Edusc
Atti del Convegno «The heart of work» (Roma, 19-20 ottobre 2017). Volume Vol. 3
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 586
Il lavoro è un aspetto costante nella vita di ogni uomo. Fonte di soddisfazione e di gioia per alcuni, di fatica per tutti. Milioni di persone ogni giorno sono affannosamente alla ricerca di lavoro. Molti, però, lo considerano soltanto uno strumento per ottenere altri beni. Spesso, il lavoro in sé non è percepito come un bene fondamentale per lo sviluppo della persona e della società. In un discorso del 2008 al Collège des Bernardins, Benedetto XVI ha mostrato che nella tradizione cristiana si può trovare la chiave per comprendere il vero senso del lavoro. Uomini e donne sono chiamati a partecipare all’opera creatrice di Dio mediante il lavoro, assumendo il compito di perfezionare la creazione, guidati dalla sapienza e dall’amore. Lo stesso Figlio di Dio fatto uomo ha lavorato per lunghi anni a Nazareth. «Ha santificato il lavoro e gli ha conferito un peculiare valore per la nostra maturazione» (Papa Francesco, Laudato si’, 98). In occasione del 500º anniversario della Riforma protestante, il Convegno The Heart of Work (Roma, 19-20 ottobre 2017), organizzato dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce e dal centro di ricerca Markets, Culture and Ethics, ha cercato di approfondire l’idea cristiana del lavoro professionale. La teologia cattolica recente, d’accordo con i riformatori del XVI secolo, riconosce il lavoro professionale come vocazione dell’uomo, ma lo considera anche come un cammino per la crescita della santità del cristiano (Gaudium et spes, 34) e lo propone ai laici come mezzo di santificazione (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2427). Con gli scritti raccolti in questo III volume degli Atti del Convegno The Heart of Work si vuole offrire un contributo allo sviluppo di un’anima del lavoro professionale: una spiritualità del lavoro inteso come attività che perfeziona l’uomo, cooperando alla sua felicità e al progresso della società, e che diventa per il cristiano luogo e materia di santificazione e di compimento della missione della Chiesa nel mondo. Nei vari contributi di questo volume emerge spesso la figura di san Josemaría Escrivá (1902-1975) come il maestro di vita cristiana che ha indicato nella santificazione del lavoro il cardine della santità nella vita quotidiana. Il lavoro di un figlio de Dio – egli scrive – «nasce dall'amore, manifesta l'amore, è ordinato all'amore» (È Gesù che passa, 48).
Gravissimum Educationis. Concilii Vaticanii II Synopsis Decretum de educatione christiana
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 254
Lo scopo principale di questo volume è quello di coordinare la documentazione del Concilio sulla Declaratio Gravissimum educationis e individuare con rapidità ed efficacia il vero senso e la portata del significato di ognuna delle pericopi del testo conciliare. A questo scopo vengono presentate al lettore – in quattro colonne: le prime due relative allo schema sulla scuola cattolica e le altre due relative allo schema sull’educazione cristiana – le redazioni che furono oggetto dello studio dei Padri conciliari fino alla promulgazione del testo. Si offre così, in una visione unitaria e totale, il processo di depurazione e perfezionamento del testo, nonché le ragioni che motivarono le singole variazioni. Le note della Commissione in calce e i riferimenti ai documenti tramite i numeri di protocollo raccolti nell’Appendix nei quali i Padri motivarono i cambiamenti richiesti, fanno di questo libro uno strumento di elevato valore per l’approfondimento del testo e del significato del Magistero. La comprensione profonda dei documenti del Vaticano II rappresenta una sfida importante per tutti gli studiosi che si avvicinano a questi testi. Monsignor Gil Hellín, con il suo lavoro di ricerca, ha reso possibile a vescovi, sacerdoti e studiosi del Concilio un accesso facile e rigoroso a questi testi. La Sinossi rende possibile una rapida consultazione di tutti i documenti che fanno luce sulla Dichiarazione.
Virtù e obbligo morale. Antichi e moderni
Terence H. Irwin
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 278
Il titolo di questo libro riflette il modo sintetico e netto con cui abitualmente si distingue l’impostazione dell’etica classica, fondata sulla virtù, dall’impostazione dell’etica moderna, fondata sull’obbligo e sul dovere. Il contenuto però punta a dimostrare che questa distinzione va superata in quanto fondata su una comprensione non sufficientemente accurata della filosofia morale classica, in particolare dell’etica di Aristotele, e di quella moderna. E in questo tentativo l’autore va a minare le fondamenta stesse su cui poggia buona parte dell’attuale Virtue Ethics, con la chiara pretesa di contrastare non solo la posizione di Prichard, ma anche quella, a suo parere ancora più inesatta, della Anscombe. L’autore non si limita a realizzare un mero esercizio di analisi e dissezione di testi, antichi o moderni, fine a se stesso, ma vuole rispondere alla domanda che – malgrado Prichard – ritiene non solo ragionevole ma ineludibile per ogni filosofo etico e per ogni uomo: perché dovrei comportarmi in un determinato modo? Perché dovrei perseguire il bene? Si tratta dunque di trovare una risposta alla questione del dovere morale. Tale risposta Irwin pensa di trovarla, almeno in nuce, nell’etica aristotelica che, pur sottolineando l’importanza della virtù, non può essere ritenuta una Virtue Ethics così come alcuni oggi la intendono, ovvero fondata soltanto sulla ricerca di una felicità e di un bene esclusivamente attraenti; per Irwin, infatti, anche nell’etica aristotelica è presente il dovere ancorato a ragioni esterne, a imperativi non solo ipotetici ma categorici, detto in termini kantiani. Se questa interpretazione dell’etica aristotelica è esatta, allora la pretesa distinzione tra l’impostazione etica classica, aristotelica, e quella moderna va riveduta, perché l’etica classica può puntare sulla virtù in quanto ha il sostegno di un bene fondato su ragioni esterne al desiderio del soggetto, senza bisogno però di una legge e di un legislatore.
La comunicazione strategica negli eventi ecclesiali
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 220
L’importanza degli eventi si può percepire soprattutto oggi, in un’epoca in cui lo sviluppo tecnologico e la diffusione capillare dei social media hanno creato un contesto comunicativo caratterizzato da disintermediazione e coinvolgimento diretto delle persone. Un contesto sempre più partecipativo e aperto, nel quale si moltiplicano i generatori di notizie e spesso si produce uno scambio di ruoli tra i media tradizionali e i loro pubblici. Intrattenimento, informazione, divertimento e serietà, tempo libero e riflessione, ormai viaggiano insieme. In questo panorama la dimensione più propria della comunicazione diventa quella dell’incontro – tra persone, temi, istituzioni – che è ciò che caratterizza gli eventi. Come dice Papa Francesco, la sfida è quella di “reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione” per favorire una nuova “cultura dell’incontro”.
Lo statuto giuridico fondamentale del fedele
Massimo Del Pozzo
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 280
L'idea centrale che è alla base del presente volume è che i diritti dei fedeli costituiscono i capisaldi nodali e strutturali dell'intero sistema canonico. Il diritto in senso realista e sostanziale d'altronde non può che partire dalle concrete spettanze del singolo, senza un'indebita dissociazione tra persona e istituzione. La dignitas et libertas filiorum Dei (l'univoco fondamento dello statuto dei battezzati) esprime allora l'esigenza e la pregnanza della communio gratiae et amoris. L'ottica attraverso cui si esplora lo statuto del fedele è quello della scienza costituzionale. Tale branca scientifica cerca il nucleo primario e costitutivo del sistema ecclesiale. Lo statuto del christifidelis rappresenta appunto il pilastro fondamentale della costituzione della Chiesa e l'esplicitazione dei principi basilari dell'uguaglianza radicale dei battezzati e della varietà carismatica nel popolo di Dio. Per quanto concerne il contenuto della trattazione: premessa l'esposizione della figura del fedele e la conformazione dello statuto nel suo insieme, le relazioni di giustizia sono considerate anzitutto a partire dai beni della comunione (il diritto alla parola di Dio, il diritto alla sacra liturgia e il diritto al servizio della carità). La condizione del fedele si integra poi con la partecipazione attiva alla vita e alla missione della Chiesa. La liberalità della lex gratiae comporta inoltre una particolare attenzione e tutela per la sfera di libertà individuale, intimamente collegata alla varietà personale e ai diversi carismi. La dimensione soprannaturale della dignitas christiana suppone ancora il riscontro e la vincolatività della dignitas humana nell'ordinamento canonico. Lo sguardo infine si sposta anche sulla cristianità non cattolica (l'orizzonte ecumenico) e sull'umanità non cristiana (la missio ad gentes) in relazione con la Chiesa di Cristo.
Krisis e cambiamento in età tardoantica. Riflessi contemporanei
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
La krisis si è configurata nel cristianesimo antico come il momento e il luogo della formulazione di un giudizio sulle differenze: differenze di tipo filosofico e religioso che hanno portato a mutamenti etici e culturali, ma anche sociali, politici ed economici. Riconsiderare le fonti e i modi del cambiamento epocale che ha investito il mediterraneo pagano fino a trasformarlo nella civiltà cristiana, pur nella consapevolezza della lontananza temporale, pone la questione della re-interpretazione del momento presente: si può uscire dalla constatazione negativa della fine dell’epoca moderna per cogliere il lato fecondo di un nuovo esercizio della capacità di giudicare? L’occasione è qui proposta come riscoperta del logos ut relatio, che permetta di passare da un’ontologia dialettica ad un’ontologia relazionale.
Mistagogia dei sacramenti. Appunti di teologia liturgico-sacramentaria
Giuseppe Ruppi
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
Nei cinque capitoli che compongono l’opera, l’autore si attiene rigorosamente a quanto descritto nel titolo. Ruppi introduce il lettore nelle realtà sacramentali, che si compiono nel tempio, attraverso l’approccio dei concetti di storia della salvezza, di celebrazione dei misteri di Cristo, di riti sacramentali, di parole e gesti salvifici. In maniera sintetica, della mistagogia viene presentato il metodo, il fine, il ministero della Parola nelle principali e varie espressioni che garantiscono una trattazione, semplice nell’esposizione, rigorosa sotto il profilo teologico e liturgico, attenta alle istanze catechetiche e pastorali della presente stagione ecclesiale, rispondendo alle sollecitazioni di una vera e sapiente mistagogia. I destinatari dell’opera sono gli studenti delle Facoltà Teologiche e degli Istituti Superiori di Scienze Religiose, i pastori e gli altri operatori pastorali, soprattutto catechisti e animatori della liturgia. Inclusi, naturalmente, i fedeli desiderosi di scoprire il significato e il valore dei Sacramenti. Per il suo stile piano potrà essere messa in mano anche ai fedeli desiderosi di riscoprire il significato e il valore di quei «capolavori di Dio» – come li definisce il Catechismo della Chiesa cattolica – quali sono appunto i Sacramenti di Cristo e della Chiesa.
«Colaborar en el terreno de la caridad». Santa Sede y Comité Internacional de la Cruz Roja entre los siglos XIX y XX
M. Eugenia Ossandón
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 444
"Collaborer sur le terrain de la charité": questa frase da cui è tratto il titolo del libro appare - in forma diversa ma con il medesimo significato in tre lettere del 1920 tra la Santa Sede e il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Con queste parole, sia il Comitato che la Segreteria di Stato vaticana definivano il rapporto creatosi tra le due istituzioni durante la Grande Guerra, e che si sarebbe rinnovato di lì a breve. I rapporti tra la Santa Sede e il Comitato Internazionale della Croce Rossa sono stati poco studiati. Questo libro è frutto di un accurato lavoro incrociato di analisi dei documenti presenti sia nell'archivio del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra, sia negli archivi vaticani. Parte dei documenti consultati sono riprodotti in appendice: si tratta per lo più della corrispondenza tra il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Santa Sede tra il 1863 e il 1930. La ricerca si è concentrata sui motivi dei rapporti tra le due istituzioni, sui loro atteggiamenti e sulle cause e i periodi della loro collaborazione. Nel libro si analizza l'evoluzione della politica vaticana nei confronti del Comitato ginevrino, che partì con una certa cautela mista a sospetto (per l'origine protestante dell'istituzione) fino a giungere, durante gli anni tragici della Prima Guerra Mondiale, a un'intensa ed efficace collaborazione "sul terreno della carità"...
Una Chiesa incarnata nella storia. Elementi per una rilettura della Lumen gentium
Miguel De Salis
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 280
Il discorso ecclesiologico attuale è incentrato sulla dottrina del Vaticano II e sui suoi approfondimenti teologici successivi. L'obiettivo di questo libro, invece, è quello di inquadrare meglio il Concilio all'interno della storia del pensiero cristiano sulla Chiesa e, in particolare, leggere l'evento nell'orizzonte del secolo XX. Lo studio, da questa prospettiva, ripercorrerà tre grandi questioni dell'ecclesiologia: i diversi paradigmi della Chiesa, il rapporto tra lo Spirito Santo e la Chiesa e, infine, il rapporto tra Salvezza e Chiesa. L'intento è quello di contribuire alla formazione di una visione dei grandi argomenti discussi nell'assise conciliare più contestualizzata, all'interno di un arco di tempo che comprende tutto il secolo XX fino ai nostri giorni.
Introduzione alle liturgie orientali
Manuel Nin
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
pagine: 120
La grande varietà delle liturgie orientali costituisce una ricchezza inestimabile per la celebrazione della fede della Chiesa. Chiunque desideri approfondire cosa realmente significhi la liturgia non può esimersi dal conoscere a fondo tale varietà. Per venire incontro a tali esigenze, il presente volume offre un'esposizione completa e ordinata delle liturgie orientali. Nella prima parte l'autore presenta i tratti fondamentali per la comprensione dell'origine delle diverse chiese orientali, dedicando anche un certo approfondimento alle famiglie di anafore in uso in ciascun rito. Nella seconda parte l'attenzione si sposta sulla descrizione delle singole liturgie (siro-orientale, siro-occidentale, copta, etiopica, bizantina e armena), prendendone in considerazione la struttura dell'anno liturgico, i libri in uso e aspetti delle differenti celebrazioni. Conclude il volume una ricca e dettagliata bibliografia, suddivisa secondo le liturgie studiate nel volume.
Scienza e visioni del mondo. Contributi in occasione dei 400 anni della Lettera di Galileo a Maria Cristina di Lorena. Atti del Convegno (Roma, 30-31 maggio 2015)
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
Questa opera potrebbe apparire, ad un primo sguardo, la semplice raccolta degli atti di un convegno. Infatti, i contributi che compongono questo volume sono stati presentati nell'VIII workshop della SISRI svoltosi a Roma dal 30 al 31 Maggio 2015 e dedicato al rapporto tra le visioni filosofiche del mondo e il lavoro scientifico. L'occasione era l'anniversario dei 400 anni dalla composizione della Lettera a Madama Cristina di Lorena da parte di Galilei. Lo scienziato pisano fu chiamato, in un drammatico momento della sua carriera, a rendere conto della conciliabilità tra il credo cristiano e la sua ricerca scientifica. In realtà, anche oggi ci poniamo con urgenza le stesse domande e cerchiamo risposte che riconosciamo come mai interamente conclusive e sempre aperte a maggiori approfondimenti. Questo carattere di "apertura" del domandare che, muovendo da settori disciplinari specifici, trascende i limiti imposti dai riduzionismi dei singoli metodi di ricerca, è l'aspetto fondamentale che illumina il senso di questa pubblicazione. Anche se potrebbe stupire l'eterogeneità dei contributi, dalla matematica alla biologia, dalla teologia alla storia della scienza, l'unità è visibile nella tensione ad una sintesi del sapere che concepisce i confini tra i campi delle scienze non come muri invalicabili, ma come interne distinzioni di un insieme organico.