Pitti Edizioni
Le demenze possono essere sconfitte
Paolo Li Bassi
Libro
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 142
140th anniversary Pinocchio
Emanuele Alotta
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 96
Storia della follia. I volti di un fenomeno complesso
Davide Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 136
Leila. Bella dagli occhi scuri
Valeria Ferreri
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 104
La rivolta del sette e mezzo. L'eroica rivoluzione di Palermo (15-22 settembre 1866)
Giuseppe Scianò
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 208
Ritorno alla vita agreste
Paolo Polizzotto
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 128
40th Anniversary Ufo Robot Goldrake
Emanuele Alotta
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 44
Messaggi dell'anima
Giuseppe Tranchina
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 72
L'esercito dimenticato. La lotta per la libertà e per l'indipendenza della Sicilia dopo l'invasione del 1860
Giuseppe Scianò
Libro: Libro in brossura
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Per capire l'importanza e le intenzioni de «L'esercito dimenticato» è necessario fare alcune precisazioni. La cosiddetta Questione Meridionale, che ha tanto pesato - e pesa tutt'ora - su molti aspetti dell'economia siciliana e su quella nazionale, ha radici molto lontane ed una genesi in parte sconosciuta e misconosciuta: si tratta dell'eredità «avvelenata» lasciataci dal Risorgimento italiano. I Padri della Patria sono stati, in realtà e in larga misura, dei padri-padroni, come Scianò ci spiega magistralmente in questo libro; così come aveva già fatto - in modo più ampio - col precedente «...e nel mese di maggio del 1860 la Sicilia diventò colonia». Con il presente volume, quindi, percorreremo un altro tratto della complessa cronologia siciliana e meridionale. Dobbiamo con disappunto renderci conto che la storiografia ufficiale, in particolar modo quella universitaria e poi scolastica, ha cominciato solamente negli ultimi decenni ad aprire alcuni «armadi», purtroppo pieni di «scheletri risorgimentali». Infatti, per un tacito accordo di «quieto vivere», tutti o quasi tutti i partiti politici italiani hanno tenuto chiusi quegli armadi fin dall'800, in spregio alla verità storica. Con uso cosciente e sistematico di una letteratura agiografica e mistificatrice è stata costruita una ben definita «mitologia» risorgimentale dalla quale non è semplice liberarsi perché essa, nel tempo, ha generato una vera «sudditanza» psicologica anche tra gli intellettuali. […] Questo libro è però particolare anche per la sua insolita veste editoriale e grafica, attraverso la quale l'attenzione è mantenuta viva dai riquadri, dalle molte foto, da note acute e interessanti, dai corsivi che permettono al sentimento autonomista che li sottende di accompagnare il lettore senza mai allontanarsi dai «fatti» storici e da ciò che effettivamente è accaduto. Dalle nebbie di un passato nascosto emergono così situazioni e personaggi che ci stupiscono, specialmente quando il nostro sguardo riesce a superare i veli di una menzogna accuratamente costruita e ci rivela sentimenti nobili, ma anche grandi bassezze, inutili crudeltà o trame raffinate. Sono i protagonisti stessi che ci chiamano - anche in modo brusco - proprio dai loro diari, da foto, lettere, da documenti, oppure da proclami... davvero terribili nella loro crudele semplicità burocratica o sfacciatamente politica. […] Ben esposte e accuratamente ricostruite sono inoltre le manovre politiche dell'Inghilterra e della Massoneria; così come appare davvero ìmpari la strenua lotta per la libertà della Sicilia e della Napolitània di fronte ai continui tradimenti di generali e ministri del Regno delle Due Sicilie (spesso assoldati dal nemico, e al cui servizio continueranno a far carriera a guerra finita). Da questi anni terribili, però, emerge anche un Popolo fedele ai propri princìpi etici, orgoglioso, coraggioso, e in armi: un vero «esercito dimenticato» dalla Storia. Fino ad oggi. […] Nuovi equilibri, infatti, si stavano formando tra i grandi imperi: Inghilterra, Francia, Russia, Austria, Turchia... I Savoia, in particolare, si mossero con astuzia e spregiudicatezza in operazioni politiche e militari che assicurarono loro, in pochi anni, un territorio vastissimo... sulle sofferenze di molti. […] Certo ci dispiacerà leggere alcune cose ma, come scrive l'autore: «...Si deve affermare a gran voce il nostro diritto al recupero, per quanto possibile, della verità e della giustizia sui fatti realmente accaduti in quel periodo... ed è, questo, anche un momento di lotta culturale per comprendere meglio il presente e poter guardare con maggiore consapevolezza al futuro».
Sulle strade del mondo un cammino di speranza. Omelie
Salvatore Pappalardo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pitti Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 1830
Gli scritti del Cardinale Salvatore Pappalardo testimoniano, ove ve ne fosse ancora bisogno, di una azione pastorale unica svolta lungo un venticinquennio e destinata a lasciare una visibile impronta di carattere religioso, culturale, civile, formativo presso il popolo dei fedeli, dei laici, del clero, dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche, di tutti coloro che, in un modo o nell'altro, sono venuti a contatto con lui e la sua opera. Per questo la sua missione ha ancora un rilievo storico destinato a travalicare gli angusti confini isolani anche se la città di Palermo, nonostante tutto, ha l'onere e l'onore di esserne l'erede cara e prediletta. Questo immenso patrimonio merita, doverosamente, di essere valorizzato e diffuso portandolo alla generale conoscenza di tutti i lettori mediante la realizzazione di un progetto editoriale ambizioso in grado di diffonderne i contenuti e, soprattutto, gli insegnamenti. Gli scritti non hanno un mero interesse culturale ma sono una testimonianza tangibile di come si possa interpretare in modo incisivo un ruolo che, pur istituzionalmente pastorale e religioso, ne supera i confini per arrivare alle coscienze, sensibilizzarle e, per quanto possibile, modificarle come più propriamente spetterebbe ad altri ambiti, come la sfera del pubblico e della politica.