Lipa
Lo spazio della comunione. I mosaici del Santuario Nazionale di San Giovanni Paolo II
Marko I. Rupnik, Borras Michelle K.
Libro: Libro rilegato
editore: Lipa
anno edizione: 2018
pagine: 364
I mosaici del santuario nazionale di san Giovanni Paolo II.
Verso il compimento della salvezza. Nella tradizione ortodossa
Kallistos Ware
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2018
pagine: 120
Un piccolo libro in cui Kallistos di Diokleia tocca una delle nozioni centrali della fede cristiana - quella della salvezza. Tutti facciamo esperienza del peccato e dei suoi effetti nella nostra vita, e per questo avvertiamo il bisogno di qualcuno che ci guarisca. Questa guarigione tuttavia non trasforma semplicemente la corruzione e la morte in sopravvivenza, ma offre una nuova possibilità di vita che è quella che Dio stesso nella sua incarnazione ha inaugurato. Salvezza vuol dire allora redenzione: il Figlio di Dio è venuto per riscattarci dalla schiavitù del peccato e della morte. Ma salvezza vuol dire anche vita nuova. Cristo, Dio-uomo, è Lui in persona la nostra salvezza, la nostra nuova esistenza, ed è nella sua risurrezione che si manifesta il compimento della nostra redenzione, come vittoria finale sulla morte e apparizione della nuova creazione, la possibilità per noi del modo di esistenza trinitario: la vita come dono di sé nell'amore. E siccome viviamo e pecchiamo, allora ci è indispensabile pentirci, continuare a pentirci e rimanere in questo "stato salvifico" per tutta la vita, giacché il pentimento crea quell'atmosfera spirituale indispensabile nella quale solo si può incominciare, accrescere e conservare la vita nuova. Un testo che, pur essendo breve, non è meno completo di un manuale. Tutti i temi dell'antropologia sono presenti in modo organico, uno rimanda all'altro, e sono sempre sostenuti dall'esperienza dei santi della tradizione spirituale.
L'uno e i molti. Saggi su Dio, l'uomo, la Chiesa e il mondo di oggi
Johannes Zizioulas
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2018
pagine: 458
"La religione non riguarda la religione, tanto meno le religioni", afferma decisamente Zizioulas. "La religione riguarda gli esseri umani e la loro relazione con Dio, gli uni con gli altri, e con la creazione. Le religioni devono far fronte alle sfide del nostro tempo". Davanti ai problemi dell'evangelizzazione e dell'inculturazione, la teologia o si chiude a riccio, rivendicando l'accesso ad un ramo particolare della conoscenza e rendendosi un oggetto specialistico, oppure risponde a tali sfide non applicando criteri teologici, ma semplicemente etici. Zizioulas raccomanda invece la prassi dei Padri greci, che "non assunsero semplicemente una visione critica della cultura greca, ma entrarono profondamente in essa e stabilirono legami creativi con le sue premesse... ". Tuttavia lo fecero rispondendo alle questioni culturali non con l'etica, ma con la vita nuova, e dunque con il dogma. L'etica infatti è solitamente determinata dal concetto di natura, mentre la fede nel Dio trinitario, con al centro la nozione di koin?nia, è la rivelazione della persona, cioè di un modo di esistere sconosciuto nelle condizioni decadute dell'esistenza. Questo libro del metropolita Ioannis di Pergamo offre una raccolta di suoi articoli apparsi in varie riviste teologiche, non sempre facilmente accessibili, che presentano la teologia trinitaria come il fondamento e la novità di tutta l'esistenza cristiana, costituita pertanto da un'identità relazionale: nel suo stile di vita, nelle sue strutture, nella sua missione. La fede trinitaria presenta una nozione di libertà e di comunità così profonde da costituire una sfida radicale alle concezioni moderne della persona e al problema dell'unità e della diversità che occupano il pensiero umano fin dagli inizi.
Vita e detti di san Porfirio. «Perché tutti siano uno»
Porfirio, Basilio di Iviron
Libro: Libro in brossura
editore: Lipa
anno edizione: 2017
pagine: 264
"San Porfirio è uno dei santi contemporanei più amati dal popolo greco. Al secolo Evangelos Bairaktaris, nacque nel 1906 in un villaggio nell'isola di Eubea, in Grecia, in una famiglia di contadini con molte difficoltà a mantenere la famiglia numerosa. Per questo il piccolo Evangelos, all'età di sette anni, va prima a lavorare a Chalkida in una bottega e poi si trasferisce al Pireo, in un negozio di alimentari di proprietà di un parente. All’età di dodici anni fugge di nascosto per il Monte Athos, mosso dal desiderio di imitare san Giovanni il Calibita, al quale era particolarmente affezionato da quando aveva letto la sua biografia. La grazia di Dio lo conduce all'eremo di san Giorgio, a Kafsokalyvia, sotto l’obbedienza di due anziani, che lo introducono nella vita monastica. Riceve ben presto carismi straordinari, che non lo portano al compiacimento di sé, ma a stupirsi di Cristo. A diciannove anni si ammala gravemente, tanto da dover abbandonare l’Athos. Ordinato sacerdote nel 1926, nel 1940 diviene cappellano del Policlinico di Atene. Qui rasserena gli animi e attutisce il dolore, offrendo in silenzio una consolazione che apre ad un altro mondo. Nel dicembre del 1991, Dio gli concede di tornare a morire nella cella in cui era stato consacrato monaco. Le sue ultime parole furono quelle che tanto amava e tanto spesso ripeteva: “Perché siano una cosa sola” (Gv 17,11). Il 27 novembre 2013, il Santo Sinodo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha deciso l’inclusione formale di Porfirio di Kafsokalyvia nella lista dei santi. La sua memoria si celebra il 2 dicembre."
Rivelazione della persona. Dall'individuo alla comunione
Kallistos Ware
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2017
pagine: 208
La vera secolarizzazione è avvenuta con una cultura centrata sull'individuo. L'individuo è lo scoglio contro il quale si è frantumata ogni impostazione teologica, pastorale, della vita spirituale, dell'ecclesiologia, di tutto. E ogni tentativo di aggiustare l'individuo, di sottolineare il mistero dell'uomo, di mettere al centro la solidarietà, la comunità, la condivisione - tutte queste realtà si sono dimostrate impotenti perché non sono in grado di superare ontologicamente l'individuo. Si sono semplicemente spostate a livello dei valori desiderabili. È come se avessimo paura di ripartire dalla teologia nel senso squisito e di ripensare il nostro approccio al mistero fondante che è la Trinità, dove l'amore, la solidarietà, la condivisione, la comunione non sono valori etico-morali da raggiungere, ma sono la realtà fondante di ciò che teologicamente viene chiamata persona. Kallistos di Diokleia ha colto dal didentro la crisi verso la quale la nostra cultura, la nostra storia ci portano sempre più decisamente ed ha avuto il coraggio esemplare di ripartire dal mistero centrale della nostra fede. Proprio per la sua capacità comunicativa, egli rende fruibile in modo gustoso le grandi aperture che fanno respirare una visione dell'uomo organica, unitaria, divino-umana, dove la comunione è veramente l'ontologia dell'antropologia.
I grandi mistici russi
Tomás Spidlík
Libro: Libro in brossura
editore: Lipa
anno edizione: 2016
pagine: 308
Quando ci viene presentato un mondo di fede e di santità sconosciuto, da cui ci separa una distanza sia di tempo che di cultura, oltre che una onesta e seria ricerca che ci spieghi il senso di espressioni, gesti e parole a cui non abbiamo un accesso diretto, c’è bisogno di qualcuno che ci faccia cogliere il suo senso esistenziale per noi. Le introduzioni di p. Špidlík ai singoli capitoli sono proprio questo: un viaggio in un mondo di santità e di fede non come turisti, né come archeologi, ma valorizzandolo come qualcosa di originario del cristianesimo, importante non solo per la Chiesa particolare che esprime, ma per la Chiesa universale e per la vita della Chiesa di oggi.
Comunione e alterità
Johannes Zizioulas
Libro: Libro in brossura
editore: Lipa
anno edizione: 2016
pagine: 364
"Il metropolita Ioannis Zizioulas è conosciuto al vasto pubblico per il suo impegno ecumenico come co-presidente del dialogo cattolico-ortodosso. Con la sua visione della Chiesa come communio ha fortemente influenzato la comprensione cattolica odierna della Chiesa e ha contribuito in modo significativo all'avvicinamento delle Chiese sorelle di Roma e di Costantinopoli. E, tra gli esperti, il metropolita Zizioulas è conosciuto probabilmente come il più importante teologo ortodosso del nostro tempo. In questo volume affronta ciò che potremmo definire il problema principale del pensiero fin dalle sue origini, cioè un rapporto tra unità e molteplicità che escluda da una parte un’unità totalitaria, dall'altra una molteplicità che non porti alla communio, ma che trascini invece nell'isolamento e nella solitudine, in un individualismo senza relazioni. E fa vedere che, in fin dei conti, tutto ciò riguarda la domanda esistenziale sulla vita e sulla morte. Come nessun altro teologo ortodosso vivente, Ioannis Zizioulas riesce a rendere evidente come sia indispensabile, arricchente e stimolante il contributo della tradizione e della teologia ortodossa per la teologia." (Dalla prefazione di Walter Kasper)
La porta dell'eternità. La memoria in Alexander Schmemann
David Bresciani
Libro: Libro in brossura
editore: Lipa
anno edizione: 2016
pagine: 308
Un corpo per la comunione. Un'etica da risorti con Cristo
Giulio Cesareo
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2016
pagine: 212
"In quanto mistero, l'essere umano non può mai essere 'definito'. Eppure c'è una via che ci permette di dire l'uomo, la via che Dio stesso ha preso per rivelarci chi siamo: il Figlio, Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Questo libro ha dunque scelto la via migliore per parlarci dell'uomo: partire da Cristo, dalla risurrezione per parlare dell'uomo, del corpo risorto. C'è un'antropologia che non parte da Cristo, ma dal fenomeno umano, e che per questo, senza rendere conto della fede nella risurrezione, inciampa nella questione del corpo, e dunque non garantisce l'unità di tutto ciò che è l'uomo" (dalla presentazione). Ciascuno di noi ha la possibilità di rendere la vita o un'autosufficienza naturale, che si sottomette alle necessità del creato, o un evento di relazione e di comunione con Dio, liberando l'esistenza dalla corruzione e dalla morte. Il corpo risorto di Cristo è un corpo che appartiene alla natura creata, ma esiste al modo dell'increato, cioè libero nei confronti di ogni necessità naturale. Grazie a Lui, la nostra carne, anche se non smette di derivare la sua vita dalle funzioni biologiche, già sperimenta che questo mondo della corruzione e della morte finirà un giorno la sua esistenza non per ritornare al nulla da cui è uscito, ma per manifestarsi "sotto una forma diversa", perché la carne risorta del Cristo emerga dal mondo e il mondo si riveli come carne di Dio, "affinché Dio sia tutto in tutti" (1Cor 15,28).
La vita in Cristo. Con i mosaici della cripta di San Pio da Pietrelcina
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2015
pagine: 68
La storia dell'umanità viene raggiunta dall'amore di Dio con l'incarnazione del Verbo. Cristo, da un lato, assume la storia dell'umanità, dall'altro si lascia plasmare da essa. Così la nostra storia comincia a trasfigurarsi nella storia della salvezza. Attraverso la pasqua, Cristo ritorna alla gloria del Padre come la vita senza tramonto, coinvolgendo anche noi nel suo passaggio. La cripta che accoglie il corpo di san Pio è uno spazio della luce di Cristo, luce della santità e della fedeltà perenne di Dio, che vorrebbe richiamare alla memoria di ogni battezzato la sua vera patria: il cielo. A partire dalla tomba vuota e dal soffio che Cristo trasmette agli apostoli, le immagini della cripta, accompagnate da brevi commenti teologico-spirituali e citazioni patristiche e liturgiche, ci introducono a contemplare il mistero della nostra vita in Cristo.
«Vedo un ramo di mandorlo». Riflessioni sulla vita religiosa
Marko I. Rupnik, Maria Campatelli
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2015
pagine: 278
Da tanto tempo si avverte che nella vita religiosa qualcosa non va. Si sono fatte tante analisi sulla vita comunitaria e sulle opere delle religiose e dei religiosi, come anche sulla loro collocazione nella Chiesa. Il libro mette in evidenza alcune dinamiche teologico-spirituali della storia della vita religiosa alle quali si può attribuire lo stato in cui essa si trova oggi, individuando dei sentieri che aprono agli orizzonti in cui propriamente si colloca la risposta a Colui che chiama. E lo fa mantenendo viva una creatività dinamica tra il monachesimo antico e la vita religiosa nella forma che essa ha assunto in occidente nel secondo millennio. L'aspetto della memoria, infatti, è costitutivo della vita religiosa, perché essa è in un certo senso, nella Chiesa, tra le realtà che hanno la memoria più lunga: dalla memoria dei deserti in cui è cominciata a quella della parusia, di cui costituisce un'anticipazione vivente. È nello spazio di questa memoria, allora, che essa impara a non avere il cuore imprigionato dalle proprie realizzazioni e a disporsi continuamente ad accogliere il dono. E questa è la condizione del suo servizio alla Chiesa, la possibilità di avere gli occhi attenti a saper cogliere il germoglio quando ancora punge il gelo.
Chiesa, mondo e missione. Per una cultura della vita nuova
Alexander Schmemann
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2014
pagine: 320
Le questioni sollevate nel libro hanno tutte un interrogativo di fondo, che dà loro unità e coesione: il crollo dei mondi cristiani "organici" e il futuro della Chiesa oggi, in un mondo e in una cultura radicalmente diversi da quelli che hanno plasmato le forme di pensiero e gli stili di vita del passato. In duemila anni di storia del cristianesimo, abbiamo ereditato tante cose. La consapevolezza di questa storia può essere assai utile per affrontare le sfide dei nostri giorni. Ma spesso la sua lettura è viziata dalle categorie che questa stessa storia ha prodotto e che formano come delle lenti spesse che sfocano la nostra visione. Bisogna essere capaci di trascendere tali categorie per vedere nella storia la mano di Dio che ci guida e ci rivela qualcosa di sé che diventa per noi una chiamata alla salvezza. Per questo diventa estremamente fecondo confrontarsi con un teologo "di razza" come Schmemann, appartenente ad un'altra confessione cristiana, per scoprire che è possibile avere una diversa valutazione di questi stessi fenomeni, delle loro radici, dei loro esiti e della maniera con cui farvi fronte.