Nottetempo
Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine
Déborah Danowski, Eduardo Viveiros de Castro
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 252
I cambiamenti climatici e le estinzioni biologiche sono solo alcuni dei parametri che oggi stanno andando fuori scala, mettendo in scacco l’umanità e determinando una proliferazione discorsiva senza precedenti intorno all’idea della “fine”: dal pensiero all’espressione artistica, una fioritura disforica di mitologie dell’Apocalisse infrange ogni ottimismo umanista e prometeismo dello sviluppo. Ma, nonostante illustri il punto definitivamente critico della storia della Terra cui siamo arrivati, questo non è un libro apocalittico: a ispirarlo è piuttosto la spinta alla rifondazione di un futuro “altro” per tutta la catena delle esistenze che compongono il pianeta. Che cosa si può opporre a questa virata verso il declino, per non restare “senza mondo”? Evocando la cosmopolitica degli indios amazzonici, basata su un’inesauribile diplomazia dei rapporti con l'"arena internazionale" dell’ambiente in cui vivono, gli autori rovesciano la questione in vista di una possibile resistenza: “Parlare della fine del mondo non significa parlare della necessità di immaginare un nuovo mondo al posto di quello presente, ma un nuovo popolo; il popolo che manca. Un popolo che crede nel mondo e che lo dovrà creare con ciò che gli lasciamo di esso”.
Una rivolta. Orizzonti e confini del Nord-Est
Enrico Prevedello
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 252
"Hai sentito di Luciano? Ha sparato al banchiere di Campodarsego”. In questo modo Enrico Prevedello viene a sapere che il padre del suo migliore amico Arturo è finito in galera dopo un gesto folle. Luciano Franceschi, piccolo imprenditore, vive a Borgoricco, nella produttiva provincia di Padova: la sua famiglia gestisce l’omonimo caseificio, un allevamento di maiali e una bottega nel cuore della cittadina. È il tipico grande lavoratore del Veneto, e della storia della sua terra ha una viva coscienza. Di più, è un indipendentista, sodale dei “serenissimi” che nel 1997 invasero piazza San Marco a bordo di un improbabile carro armato artigianale. Quando nel 2008 la sua azienda, come molte altre, viene stretta dalla crisi, Luciano tenta di convincere il direttore della banca di cui è socio ad accordargli un prestito sino a quel momento negato. Esce di casa portando con sé una pistola. Vuole solo intimidire il direttore, poi però parte un colpo. Prevedello ha seguito per anni questa vicenda, come un’ossessione personale e come un prisma attraverso cui leggere, in forma anche distorta, la storia del luogo in cui è nato. Frutto di lunghe conversazioni con Luciano e la sua famiglia, e di un viaggio a ritroso dentro la cronaca dei movimenti indipendentisti nel Nord Italia, "Una rivolta" è un potente, inesorabile “romanzo verità”.
Visione notturna. Capire noi stessi nei momenti bui
Mariana Alessandri
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 252
In una società fondata sugli insegnamenti delle antiche filosofie occidentali, i nostri umori più cupi possono apparire irrazionali. Se osservati attraverso la lente della psicologia moderna, vengono spesso caratterizzati come disturbi mentali. L’industria dell’auto-aiuto, determinata a venderci la promessa di un futuro sempre sereno, a volte ci lascia in preda alla vergogna: perché siamo sbagliati? Perché non siamo più grati, felici, ottimisti? Con un’argomentazione solida e coraggiosamente intima, la filosofa esistenzialista Mariana Alessandri reagisce contro questo sistema di valori e ci conduce in un viaggio in compagnia dei nostri stati d’animo oscuri – rabbia, tristezza, lutto, depressione e ansia – e di un eterogeneo gruppo di pensatori che nel Diciannovesimo e Ventesimo secolo hanno provato a trattenersi nel buio. Questi intellettuali, che con le emozioni “negative” hanno imparato a convivere fino a quando la vista non si è abituata all’oscurità, possono aiutarci a comprendere che la sofferenza non implica che siamo difettosi, piuttosto la cognizione del dolore è indice di sensibilità, perspicacia e intelligenza. Affidandoci a tutti loro – da Audre Lorde a María Lugones, da Miguel de Unamuno a C.S. Lewis, da Søren Kierkegaard a Gloria Anzaldúa – potremo esplorare un approccio diverso, smettendo di stare male per il fatto stesso di stare male. Perché “ogni stato d’animo è un nuovo paio di occhi attraverso cui vedere un mondo che altri non possono – o non vogliono – vedere”.
Charming men. La storia degli Smiths
Fernando Rennis
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 312
Regno Unito, anni Ottanta, Thatcher al governo e liberismo alle stelle, ascesa degli yuppies, Guerra Fredda, conflitto nelle Falkland, working class sul lastrico e disoccupazione altissima, droghe a buon mercato e una pletora di culture giovanili underground: quattro ventenni di origini irlandesi cresciuti nei sobborghi popolari di Manchester, Nord cupo e industriale dell’Inghilterra, esplodono brillanti e imprevisti come un astro di passaggio su questo sfondo poco rassicurante. Si chiamano Smiths, il cognome inglese più diffuso, ma sono tutt’altro che ordinary: hanno un carisma e un’ispirazione fuori dal comune. La band si scioglierà dopo solo cinque anni e quattro album, ma sarà fatale per un’intera generazione – e ben oltre –, dentro e fuori i confini nazionali. La voce felpata, i testi perturbanti e il fascino sopra le righe del talentuoso frontman Morrissey diventano, insieme al sound agrodolce creato da Johnny Marr e all’alchimia strumentale di Andy Rourke e Mike Joyce, il segno di un’epoca in bilico sulla disillusione e l’insofferenza. Outsider ingestibili e, insieme, simbolo della britishness, “nuovi Beatles” e paladini dell’indie, sofisticati autori pop e acuti narratori della realtà che li circonda come delle emozioni più intime, gli Smiths sono finiti nel Parlamento britannico e tra le barricate in piazza, in film e serie tv, sui giornali e nelle ossessioni dei fan. È per tutte queste ragioni, come dimostra il libro documentatissimo e appassionante di Fernando Rennis, che questi charming men, fuori da ogni etichetta, sono diventati un’icona.
Lettere familiari. Con un testo di Giorgio Vasta
Giorgio Manganelli
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 288
“Si legge”, scrive Giorgio Vasta nel testo che accompagna queste "Lettere familiari" di Giorgio Manganelli, “intromettendosi tra i bisbigli degli innamorati o dei fratelli, risalendo lungo la spirale che lega un figlio a una madre, il respiro di un padre a quello della figlia. Si legge di ciò che è stato il quotidiano degli altri, che a volte fiorisce improvviso e a volte se ne resta legnoso, un quotidiano che è progetto, problema, fantasticazione, ricerca, inciampo, delusione, e dunque si leggono le circostanze minute delle giornate, le attese, i preparativi, i presentimenti e i dispiaceri, tutte le piccole vicende del corpo – le eccitazioni, i disturbi –, si leggono i desideri, i tormenti, le ambizioni, le frustrazioni, tutti i farò e dirai e andremo e saremo: l’esistenza che mentre accade è sempre un po’ baldanzosa un po’ patetica, cieca e sorda, timida, famelica, simultaneamente vulnerabile e indistruttibile; e ancora, continuando a fare irruzione nella dimora delle confabulazioni private si legge di come a un certo punto la morte smaglia il tempo, separando il tempo dal tempo e insieme umiliandolo, e allora la scrittura tenta di farsi consolazione per provare a stare dentro la scomparsa”.
Il padre della menzogna
Brian Evenson
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 228
Il prevosto Fochs, membro della Chiesa del Sangue dell’Agnello, è inquieto. Le sue notti sono turbate da orrendi incubi in cui abusa di alcuni ragazzini della congregazione, allo scopo di purificarli dal male. In un altro sogno uccide una giovane in una radura vicino a casa. Tormentato dal pensiero della colpa e sollecitato dalla moglie, Fochs accetta finalmente di vedere uno psicoanalista. Il dottor Feshtig tiene nota delle loro sedute, finché la cronaca cittadina non si popola di episodi che mostrano un’allarmante somiglianza con quegli incubi, e le gerarchie ecclesiastiche fanno grosse pressioni per appropriarsi dei suoi appunti. E se dietro quelle confidenze si celasse una tremenda verità? Se il prevosto fosse in realtà un terribile predatore assassino? Di certo la sua Chiesa è determinata a salvarlo e a conservare la propria reputazione, costi quel che costi. Brian Evenson, maestro del perturbante, scrive un romanzo estremo sul lato oscuro e distorto della religione, schierato dalla parte delle vittime. "Il padre della menzogna" ci restituisce così un’immagine limpidissima del male, della paranoia e dei pericoli di una cieca obbedienza.
Stanze. Abitare il desiderio
Luca Molinari
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 180
Che impatto hanno avuto l’industrializzazione, l’urbanizzazione, la cura dell’igiene, la nascita del design nel codificare le stanze delle case che abitiamo oggi? Cosa implica varcare una soglia, entrare in una camera? Il boudoir, l’antico salottino per signore in cui il Marchese de Sade ambienta uno dei suoi testi di maggior successo, quale significato politico può assumere? E che rapporto c’è tra la cucina come emblema della sottomissione femminile e la cucina come teatro di liberazione ed emancipazione della donna? O, ancora: qual è la valenza metaforica della cantina e come cambia nel corso della vita il modo di vivere questo spazio? Dopo Le case che siamo, Luca Molinari si addentra nella specificità delle stanze che compongono oggi le nostre case. Con la precisione del fine studioso e la passione del grande divulgatore ripercorre e analizza storia e funzioni, simbolismo e potenzialità di ciascuno degli ambienti che ci ritroviamo quotidianamente ad attraversare: dall’ingresso allo studiolo/biblioteca, passando per il bagno e la cabina armadio, la cucina e la camera da letto, fino ad arrivare al monolocale, che concentra tutte le stanze in una. E stanza dopo stanza, questo racconto intimo cerca di intuire a partire dal presente le linee che plasmeranno il futuro dei nostri ambienti domestici. "Stanze" ci porta a guardare in modo nuovo a spazi che spesso viviamo distrattamente e che invece così tanto raccontano di noi e così tanto influiscono sulle nostre vite.
Cartoline dai morti 2007-2017
Franco Arminio
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 192
"La morte è una spina piccolissima finita dentro il sangue chissà quando, è una ballerina che ha scelto la mia testa per i suoi esercizi, un fiume che passa sotto i miei ponti, la morte mi viene in mente mentre leggo mentre mi metto le calze quando mi faccio la doccia mentre parlo al telefono davanti al computer ai funerali alle feste."
Rinata. Diari e taccuini 1947-1963
Susan Sontag
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 360
“Superficiale intendere il diario solo come il ricettacolo dei propri pensieri privati, segreti – come se fosse un confidente sordo, muto e analfabeta. Nel diario non mi limito a esprimere me stessa più apertamente di quanto potrei fare con un’altra persona; creo me stessa. Il diario è un mezzo per darmi un senso d’identità”. "Rinata", il primo dei tre volumi dei diari e taccuini di Susan Sontag di cui nottetempo pubblica l’edizione italiana, coglie e rivela l’autrice mentre è pienamente immersa in una fase di “autoinvenzione”, nella consapevole creazione di un’identità attraverso la continua indagine di tutto ciò che tende a ingabbiare l’io in una categoria (famiglia, omosessualità, matrimonio, maternità, ebraismo). Esordendo con la penna di una vorace e prodigiosa quattordicenne, Rinata termina con le annotazioni di una Sontag che, alla soglia dei trent’anni, comincia a essere pubblicata: il diario di questo periodo è l’affascinante storia di un apprendistato intellettuale alla ricerca di voce e vocazione, sorretto da una volontà fortissima e dal profondo, radicato desiderio di essere circondata dalla letteratura e dalla cultura.
La vita profonda
Martina Faedda
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 156
A diciott’anni Olivia comincia una nuova vita a Torino, in una casa divisa in due come la sua famiglia. Due padri, due appartamenti: da un lato le stanze di Vittorio, papà acquisito, dall’altro quelle di Gioele – e al centro lei, il cuore pulsante di tutto, il filo che tiene assieme quei due uomini così diversi tra loro. A unirli non è un rapporto d’amore, ma l’amore per una donna che ormai non c’è più e quello vivo, vivissimo, per Olivia. Da questa geografia degli affetti è difficile non uscire spaesati, difficile orientarsi tra due modi quasi opposti di essere genitore: se Vittorio invita Olivia a scalare le montagne e a diventare forte, Gioele invece la spinge nel baratro delle insicurezze, nell’ossessione per un corpo che occupi il minor spazio possibile. Poi, d’improvviso, Vittorio si ammala, lui che è sempre stato pieno di energia anche mentre la carne di Olivia si consumava. Se non è il sangue a legarli, forse allora è questa strana equazione tra i loro corpi: Olivia si convince che togliendo sostanza al suo fisico sanerà quello del padre, e scivola sempre più in un disturbo alimentare che finisce per impadronirsi di lei. Scopre però che sottrarsi in quel modo significa consegnarsi all’assenza, sfuggire a un abbraccio, non esserci quando l’altro a cui vogliamo così bene ha più bisogno di noi. "La vita profonda" è un romanzo viscerale e toccante sulle fragilità dell’adolescenza, il racconto di come a volte, proprio nel dolore della perdita, possiamo ritrovare noi stessi.
La voce in una foresta di immagini invisibili
Chiara Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 84
Chiara Guidi racconta per la prima volta la sua ricerca sulla voce, andando a descrivere gli elementi atemporali e archetipici di questo strumento: una ricerca che la porta a giocare con le parole fino a perderne il senso, per poi recuperarlo sondando limiti, forme e potenzialità del linguaggio sonoro. Per ritrovare il significato sia della voce sia delle parole, queste vanno scarnificate, soppesate, scomposte e ricomposte, devono diventare altro per toccare un senso più profondo. In questo libro, nel quale si ibridano il saggio, l’opera d’arte e la biografia, Guidi ci fa dono dei diagrammi, degli schemi e delle curve utilizzati nel suo lavoro: la voce può arrivare lì dove nessuno può ascoltarla, e anche in quello spazio diventa corpo e trova una sua nuova necessità d’essere.
Pomodori rosso sangue
Diletta Bellotti
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 132
C’è una persona avvolta nella bandiera italiana, in piazza, in una grande città. Ha in mano un pomodoro. I campi e le baraccopoli sono lontani, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici della terra non si vede, e nemmeno la violenza dei caporali. Il cibo è quella cosa pulita che la grande distribuzione organizzata ci mette davanti. Cosa c’è di più genuino e made in Italy di un pomodoro? Ma quel frutto così familiare, raccolto da persone che molto spesso non hanno la cittadinanza italiana né un permesso di soggiorno né un contratto di lavoro regolare, non è sano come sembra: gronda sangue, che dalla bocca cola sul corpo e sulle mani di chi lo sta mangiando. A portare in piazza la protesta contro l’“invisibilizzazione” di coloro che coltivano quei pomodori in condizioni disumanizzanti è Diletta Bellotti, che ha creato, insieme ad altre persone che ne hanno condiviso l’urgenza, una campagna collettiva di informazione e sensibilizzazione chiamata “Pomodori rosso sangue”. L’impegno di Bellotti per un cibo e un mondo un po’ meno ingiusti è proseguito senza sosta, sul territorio, in rete e sui giornali, dal 2019 a oggi. Questa testimonianza intensa e senza filtri, che è anche un diario di viaggio nell’azione politica, apre “le pieghe della globalizzazione” nascoste alla periferia del consumo e mostra il rovescio (il rimosso) della produttività capitalistica: i corpi usa e getta dei lavoratori migranti che abitano le baracche cercando di sopravvivere e di rivendicare faticosamente i propri diritti.