Graus Edizioni

I miei primi 80 anni a cuore aperto racconta il percorso di formazione come cardiochirurgo del dottor Massimo Villani, partendo dall’infanzia allegra, l’adolescenza vivace e spensierata, fino ad arrivare alla laurea e alla formazione professionale. Attraverso aneddoti, racconti di viaggi all’estero, lunghe ore passate in sala operatoria e confronti continui con professionisti del settore, l’autore racconta un percorso di formazione brillante ma anche fatto di rinunce e sacrifici. Nel corso della sua vita personale e professionale l’autore è riuscito a guadagnarsi il rispetto e l’affetto di mentori e pazienti, che hanno contribuito alla nascita di questo libro, dimostrando che sono le competenze a fare un bravo medico ma è l’umanità a renderlo il numero uno.

Caltanissetta, 1954. È la Sicilia degli umili e dei vinti, quella tanto cara a Giovanni Verga. La famiglia Freddo lotta per sopravvivere fra mille difficoltà causate da una guerra inutile e disastrosa. Turi, il capostipite, non perde la speranza, nonostante una serie di imprevistie disgrazie rendano più arduo il compito di risollevare le sorti della sua famiglia. In un intreccio perfetto di relazioni, fughe, amori, scelte difficili e voglia di affermarsi, ogni figlio, con il proprio vissuto, racconta un pezzo di storia della Sicilia di allora, ma è Fiore, il primogenito, che ci fa rivivere, attraverso un diario ritrovato nella casa dei nonni, una bellissima storia d’amore vissuta fra i monti nell’Ottocento: quella dell’uomo che non conosceva il mare.

"Azzurro come te" è la storia di un anno della vita dell’autrice: da dicembre 2023 a dicembre 2024, da quando il nonno Renato non c’è più. Il racconto dei giorni, la narrazione e le emozioni vissute e scritte sottoforma di diario personale, avvengono attraverso dialoghi, conversazioni quotidiane e immaginarie con lui.

"Svegliami in primavera" è una raccolta poetica intima e delicata che trasforma, con uno stile semplice ma d’impatto, le esperienze di vita in versi su carta. L’autrice invita a guardarsi intorno, a osservare ciò che il mondo ha da offrire, a riscoprire la bellezza nelle piccole cose: il battito d’ali di una farfalla, il leggero movimento dei fiori che si piegano spinti dal vento, le risate dei bambini che si distinguono tra i rumori della città. I suoi versi parlano di amore, malinconia e speranza, ma anche del desiderio di cambiare, di allontanarsi dalla realtà, di vivere con leggerezza e di riscoprire le meraviglie della vita con una luce nuova, che riesce a illuminare solo l’essenziale eliminando il superfluo.

Questo libro nasce il 17 marzo 2022 in una camera di ospedale, un ospedale pediatrico. Chi lo ha scritto, in realtà, sono tante persone insieme, quelle che, io e mio figlio Giulio, abbiamo conosciuto in sette mesi di ricovero presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma, e poi durante i Day hospital di controllo. La nostra storia si intreccia con tante altre storie, vicende, esperienze, volti, paesi, culture, lingue, religioni… di esseri umani accomunati dal dolore e dalla speranza. Un mondo parallelo, come lo abbiamo definito, che esiste e in cui la gente vive, perché dentro gli ospedali si vive. E lì dentro ci sono le lacrime, ma anche i sorrisi, racchiusi in un immenso amore che non esiste nella vita “normale”, quella fuori. Dalla lettura uscirete sicuramente più ricchi, culturalmente e umanamente, questa è l’unica certezza che possiamo assicurarvi. E vi innamorerete della vita come lo sono i guerrieri dell’esercito dei giusti.

Il saggio di Raffaele Canneva affronta con rigore sociologico il percorso che può trasformare il sentimento amoroso in crudele violenza. Partendo dall’analisi dell’innamoramento e delle sue componenti psicologiche e biochimiche, l’autore esplora come le dinamiche relazionali possano degenerare in forme di abuso e condurre al tragico esito del femminicidio. Dal condizionamento patriarcale alla dipendenza affettiva, dalle tecniche di gaslighting all’ombra del predatore romantico, ogni capitolo combina approfondimento teorico e riflessione empatica, con l’obiettivo di fornire strumenti di riconoscimento e prevenzione. In un mondo sempre più disabituato alla comprensione del prossimo e congelato dall’estetica della violenza, l’autore firma un prontuario per affinare la consapevolezza umana e civile.

Simbiosi è un viaggio letterario nato dai sentieri del Vesuvio, dove il ritmo dei passi scandisce un dialogo intimo tra uomo e natura. Il narratore, in compagnia del fedele cane Polo, esplora un territorio vulcanico che si rivela un interlocutore vivo e misterioso: traboschi sacri, tunnel lavici e alberi che custodiscono memorie, l’esperienza concreta del camminare si fonde con visioni oniriche e incontri soprannaturali. In questo percorso, il confine tra reale e immaginario si dissolve, rivelando non un semplice paesaggio, ma unorganismo senziente con cui entrare in contatto. La domanda centrale che attraversa il libro non è “cosa sia reale”, ma se siamo pronti ad ascoltare la voce antica della terra che ci parla e ci invita a riscoprirci parte di essa.

La silloge, che presenta una solida architettura narrativa, si presenta come un canzoniere dedicato all’amore e alle sue diffrazioni esistenziali. Alle quattro stagioni che scandiscono lo scorrere del verso e del tempo, rispondono nomi di donna a titolo di ogni componimento, maschere che drammatizzano, di volta in volta, la struttura poetica di base. Nellie, Rebecca, Betsabea e le altre sono muse e narratrici di boccaccesca memoria, destinatarie e fantasmi di un femmineo che si manifesta nei cicli della terra e dei suoi frutti. La scelta nominale agisce allora sul doppio livello del racconto e della metafora, in un pullulare di dati, visioni ed esperienze, pronti a cantare la pienezza dei sentimenti. Arricchisce la raccolta una sezione di haiku che funge da intervallo meditativo, pausa serafica che attenua la potenza emotiva della biologia amorosa.

L’Aggiustatutto è un piccolo albo illustrato che affronta con delicatezza il tema della diversità e dell’accettazione di sé. Il protagonista, Renzo, è un bambino con un cuore che batte troppo veloce; un ritmo unico, tutto suo, che lo rende inquieto e spesso fuori posto. Ma sarà proprio questa particolarità a guidarlo verso la scoperta della musica e a mostrargli che non sempre ciò che è “diverso” va aggiustato: a volte è solo il primo passo per trovare la propria melodia. A rendere ancora più speciale il libro sono le illustrazioni di Chiara Pepe e Lara Belcastro. Età di lettura: da 4 anni.

Giampiero Deluso è un impiegato napoletano con la valigia sempre pronta. Inviato nella terra dei canguri dall’Italacciaio SpA, Giampiero dovrà familiarizzare con una cultura del lavoro... agli antipodi! Mentre cerca di destreggiarsi tra le macchinazioni del suo capo italiano e le difficoltà dell’espatrio, Deluso scopre un’Australia fatta di equivoci culturali ed esilaranti situazioni e imparerà presto che il vero successo risiede nell’amicizia e nella capacità di reinventarsi. L’impiegato Deluso... in Australia! è un romanzo spassoso che vi farà riflettere sulle gioie e i dolori del “sogno” di una vita migliore.

Le ali di Enrico è una raccolta di racconti per bambini che ha l’intento di avvicinare i più piccoli, così come gli adulti, al tema dell’inclusione e delle disabilità. Sono storie con una forte impronta autobiografica che prendono ispirazione dall’esperienza scolastica dell’autore. Sei fiabe per esplorare il mondo andando oltre i luoghi comuni e comprendere l’importanza dell’accoglienza. Enrico Criacci in queste pagine ci invita a immaginare l’inclusione come un’orchestra: ogni strumento è diverso dall’altro, ma tutti sono fondamentali e insostituibili. Solo insieme si può dare vita a una composizione straordinaria. Età di lettura: da 4 anni.

Solitudine, incomprensioni, non sapere chi sei, mancanze, desideri, pause, diversità, sogni. Questa è solo una piccola parte di tutto quello che ha vissuto Alessandro, il protagonista di questo romanzo. Affrontando il suo passato, vivendo il suo presente e aspettando il suo futuro, riesce pian piano a mettere ordine nella casa dei ricordi, che poi non è altro che il suo cuore. Scavando a fondo nel suo vuoto impara ad apprezzare di nuovo la sua fragilità, il suo sorriso, la sua complessità emotiva; impara a riaccendere quel fuoco che gli arde ancora dentro. L’amore – per gli altri, ma soprattutto per se stessi – è la chiave di tutto, è la colla giusta da usare per rimettere insieme i pezzi.