Carlo Filippini Editore

“Ho mangiato e bevuto come Dio comanda” è facile a dirsi e a farsi ma quanto, quanto siamo abili, forti, coerenti e concreti nell’affermare: “Ho vissuto come Dio comanda”? San Francesco attraverso il suo essere, il suo fare e lo stile di vita francescano ci ha dato l’esempio e i suggerimenti. Qual è il nesso logico che unisce il frate delle stigmate e il tessuto spirituale che ha generato, con i cristalli e lo stile di vita cristallino, visto che si è spogliato di tutto? Come fare per arrivare spogli alle sacre spoglie? Scoprirsi dal vivo per mettersi a nudo, così da scoprire la vita che ci viene incontro, il dono che siamo e leggere i particolari per curarli e prenderci cura dei nodi che ci portiamo addosso, come abiti stretti. Ringraziando Dio per sceglierci, addomesticarci, innamorarci affinché possiamo fare l’amore per davvero. Dio scoprici!

“Il programma, così come era stato impostato, avrebbe avuto un altro seguito. Il soggiorno, che non avrebbe dovuto superare la settimana, si sarebbe allungato a dismisura, e questo anche a causa di una grave epidemia che era scoppiata dapprima nel nord Italia e che, successivamente, si era allargata a macchia d’olio nell’Emilia Romagna e nella provincia di Pesaro-Urbino. Ce n’era abbastanza per rientrare immediatamente a Roma senza indugiare... Un delitto, un brutto delitto, avrebbe impedito che questo avvenisse.” Insomma, un “giallo” sui generis da leggere, a mo’ di sonnifero, quando non si riesce a dormire. Ma attenzione a non abusarne. Potrebbe avere delle controindicazioni.

Con la sua improvvisa scomparsa, la famiglia ha deciso di proseguire le attività che l'autore aveva in corso. Tra queste, il libro sul quale stava ultimando alcuni dettagli. È la sua testimonianza, diretta, autentica, sulla trasformazione, graduale e complessa, della Cina in questi ultimi tre decenni, con le iniziative messe in campo con l’Associazione San Marino-Cina, le quali hanno prodotto un consolidamento dei legami, degli scambi commerciali, culturali e di amicizia tra i due Paesi. San Marino e la Cina. Due luoghi millenari, geograficamente e culturalmente distanti, che mio padre ha negli anni reso vicini, prossimi, fratelli. Amava profondamente la famiglia ed il suo lavoro; aveva grande rispetto delle Istituzioni e del suo Paese; aveva una forte passione per lo sport e l’aeronautica. In queste pagine c’è la sua vita fatta anche di incontri, esperienze e relazioni intessute negli anni, di cui ne ha sempre evidenziata la fondamentale importanza.

Accomodatevi in queste pagine. Otto storie di vita quotidiana dove i personaggi, con silenziosa eleganza, entrano ed escono dai vostri pensieri regalandovi inaspettati deja-vu. La vita artistica di Libero Palmato è ricca di poesie dove, nel corso degli anni, hanno visto la luce questi brevi racconti che ben presentano il personaggio che ama la vita così tanto da temere di perdere qualcosa da raccontare. L’Uomo dal Cappello di Latta sa ben raccontare le storie accompagnandovi in un viaggio ricco di aspettative, fra sogno e realtà.

La Repubblica di San Marino fonda la sua storia sulla libertà e l'indipendenza. La tradizione richiama la nascita dello Stato nel 301 dopo Cristo ad opera del Santo Marino e ad oggi il Titano risulta essere la più antica Repubblica del mondo. È membro dell'Onu, del Consiglio d'Europa e dal dicembre 2014 ha avviato con l'Unione Europea un negoziato per giungere ad un accordo di associazione. Dal 2008 il centro storico di San Marino e il monte Titano sono entrati a far parte della lista del patrimonio mondiale Unesco in quanto secolare modello di una democrazia rappresentativa fondata sull'autonomia civica e l'autogoverno. Inserito dal 29 dicembre 2014 nella white list OCSE, San Marino è presente anche nella classifica "doing business" della Banca Mondiale. Anche il turismo svolge un ruolo importante nell'economia del Paese con circa 2 milioni di visitatori all'anno e grazie alla vicinanza alla riviera romagnola ed alle terre del Montefeltro si pone in un contesto territoriale privilegiato per svaghi e cultura.

"Il lettore, se avrà la voglia ed il tempo di seguirmi in questi 366 giorni, dovrà scusare se troverà alle volte qualche cosa che magari si discosta dalle date esatte. Spero di non avere citato nomi sbagliati e di non avere scritto corbellerie, nel qual caso me ne scuso. Che volete la vecchiaia fa brutti scherzi. Ho cercato comunque di essere il più possibile preciso ed il meno noioso. Questo lavoro non ha alcuna pretesa di sostituirsi a quello che sui vari campi hanno scritto studiosi, storici e ricercatori. Un ringraziamento al sito internet Wikipedia al quale qualche volta ho fatto ricorso quando la memoria mi ha tradito."

Si tratta di una piccola costruzione posta in sommità del sinuoso susseguirsi di creste calanchive che formano la vallata del torrente Marano, tipiche del territorio sammarinese. Un edificio molto caro alla comunità che vive o che ha vissuto nel piccolo poggio creatosi nei secoli nelle sue vicinanze. La chiesola, utilizzando un antico toponimo del luogo, deve questa nuova linfa scientifica grazie anche all’importante intervento di restauro conclusosi nel 2012, grazie all’investimento di ingenti risorse da parte dell’Ente Cassa di Faetano. Il risultato finale, a mio avviso, è davvero sorprendente. La scelta operativa dell’intervento ha permesso, nella recuperata facies dell’edificio, nuove letture e di cogliere inediti elementi che prima, a causa dell’ingente intonaco che copriva l’autenticità delle murature in pietra, non era possibile scorgere.

E... se il “corona virus” fosse un esperimento? No: non dei cinesi ma della Madre Terra, che si è stancata di una razza troppo invadente, troppo irrispettosa dei suoi equilibri e del suo ecosistema. Il racconto di Corrado Carattoni, in un turbinio di battaglie fantascientifiche e fantapolitiche, sostiene proprio questa tesi: il Pianeta si è stancato di noi, della nostra violenza, del nostro fregarcene delle regole che governano la natura, del continuo e indiscriminato saccheggio delle sue non inesauribili risorse. Una storia appassionante, ricca di avventure che, dalla Terra, ci porta verso altre stelle, con l’insperato aiuto di un amico popolo alieno che, una volta tanto, non arriva dallo spazio per distruggerci. Un “romanzetto” leggero, che incuriosisce e diverte ma, alla fine, sa suscitare anche qualche riflessione, forse più realistica che fantastica...

Una solitudine pura e una pace profonda. Le cose migliori che la luna possa offrire agli uomini.(Haruki Murakami) Questa frase ben rappresenta lo spirito di questa raccolta di racconti “Pensieri alla luna”, riflessioni maturate per la maggior parte durante il periodo di lockdown al quale recentemente siamo stati tutti sottoposti a causa del Covid 19. Per me è stato un periodo dolce e amaro, di grande amore perché sono stata a lungo con la mia famiglia, legandomi ancora di più ai miei figli e a mio marito, amaro perché tanta preoccupazione e ansia pesava sul mio cuore, per il futuro, per la salute delle persone che amo e dell’umanità in generale, per il mio amatissimo paese che ho avuto la gioia di raccontare a tanti turisti. C’era in me una profonda necessità del cuore “quella di restare comunque nelle cose belle” e come sempre un grande aiuto mi è arrivato dalla scrittura, un balsamo per il cuore e il mio ponte verso gli altri. La raccolta si suddivide in due parti: la prima contiene racconti scritti nell’ultimo anno, la seconda i pensieri elaborati dal principio di marzo a fine maggio… Buona lettura a tutti!

Giovanni Giardi, appartiene ad una generazione testimone di trasformazioni epocali. Ha vissuto l’infanzia nel dopoguerra, è andato a lavorare in bottega a 11 anni, ha fatto il cammino nel sindacato da rappresentante sindacale in fabbrica, alla scuola sindacale nel Centro Studi Cisl di Fiesole, poi Ravenna e Rimini, fino alla Segreteria Generale della CDLS a San Marino fino al 1982. Ha poi lavorato come esperto giuridico nell’Ufficio Programmazione Economica dello Stato fino alla pensione (1999). Una testimonianza di questi ultimi 80 anni che l’autore vuole lasciare non solo ai suoi “nipoti” ma a chi ha a cuore l’impegno civile, religioso, sindacale e sociale e del volontariato. Prefazione Tonino Carattoni.

La lezione appresa da Hunter S. Thompson ha portato alla svolta stilistica di Dafne Perticarini, così il gonzo journalism è diventato lo strumento di lettura della realtà nella precedente opera Lou ha detto che non torna, pubblicata con lo pseudonimo di Lou Damiano. In questo nuovo libro lo stile di Dafne diventa più personale, focalizzandosi nel dialogo con se stessa mentre cerca di capire cosa fare del nuovo amore appena incontrato. Il dialogo è anche quello immaginato con Emanuele, lontano per necessità, conosciuto come detenuto e poi seguito nelle fasi del ritorno alla libertà, in un percorso ancora in atto. "Il sapore della vittoria" è la storia d’amore di due persone che grazie al loro incontro riprendono il binario che stavano provando a percorrere venti anni fa, prima di perdere ognuno la rotta perché camminatori solitari senza istruzioni per trovare un luogo da chiamare casa. Ora insieme ce la possono fare, anzi ce l’hanno già fatta. Così Dafne scopre che il sapore della vittoria non è quello del un moscow mule bevuto a notte fonda: è la vita che sta dirigendo secondo il suo volere.