Fototeca Storica Naz. Gilardi
La fotografia senza obiettivo
Ando Gilardi
Libro
editore: Fototeca Storica Naz. Gilardi
anno edizione: 2024
pagine: 200
Fotografia. Vie Nuove-Giorni. In questa rubrichetta si parla di immagini in generale e non solo di quelle fotografiche. Volume Vol. 2
Ando Gilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Fototeca Storica Naz. Gilardi
anno edizione: 2021
pagine: 290
Ristampa anastatica della rubrica “Fotografia” pubblicata sul settimanale a rotocalco “Vie Nuove” che dal 1971 cambia testata in “Giorni”. Volume 2, 1971-1978. La rubrica è stata ritagliata e collezionata dallo stesso Ando Gilardi e Luciana Barbarino ed era rivolta soprattutto a chi fotografava per hobby ma anche, con una certa complicità, ai fotografi professionisti. Il sottotitolo è una delle auto-definizioni che lo stesso Gilardi inseriva ogni tanto nella rubrica: «in questa rubrichetta si parla di immagini in generale e non solo di quelle fotografiche». Sicuramente in quegli anni il suo orizzonte iconografico diventa più ampio così come la sua visione della civiltà delle immagini. Probabilmente a causa di questa nuova collocazione universale, che Gilardi qui usa sempre il diminutivo parlando della sua rubrica. Come nella prima stagione siamo ancora in era analogica, l’esplosione della tecnologia digitale è ancora lontana. Il lettore viene portato a liberare la creatività suggerendo gli elementi tecnici per ottenere risultati gratificanti; inoltre viene guidato, con leggerezza, alla scoperta dei valori etici relativi alla produzione e ai consumi visivi.
Triolistic
Libro
editore: Fototeca Storica Naz. Gilardi
anno edizione: 2013
pagine: 56
Il punto di partenza è l'ultimo post di Ando Gilardi per Facebook, trascritto fedelmente in tempo reale da una sua meditazione in poltrona ad alta voce (rileggendo poi con lui e limando il testo sotto dettatura): La pornografia è uno dei casi in cui l'immagine dell'oggetto ha più effetto dell'oggetto. Perché l'immagine non puzza. A questa enigmatica affermazione seguono immagini sul triolismo: una formazione erotica nella quale il sesso è inevitabilmente ridanciano e sfrontato, no sentimentale. L'edizione si arricchisce ancora di due frammenti di testo dal repertorio gilardiano, uno dei quali inedito, elementi che accostati alle immagini producono un "nesso" potente.