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La città di Milano diventa la scenografia nella quale vivono i personaggi creati da Eugenio Marongiu per la sua produzione fotografica dedicata al mondo delle principali banche immagini digitali. Il titolo del progetto vuole giocare sui doppi significati di Personas, il paradigma del marketing con cui il concetto classico di target si affina e diventa più preciso individuando tipologie di persone il più possibile reali e identificate proprio da una fotografia che rappresenti i vari soggetti, con quello di Propaganda, attuato dalla Repubblica Popolare cinese durante la Rivoluzione Culturale che gioca proprio sull’aspetto visivo, sull’iconografia, per rappresentare un’idea, una spinta necessaria nel popolo per compiere il Grande Balzo in avanti. Il libro vuole quindi essere una riflessione sull’uso delle immagini e sul modo in cui il pubblico le percepisce. Un punto di incontro tra autore e spettatore in una società e in un tempo saturo di immagini, di comunicazione e di significati. Questo progetto decontestualizza quindi un prodotto creato per fini commerciali inserendolo in un contesto diverso e creando delle microstorie di persone tipo.

Tra finzione e realtà attori senza nome ci accompagnano in un viaggio dove la natura si offre generosa per farsi riscoprire in tutta la sua essenza. "The Novel of Nature" è una narrazione per immagini basata sul legame primitivo tra uomo e natura. Michela Taeggi mette in scena situazioni generate da specifici stati psicologici che proiettano lo spettatore in una dimensione del tutto personale, facendogli riscoprire sensazioni contrastanti generate dal proprio inconscio.

Night Watch è la visione notturna di Andrea Centonze, ma è anche l'altro significato proposto dalla traduzione inglese, il secondo senso insomma, quel "turno di notte" che ci fa pensare a una guardia notturna, a una pattuglia delle forze dell'ordine, a un macchinista. Si, perchè anche un fotografo può scegliere di affrontare la realtà delle cose nella quiete del buio, diventare un metodico frequentatore delle strade deserte di una città. Il teatro degli scatti dell'autore è Milano, la città del prossimo Expo, una città meravigliosa specialmente se si decide di guardarla davvero. Un ponte tra la monumentalità delle riprese proprie della fotografia d'architettura e il bisogno di una fuga, fisica e metaforica, che ha trovato negli spazi vuoti il soggetto delle sue suggestioni urbane.