consegnato in un assetto diminuito, plausibile, ma non sicuro, né nella sequenza iconografica né nella struttura; per essere l'unica opera nota del suo autore; per appartenere ad un complesso di ricostruzione tutt'altro che pacifica. Insomma, una salita con pochi appigli, e incerti. Il testo propone un avvicinamento progressivo, che dalla lettura attenta dell'oggetto - una lunga e a prima vista monotona sequenza di immagini a mezzo busto - ad alla definizione dell'ambiente culturale del suo autore, delle sue intenzioni espressive, passa alla rassegna di ipotesi su quello che poteva essere, tra XIII e XIV secolo, l'arredo dell'area presbiteriale nel Battistero fiorentino per poi tornare al fregio, analizzando tecniche esecutive e materiali costitutivi. Da tutti questi dati derivano le scelte di un restauro improntato alla cautela». Presentazioni di Emanuela Daffra e Paola D'Agostino.
La croce dipinta di Simone Martini a San Casciano Val di Pesa. Studi, indagini e restauro
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2023
pagine: 134
In questo volume si presenta un’opera oggi concordemente attribuita al pittore senese Simone Martini, in occasione del suo recente restauro ad opera dell’Opificio delle Pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze. Il percorso di restauro, iniziato nel 2011 e concluso con la riconsegna nel maggio 2019, recupera lo splendore dell’opera dopo il precedente restauro degli anni Trenta del XX secolo. I diversi contributi presenti nel volume si dividono in “studi storico-artistici”, nei quali si disaminano molteplici aspetti quali l’attribuzione dell’opera, le ragioni del restauro e la sua locazione, vale a dire la Chiesa di Santa Maria al Prato in San Casciano Val di Pesa, e “studi tecnici”, dove si analizzano la tecnica esecutiva, lo stato di conservazione e il supporto ligneo con moderni strumenti diagnostici, e i relativi aspetti del restauro. A corredare il tutto vi sono una sezione di tavole e un approfondimento tecnico sulle indagini radiografiche condotte.
L'ultimo Donatello i pulpiti di San Lorenzo: studi e restauro
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 320
L’ultimo Donatello. I pulpiti di San Lorenzo: studi e restauro, a cura di Maria Donata Mazzoni, presenta i molteplici aspetti emersi dal complesso intervento di restauro avvenuto sui Pulpiti della Passione e della Resurrezione, intervento che ha permesso una migliore lettura di questi capolavori. “I due pulpiti, capolavori di Donatello, collocati nella navata centrale di San Lorenzo, sono tornati nuovamente visibili al pubblico e liberi dai ponteggi. L’accurato restauro dei pergami ha avuto inizio nel settembre 2011 ed è stato ultimato nell’aprile 2017. L’intervento sul Pulpito della Passione è stato più lungo e complesso del precedente poiché l’opera presentava gravi problemi strutturali e lo stato di conservazione delle singole scene era estremamente disomogeneo sia per gli elementi bronzei che per gli intagli lignei. Possiamo affermare che il Pulpito della Passione ha subito nel tempo ripetute puliture che hanno compromesso le originarie finiture superficiali. L’attuale intervento di restauro ha consentito il recupero di esigue tracce di doratura. Per ambedue i pulpiti, data la particolare collocazione dei manufatti, l’Opificio delle Pietre Dure ha organizzato dei cantieri esplorativi in modo da valutare accuratamente lo stato di conservazione delle superfici, impostare la campagna diagnostica ed effettuare alcune prove di pulitura per poi procedere alla stesura di dettagliati progetti di intervento. L’intervento è stato condotto iniziando con la stesura del progetto preliminare a cui sono seguite ulteriori prove di pulitura e una prima serie di indagini scientifiche. Il progetto esecutivo si è articolato applicando metodologie di pulitura differenziate mirate all’impiego di prodotti non tossici. Il restauro, la campagna diagnostica svolta parallelamente e gli studi prospettici hanno consentito di approfondire gli aspetti storici, tecnologici e conservativi del manufatto. La consistente documentazione grafica e video-fotografica ha contribuito a restituire un quadro esaustivo sulla tecnologia esecutiva del manufatto e sulle varie fasi della pulitura e del restauro strutturale. Le note problematiche attributive sono state riconsiderate in particolare grazie allo studio tecnologico che, evidenziando le disomogeneità, è stato teso a circostanziare l’operato di Donatello e dei suoi collaboratori.”
«Necessitano alla Vittoria Alata le cure del restauratore». Studi, indagini e restauro del grande bronzo di Brescia
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 328
Il volume presenta i lavori e le analisi svolti durante il restauro della Vittoria Alata di Brescia, restauro che non è solo un intervento su un reperto di grande valore archeologico e artistico ma anche l’occasione di riscoprire il significato della statua nel più ampio panorama dell’archeologia bresciana, e riflettere sui modi e sulle forme di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico. Simbolo della città, l’incantevole figura e la bellezza senza tempo della Vittoria Alata non cessano di affascinare, dopo quasi duemila anni, tutti coloro che hanno l’occasione di ammirarla e che sanno cogliere il grande potere evocatore di questo capolavoro della produzione artistica di età romana. Ma chi osserva la Vittoria Alata oggi, nel tempio rinnovato, non identifica più – o soltanto – l’oggetto meraviglioso prodotto dalla più alta manifattura del I secolo: è portato istintivamente a collegare l’immagine della statua con quella della più nobile identità femminile, una manifestazione della bellezza greca e della forza latina. Una forza femminile, benevola, resiliente, emblema della rinascita di Brescia, che cerca la pace, il rispetto dell’armonia, delle regole, degli equilibri e della concordia civile.
La Pala di San Marco del Beato Angelico: restauro e ricerche
Libro: Copertina morbida
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 240
Questo volume presenta i risultati del progetto di ricerca e di conservazione che l'OPD ha realizzato sulla Pala di San Marco del Beato Angelico. Già le fonti antiche citano l'opera come innovativa, la prima 'tavola quadra' all'antica della pittura italiana, inserita in una monumentale cornice, purtroppo perduta, ispirata alla classicità modernamente rivissuta. Allo stesso tempo, la Pala di San Marco è il frutto perfetto della sintesi eloquente tra Arte e Potere: l'arte aggiornatissima e sublime dell'Angelico e il potere di Cosimo de' Medici il Vecchio, patrono della chiesa e del convento, ristrutturati a sue spese dall'architetto di famiglia Michelozzo secondo i più recenti dettati del Brunelleschi. L'operazione di restauro è stata segnata da molte difficoltà e da una non comune complessità che riguardava sia la conservazione del supporto ligneo, sia della pellicola pittorica e per entrambe sono state messe a punto specifiche ed innovative metodiche, frutto dell'impostazione generale del progetto di restauro come un progetto di ricerca. Uno dei risultati dell'attuale intervento consiste nell'aver evidenziato il suo ruolo centrale nell'attività del pittore e nell'immagine del Museo stesso, dedicato a questo insediamento domenicano. In tal senso, assai opportuna è stata la collocazione dell'opera nella nuova Sala del Beato Angelico, dove è concentrata la più importante raccolta al mondo di capolavori su tavola del Frate pittore, e che è stata interamente rinnovata e riallestita in tutti i suoi aspetti. In tal modo, è stato così restituito al mondo un capolavoro assoluto, recuperandone gli stupefacenti valori pittorici, cromatici, prospettici, volumetrici, iconografici e simbolici che sembravano perduti, ma che sono stati splendidamente ritrovati.
La resurrezione di Piero della Francesca. Il restauro della «pittura più bella del mondo» tra memorie di storia civica e scoperte
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 391
Il volume presenta le analisi, gli studi e i risultati dell'intervento di conservazione eseguito su La Resurrezione di Piero della Francesca, che tra i molti interventi di conservazione dell'Opificio delle Pietre Dure riveste un ruolo particolare, vista la sua straordinaria qualità e celebrità che intimorisce chiunque voglia accostarsi operativamente a essa. I risultati di questa lunga operazione, iniziata nel 2015 e terminata nel 2018, sono sicuramente positivi sotto vari punti di vista: risanamento dei problemi di degrado, recupero di una leggibilità senza le improprie alterazioni introdotte nel tempo, piena comprensione della sua tecnica esecutiva e delle particolari vicende conservative. Questo libro approfondisce lo studio di un capolavoro, una sorta di simbolo del Rinascimento, che dal passato continua a parlarci, donandoci un'esperienza intellettuale intensa.
Paolo Uccello a Santa Maria Novella. Restauro e studi sulla tecnica in terraverde
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 310
IL volume racconta il delicato intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure sui primi otto affreschi staccati delle storie della Genesi, appartenenti al lato est del Chiostro Verde di Santa Maria Novella a Firenze, opere di Paolo Uccello e dei suoi collaboratori. Purtroppo le storie della Genesi sono giunte ai nostri giorni afflitte da gravi problemi conservativi causati da molteplici fattori, fino alla disastrosa alluvione del 1966. Si tratta di uno dei più estesi cicli noti di argomento veterotestamentario, sempre celebrato dalla letteratura artistica per la presenza di uno dei principali maestri del Quattrocento fiorentino: Paolo Uccello (1397-1475), che qui ha lasciato uno dei suoi indiscussi capolavori, Il Diluvio Universale. La particolare tecnica esecutiva delle storie della Genesi, una pittura prevalentemente a monocromo verdeterra, indusse nel Settecento il frate domenicano Vincenzo Borghigiani a definirle dipinte “a sugo d’erbe e terra verde”: proprio dal colore dominante di queste pitture trae origine il nome del Chiostro Verde.
International training projects (ITP). Le nuove frontiere della Scuola di Alta Formazione e di Studio dell'O.P.D. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 142
«Gli scambi internazionali sulle tematiche della conservazione e della conoscenza dei beni culturali sono sempre stati al centro dell'attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dei suoi Istituti. Il 25 giugno del 2015 il Ministro Dario Franceschini, in occasione della Conferenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura, tenuta presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, annunciò il proposito di incrementare e di rinnovare tale attività. Lo strumento operativo immediatamente organizzato e posto sotto il coordinamento della Direzione Generale Educazione e Ricerca (adesso Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali) sono stati gli International Training Projects (ITP), finanziati grazie al D.M. del 7 agosto 2015 che a ciò destinava gli utili dell'esercizio finanziario 2014 della società Ales-Arte Lavoro e Servizi spa (già ARCUS). Dopo una complessa fase organizzativa dedicata non solo alla progettazione, ma anche alla diffusione della notizia verso tutto il mondo grazie alle Ambasciate ed agli Istituti Italiani di Cultura, il progetto prese inizio nel 2016, ed ha contemplato diversi settori di formazione, da quello della Conservazione e del Restauro, attività propria di Istituti come I'O.P.D. e l'I.C.R., a quello della Conoscenza e Tutela dei Beni Culturali, ed anche dello Spettacolo dal vivo con la collaborazione della Direzione Generale a ciò preposta. La grande novità è stata costituita dall'erogazione anche di borse di studio ai partecipanti, ed in questo modo sono potuti arrivare nei nostri Istituti persone da tutti i Paesi del mondo, senza alcuna barriera economica. Destinatari del progetto sono colleghi stranieri già attivi nel settore del patrimonio culturale, del restauro e della conservazione, così da poter poi avere una reale efficacia ed una positiva ricaduta nei Paesi d'origine....» (Dall'Introduzione di Mario Turetta)
Raffaello e il ritorno del papa Medici: restauri e scoperte sul ritratto di Leone X con i due cardinali
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 256
«Nella storia artistica di Firenze la produzione di magnifiche opere d'arte e la loro conservazione sono sempre state strettamente collegate. Per amore dell'arte i Medici crearono una propria manifattura nel 1588 e quasi contemporaneamente iniziò la raccolta di capolavori per quella strepitosa raccolta che oggi costituisce la ricchezza dei musei statali fiorentini ed in particolare per le Gallerie degli Uffizi. La necessità di mantenere e trasmettere al futuro questo patrimonio artistico portò anche a creare una figura di pittore-restauratore che si prendesse cura dei preziosi dipinti. L'Opificio delle Pietre Dure è oggi l'erede di questa doppia tradizione artistica: la produzione della manifattura, riconvertita verso il restauro già a fine Ottocento, e i restauratori "di Galleria" organizzati da Ugo Procacci negli anni Trenta del Novecento come un moderno laboratorio di restauro. Queste due anime dell'esposizione e della conservazione hanno quindi sempre collaborato nella storia e si sono sostenute e stimolate l'una con l'altra e nei tempi moderni, dopo la nascita dell'attuale Opificio nel 1975, questa collaborazione è sempre proseguita. Con la recente riforma che ha interessato le Gallerie degli Uffizi il contatto si è intensificato quasi ritornando all'originario stretto rapporto con una ottimale sinergia ed una ottimizzazione nell'impiego delle forze umane e delle risorse dei due Istituti. Le Gallerie degli Uffizi e l'Opificio delle Pietre Dure oggi credono che la conservazione e la trasmissione alle future generazioni dello straordinario patrimonio d'arte di cui siamo eredi non possa più essere attuato solo con sporadici, sia pur necessari, interventi di restauro. Tale scopo può essere conseguito solo con una azione costante nel tempo che accompagni la vita delle opere d'arte. La collaborazione esistente, infatti, opera quotidianamente sui tre livelli: la conservazione preventiva, con verifiche e controlli, la manutenzione e, quando necessario, con il restauro. Per rendere possibile tutto ciò si è quindi stabilito un accordo tra i due istituti che sta conseguendo ottimi risultati a tutti questi livelli. Quello che oggi qui presentiamo rappresenta un ottimo esempio di questa felice e storica collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e l'Opificio delle Pietre Dure, con un nuovo importante risultato: il restauro del Ritratto di papa Leone X con i due cugini cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi di Raffaello, completato subito prima del lockdown, ha arricchito la straordinaria mostra presso le Scuderie del Quirinale dedicata dalla Repubblica Italiana al grande pittore urbinate in occasione dei cinquecento anni dalla sua morte. Adesso, dopo la sua conclusione, il dipinto è tornato a Firenze e abbiamo insieme voluto sottolineare con questa iniziativa il risultato ottenuto dal restauro. Profondo è stato il rapporto dell'O.P.D. con le opere di Raffaello delle Gallerie degli Uffizi, per rimanere solo ai tempi più recenti, in occasione delle iniziative di conservazione promosse per i due centenari: quello della nascita, con la grande e bellissima mostra del 1984 "Raffaello a Firenze. Dipinti e disegni delle collezioni fiorentine", e quello della morte "Raffaello 1520 - 1483". Ancora più significativo è stato il contributo, ai fini della conservazione e dell'incremento delle nostre conoscenze sul pittore, che I'O.P.D. ha fornito attraverso le sue ricerche ed i suoi interventi di restauro, condotti su sedici dipinti, tutti appartenenti alle Gallerie fiorentine: un'ulteriore prova dell'importanza di una collaborazione tra i due Istituti dello stesso Ministero...» (Dall'Introduzione)
Per non dimenticare. Il Memoriale italiano di Auschwitz. Conservazione, restauro e riallestimento
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 232
«Il Memoriale in onore degli italiani caduti nei campi di sterminio nazisti, dopo un percorso travagliato, ha trovato finalmente la collocazione che merita e il sapiente lavoro di restauro e riallestimento, ci restituisce, nello spazio Ex3 nel quartiere fiorentino di Gavinana, la sua straordinaria forza testimoniale ed espressiva. Nella sua nuova casa, questa preziosa installazione, pur immaginata e progettata per l'originaria sede del Blocco 21 di Auschwitz, riverbera nuovamente il suo potente e suggestivo monito. Percorrere il tunnel a spirale suscita nel visitatore turbamento e inquietudine: un'opera d'arte che rappresenta una sentinella della memoria, la denuncia di una delle pagine più drammatiche e terribili del Novecento. L'inferno in terra per ebrei, zingari, omosessuali, oppositori politici. Donne e uomini, bambini e anziani, imprigionati, umiliati e privati della vita, vittime di uno degli abissi più profondi in cui l'umanità, nella sua storia, sia mai precipitata. In tempi nei quali l'Italia e l'Europa assumono una dimensione sempre più multiculturale e multi-religiosa è tanto più importante, di fronte al riemergere di semi velenosi come la paura dell'altro e del diverso, la xenofobia e l'antisemitismo, promuovere il dovere di ricordare e sostenere la cultura e l'arte come antidoti all'intolleranza. Questa importante iniziativa è il risultato dell'impegno di molti, nelle istituzioni, nel pubblico e nel privato. Vorrei ringraziare tutti coloro che, nella diversità di ruoli e competenze, si sono spesi affinché questo nuovo inizio si rivelasse possibile.» (Dario Franceschini)

