Apeiron Edizioni

Stanze in svariate città del mondo, contrassegnate da un numero: stanze testimoni di amori, di solitudini che si incontrano e proseguono il viaggio della vita, stanze intrise di emozioni, fugaci, dense o volatili… Spazi percorsi da suoni e profumi, da umori e ricordi, dall’allegria del vivere e dalla malinconia del rimpianto per le passioni provate un tempo, spazi dove l’assenza è presenza a volte leggera, a volte struggente, dove persino la morte si affaccia e passa oltre, sorridendo a chi se n’è andato con la soddisfazione di aver vissuto appieno l’ultima rivalsa sulla solitudine. Celina Dávila ci narra i mille risvolti di amores y desamores, con la felice idea di affidare alle stanze momentaneamente vuote il racconto di quanto siano state colme di vita vissuta, attraverso piccoli dettagli straordinariamente intensi.

Fate, Folletti,Gnomi, Elfi, Troll... Creature legate ad una spiritualità mitica e fiabesca, appartenenti ad una dimensione naturale, ma trascendente e magica, differenti aspetti di un unica Unità da cui l'uomo si è allontanato. Attraverso le storie vere qui narrate, legate a queste creature fantastiche, il mondo della Magia diventa una realtà attuale, il nostro quotidiano viene privato della sua unicità e della sua pretesa universalità.

Una banca alla Riviera di Chiaja, una trentina di cassette svaligiate durante la notte da uomini sbucati nel caveau del pavimento, un bottino ingente. Ordinaria amministrazione. In una di quelle cassette, però, sono custoditi i documenti che, se divulgati, possono compromettere definitamente la fiducia degli italiani per la propria classe dirigente. Elena Parri, coinvolta sua malgrado nell'indagine, deve dare il meglio di se in una drammatica corsa contro il tempo, tra colleghi poco ben disposti nei suoi confronti e criminali spietati e sanguinari. Da Napoli a Roma dal panorama del Circeo al mare di Sabudia Elena lotta, come sempre, per tenere fede agli impegni presi nella eterna sfida tra il bene ed il male.

«Quando nel 1984 mi trasferii a Roma per lavoro cercavo una casa in affitto, i proprietari mi chiedevano sempre "Che lavoro fa?" ed io rispondevo "il musicista" e loro "si capisco, ma che lavoro fa?" e io "il musicista caxxx, faccio il musicista". Dopo tre anni in cui avevo fatto il progettista aeronautico, decisi di fare il musicista a tempo pieno e la mia vita cambiò. Ho lavorato con tanti artisti come Pino Daniele, Renato Zero, Gigi D'Alessio, Mia Martini,Fabrizio D'Andrè. Non mi sono mai pentito della mia scelta, ho sempre continuato per la mia difficile strada, a volte cadendo e rialzandomi, ma senza mai maledire il giorno in cui presi questa decisione.» (l'autore)

Dando prova di sapiente regia nell'articolazione della fabula, l'autore si confronta con una nuova saga familiare che vede come protagonisti alcuni membri della rispettabile famiglia Cangiani, legata nei secoli all'antica fattoria della Castelluccia. Ricca di pathos è la vicenda che coinvolge Giacomo e Lisetta la cui unione matrimoniale, contrariamente alle rosee aspettative, si trasforma troppo presto in un insopportabile calvario fato di inconfessabili segreti e assurdi paradossi. La gelosia di un uomo che non sarà più padrone di se stesso e la durezza dei pregiudizi umani condurranno alla rovina i personaggi e segneranno profondamente esistenze inizialmente proiettate verso traguardi luminosi. Un romanzo degno di una tragedia classica in cui le forze del male, hanno il sopravvento sull'amore e sull'umana pietà.

"Coltivando la nostra vita profonda, la poesia scaturisce dalla dura roccia del quotidiano perché è una condizione interiore che si nutre si ogni occasione, anche la meno appariscente."

Un testo che vuole accompagnare il lettore con un detto latino per ogni giorno dell'anno, con una traduzione letteraria ed una contestualizzazione all'utilizzo nel quotidiano.

Questo catalogo didattico è l’espressione del momento storico vissuto durante la pandemia da Covid-19 che ha imposto di riconciliare noi stessi al “nuovo modo” di vivere gli spazi e la socialità. Un’esperienza che ha coinvolto circa 240 alunni dalla terza alla quinta classe della scuola secondaria di secondo grado, “Liceo Mazzini” di Napoli, indirizzo linguistico e scienze umane. Animati da una forza propulsiva per esprimere nuove forme d’arte, si sono messi in gioco attraverso lo studio di opere cariche di bellezza e di stile, che sono state fonte d’ispirazione per le loro interpretazioni. Le hanno studiate ed interiorizzate e la loro interpretazione è il frutto di questa ricerca mimetica. Entrando nelle opere ne hanno sentito l’emozione e da qui la scelta di incarnarle, provandole allo specchio poi davanti ai familiari.

"Chest’è ‘a Storia d’o Munno, una piéce teatrale in cui si racconta in dialetto napoletano la Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Il testo è stato realizzato dall'attore Roberto Albin che ha messo insieme e tradotto in napoletano brani tratti dal racconto evangelico, con una introduzione di Sergio Zazzaro ed una interpretazione teatrale a cura di Roberto Albin ascoltabile tramite il QR Code"

Napoli, Parigi, Pamplona: un’ambientazione sempre suggestiva e pittoresca fa da sfondo a una storia i cui protagonisti, dalla capitale francese, si muovono verso la delirante città spagnola per assistere alle corride durante il festival di San Fermín. Qualcosa, però, non procede secondo i piani. La strana sensazione di essere seguiti, la presenza di un’antica croce di guerra e l’aggressione subita da uno dei protagonisti mettono in serio pericolo le sorti del gruppo di amici. Chi li sta inseguendo e, soprattutto, perché? Un romanzo storico che nasce in omaggio alla prosa di Hemingway e che fa riferimento a quella Generazione Perduta che porta con sé e su di sé i segni del primo conflitto mondiale. Un libro in grado di offrire al lettore uno scenario dove finzione e realtà continuamente si fondono e dove l’incontro fra il genere storico e la spy-story dà vita a una narrazione dai contorni sempre vivi e avvincenti.