Fox&Sparrows Edizioni

Antonia si è rifatta una vita in Francia, lontano da ciò che era. Ma il passato non resta mai sepolto a lungo. Quando Matteo Cataldi incrocia il suo cammino, la sua routine perfetta inizia a incrinarsi, un ostacolo dopo l’altro, facendo cadere Antonia sempre più nell’abisso. E poi il pensiero ossessivo di Bianca, che la attorciglia in una spirale senza fine. Ma cosa dovrebbe temere? La sua amica riposa sul fondo di un lago, dove Antonia stessa l’ha gettata imbottita e frastornata dai farmaci. Un thriller psicologico magnetico e sensuale, dove colpa, desiderio e ossessione si intrecciano in una spirale senza via d’uscita. Perché nel passato si può affogare. E la vita stessa, a volte, può bruciare. Se la salvezza è un’illusione, resta solo la Nemesi.

Mr. Pampin sorride, affabile e imperscrutabile. Ma di una cosa è certo: mai restare nei Notticampi quando arriva l’alba. Licia, Maddy e Nat hanno trovato chiavi che non dovrebbero esistere. Hanno aperto porte che nessuno vede. Ora sono dentro un parco divertimenti che brilla come un sogno ma inquieta come un incubo. Pampin, gentiluomo dalla testa a lecca-lecca, li guida tra giostre infinite, leccornie incredibili e strade impossibili. Ma c’è qualcosa che non dice. Qualcosa che si nasconde sotto la vernice luccicante del divertimento notturno degli adulti. Le chiavi sono sparite. Le regole stanno cambiando. E nei Notticampi perdere significa restare. Gira la chiave. Ma ricordati la strada per tornare.

Racconti indecenti è una raccolta di storie che sfidano il tempo, quel despota assoluto che governa le nostre vite, scorrendo impetuoso come un torrente o ristagnando soffocante come l’afa estiva. Tra epiche battaglie e grotteschi girotondi, tra la sacralità degli stadi – le nuove cattedrali di un culto contemporaneo – e le struggenti atmosfere di una Praga romantica e kafkiana, Marco Stilci intreccia speculazioni taglienti sulla vita e impietose satire. Un viaggio tra riflessioni e paradossi, ironia e passione, in cui ogni racconto è una finestra aperta sull’assurdità e la meraviglia dell’esistenza. Un’esperienza di lettura avvincente, dalla prima all’ultima pagina.

"Foscolo, Manzoni e Leopardi, Goethe, Stendhal, Hugo, Flaubert e Proust, Jane Austen, Tennyson e Dickens, Whitman ed Emily Dickinson. Una galleria di figure legate a letture indimenticabili, protagonisti e comparse che, all'ultima pagina, ho lasciato con dispiacere con cui ci si allontana da veri amici." Antonella Meoni presenta così il suo saggio: un viaggio tra la letteratura e la poesia dell'Ottocento.

Jessica, sedici anni, conduce una vita apparentemente normale, divisa tra le lezioni del liceo che frequenta, la passione per la musica e maratone di serie TV. Ma sotto l’ordinario si cela un destino straordinario: Jessica è la reincarnazione di re Artù, il sovrano che secoli orsono confinò ad Avalon le creature sovrannaturali ribelli che abitavano la Terra. Ora il sigillo si sta spezzando, Modred è tornato e la perfida Morgana trama per scatenare una nuova apocalisse magica. Con l’aiuto del misterioso Leo Merlin, Jessica, armata della sua leggendaria spada, intraprende un viaggio ad Avalon, dove pericoli, tradimenti e segreti del passato la attendono. Questa volta non sarà un re a combattere la battaglia, ma una giovane eroina pronta a riscrivere la storia e a dimostrare che il coraggio non conosce epoche né confini: il destino del mondo è nelle sue mani.

Lorenzo è un ragazzo che ha vissuto sulla pelle la discesa nell'inferno delle dipendenze, finché un incidente lo riporta alla vita, ma con un prezzo: la memoria cancellata. Tra le mura di una clinica di recupero, il tempo sembra non avere più senso, eppure c’è una cosa che resiste: la musica. In un viaggio che mescola il suono di una batteria, il caos di una band che sognava di suonare negli Stati Uniti e l'amore viscerale per Gea, Lorenzo tenta di ricostruire ciò che ha perso. Ma più scava nel passato, più le sue rovine sembrano riconoscergli il volto di un uomo che è pronto a salvarsi, ma solo se la musica gli darà una seconda chance. Dai bassi più cupi ai riff che lo scuotono, Salvati da solo è la storia di un uomo che trova nella musica non solo una via d’uscita, ma un cammino di rinascita. Una panoramica sul mondo della musica emergente, vibrante e sincero, che trascina il lettore tra i ricordi di una vita distrutta e la voglia di risalire. Perché quando tutto crolla, l’unica cosa che resta è suonare per se stessi.

Sempronio è un tipo in apparenza banale, a cominciare dal nome che lo accomuna a un qualunque signor Rossi. Un pubblicitario – o meglio un copywriter - ossessionato dalla calvizie, timido, narcisista e perennemente insoddisfatto. Cresciuto nell'inadeguatezza, alla ricerca di una forma di perfezione che sfida la sua natura, Sempronio passa da agenzie locali a lavorare nella leggendaria creatura di Armando Testa, dove tocca il cuore della pubblicità italiana. Ma quando il destino gli presenta il figlio Angelo, con la sindrome di Down, la sua vita cambia in modo radicale. Dimentica le paranoie e le insicurezze, e scopre il vero significato di famiglia, amore e riscatto. Tra sogni infranti e un progetto speciale con il figlio, Sempronio capisce che la perfezione è un'illusione e che la vita ha ben altro da offrire. Un romanzo che mescola humor, emozione e una sorprendente dose di redenzione. Pronto a scoprire la bellezza dell’imperfezione?

Quando Lazzaro riapre gli occhi nel sepolcro, richiamato dalla voce di Gesù, non riconosce nemmeno se stesso. Il suo volto è cambiato, i ricordi sono frammenti confusi, e il peso di una resurrezione non voluta lo travolge. Marta lo accusa di essere un impostore, Maria lo osserva con devozione ma anche con sospetto, mentre folle di curiosi e nemici potenti si avvicinano, attratti dal miracolo della resurrezione. Tra le tortuose strade della Palestina, Lazzaro parte per un viaggio alla ricerca di risposte: chi era prima della morte? Perché è stato richiamato? Perché la sua fede vacilla proprio adesso che per tutti è diventato “Il Risorto”? Incontrerà anime spezzate come la sua – un nano greco ossessionato dalla resurrezione, una sacerdotessa dai riti proibiti, e Barabba, un uomo dalle mille facce – ma ogni passo lo avvicinerà a segreti insopportabili. Diviso tra il desiderio di distruggere la Legge che lo ha incatenato e l’amore impossibile per Maria Maddalena, Lazzaro dovrà affrontare tutto il peso del suo scetticismo.

Nell’estate del 1982, a Pola, una gara di tuffi diventa il pretesto per raccontare un mondo al confine tra due identità. Sullo sfondo della costa istriana, tra le pietre bianche e il mare della Jugoslavia socialista, un gruppo di ragazzi di tredici e quattordici anni si ritrova in un luogo che è al contempo casa e terra straniera. Alcuni sono figli di esuli italiani, profughi istriani che hanno scelto di partire per l’Italia, mentre altri sono nati a Pola, ma tutti cercano un equilibrio tra tradizioni familiari, appartenenza culturale e un presente segnato da profonde contraddizioni. L’ultima estate trascorsa insieme, in un anno cruciale per l’Italia e per i Balcani, si dipana tra tuffi spettacolari e momenti di scoperta, svelando le tensioni, i sogni e le complessità di un’epoca sull’orlo del cambiamento. Pola, con i suoi stabilimenti balneari e il suo passato stratificato, diventa il palcoscenico di amicizie, destini incrociati e vite segnate dal tempo. Un viaggio nei ricordi che attraversa il cuore dell’Istria, raccontandoci di esodi, radici mai dimenticate e del desiderio universale di spiccare il volo.

Supereroi, vincenti nati, uomini pieni di donne e conti in banca, di cui almeno uno in un bel paradiso fiscale. No, niente di tutto questo. Gli uomini che incontrerete in queste pagine sono ben altro: goffi, insicuri, fragili, con le loro ossessioni e i loro piccoli fallimenti. Non vincitori, ma combattenti maldestri che arrancano nel caos della vita quotidiana: in poche parole uomini derelitti. Dieci racconti che esplorano una mascolinità vulnerabile e autentica, un universo di uomini comuni che, proprio nella loro umanità dolente, riescono a farsi straordinari. Dieci storie di uomini comuni, dieci ritratti straordinariamente umani.

Vortice Gwerk è il primo romanzo italiano che esplora la vita e l’anima del pittore Edmund Gwerk. Artista visionario e tormentato, nasce nel 1895 nella cornice aspra della sua Slovacchia e mentre il corso della Storia incalza, riverserà tutte le contraddizioni e gli umori di questi profondi cambiamenti nelle sue tele. All’età di quattro anni perde la madre e, non molto tempo dopo, perde anche la funzionalità di un occhio, due eventi che lo cambieranno per sempre. Questo romanzo traccia il ritratto intimo e profondo di un uomo complesso, diviso tra la passione per l’arte, l’amore della sua vita e l’impegno politico in un’Europa sull’orlo dell’abisso. Mentre le tensioni della Seconda Guerra Mondiale si accendono, Gwerk si ritrova a confrontarsi con i suoi ideali e con scelte morali, che lo porteranno a sfidare le autorità e i confini del lecito, a costo della sua stessa sopravvivenza. Attraverso una narrazione vivida e senza compromessi, Fabio Cardetta esplora la dualità di Gwerk, gettando luce sui suoi lati più oscuri e sulle fragilità che lo resero un uomo impetuoso e un artista enigmatico.

“Time is a flat circle.” C. è un uomo di mezz’età, il cui mondo viene stravolto dalla diagnosi di Alzheimer. Tormentato dalla paura che i suoi ricordi svaniscano, lascia a casa moglie e figlia e si immola in un viaggio solitario, un’odissea che lo porterà lontano dalle certezze e vicino all’assurdo. In mezzo a memorie sfuggenti e incontri surreali, C. arriva in una comunità dedita all’estinzione umana, gente convinta che smettere di procreare sia l’unica via di salvezza per il mondo. Ogni passo diventa un’avventura a metà tra il reale e il visionario, dove il sarcasmo è l’unico appiglio contro la dissoluzione della sua mente. E poi c’è Bowie, vivo e vegeto – almeno così crede una bizzarra setta convinta che l’icona non se ne sia mai andata davvero. Bowie, il cantante che da sempre fa da colonna sonora alla vita di C., diventa un simbolo e un rifugio, l’unica costante in un mondo che gli sfugge di mano. Attraverso un mosaico di flash mentali e personaggi a dir poco pittoreschi, la scrittura unica e ineffabile di Bartalini trascina il lettore in un romanzo che parla di memoria, follia, amore e affetti familiari.