Le Cinque Stagioni

"A perdita d'occhio" è un viaggio nel tempo di un'esistenza ricca e pienamente vissuta. Parole come pennellate, a dipingere in versi i ricordi e il presente. Liriche che diventano quadri capaci di fondere insieme la storia individuale dell'autore e quella collettiva di un paese, dalla guerra ai nostri giorni.

Un testo poetico denso di una vita intera, dai tempi della guerra ai giorni nostri, con le sue vicende e non ancora spenta di propositi.

Pietro Guberti è un pittore e scrittore ravennate. Una vita votata all'arte anche nel privato, quando con l'amata moglie viaggiava nell'Italia del primo dopoguerra alla ricerca di una mostra, di un paesaggio, di una testimonianza di vita.

La parola diventa carne e prende vita attraverso la penna dell'autore, l'occhio del regista e il corpo dell'attore. Nove testi teatrali per declinare il tema del lavoro: desiderato o maledetto, tra uffici interinali e fabbriche infernali, desiderio di riscatto e sogno nel cassetto.

Altrove. Col corpo o con la mente, nel tempo o nello spazio, per scelta, per necessità o semplicemente per caso, innumerevoli sono i modi o i motivi per cambiare rotta, partire, magari anche tornare, certo, ma comunque passare da un qui a un là, da un oggi a un domani che diventa già ieri. In questo volume sono raccolte diciotto declinazioni sul tema, diverse per punto di vista, ambientazione e genere letterario, in bilico tra la quotidianità e la più pindarica fantasia.

Ai malati di penna basta poco per dare libero sfogo alla fantasia. Ci vuole appena un lieve stimolo, uno spunto insignificante... magari col sapore della competizione. Sono ormai trascorsi dieci anni da quando il Mama's Club lanciò la sua prima sfida letteraria e in questo volume sono appunto raccolti i lavori proposti dagli impavidi sfidanti, perché passare dalla scrittura alla lettura pubblica dei propri testi è un atto di coraggio, magari incosciente e venato da un pizzico di narcisistico autocompiacimento, ma pur sempre una sfida, prima di tutto con se stessi. Dai ritratti ai racconti gialli, horror, storici, fantascientifici, erotici, umoristici, passando per le autobiografie vere o immaginarie, in prosa, in versi, in dialetto... i nostri eroi non si sono lasciati mancar nulla. Non ci han fatto mancar nulla. Per commuovere, riflettere, far correre qualche brivido gelato da stemperare in una calda risata liberatoria.

Correva l'anno del Signore 835. In un'epoca di relativa pace seguita al crollo della grandezza di Roma Ordine e Chaos, demiurghi annoiati dal perpetuo dipanarsi dell'eternità, decidono di giocarsi a scacchi le sorti degli uomini. Pedine di questa contesa saranno cinque ragazzi, diversi per natura e per carattere, come lo possono essere una mezzelfa con un talento speciale per i guai e un giovane semidio immemore del suo passato, una driade dei boschi simpatica e cocciuta e un pio diacono cristiano o un blasonato demone innamorato dell'arte... e delle donne. Un quintetto di eroi per forza, capaci di affrontare le avversità con coraggio e ironia, che proprio delle loro differenze faranno la base per un'amicizia sempre più salda, ultimo baluardo contro l'inesorabilità di un destino tutto da scoprire, in un'Italia dove storia e leggenda si fondono, per ridar vita a un Medioevo denso di ombre e di luci sorprendenti.