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Pantarei

Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l'organizzazione. Volume 1

Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l'organizzazione. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Pantarei

anno edizione: 2017

pagine: 774

Tra il 1949 e il 1957 si consuma all'interno dell'anarchismo italiano una frattura, figlia della crisi politica e ideologica maturata dalla sconfitta degli anni '20 e '30. Una delle esperienze meno conosciute di quel periodo sono stati i Gruppi anarchici d'azione proletaria: un gruppo di militanti aggregati intorno a P.C. Masini, il principale ispiratore e responsabile della nascita dei Gaap, che voleva costruire un'organizzazione politica di "quadri", un "partito" libertario con una prospettiva internazionalista/libertaria, classista e consiliarista. La parabola si chiuderà dopo il fatidico 1956 (rivolta d'Ungheria) quando si fonderanno con i Gruppi d'azione comunista - movimento dissidente comunista ispirato da G. Seniga - formando il Movimento della Sinistra comunista. L'opera sarà composta da tre tomi, i primi due contenenti una selezione degli atti e dei documenti dell'organizzazione, il terzo le biografie dei militanti e simpatizzanti che formarono il nucleo di questo "ardito" esperimento politico.
40,00

Abigaille Zanetta maestra a Milano tra guerra e fascismo. Una figura di militante internazionalista

Abigaille Zanetta maestra a Milano tra guerra e fascismo. Una figura di militante internazionalista

Angela Stevani Colantoni, Carlo Antonio Barberini

Libro: Copertina morbida

editore: Pantarei

anno edizione: 2016

pagine: 252

Questo libro cerca di ricostruire, nel quadro delle vicende del movimento operaio italiano dei difficili primi decenni del XX secolo, la storia per molti versi esemplare del più sconosciuto tra i militanti e dirigenti della Sinistra socialista milanese: la maestra rivoluzionaria e internazionalista Abigaille Zanetta. Giunta a Milano da un piccolo paese della provincia di Novara all'inizio del secolo, a contatto con la metropoli, con le sue lotte ed i suoi drammi sociali, in pochi anni la giovane maestra sceglie di abbandonare le sue profonde convinzioni religiose per abbracciare il materialismo e la causa del proletariato. Per questa causa si batte con impegno, coraggio e coerenza in battaglie politiche condotte nei drammatici anni della Prima guerra mondiale e dell'infuocato dopoguerra, quando sarà imprigionata dal fascismo e finirà di fatto per pagare con la vita, nel 1945, l'impegno e la militanza comunista.
10,00

Battaglie per la rivoluzione francese

Battaglie per la rivoluzione francese

Michel Vovelle

Libro: Copertina rigida

editore: Pantarei

anno edizione: 2014

pagine: 476

La Rivoluzione francese e la teoria comunista sono strettamente legate da profonde ragioni. È in quel grande evento storico che affondano le radici del "socialismo francese", che costituisce, secondo la felice definizione di Lenin, una delle "tre fonti e tre parti integranti del marxismo". È nel corso della Rivoluzione francese che Gracco Babeuf organizza la sua "congiura degli Eguali", primo tentativo genuinamente proletario di prendere il potere. È sempre in quella cesura storica che prende vigore e si tempra l'idea che "libertà, uguaglianza e fraternità" siano parole vuote finché esiste una classe sottoposta allo sfruttamento economico. Su questo concetto si sviluppano le varie scuole di socialismo utopistico cui Marx ed Engels daranno poi il fondamento scientifico. Inoltre lo svolgimento della più grande rivoluzione borghese è stato per lungo tempo l'unico riferimento su cui Marx ed Engels potevano impostare e verificare le proprie ipotesi di strategia per la rivoluzione proletaria, e perciò entrambi la studiarono a fondo.
20,00

Marx e la prima internazionale

Marx e la prima internazionale

G. Mario Bravo

Libro: Copertina morbida

editore: Pantarei

anno edizione: 2014

pagine: 164

Il testo affronta un momento cruciale di una lunga lotta, volta a fornire al proletariato una strategia per la conquista del potere, per saldare la teoria con il "movimento reale". Al primo fondamentale passo compiuto dotando la Lega dei comunisti del "Manifesto del Partito comunista", chiusa la crisi del 1848, seguono lunghi anni di riflusso durante i quali Marx ed Engels dedicano il meglio delle proprie energie allo sviluppo della teoria. Solo nel 1864 essi intravedono la possibilità di un nuovo intervento nel "movimento reale". Lo spiraglio è aperto appunto dalla fondazione dell'Associazione internazionale degli operai. Le pagine del testo descrivono questo nuovo tentativo. Vengono esposte le battaglie di Marx ed Engels in seno all'Internazionale, viene dimostrato il ruolo di dirigenti del movimento operaio da loro conquistato per questo tramite, ne sono documentati i risultati permanenti così acquisiti. Una volta esaurita quell'esperienza, il marxismo avrà guadagnato in estensione fino a diventare la dottrina ufficiale, ancorché poco assimilata, del socialismo, e le basi per una politica internazionalista del proletariato saranno definitivamente gettate.
10,00

Un socialismo di rito ambrosiano-emiliano. I congressi costituenti del partito socialista italiano. 1891-1893

Un socialismo di rito ambrosiano-emiliano. I congressi costituenti del partito socialista italiano. 1891-1893

Gianni Emilio

Libro: Copertina rigida

editore: Pantarei

anno edizione: 2013

pagine: 352

Raccogliamo in questo volume quasi trecento biografie dei protagonisti dei tre congressi costituenti del PSI, tra il 1891 e il 1893. Il Congresso Operaio Italiano, a Milano nell'agosto del 1891, aveva dato vita al Partito dei Lavoratori Italiani. Il primo congresso di questa organizzazione, svoltosi a Genova nell'agosto del 1892, è considerato l'atto fondativo del socialismo italiano. I primi anni Novanta del XIX secolo aprono un periodo storico di grande complessità, si prepara la fine dell'era di Francesco Crispi e sono in incubazione mutamenti e tensioni che sfoceranno nella crisi di fine secolo. Non può essere compito di questo studio una trattazione storica di quel periodo, una ricostruzione ordinata alla luce della scienza marxista della politica resta da fare. Anche i problemi d'analisi delle forme politiche del socialismo in Italia sono questione che travalica il compito di un'opera prosopografica. Rimane che la ricognizione delle biografie degli uomini che ne furono protagonisti ne è un presupposto importante.
25,00

L'internazionalismo in Giappone. 1897-1930. Dagli esordi del movimento operaio all controrivoluzione staliniana

L'internazionalismo in Giappone. 1897-1930. Dagli esordi del movimento operaio all controrivoluzione staliniana

Libro: Copertina rigida

editore: Pantarei

anno edizione: 2013

pagine: 520

L'antologia presenta una raccolta di scritti, in gran parte inediti in Italia, sulla storia del movimento operaio giapponese. Pur nell'inevitabile incompletezza, il lettore vi troverà gli eventi essenziali esposti nella loro successione e illustrati nei loro nessi. L'antologia copre i primi tre decenni di vita del giovane movimento operaio giapponese, ripercorrendone la storia dal suo esordio nel 1897, alla nascita del primo movimento socialista, alla costituzione del Partito comunista nel 1922 fino alla sconfitta politica e organizzativa nei primi anni '30. Una sconfitta che non oscura la luce che sprigiona da pagine che quel reparto del proletariato internazionale seppe scrivere, pagine poco conosciute in Italia dove scarseggiano gli studi che ne illustrino le aspirazioni e le lotte. Militanti operai e studenti si batterono nelle condizioni più difficili durante l'ascesa del loro paese a grande potenza; la loro tenacia era fatta di rigore morale e fiducia politica nella rivoluzione mondiale. La loro determinazione e il loro coraggio ne fanno dei pionieri ai quali si può richiamare oggi il proletariato giapponese.
20,00

Dal radicalismo borghese al socialismo operaista. Dai congressi della Confederazione Operaia Lombarda a quelli del partito Operaio Italiano (1881-1890)

Dal radicalismo borghese al socialismo operaista. Dai congressi della Confederazione Operaia Lombarda a quelli del partito Operaio Italiano (1881-1890)

Emilio Gianni

Libro: Copertina rigida

editore: Pantarei

anno edizione: 2012

pagine: 448

Nel 1882 prendeva vita a Milano il Partito Operaio Italiano. Nel volume il lettore trova documentata, attraverso le biografie di circa 300 fra i suoi militanti, la vita di una forza organizzata che arrivò ad avere tra i 30.000 e i 60.000 affiliati, un centinaio di sezioni impiantate per lo più nel Nord Italia, e un settimanale - Il Fascio operaio - diffuso in 2.000-3.000 copie, con punte di 10.000. Con il POI a Milano e gli scioperi degli anni Ottanta dell'Ottocento il movimento operaio italiano partecipa a un ciclo di lotte operaie di cui è possibile cogliere un connotato europeo, con gli scioperi tra i docker di Londra, i minatori in Renania, nella Saar, in Sassonia. Ma la coscienza di classe non riuscì ad andare oltre il carattere puramente "economico". Il terreno "teorico" visto come un fardello era il limite che imprigionava questi infaticabili uomini pratici, di ferrea fedeltà alla causa, ma bruciati dall'esperienza dottrinaria dei mazziniani e degli anarchici. Ciò che mancò al movimento operaio italiano fu il "Che fare?", ossia teoria, strategia e militanza rivoluzionaria che potessero bilanciare o far fare un salto politico all'economicismo.
25,00

La casa dello studente di Genova. Una pagina della Resistenza

La casa dello studente di Genova. Una pagina della Resistenza

Luigi Barco, Piero Ferrazza

Libro

editore: Pantarei

anno edizione: 2012

pagine: 310

Fu nella prima metà degli anni Settanta che un gruppo di studenti internazionalisti si propose di squarciare la fitta coltre di silenzio e tenebre entro cui da decenni erano avvolte la storia e la memoria della Casa dello Studente, uno dei capitoli più tragici ed eroici del grande libro della Resistenza genovese. Per ben ventisette anni, dai giorni appena seguenti la Liberazione, quelle pagine erano state consegnate all'oblio. E quando i giovani del Comitato Direttivo della Casa decisero di riportarle alla luce oltre alla scoperta e all'apertura al pubblico delle celle e del "sotterraneo dei tormenti" - provvidero a pubblicare una prima ricostruzione degli eventi, da riprendere e completare nel tempo. Questo lavoro vuole oggi onorare quell'intento, nella convinzione che il messaggio proveniente da quelle vicende lontane resta quanto mai vivo ed attuale, soprattutto per le nuove generazioni poste di fronte ai dilemmi di un incerto e non rassicurante futuro.
10,00

Cospirazione per l'egualianza detta di Babeuf

Cospirazione per l'egualianza detta di Babeuf

Filippo Buonarroti

Libro: Copertina rigida

editore: Pantarei

anno edizione: 2011

pagine: 416

Filippo Buonarroti scrisse la "Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf" negli ultimi anni di una vita interamente votata alla causa comunista. La riedizione della sua opera principale, nel 250° anniversario della nascita, va oltre l'omaggio, certo dovuto e voluto, alla infaticabile coerenza del grande rivoluzionario e comunista pisano. Nel giudizio di Marx ed Engels la congiura degli Eguali fu, nel 1796, "uno dei primi tentativi del proletariato di fare valere direttamente il suo proprio interesse di classe". La ricostruzione della cospirazione babuvista ad opera di uno dei suoi capi costituisce adeguatamente introdotta dai testi di Michel Vovelle e Gastone Manacorda - un ausilio indispensabile alla conoscenza delle profonde radici storiche del comunismo moderno.
20,00

Storia del Partito Comunista italiano

Storia del Partito Comunista italiano

Giorgio Galli

Libro: Libro rilegato

editore: Pantarei

anno edizione: 2011

pagine: 374

Finché è esistito, cioè fino al precipitoso cambio di ragione sociale provocato dal tracollo dell'URSS, il PCI ha sempre rivendicato una propria specificità rispetto alle altre versioni classicamente "socialdemocratiche" dell'opportunismo europeo. La specificità era fatta risalire alla scissione dal Partito socialista avvenuta a Livorno nel 1921, ed era formulata in termini propagandistici con lo slogan del "partito di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer". Nel 1958 la "Storia del Partito Comunista Italiano" di Giorgio Galli dimostrò, sul piano storiografico, l'assenza di continuità tra il partito togliattiano e il partito del '21 voluto da Lenin come "sezione italiana della Terza internazionale comunista" ed è rimasta un'opera inaggirabile nel panorama storiografico sul PCI. (Riproduzione anastatica dell'edizione del 1958)
20,00

L'URSS e la teoria del capitalismo di Stato. Un dibattito dimenticato e rimosso (1932-1955)

L'URSS e la teoria del capitalismo di Stato. Un dibattito dimenticato e rimosso (1932-1955)

Arturo Peregalli, Riccardo Tacchinardi

Libro: Copertina rigida

editore: Pantarei

anno edizione: 2011

pagine: 342

Oggi non fa più scandalo la tesi che dietro il "falso socialismo" dell'URSS si celasse il capitalismo di Stato. Continua a circolare però l'idea giustificatoria che all'epoca si fosse legittimati a "non sapere". Il primo merito di queste pagine è quello di demolire tale forma di autoassoluzione: sin dai primi anni '30 del Novecento politici e teorici di diverse ispirazioni avevano già chiaramente delineato quel falso, chi voleva capire "aveva capito". Il mito del socialismo in un solo paese, avallo della spartizione imperialistica di Yalta, segnò la sconfitta profonda del movimento comunista internazionale. Nessuna risalita da quell'abisso era possibile senza prima aver sciolto quel nodo. Ma per poter divenire fondamento strategico della ripresa di un movimento comunista internazionalista ciò doveva essere unito alla previsione che Lenin aveva tracciato, come variante strategica, in caso di sconfitta della Rivoluzione d'Ottobre: l'inevitabile trascinamento nello sviluppo capitalistico dell'intero continente asiatico. Una previsione che ha oggi l'inoppugnabile riscontro dei fatti e che di quella ripresa è alla base.
20,00

La parabola romagnola del «partito intermedio». I congressi del partito socialista rivoluzionario romagnolo. 1881-1893

La parabola romagnola del «partito intermedio». I congressi del partito socialista rivoluzionario romagnolo. 1881-1893

Emilio Gianni

Libro: Libro rilegato

editore: Pantarei

anno edizione: 2010

pagine: 476

L'anelito a vivere "socialisticamente" il presente, nell'incapacità di un lavoro rivoluzionario paziente volto al futuro, fece sì che i sogni insurrezionalisti del movimento anarchico potessero indossare anche la veste comunalista o cooperativista. L'azione di Andrea Costa manifestò i suoi limiti proprio a partire dalle origini del suo pensiero. Engels aveva mostrato al movimento rivoluzionario in Italia la strada da seguire, i "punti fermi" attorno ai quali attestare l'organizzazione consona a quella fase storica; aveva spiegato la necessità del partito autonomo del proletariato. Ma la concezione "morale" del socialismo e il suo carattere "conciliatore" spinsero Costa a non seguire quei consigli. La rivoluzione, in lui, finì quindi per configurarsi come attesa messianica di una catarsi sociale indefinita e indefinibile nel tempo, anche se il suo riformismo pratico continuò a concepire la rivoluzione come unico sbocco risolutivo. Quella volontà rivoluzionaria non lasciò grandi tracce nella successiva storia del movimento socialista italiano ritardando anzi ulteriormente l'incontro della moderna classe rivoluzionaria con la sua teoria scientifica.
25,00

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