Costa & Nolan
Scritti sul teatro
Rainer Maria Rilke
Libro
editore: Costa & Nolan
anno edizione: 1996
pagine: 176
Questi scritti coprono l'arco di tempo tra il 1897 e il 1902. Essi sono in gran parte il frutto dell'attività di Rilke critico teatrale, profondamente immerso nella temperie simbolista e grande sostenitore dei drammi di Maeterlinck. Dalle pagine di Rilke, recensioni, commenti, lettere, emerge un quadro della vita teatrale di quegli anni (attori, registi, messinscene) e, insieme, affiorano le tematiche care al poeta applicate al teatro, come le teorie nietzschiane sul coro antico e sulla musica o come il motivo del silenzio, che sulla scena significava inevitabilmente l'esaltazione del gesto a discapito della parola, e che è evidente anello di congiunzione con la sua produzione lirica.
Le inquietudini di Goldoni. Saggi e letture
Franco Fido
Libro
editore: Costa & Nolan
anno edizione: 1996
pagine: 192
Questa raccolta di saggi si propone di chiarire aspetti della figura di Goldoni, come i criteri nella scelta dei titoli delle sue opere teatrali, o nell'uso dei proverbi messi in bocca ai suoi personaggi o ancora nell'ambiguità del "lieto fine" di molte commedie. Una parte del libro è dedicata agli anni francesi di Goldoni, cioè tra il 1762 e il 1793, anno della sua morte a Parigi, quando lo scrittore si trova impegnato su diversi fronti, da quello della semplice sopravvivenza a quello dei difficili rapporti con i connazionali e con l'establishment intellettuale parigino, fino all'interpretazione di una società che apparentemente funzionava alla perfezione, ma che occultava ombre e contraddizioni che il commediografo vedrà venire alla luce dopo il 1789.
Line
Israel Horovitz
Libro
editore: Costa & Nolan
anno edizione: 1996
pagine: 64
"Line" è un atto unico centrato sul tema del conflitto. Praticamente priva di azione, la pièce ruota attorno a cinque personaggi, quattro uomini e una donna, che lottano per la conquista del primo posto in una fila. Una fila senza capo né coda, né scopo: ma tutti sono disposti a morire pur di essere primi, perché la lotta, la competizione, finisce per essere l'unica occasione di esistere.

