Ronzani Editore
Autonomia differenziata
Mario Bertolissi
Libro
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 500
Estate vagabonda
Olivo B. Miotto
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 124
Questa raccolta di poesie di Olivo B. Miotto ci permette di apprezzare, ancorché in forma antologica e quindi parziale, la varietà degli interessi, dei temi e del percorso esistenziale dell'autore, attraverso i cardini della sua poetica: l'amore per la terra, la nostalgia per l'innocenza perduta, i tormenti delle guerre vissute e il desiderio del ritorno a una vita semplice e pacifica, le disillusioni e i dolori dell'esistenza che trovano ristoro e conforto nei luoghi dell'anima e negli affetti più cari. Un'ode, infine, alla sua famiglia e a Valdobbiadene, che affiora nei versi in tutta la sua pacata bellezza al centro di un "suo" Veneto che sempre stupisce e incanta, e ce la fa amare con consapevole e felice intensità poiché in alcuni e appartati luoghi, sono parole di Andrea Zanzotto, ancora "si aggira letizia". Introduzione di Miro Graziotin.
Il set dell'inferno di Salò. Arrigo Davoli e Deborah Beer. Fotografie ritrovate di due scene mancanti
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 118
Dall’inverno alla primavera del 1975, Pasolini gira tra l’Appennino bolognese e la Bassa Padana il suo ultimo film, Salò o le centoventi giornate di Sodoma. Il 10 marzo 1975, sul «Corriere della Sera» Ettore Mo scrive: “Il Marchese De Sade si è installato nella Pianura Padana. Complici il Demonio e Pier Paolo Pasolini, sta combinando uno dei suoi tanti giochi, folli e crudeli.” In aprile il regista e la troupe si trovano a Gonzaga, in provincia di Mantova. Il set è blindatissimo, ma l’impiegato comunale e fotoamatore gonzaghese Arrigo Davoli, che aveva accompagnato Pasolini in un sopralluogo alcuni mesi prima, è riuscito a scattare da angolazioni diverse rispetto a quelle della fotografa di scena ufficiale Deborah Beer alcune preziose fotografie di due scene mancanti nel film.
Sotto quel continente
Gašper Malej
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 110
«Parole deposte nella fragilità», «in compiutezza di polifonie / dove ti lasci l'ovvio alle spalle / e l'apertura è un punto / su cui non transigi», questa poesia dell'apertura e dell'intransigenza utopica sembra inverare le parole di Paul Valéry: «Una poesia è un discorso che esige e implica un legame continuato fra la voce che è e la voce che viene. Togliete la voce, la voce che ci vuole, e tutto diventa arbitrario». Il più autorevole mediatore tra gli spazi culturali italiano e sloveno in veste di traduttore, l'editore, una delle personalità più intense e individuate della poesia slovena contemporanea, Gašper Malej è – consapevolmente – poeta della materialità della voce: «In un certo senso la poesia che scrivo è sempre più una questione di voce, di voci che sento, voci interiori che poi “trascrivo”. La mia non è una poesia visiva». Voci dal nitore via via cristallino, onirico, subacqueo, dal rigore inflessibile nella messa al bando della violenza dell'ovvio e dell'esibizione circense di sé, parlano, sussurrano, balbettano in questi versi, finché irrompe «un grido che annuncia un fulgore», uno «sguardo dal rovescio del cosmo», che intima di stare «sempre dalla parte della luce», compromessi fino in fondo con «una realtà verso cui prendere posizione» – affinché germogli, tra la violenza e il nulla, l'impervia possibilità di stare «tra le cose, nuovamente amate, / con sobrie parole»: è forse questo cui alludevano quelle parole sul costruire. Su di un palazzo che sorgerà un giorno, trasparente, sgravato da ogni sospetto; affrancato da ogni rumore che palesi l'inconsistenza. E da cima a fondo permeato di una nuova intimità. Introduzione di Fabiano Alborghetti.
Quattordici sonetti
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 35
Isabella Panfido e Mauro Sambi hanno scoperto qualche anno fa di condividere la passione per i sonetti del Bardo, e di averne tradotti e pubblicati entrambi: l’una in un veneziano sapido, antico e sperimentale, inventato dal vero; l’altro, memore della lezione di Paul Valéry («Il grande interesse dell’arte classica sta forse nella serie di trasformazioni che essa richiede per esprimere le cose rispettando le condizioni sine quae non») in un italiano alto che rincorre la forma e l’aura sonora dell’originale, tra ossessione e sottile ironia. Sono 33 i sonetti proposti da Isabella Panfido in Shakespeare alla veneziana (SV; Treviso, Santi Quaranta, 2012) e 19 quelli pubblicati da Mauro Sambi in diverse sedi e ora raccolti in Quel tanto nella voce. Di questi, un buon numero compare in ambedue gli autori. Da qui è nata l’idea – il gioco – di estendere l’intersezione. Affianca i testi una selezione delle xilografie di Eric Gill (1882-1940), maestro della tipografia del Novecento.
Rubare la lingua. Artaud, Desnos e altri eretici francesi
Pasquale Di Palmo
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 201
In questa raccolta di saggi, composti nell'arco di oltre un ventennio, il francesista Pasquale Di Palmo sviluppa un'idea di critica funzionale ai suoi interessi, tesi a privilegiare un'idea non convenzionale di poetica, spesso in aperta contrapposizione con quella accademica o recepita dal canone dominante. Tale idea presuppone un'esegesi nei confronti dell'opera di alcuni autori irregolari mai esente da una forte compromissione empatica. Si prende così in esame una linea di poeti e prosatori che, dalla fine dell'Ottocento a oggi, ha indelebilmente marchiato il panorama letterario transalpino: dal controverso Huysmans, in bilico tra sacralità ed esoterismo, a Thierry Metz, emblematicamente suicida alle soglie del secondo millennio. Tra i due estremi una carrellata di "eretici" con i quali Di Palmo si è speso in un approfondimento capillare, volto al recupero del concetto, sempre più inattuale, di "autenticità", inviso al depauperamento esegetico dei nostri giorni. Si avvicendano così le figure di Artaud e Desnos, Daumal, Michaux e Genet, ma anche quelle meno conosciute di Gourmont, Milosz, Gilbert-Lecomte, la cui opera variegata è affrontata con l'ausilio di forti valenze comparatistiche. Spesso tale paziente lavoro di scavo, affine a quello dell'archeologo, è andato di pari passo con l'impegno del traduttore che si è misurato nel riportare in italiano testi inediti o rari di questi autori, in un corpo a corpo linguistico non disgiunto dalla definizione, coniata da Artaud, di "suppliziati del linguaggio", tesa a contrapporre la veracità insita in Poe e Baudelaire all'ambivalenza di Lewis Carroll. Un simile tentativo di "rubare la lingua" richiama la disinvoltura con cui Prometeo sottraeva il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini.
Interstizi. Storie di paese, di persone e di cose così
Cristiano Buffa
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 278
Questi racconti sono nati giorno dopo giorno osservando la vita quotidiana in paesi, campagne, colline, luoghi in cui la città è vista come qualcosa di lontano, che viene solo accennata nel suo essere troppo complicata e inospitale, un luogo difficile in cui vivere. In questi luoghi commercianti, artigiani, contadini e paesani vivono a fatica una dimensione propria, ma spesso capita che proprio lì arrivi un soggetto che risulta estraneo: persone che giungono per caso oppure per lavoro, persone attratte dalla speranza di una nuova vita. Non conta il motivo per il quale vengono a trovarsi lì, in loro è evidente la difficoltà di entrare in sintonia con ciò che li circonda. Ed è allora che ci si rende conto della presenza di interstizi, spazi vuoti che non appartengono né a una dimensione né all'altra, spazi dove però i significati delle cose si intrecciano inevitabilmente, interagiscono e con la loro presenza chiariscono le dinamiche di quei "non luoghi", generati dalle città in fase di espansione o dai paesi in recessione, luoghi marginali che tra le loro strade vedono prendere forma storie di altri mondi. Questi sono racconti di paesi, di persone, di cose così. Sono racconti che mettono a fuoco contesti in cui ci sono solo minime soluzioni di continuità, piccole intercapedini che danno rilievo a realtà diverse, culture e tempi intesi come fasi di una transizione in corso, da un mondo all'altro.