Carthago

Un’autobiografia avvincente e sorprendente. "La Ribelle in blu" di Sonia Fuschi è il racconto scintillante di una donna in carriera, la cui vita sembra orchestrata da un destino misterioso e benevolo. Baciata dalla fortuna ma mai priva di sfide, Sonia naviga attraverso esperienze straordinarie con una determinazione feroce e una gioia di vivere contagiosa. Questo viaggio autobiografico porterà il lettore a scoprire i veri valori della vita, tra momenti di ribellione e di pura felicità. In una società che spesso considera le sue scelte esagerate e fuori dagli schemi, Sonia dimostra che vivere appieno significa anche andare controcorrente. Con uno stile narrativo brillante e coinvolgente, Sonia è in grado di far sorridere, riflettere e, soprattutto, credere nell’amore puro e nel potere dei sogni. E quando si pensa che tutto sia già stato detto, ecco che arriva il coronamento del suo sogno d’amore, con un vissero felici e contenti che segna l’inizio di una nuova e appassionante fase della vita della nostra autrice. La Ribelle in blu non è solo un libro, è un’esperienza di vita da non perdere!

Partendo da una riflessione sugli eventi caotici, imprevedibili e di grande impatto, il libro mira ad approfondire il concetto di resilienza e l’uso della Intelligenza Artificiale nelle attività della Protezione Civile. Sono 3 gli scenari che vengono proposti: 1. Intelligenza artificiale in uso per le squadre di Volontariato della Protezione Civile. Per prevenire e gestire eventi estremi occorre familiarizzare con gli strumenti della Intelligenza artificiale. In Sicilia sarebbe possibile sviluppare un laboratorio con i volontari della protezione civile nel campo del contrasto agli incendi, tramite un progetto pilota. 2. Più volontari per curare il pianeta. Per raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite occorre dotarsi di corpi di volontariato della “resilienza civile” formando, equipaggiando e valorizzando il mondo del volontariato ambientalista e di promozione sociale. 3. Per un Dipartimento della Resilienza Civile.

Il testo è un saggio approfondito sulla vita di San Vito e sulle testimonianze artistiche legate a questo culto. Nasce da una profonda riflessione dell'autore che, a causa di alcune vicende, è stato messo di fronte alla morte ma anche alla vita… una seconda occasione per Gianvito che ha trovato la Forza nella Fede e nella Devozione per quel Santo di cui porta il nome. Inoltre il testo è corredato da una ricca appendice documentaria che contiene anche un inedito musicale.

"Di casa in casa. La seduzione delle case dei pittori, da Parigi a Taormina e…" intende farvi ripercorrere le atmosfere vissute dai più brillanti maestri pittori che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia moderna e contemporanea internazionale, “scrivendone”, con le loro opere, i capitoli più significativi. I geni della follia, più o meno consapevolmente, hanno lasciato una scia di memoria, consegnandola al tempo, in una dimensione di immortalità che hanno sempre sognato di lasciare ai posteri. Alludo non solo a Salvador Dalì, genio puro e consapevole di una follia creativa all’eccesso, pur sempre intrigante, ma anche all’olandese Van Gogh, al belga Magritte, allo spagnolo Picasso, ai francesi: Caillebotte, Utrillo, al nanetto creativo Toulouse-Lautrec, a Modigliani, a Renoir ed a tanti altri che hanno sognato l’impossibile, la gloria, il successo, hanno creduto fermamente nelle loro capacità ed in parte ci sono riusciti, non senza un pizzico di fortuna che li ha baciati, lungo il loro percorso arduo, difficile e spesso tormentato (fatta eccezione per qualcuno).

«Dipingo e sono una donna! [...] La pittura mi ha sempre fatto sentire una donna libera, libera di pensare, di agire, di creare e di esplorare il mondo che mi circonda. […] Non dipingo quello che vedo, ma dipingo quello che penso e sento, perché l’arte è fatta di puri attimi di ispirazione. […] Non riproduco il visibile, ma creo il (non) visibile, ovvero ciò che è nascosto o non immediatamente percepibile […] Opero quando è la mente che mi guida e non la mano. Ancora oggi, alcuni pregiudizi tengono le donne un passo indietro rispetto all’uomo. Purtroppo, ancora, il mondo dell’arte è un universo al maschile, in cui si svolgono dibattiti culturali e artistici a danno di una realtà di genere, realtà che è stata, da sempre, dominio degli uomini. Le artiste donne sono sempre esistite, ma sono state poco apprezzate. Vedere una donna che dipingeva o scolpiva in una bottega d’arte era impensabile e fuori dalla logica del tempo e della morale. La storia delle donne era fatta di silenzi».

"Canto antico e canto moderno si incontrano in quella che vuole essere un’ode alla donna e alla sua facoltà di generare figli, idee, critiche, libri, poesie, unghie laccate e viaggi mentali ben accessoriati. Di partorire dunque con pancia, mani e mente. Da Pandora al pandoro (si specifica che il titolo era stato già deciso prima dei fatti social, con l’unico intento di alludere al peccato di gola e creare un’assonanza con la madre delle curiose) ci si interroga sul senso di colpa: è nato prima esso o la donna?"

«Davide Toscano è classica rappresentazione e fulgido esempio dell’artista, presente realmente a sé stesso nei guizzi delle proprie opere e nella conseguente proiezione dei suoi sentimenti; egli è immagine concreta di colui che apre le proprie stanze acché gli altri possano entrarvi solo nel modo concesso dagli stessi artisti e che quest’ultimi sanno; senza regole apparentemente; stanze che dicono tutto di lui come il suo studio della bella Valverde dove si leggono tra le mura i passi della sua solitudine prolifica che hanno eletto a strada e confine le tele e i pennelli. Basta guardare il suo studio – come detto – per vedere che in fondo a questo sentiero vi è sicuramente ad attenderci la sorpresa dell’incommensurabile, dell’infinito che lui cerca di afferrare e di stringere tra le sue tele». Dalla Nota dell’Editore

Liber. Una storia di vita di Thia L. G. affronta con intensità e sensibilità il parallelo tra la nascita di una nuova vita e una vicenda misteriosa in terra africana. Nel cuore del romanzo si intrecciano le storie di un nucleo familiare, dove le emozioni si mescolano e si amplificano. Con uno stile che sfida le convenzioni letterarie moderne, l’autrice crea un universo narrativo arricchito da pregiate citazioni che catturano il lettore dalla prima all’ultima pagina, offrendo una riflessione profonda sulla forza della vita e sui legami che ci rendono umani. La breve Appendix presenta la voce originale di un giovane autore autistico, con suoi brevi testi inediti.

Mentre il primo capitolo si è concluso con la scoperta di un efferato omicidio e tutto sembra ricondurre ad un possibile unico colpevole, nel secondo Roma appare attanagliata dallo spettro di un serial killer, in quanto altri sanguinosi avvenimenti funestano la Capitale. Inoltre il Magister è sempre più determinato a compiere il suo disegno criminoso. Ma esattamente esso in cosa consiste? Una vendetta da parte di persone insospettabili viene rivelata dal loro incontro poco prima di un importante evento canoro presso il teatro dell’Opera di Roma. Il più famoso giornale romano “Il Messaggero” fornisce inquietanti notizie sugli omicidi ma solo gli inquirenti possono esserne a conoscenza. Fuga di notizie oppure…? Chi è l’inafferrabile serial killer? È un uomo oppure potrebbe essere una donna? Perché essi sono stati commessi? E qual è il filo conduttore che lega, fra di loro, i personaggi del romanzo con gli eventi narrati? Chi è il manovratore di vite umane?

Il testo riporta indietro nel tempo… ed esattamente nella Sicilia degli anni sessanta quando i ritmi di vita erano diversi e le tradizioni erano ancora sentite. L’autore fa riflettere i lettori su un cambiamento politico, economico e sociale, un cambiamento necessario di certo ma che ha portato ad un allontanamento dei giovani dalle loro case e dalle loro radici. Interessante risulta anche l’utilizzo di un dialetto vernacolare accompagnato da accurate note.

Ninetta è cresciuta troppo in fretta, era solo una bambina quando una carovana di zingari la rapisce e la porta via dal suo “poco presente” padre, che stava tuttavia cercando di migliorare. Non era impossibile che in Sicilia, all’epoca, succedesse ciò. I bambini giocavano nelle strade e quando genitori e figli venivano separati in questo modo così violento, era difficile che si ritrovassero. Difficile, non impossibile… Da quel triste e fatidico momento, Andrea, il papà di Ninetta, inizierà una ricerca ininterrotta della sua povera bimba, che lontana da lui ha una vita difficile e dolorosa. Per Ninetta, il solo conforto di un amico, Nico, con il quale tenterà una pazza fuga, l’aiuta ad andare avanti. Nico e Ninetta riusciranno a scappare, e Ninetta, incontrando persone dal cuore d’oro, inizierà una nuova vita. Tuttavia, le sofferenze per lei non sono finite ma la vita le riserverà anche dei momenti meravigliosi e colmi d’amore. Il suo coraggio sarà sempre il suo punto di forza e le permetterà di affrontare con determinazione ogni momento della vita, doloroso o gioioso che sia.