Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Diple Edizioni

Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze

Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze

Angelo Corbo

Libro

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 160

Angelo Corbo, racconta la sua vicenda umana e professionale, di agente di scorta di Giovanni Falcone e sopravvissuto alla strage di Capaci. Lo fa a distanza di tempo per riprendere quel filo della memoria che sbiadiva fino a perdersi e porre dinanzi a noi squarci improvvisi su alcuni aspetti ancora oscuri della strage di Capaci e della protezione di Giovanni Falcone. Angelo è riuscito ad emergere dal suo nascondiglio, dallo spazio protetto del suo lavoro e dei legami forti della sua famiglia che lo hanno sostenuto in tutti questi anni. Vi si era rifugiato pagando il caro prezzo degli incubi e delle paure e confidando nella smemoratezza degli uomini, anche e soprattutto di quelli delle Istituzioni che, prima, si erano scordati del suo trasferimento a Firenze e, poi, della sua stessa esistenza. Leggere la sua testimonianza aiuta a decifrare il lavoro faticoso degli agenti di scorta, la necessità di una preparazione professionale sempre al passo con i tempi, proprio per garantire al meglio l'incolumità di chi è sottoposto quotidianamente al rischio per il semplice motivo di compiere il proprio dovere, e offre un contributo prezioso a fare chiarezza sulle modalità con cui le grandi scelte si riverberano sulle vicende quotidiane di chi opera in contesti mafiosi. Scorrendo il testo, è molto forte l'impressione che l'esperienza di ogni giorno potrebbe essere molto utile per comprendere e contrastare meglio le organizzazioni criminali, mentre chi decide sembra muoversi secondo altre logiche, legate molto spesso, negli ultimi tempi, alle cosiddette economie, termine con cui si mascherano semplicemente dei tagli alle risorse per opporsi alla mafia. Le sue parole restituiscono alcuni tratti della vicenda con una luce nuova. Ne indichiamo solo due perché sono quelli più ricorrenti nel racconto: se vi era la convinzione che il pericolo per Giovanni Falcone fosse attenuato tanto da rinunciare alla scorta specifica per lui, dopo l'attentato di Capaci possiamo legittimamente chiederci su quali elementi era fondata tale convinzione, chi ne erano gli autori e come giudicarli? Ancora: mentre si sottolinea quanto sia importante, oltre la preparazione e la professionalità degli uomini della scorta, il loro affiatamento, come si giustifica la composizione di quella del 23 maggio? A questi interrogativi che ci suggerisce il racconto di Angelo e che mantengono intatta la loro forza e urgenza, perché non hanno avuto risposta plausibile a distanza di anni, si aggiunge, ad inquietarci, il ricordo del primo soccorritore. Dopo essere arrivato sul luogo dell'attentato e aver scattato alcune foto gli è stato sottratto il rullino da due "agenti di Polizia". Dei due sorprende innanzitutto la celerità con cui sono giunti sul teatro dell'attentato, molto prima dell'intervento di Polizia e Carabinieri, e sorprende che la loro preoccupazione di entrare in possesso di un documento utile alle indagini non abbia avuto seguito con la consegna agli investigatori. I modi bruschi per appropriarsene e la scomparsa del rullino accrescono ombre e ipotesi che gravano anche questo passaggio cruciale della nostra storia. I mafiosi autori della strage e i complici fuggono dopo il terribile boato, come ci ricordano i pentiti, e quindi occorre cercare in altre direzioni per dare un volto ai due e tornano in mente le parole del pentito Gioacchino La Barbera, che vi erano uomini estranei alla mafia nei preparativi all'attentato. Qualcuno che era sul luogo e cercava qualcosa fra le rovine dell'esplosione e non gradiva essere ripreso!
15,00
La strada dell'acqua nella storia dei borghi di Trappola, La Casa e Casale

La strada dell'acqua nella storia dei borghi di Trappola, La Casa e Casale

Sergio Baroni

Libro: Libro rilegato

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2022

Il volume racconta le vicende di tre borghi toscani sulle alture di Pratomagno. A unire la loro storia, che ha cambiato la vita ai suoi abitanti, è l'acquedotto. Tutto ha inizio intorno agli anni '50 del secolo scorso quando un parroco convinse i suoi cittadini a sfruttare una sorgente lasciata in eredità dal barone Luigi Ricasoli per portare questo bene comune nelle proprie case. La sorgente era così lontana che il solo pensiero di portarla giù a valle era considerata impresa talmente ardua da far dubitare anche i più saggi del paese, però, con l'aiuto della Provvidenza… Ci volle tutta la tenacia e il coraggio di un piccolo parroco di campagna, don Dario Dragoni, per firmare i tanti fogli e realizzare quel progetto lungo cinque chilometri e durato quasi due anni di lavoro, tanto fu il tempo che occorse per costruire i depositi e per interrare con pala e piccone quel tubo da portare ai paesi di sotto. Ma per quanto ardua fosse stata la sfida, la gara più bella fu vinta da quel sacerdote che riuscì a motivare e riunire i paesi, divisi da gelosie mai sopite, consapevole che l'acqua dentro le case sarebbe stata l'unico vero obiettivo capace di avvicinare persone ormai stanche e sfiduciate da false promesse. È il racconto dei bisogni, delle aspirazioni e del lavoro di portare quel bene prezioso, fonte di vita, in ogni casa, spezzando così la catena delle fatiche quotidiane di grandi e piccoli nell'approvvigionamento presso una fonte. Scorre nelle pagine il racconto di questo lungo cammino, descrivendo come l'acqua "catturata" dalle fonti poste in alto raggiunge i tre centri abitati e approda in ogni abitazione. Si ritrova in ogni riga la fatica intrapresa da uomini e donne delle tre località di rendere disponibile a ciascuno e a ciascuna il bene prezioso dell'acqua. Si parla di fatica a ragione perché sono gli uomini e le donne a scavare, a trasportare strumenti e materiali, in principio anche a dorso di mulo, per realizzare una sorta di utopia: realizzare un'opera che serva alla collettività intera, che soddisfi un bisogno primario, essenziale alla vita, sottraendolo alla "maledizione" della fatica. A distanza di quasi un secolo quel bene comune viene gestito dalla Comunità senza fini di lucro. Non ci sono nelle righe echi delle discussioni che hanno animato il dibattito politico e culturale intorno all'acqua negli ultimi decenni, né ci sono riferimenti al referendum del 12 e 13 giugno 2011 boicottato da tutti i governi che si sono succeduti. Ci sono però in quelle righe un insieme di valori che non possiamo sottacere: la solidarietà e la cura del bene comune, la collaborazione e l'importanza del contributo di ciascuno, la partecipazione e la democrazia delle scelte. In breve, un piccolo dizionario di educazione civica anima le pagine del volume restituendoci indicazioni utili per la vita di tutti i giorni. Questa bella e lunga esperienza di portare l'acqua nei tre borghi costituisce una bella lezione di virtù civiche anche per i decisori politici dei giorni nostri, indicando loro quanto sia rilevante il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nelle scelte pubbliche, l'ascolto e il predisporre degli spazi per l'agire, tutte pratiche che riannodano i fili della democrazia.
16,00
Sirene e campane

Sirene e campane

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 176

Giornale di bordo della Misericordia di Arezzo sui 100 giorni di Covid-19 dopo i quali nulla sarà più come prima.
18,00
Manuale di sopravvivenza (alla mafia)

Manuale di sopravvivenza (alla mafia)

Salvatore Calleri

Libro: Libro in brossura

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 112

Questo "manuale" nasce dal 25° vertice antimafia della fondazione Antonino Caponnetto dal titolo Un morto ogni tanto, i luoghi comuni sulla mafia, tenuto il 1 dicembre 2018. Il volume mette in evidenza come agisce la mafia oggi, come contrastarla partendo dall'analisi, smontare e smentire con pochi chiari postulati le sue bugie e i luoghi comuni su di lei, quegli stereotipi e quei paradigmi che negli anni, sono stati al centro di tante riflessioni, che hanno trovato stimolo nelle indicazioni messe a punto tra gli altri dal Centro Siciliano di Documentazione intitolato a Giuseppe Impastato. Luoghi comuni e stereotipi illustrati uno ad uno nelle prime pagine e, mi auguro, possa servire ad aiutarci a capire meglio e a smascherare con più facilità i tanti tranelli tesi dalla mafia: svelare i luoghi comuni su di lei significa combatterla in uno dei modi più efficaci, poiché in un certo senso essi rappresentano il suo elisir di lunga vita. Dopo averli analizzati, cercheremo di spiegare come possiamo riconoscere i mafiosi, e come ognuno di noi possa agire concretamente per limitarne l'azione, per poi concludere infine con alcune pillole di legalità, necessarie per immunizzarci da loro.
10,00
Vie ferrate sulle Dolomiti di Cortina d'Ampezzo. Ediz. giapponese

Vie ferrate sulle Dolomiti di Cortina d'Ampezzo. Ediz. giapponese

Mario Dibona

Libro

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 80

Il volume in lingua giapponese, raccoglie le più belle vie ferrate di Cortina d'Ampezzo, conosciuta come la Regina delle Dolomiti. Molte ferrate sono di origine militare e furono attrezzate nei duri anni della guerra di frontiera combattuta negli anni 1915/18. Sono percorsi attrezzati con cavi metallici, scalette, e altri ancoraggi fissi come ad esempio passerelle di legno e ponti sospesi. Queste attrezzature artificiali rendono praticabile il terreno roccioso o un percorso esposto anche a un alpinista non esperto permettendogli di raggiungere la vetta. Il grado di difficoltà descritte nella guida segue la classificazione delle vie ferrate facile, medie, difficili e molto difficili. Ci accompagna in questo percorso l'autore Mario Dibona, guida alpina con oltre 25 anni di attività.
10,00
Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze

Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze

Angelo Corbo

Libro: Copertina morbida

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 128

Angelo Corbo, agente di scorta di Falcone a distanza di tempo pone alcuni aspetti ancora oscuri sulla strage di Capaci: su quali elementi era fondata la convinzione che il pericolo per Falcone dopo il trasferimento a Roma fosse attenuato tanto da non avere più una scorta specifica, dopo l'attentato possiamo chiederci chi ne erano gli autori di tale convinzione e come giudicarli? Ombre e ipotesi aumentano per la scomparsa del rullino sottratto al primo soccorritore da due "agenti di Polizia". Sorprende la celerità con cui sono giunti sul luogo dell'attentato e in possesso di un documento utile alle indagini non lo consegnano agli investigatori. I mafiosi autori della strage e i complici fuggono dopo il terribile boato, come ci ricordano i pentiti, e quindi occorre cercare in altre direzioni per dare un volto ai due e tornano in mente le parole del pentito Gioacchino La Barbera, che vi erano uomini estranei alla mafia nei preparativi all'attentato. Qualcuno che era sul luogo e cercava qualcosa fra le rovine dell'esplosione e non gradiva essere ripreso!
12,00
La mia generazione

La mia generazione

Salvatore Calleri

Libro

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 32

Generazione X, generazione di mezzo, un po' carne un po' pesce. È quella che ha vissuto l'infanzia nel bel bezzo della rivoluzione sociale degli anni Settanta, quando i più grandi ascoltavano i Beatles, i Led Zeppelin e Bob Marley ma anche Lucio Dalla, Battisti, De André, i Pooh e Claudio Baglioni. Si guardava Carosello e poi a letto. Ma di quello che ruotava intorno ancora non capiva molto. L'adolescenza questa generazione l'ha vissuta poi a cavallo tra i Settanta e i favolosi anni Ottanta: gli anni del cult movie Hair con i pantaloni a zampa, i capelli lunghi e arruffati che lasciano il posto agli anni dominati dalle college, gli zainetti firmati e le giacche con spalline modello supereroe dei cartoni giapponesi, quelli che imperversavano su tutti canali del piccolo schermo ormai a colori e dove cominciava a muovere i passi la tv commerciale con le super dotate di Colpo Grosso o Drive In. Si continuava ad ascoltare Bob Marley e i Beatles, insieme agli U2 ma anche ai Duran Duran. In fondo, però, si continuava a non capire molto di quello che ruotava intorno.
7,00
L'eredità di Antonino Caponnetto
12,00
Alcol e altre droghe. Marginalità sociale e complessità. Scenari e sfide per i servizi e le comunità

Alcol e altre droghe. Marginalità sociale e complessità. Scenari e sfide per i servizi e le comunità

Guido Guidoni

Libro: Copertina morbida

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 128

"Quello che si utilizza in questo ambito , infatti, è un insieme complesso di saperi, di origine assai diversa fra loro e non sempre facile da organizzare in un lavoro comune affidato ad un insieme complesso di figure professionali... Quello di cui c'era un particolare bisogno a questo scopo era proprio l'esposizione ampia e naturalmente interdisciplinare proposta in questo libro delle esperienze fatte da persone che a questi problemi si sono accostate: onestamente mettendo alla prova l'utilità ed i limiti del loro punto di vista."
10,00
Gli incantevoli fiori delle Dolomiti. Ediz. giapponese

Gli incantevoli fiori delle Dolomiti. Ediz. giapponese

Dino Dibona, Manuela Conte

Libro: Copertina morbida

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 96

Da sempre, per la gente delle valli dolomitiche i fiori della montagna fanno parte della vita quotidiana. Un tempo piante e fiori costituivano anche un'importante e indispensabile componente nell'alimentazione umana, ed erano altresì preziosi per le loro virtù medicinali, oggetti di ornamento e di comunicazione degli affetti. Il loro valore universale veniva insegnato fin dall'infanzia e l'affascinante presenza dei fiori, con i loro suggestivi nomi dialettali, accompagnavano il montanaro per l'intera sua esistenza.
10,00
Gocce di zagara

Gocce di zagara

Emanuele Lo Presti

Libro: Copertina morbida

editore: Diple Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 96

10,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.