Akademeia

Liam è un assassino che uccide ogni notte. La sua vittima è sempre la stessa: un cappotto grigio senza faccia. Durante la notte del suo cinquantottesimo compleanno si rende conto di non essere più in grado di parlare: è diventato muto dopo aver urlato nel sonno. E con la voce ha perso anche il lavoro, perché di mestiere fa il doppiatore. L’impossibilità di parlare lo costringe a rimettersi in discussione e, su suggerimento del suo analista, Liam scrive un diario nel quale annota i suoi ricordi: l’infanzia in Italia, il primo omicidio, il trasferimento in Irlanda, i personaggi ai quali ha dato voce, l’amore per la famiglia, il dolore per la morte del padre. Il diario diventa lo strumento terapeutico grazie al quale incontra una parte di sé e del suo modo di essere che non conosceva. Dopo aver trascorso cinque anni prigioniero della involontaria solitudine imposta dal silenzio, Liam ha un infarto. Ricoverato in ospedale, nel reparto di terapia intensiva incontra un paziente in fin di vita e con il suo aiuto scopre il motivo che gli impedisce di parlare: è la paura dei sogni, provocata da un trauma con il quale convive da bambino e che ogni notte lo trasforma in un serial killer.

L’immane avventura dell’uomo in quindici sale. Questo è il museo Iber di Valencia. Centomila figurini raccontano con realistica finzione la storia militare, politica, sociale, economica e culturale dell’umanità. Nessun’altra collezione di questo genere offre altrettanto fascino. Se poi a percorrerne gli spazi è un appassionato di soldatini e di storia come Maurizio Corona, cui fa da mentore Alejandro Noguera, direttore del museo stesso, allora ne nasce un libro. Entrambi, in simbiosi culturale e con identica passione, consegnano al lettore pagine di parole e immagini che hanno la vivacità della cronaca pur conservando il marchio nobile della Storia. Gli eventi rivivono nella loro grandiosità, ma gli Autori svelano anche le personalità maiuscole e minuscole dei protagonisti dando all’immenso affresco umanità e sentimento. La narrazione si snoda sull’incalzante ritmo espositivo delle sale e dei diorami riproponendo la Storia con la suggestione del mito.

Cagliari è una giovane millenaria. Millenaria d’anni e di Storia, giovane come chi attende con ansia e fermento il suo futuro. Chi ci è nato, chi ci vive, chi la ama lo sa. Lo sa Maurizio Corona, che lo racconta in prima persona e con il contributo di dieci narratori dalla penna felice e di peculiari conoscenze. I giorni di Cagliari è una sapiente selezione delle infinite vicende che hanno dato forma alla città e carattere ai suoi abitanti. Scritto da mani e menti diverse orientate da un’attenta conduzione verso un unico approdo, rievoca scampoli datati di una Storia tanto affascinante quanto inspiegabilmente negletta. È un libro che custodisce e svela la memoria di una città che vive nell’incanto divino della luce bianca del Mediterraneo. E nello stupore fecondo del suo mare, del suo cielo, del suo sole e del vento. Che ne è musica e canto.