Colibrì Edizioni
Semi di Resistenza. Francesco Pessina (1888-1922). La breve vita di un proletario combattivo
Libro: Libro in brossura
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 48
La presente pubblicazione ricorda Francesco Pessina accoltellato da un fascista, la notte del 30 aprile 1922, a Chiaravalle Milanese, e morto per dissanguamento il giorno successivo. Aveva 34 anni, era sposato con tre figli piccoli, abitava nella frazione di Rogoredo e di professione era muratore. Un morto “anonimo” fra i tanti di quei tragici anni che portarono all’avvento del fascismo. Era socialista, comunista, anarchico? Non lo sappiamo, ma era certamente un anticapitalista, un “sovversivo”, come a quei tempi si autodefinivano i proletari. Martiri sconosciuti, come Teresa Galli, la prima vittima della violenza fascista nell’aprile 1919, caduti nelle piazze, nelle strade, a difesa di Circoli, Case del Popolo, Cooperative, sedi sindacali o assassinati per rappresaglia durante le spedizioni delle squadre fasciste o in mortali agguati. Furono anni intensi e cruciali, in cui la brutalità della reazione schiantò l’entusiastica, febbrile atmosfera di attesa per un imminente avvento rivoluzionario accesasi nel primo dopoguerra; anni decisivi per tutta la successiva storia italiana e non solo italiana. Anni di cui occorre recuperare una memoria di parte.
La cella dell'avvocato
Gabriele Fuga
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 336
L’autore di questo libro, di professione avvocato, è stato attivo fin dagli anni Settanta nella difesa di militanti dell’area libertaria ed extraparlamentare. All’inizio degli anni Ottanta viene arrestato con l’accusa di partecipazione a banda armata in relazione al gruppo «Azione Rivoluzionaria»; da avvocato diventa imputato, molti detenuti, prima suoi clienti, diventano ora compagni di cella con cui si confronta, dividendo speranze, angosce e giochi. Trascorre quattordici mesi in carcere fino al processo di primo grado che si svolge a Livorno. In questo libro viene raccontata la sua vicenda giudiziaria e quella di detenuto. La sua narrazione si inquadra in quello che è stato, in quel decennio, un attacco generalizzato al diritto alla difesa da parte della Magistratura e dello Stato. Gabriele Fuga è nato a Milano nel 1946, esercita la professione di avvocato penalista presso il Foro di Milano.
LOCo-19. Pensieri, voci e cronache da un silenzioso pandemonio
Libro: Libro in brossura
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 168
Il virus Covid-19 si presenta nel 2020, la sua diffusione, grazie ai ritmi dello scambio globale di persone e merci, ne determina la diffusione su tutto il Pianeta. L’epidemia ha creato occasioni di confronto e obbligato all’ascolto di punti di vista molto diversi, mettendo alla prova diverse chiavi di lettura e quadri interpretativi sia sugli assetti generali che su quelli particolari. Queste testimonianze concrete di resistenza e di coscienza critica sono state trasmesse dal 15 marzo 2020 in streaming audio di Radio LOCo-19 (acronimo di “Lunghe Ombre del Covid-19). Questo libro riporta, riveduti e aggiornati alcuni di questi contributi. Maurizio Pincetti fa la storia del Sistema Sanitario Nazionale. Matteo Gaddi racconta le relazioni tra Governo e Confindustria. Massimo De Angelis ragiona sui possibili scenari. Daniele Salvini scava col coltello l’anima del trauma sociale .CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche) riferisce di quanto si può fare, in ambito scolastico formativo, con la tecnologia. Franco Piperno ragiona sui rapporti tra scienza, ciclo del denaro, umani e altre specie viventi. Il blog “Il Rovescio” scadenzia date e fatti.
Mi avvalgo della facolta' di non rispondere. E altri racconti
Gabriele Fuga
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Questo libro è composto da quattro racconti; nel primo l’autore ipotizza, paradossalmente, che un rappresentante dello Stato, un magistrato milanese alle prese con collaboratori di giustizia (comunemente chiamati pentiti), trovi il coraggio di voler processare se stesso, violando la regola non scritta che impone allo Stato di non giudicarsi. Negli altri tre racconti, tutti ambientati in Messico, l’autore, presente in più ruoli ma sempre riconoscibile dal lettore, si mette in gioco senza nascondere le sue debolezze, i suoi egoismi e le sue velleità. Con una grossa dose di autoironia e un silenzioso coraggio recita anche ruoli meschini portando alla luce, senza eluderli, egocentrismi che spesso si preferirebbe non affrontare.
Cortona e l'umanesimo ritrovato-Cortona and the rediscovery of humanism
Gioia Olivastri
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 128
Con questo libro Gioia Olivastri, rappresentante per l’Italia dell’Associazione Amici della Chiesa di San Francesco, intende iniziare il racconto sulla storia della Chiesa Monumentale di San Francesco in Cortona e di Frate Elia che fu il suo architetto; di un terreno e di un pittore, Luca Signorelli, che vi fu sepolto nel 1523. Questa Chiesa è quindi, nella storia del nostro paese, un luogo unico in cui tuttora rimane sensibile una forte connessione tra natura, trascendenza e cultura. Uno degli obiettivi dell’Associazione è quello di ritrovare il luogo di sepoltura di Luca Signorelli.
Attorno a una ricetta. Ricetta racconto ricordo
Libro: Libro in brossura
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 336
Dante e Leonardo. La divina scienza
Ernesto Solari
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 240
Dante e Leonardo con la loro conoscenza, la loro cultura, la capacità creativa e l’ispirazione, l’intuito e la saggezza sono ancora un esempio e un insegnamento. In questo testo vi è un percorso di lettura del Paradiso di Dante che ha permesso all'autore di trovare nelle opere di Leonardo una nuova realtà che ci rivela un profondo legame con i canti dell’opera dantesca. Leonardo ha adottato la Commedia dantesca come una sorta di guida in cui ha accettato gli insegnamenti del sommo poeta e volutamente nominato suo alter ego. Egli ha visto in Dante quella componente mistico-misterisofica propria del grande iniziato che non ha voluto vivere in modo ufficiale. Oggi sono considerate fondamentali, per l’ispirazione dantesca, le fonti ebraiche ed islamiche ed è indiscutibile il loro influsso sulla Commedia (Avraham Abulafia e Ibn Arabi). Questa lettura del Paradiso di Dante è il secondo passo verso la scoperta di una mistica leonardesca (il primo è stato l’indagine contenuta nel Leonardo Neoplatonico, Colibrì, 2019) e sui legami del genio vinciano con la Scuola di Chartres, dove si studiava il Timeo di Platone e la Kabala ebraica.
Riot! George Floyd rebellion 2020. Fatti, testimonianze e riflessioni
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 256
All’indomani dell’uccisione di George Floyd si è prodotta una sollevazione violenta e distruttiva, come non si vedeva da svariati decenni, con una partecipazione complessiva stimata tra i 15 e i 26 milioni di persone, in oltre duemila città, dalle più grandi alle più piccole. La consistenza della Floyd Rebellion si dà esattamente nelle interconnessioni fra le molteplici espressioni della protesta, nel loro fitto embricarsi che ha fatto saltare in aria identità, binarietà e altri regimi della separazione sociale, anzitutto le identità tracciate dalla linea del colore. Tutte le testimonianze narrano del carattere multiforme, multigenere e multigenerazionale dei partecipanti agli scontri, alle manifestazioni, ai saccheggi. Non già una rivolta razziale, ma il superamento della questione razziale nella rivolta, nel luogo più controrivoluzionario del Pianeta e nel bel mezzo della decomposizione generalizzata del Progetto Occidentale. Niente è più pericoloso per la borghesia americana d’una lotta proletaria multirazziale. E niente è più insidioso per la lotta di classe negli Stati Uniti dell’alleanza che il proletariato bianco ha storicamente stretto con il capitale e lo Stato.
La dolce immaturità. Il transito nell'identità e nella comunità
Nicola Fanizza
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Indagini per la Vergine del Borghetto e il caso Van Dyck ? ? ?
Valeria Clelia Tranquilli
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
Una spendida copia della Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci, talmente bella che si poteva confondere con quella al Louvre. Questa copia è detta Vergine del Borghetto, un quadro tutto milanese di cui l’autrice ha cercato, con questa indagine, di scoprirne l’autore senza riuscire a identificarlo e rimanendo con queste tre domande, tre punti interrogativi, che sono: Chi è il pittore? Come ne è venuta in possesso la c.ssa Ricciarda? Perché è stato donato all’oratorio del Borghetto? L’autrice denuncia in questa indagine il pessimo restauro voluto da Carlo Pedretti, esperto di Leonardo di fama mondiale, che ne ha tolto il mistero e la bellezza originale. Segue una breve lettura del quadro di Anton van Dyck, La Madonna col bambino e Sant’Antonio – 1630-32 attualmente a Milano alla Pinacoteca di Brera di cui osserva che la titolazione è errata, dovrebbe essere infatti Donna con bambino.
Eroina. Intervista a Primo Moroni su droghe e movimenti
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 32
Questʼopuscolo contiene la trascrizione integrale di una intervista fatta a Primo Moroni nei primi anni Novanta da un gruppo di giovani della casa occupata di via dei Transiti, a Milano. La conversazione, che prende spunto dalla introduzione della legge sulle droghe nota come “Russo Iervolino” (legge “Vassalli-Russo Iervolino” del 26 giugno 1990, n. 162), era destinata a uscire, in forma ridotta, su una fanzine prodotta dallo stesso collettivo della casa. Primo ebbe modo di occuparsi a lungo della “questione eroina” e questo non è lʼunico materiale inedito disponibile presso lʼArchivio Moroni. Abbiamo voluto pubblicare questa “lezione” perché ci pare un esempio molto efficace del suo metodo di analisi, un metodo che a nostro avviso conserva tuttora la sua forza. In questo dialogo, comʼera sua abitudine, Primo coglie lʼoccasione per abbracciare lʼintera dinamica socio-economica sottesa alla diffusione delle droghe e agli approcci istituzionali in materia, quello dʼimpronta terapeutica e quello più smaccatamente repressivo, che sono stati via via messi in campo.
Cronache e testimonianze di libertà e di solidarietà internazionale. Atti del Convegno. Valborbera 1943-1945
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 126
La Sezione ANPI Valdobrera “Pinan”, in collaborazione con il Centro di Documentazione del Comune di Rocchetta Ligure, ha organizzato questo convegno portando avanti una linea di studio e di approfondimento della guerra partigiana nella Valle Scrivia, culminata con l'organizzazione di una «zona libera» che si consolidò per quasi tutto l'ultimo anno di guerra. In queste pagine vengono documentati gli atti del convegno. «Il primo modo, il più semplice, di screditare la Resistenza consiste nel dire che il movimento partigiano fu militarmente irrilevante e che gli Alleati avrebbero vinto anche senza il suo apporto. Quest'ultima è un'affermazione tanto ovvia da essere superflua, ma non è la stessa cosa della prima, che anzi è falsa. Il movimento partigiano fu – anche solo dallo stretto punto di vista militare – un tassello della guerra contro i nazisti [...]. Questa è una verità che le stesse fonti tedesche (per esempio documenti della Wehrmacht), riprese ormai da numerosi studi, hanno più volte ribadito. Un altro modo per screditare la resistenza consiste nell'affermare che fu un fenomeno di élite, che coinvolse un sottilissimo strato di popolazione lasciando indifferente o estranea o ostile la stragrande maggioranza [...] mi sono stupito e sono stato pieno di ammirazione per questo fenomeno: circa cinquantamila operai genovesi che, in un modo e nell'altro, sono stati coinvolti nelle lotte della Resistenza. [...] Dunque non si tratta di un'élite: queste sono masse operaie che non fanno scelte speciali sulla base di speciali motivazioni, ma sotto la pressione degli avvenimenti si muovono, si espongono e in ultima analisi si schierano. Già sotto questo aspetto, il tema della Resistenza come fatto elitàrio può essere messo in discussione. [...] non possiamo creare un mito del rapporto della popolazione con il movimento partigiano, però dobbiamo pur ricordare che, comunque sia, dal settembre del '43 all'aprile del '45 molta gente ha capito, è cresciuta, ha guardato con i propri occhi [...] La lezione non fu plebiscitaria, ma certo coinvolse una grande maggioranza e produsse perciò risultati alla lunga irreversibili. L'ultimo stadio di questa operazione di denigrazione del patrimonio storico della Resistenza è consistito nel dire che non solo l'antifascismo attivo era irrilevante militarmente e minoritario, ma aveva un carattere in un certo senso fazioso, ossia non aveva legittimità universale. [...] Ed è qui che si colloca anche questa faccenda del sentimento della “pietas” che bisogna nutrire verso tutti coloro che sono morti, da qualunque parte combattessero. Figuriamoci se dal punto di vista umano e anche religioso non si deve esercitare questa “pietas”. Ma questo non può fondare un giudizio storico e quindi non può autorizzare a mettere sullo stesso piano chi combatteva per una causa che se fosse stata vittoriosa avrebbe condotto ad un ordine europeo dominato dall'hitlerismo, agli stati razziali costruiti sulla base dell' idea etnica del dominio e dello sterminio, e coloro che invece combattevano per un'idea – ancorché vaga, incerta e persino contraddittoria – di libertà [...].» (Antonio Gibelli)

