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Società Editrice Romana

Si può scrivere un libro sul cognome Rossi?

Si può scrivere un libro sul cognome Rossi?

Enzo Caffarelli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 110

Il cognome Rossi è il numero uno in Italia. Ma in quale misura, con quale diffusione territoriale? Perché è così frequente e quali sono le motivazioni alla base della sua formazione e del suo... successo? Ed è destinato a mantenere il primato ancora per lungo tempo? (la risposta, scoprirete leggendo, è: no). Sono domande che il signor Rossi forse non si è mai posto, o forse lo ha fatto senza però trovare le risposte. E per signor Rossi qui s'intende non solo l'effettivo portatore di questo nome di famiglia, ma anche l'italiano-tipo, l'italiano- medio, l'italiano-qualunque, che da una sessantina d'anni – e non di più – viene generalmente battezzato proprio "signor Rossi". Ma quando si è avuta la percezione di questo primato e, poi, battezzato da chi e come? Ci sono dunque vari aspetti del cognome Rossi che questo libro propone e cerca di trattare in modo approfondito. Il primo è quello statistico-demografico: quanti sono i Rossi in Italia, come si distribuiscono, qual è il rapporto numerico con gli altri cognomi, perché si tratta del nome di famiglia più frequente in assoluto. Un secondo àmbito è quello etimologico e motivazionale. Infatti, se è chiaro il significato di Rossi, non sono sempre evidenti le ragioni per le quali il cognome si sia diffuso così ampiamente: ragioni legate a nomi personali, soprannomi, a significati simbolici che ci riportano indietro nel tempo. Un altro tema che il libro propone è quello del "signor Rossi" (spesso "signor Mario Rossi"), ossia della trasformazione di questo sintagma onomastico nell'italiano qualunque o anche nell'italiano sconosciuto. E dimostra quali poteri e influenze abbiano determinato la scelta di Mario Rossi come coppia onomastica record (ma erroneamente, verrete a sapere leggendo il libro), quali altre abbinate siano in realtà più frequenti e quali altre abbiano... rischiato di indicare l'italiano medio e qualunque. A questi capitoli si aggiungono quelli riguardanti Rossi nelle insegne stradali, nella toponomastica, nei marchi commerciali e altro ancora. Peraltro il "rosso" è presente in alcune centinaia di cognomi italiani, non solo in Rossi e Russo, o in Rossini e Rossetti, ecc. La prima appendice del volume è una sorta di dizionario che riporta quasi 500 voci, dove tutti questi nomi di famiglia sono analizzati nella loro formazione e distribuzione territoriale. Una seconda appendice si occupa di statistiche e di classifiche di frequenza a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, con vari riferimen ti alla diffusione di Rossi all'estero.
7,50

L'onomastica nel pallone. Quello che non sapete sui nomi e i cognomi dei calciatori

L'onomastica nel pallone. Quello che non sapete sui nomi e i cognomi dei calciatori

Enzo Caffarelli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 150

Che cosa c'entrano i nomi con il calcio giocato? Forse Pelé e Maradona sarebbero stati campioni di minor talento se si fossero chiamati in altro modo? Forse Messi e Cristiano Ronaldo giocherebbero diversamente se il primo cognome, marchigiano puro, non derivasse dal nome latino Messio e se il secondo, che richiama il ciclo cavalleresco di Carlo Magno (equivaldo a Rolando) non significasse "glorioso nella sua terra?". La risposta è no. Ma i nomi dei calciatori, soprattutto i loro cognomi sono quelli più ascoltati, pronunciati, scritti e letti, i più popolari. Mentre per le figure della politica, dello spettacolo, della cronaca nera e rosa, e degli altri sport i nomi davvero conosciuti da tutti sono a ben contare pochi, nel calcio sono migliaia. Bambini, giovani, adulti, anziani, uomini e donne, da generazioni ripetono quei cognomi... Televisione, radio, giornali, discussioni in famiglia, con amici e colleghi, e non soltanto al sabato, alla domenica e al lunedì. I cognomi dei calciatori sono talmente popolari che se vi chiamate allo stesso modo di un campione, ma anche di un giocatore di secondo piano, tutti vi associano a quel personaggio. Sono talmente popolari da far credere che i loro cognomi siano più diffusi degli altri. Anche se si tratta di cognomi curiosi, con significati particolari, qualche volta sgradevoli e che in altri contesti potrebbero suscitare imbarazzo. Da Martiradonna a Dell'Omodarme, da Cuccureddu a Pirlo... E anche se si tratta di significati "imprendibili", come certi tiri in porta. Tra una spiegazione e l'altra, anche di nomi di battesimo e di soprannomi, questo libro si occupa di pronunce corrette. Certo, difficili da imporre, ma bisognerebbe dire Debaua e non Dybàla, Zùgniga e non Zunìga, Benatìa e non Benassià, Hraff e non Croyff o Cruyff e perfino Bàresi e non Barési... E propone mille altre spigolature, da Totti il cognome che ... non esiste a Buffon che ha a che fare coi lupi e non con i buffoni, da Klose come Babbo Natale a Salah ovvero il (feroce) Saladino. Con qualche puntura di vespa nei confronti di certi vezzi delle telecronache, degli arbitri, dei bordocampisti e degli addizionali di porta. Senza dimenticare precisazioni sui nomi entrati nel vocabolario: come "la zona Cesarini" o "clamoroso al Cibali". Non esiste nulla di simile in Italia e nel mondo. La curiosità e l'amore per lo sport più bello del mondo vi guideranno nella lettura di questa originalissima proposta.
9,50

Acque

Acque

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 48

8,00

Nomi italiani nel mondo. Studi internazionali per i 20 anni della «Rivista italiana di onomastica»

Nomi italiani nel mondo. Studi internazionali per i 20 anni della «Rivista italiana di onomastica»

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2015

pagine: 494

In occasione del ventesimo anno di pubblicazione della «Rivista Italiana di Onomastica», fondata a Roma nel 1995, esce un volume monotematico della collana "Quaderni internazionali di RIOn", interamente dedicato ai nomi propri italiani presenti al di fuori dei territori italofoni, nel passato e nel presente. Il volume si articola in due sezioni principali, dopo le pagine introduttive e prima dei corposi indici finali. Nella prima, 19 studiosi in rappresentanza di Brasile, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Malta, Polonia, Romania, Spagna (in particolare Andalusia e Comunità Valenzana), Ungheria, presentano alcune peculiarità della presenza di nomi, cognomi e in misura minore toponimi e nomi commerciali italiani all'estero. La raccolta spazia dai nomi e cognomi degli universitari italiani in Francia nel Cinquecento alle presenze italiane in Gran Bretagna, dai processi di adattamento linguistico degli antroponimi italiani in Ungheria, Croazia, Romania, Spagna e Argentina, al complesso sistema delle denominazioni delle strade di Malta o in Brasile e in Argentina, dove gli italiani hanno lasciato tracce fondamentali per la storia e la cultura dei luoghi. E, ancora, dalle voci italiane presenti nnella lingua polacca, ai nomi dei ristoranti italiani in Germania, fino ai nomi di battesimo italiani che vanno di moda all'estero nel XXI secolo. Il volume conferma una delle indicazioni ricorrenti nella «Rivista Italiana di Onomastica», ossia l'interdisciplinarità dell'onomastica, che anche in questa occasione si lega alla storia, alla demografia, alla statistica, all'economia, alla lessicologia e lessicografia, alla letteratura, alla filologia. Sul perché sia stato scelto per i 20 anni della «Rivista Italiana di Onomastica» il tema dei nomi propri italiani nelle lingue e nei territori al di fuori dell'Italia, si sofferma nella presentazione Enzo Caffarelli: «Intanto volevamo proporre una monografia tematica, per evitare la dispersione che caratterizza altre simili raccolte. Poi ci è parso coerente far coincidere la partecipazione di autori di tutto il mondo con un argomento che riguardasse il loro Paese ma consentisse un legame con l'Italia: insomma, una dimostrazione dell'italianità e dell'internazionalità nello stesso tempo della rivista. Infine, per fornire un contributo mirante alla valorizzazione della lingua italiana, che gode di rinnovato prestigio nel mondo, e degli studi onomastici italiani, che sono sempre più numerosi e più conosciuti anche al di fuori dei confini nazionali». Scrive l'illustre storico della lingua italiana Luca Serianni nella prefazione, a proposito del periodico qui celebrato a livello internazionale: «Dire che la rivista ha avuto una parte di assoluto rilievo, direttamente o indirettamente, nella promozione dell'onomastica non è un tributo rituale al compimento dei suoi vent'anni: è un referto».
29,00

I borghi più belli del Mediterraneo. L'eterna seduzione del Mare Nostrum e del suo entroterra raccontata attraverso 135 località tutte da scoprire

I borghi più belli del Mediterraneo. L'eterna seduzione del Mare Nostrum e del suo entroterra raccontata attraverso 135 località tutte da scoprire

Claudio Bacilieri

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2015

pagine: 504

Seconda edizione per la guida «I Borghi più belli del Mediterraneo», che in 500 pagine e quasi 800 fotografie documenta il viaggio fatto dall'autore e dalla figlia Ginevra in 106 borghi di 15 Paesi, più altri borghi toccati in 9 diversi itinerari. Il viaggio si è svolto tra il 2011 e il 2014 in varie tappe da occidente a oriente, in senso antiorario. Partiti dalla costiera amalfitana, autore e fotografa hanno risalito verso nord il litorale tirrenico e il suo entroterra fino alla Liguria. Da lì sono andati nella Francia del sud, quindi in Spagna e, attraverso lo stretto di Gibilterra, in Marocco. La Tunisia ha esaurito la loro esperienza nel Maghreb: non hanno visitato in Algeria gli antichi villaggi costruiti sulla cresta dei monti della Cabilia, e hanno lasciato a una futura edizione anche la Libia e i villaggi nubiani dell'Egitto, che avrebbero ben figurato in questo volume. Dove, a parte il Libano, Cipro e la Siria, tutto l'Oriente mediterraneo è rappresentato, così come la Grecia e l'intera costa adriatica dall'Albania alla Slovenia. Qui il Mediterraneo finisce e iniziano le Alpi e la Mitteleuropa: sono quindi ridiscesi per la costa adriatica italiana, proseguendo lungo lo Jonio in Calabria e concludendo il percorso in Sicilia, davanti alla catte- drale di Cefalù. La compresenza in questo monumento di elementi bizantini, arabi e normanni dà un senso compiuto al viaggio: la bellezza dei borghi sta nell'intreccio e nel sovrapporsi delle culture, i cui segni non sono stati sacrificati sull'altare di uno sviluppo fuori controllo. La bellezza è un sentimento di meraviglia per l'esistenza, il brivido che ci scuote davanti a ciò che trascende le nostre vite: è sempre legata alla temporalità, al passaggio del tempo, sfiora la morte mentre cerca l'incanto e la vertigine dell'esistenza. A volere questo lavoro sono stati la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo , che l'ha finanziato, e I Borghi più belli d'Italia . Entrambe le associazioni sono impegnate nella tutela e valorizzazione del patrimonio dell'area con la maggiore «den- sità culturale» al mondo. In particolare, la pubblicazione nel 2011 della prima edizione di questa guida ha avviato un processo di aggregazione di diverse piccole comunità del Mediterraneo (italiane, spagnole, greche, maltesi, palestinesi, israeliane, croate) intorno a un'idea di bellezza. È nata così la «Conferenza per la creazione di reti nazionali dei Borghi più belli nell'area del Mediterraneo», che dal 2013 I Borghi più belli d'Italia organizzano a Cisternino in collaborazione con la Regione Puglia.
18,00

Un minuto oltre il futuro

Un minuto oltre il futuro

Carlo Bolli, Luigino Lorenzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2015

pagine: 274

Un intellettuale tormentato e disilluso incontra per un'intervista uno dei pochi imprenditori che in piena crisi economica riesce a far crescere la propria azienda. Vivono in mondi diversi e apparentemente non hanno nulla da condividere, se non il profondo affetto e la dolorosa nostalgia per un amico comune scomparso anni prima. Da quell'incontro avrà inizio un viaggio che partendo dalle memorie personali esplorerà luoghi dell'anima e storie collettive. Il primo, Carlo, sente allontanarsi i suoi riferimenti culturali, alla radice delle sue idealità e cerca di costruirsi faticosamente una propria originale visione del mondo; l'altro, Luigino, è ancorato con tenacia alla sua cultura contadina che continua a considerare un riferimento fondamentale per la sua storia umana e imprenditoriale. Carlo si sente tradito dalla storia, dalla società, dai suoi contemporanei, a cui aveva attribuito la capacità di cambiare, assieme a lui, il mondo per renderlo migliore; Luigino di fronte alle difficoltà che la vita gli propone non rimugina, si 'rimbocca le maniche con un unico scopo in testa: superarle. In uno dei loro primi dialoghi quando Carlo lo mette di fronte al problema della devastazione sociale causata dalla crisi economica con milioni di disoccupati e cassintegrati, Luigino risponde con lucido pragmatismo che la sua unica responsabilità da imprenditore è di salvaguardare il posto di lavoro ai 18 dipendenti della sua azienda. E poi il territorio: la Sabina, la Valle del Tevere con la sua storia e i suoi miti. "La mia terra è dove sono nato io, i miei nonni e i mie figli ed è questo il posto in cui voglio vivere e lavorare. La mia terra sono le mie radici", questo dice Luigino. Un piccolo 'fazzoletto di terra' che racchiude un racconto corale, un mosaico di voci che narrano in filigrana le storie di un antico passato e le aspettative per un domani ancora da inventare. "…un minuto oltre il futuro…" con stupefacente semplicità cerca quei punti fermi che possono aprirci al futuro.
12,00

Cirri d'argento e nuvole d'oro

Cirri d'argento e nuvole d'oro

Luigi Lemetti

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2015

pagine: 160

La poesia di Luigi Lemetti si potrebbe identificare con una corale empatica. È un sentiero che si dipana tra suggestioni e melodie orfiche. Poesia ricca di assonanza e di richiami letterari che rimandano spesso alla sorella del Pascoli con cui la mamma dell'autore, soleva affrontare lunghe passeggiate ristoratrici. Lemetti ripercorre quella strada, quasi a cogliere quegli echi lontani e farne a sua volta poesia. Poesia personalissima tuttavia: il suo abbraccio panteistico gli permette di indugiare nella contemplazione di un paesaggio dai colori impressionistici, sfondo di un rito come pagano: lo scorrere del torrente, il sussurrare di foglia a foglia, il gioco del vento con gli alberi. Tutto è collegato in sincrono e tutti sono spettacolo e spettatori al tempo stesso. Versi di limpida purezza espressiva e fortemente evocativi capaci di donare suggestione ed emozioni liberatrici.
13,00

The most beautiful villages of Italy. The charme of hidden Italy

The most beautiful villages of Italy. The charme of hidden Italy

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2015

pagine: 384

12,90

Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo

Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 1460

Il "Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo" (demim) è un'opera ideata e diretta da Tiziana Grassi, e si articola in 1.500 pagine con 700 lemmi-articoli e 160 box di approfondimento, 17 appendici monotematiche, 500 illustrazioni a colori e in bianco e nero. È frutto del lavoro di 168 autori, per lo più docenti universitari e rappresentanti di istituzioni e associazioni impegnate nell'àmbito delle migrazioni italiane all'estero, supervisionati da un consiglio scientifico di 50 esperti che rappresentano l'Italia e numerose altre nazioni. Il Dizionario racconta una pagina fondativa della storia italiana quale è stata la Grande Emigrazione tra Otto e Novecento e che giunge fino ai nostri giorni con migliaia di italiani che continuano a muoversi verso altre terre. Una pagina fatta di coraggio, sacrifici, sogni, conquiste e che ha visto partire oltre 27 milioni di connazionali, che oggi esprimono un portato di circa 80 milioni di oriundi (gli "italiani col trattino" sparsi nel mondo). Gli argomenti trattati appartengono tanto agli aspetti teorici, ai sistemi di valori, ai segni e ai simboli, ai sentimenti, alla psicologia, quanto a luoghi, fatti, oggetti concreti, ben circoscritti nel tempo e nello spazio. Articoli e appendici sono accompagnati da un ricchissimo corredo di illustrazioni, documenti storici di grande valore. Il Dizionario è rivolto a un pubblico vasto ed eterogeneo: a scuole, giovani, amministratori pubblici, operatori culturali e commerciali.
89,00

Grazia Deledda. Profilo linguistico della prima narrativa (1890-1930)

Grazia Deledda. Profilo linguistico della prima narrativa (1890-1930)

M. Rita Fadda

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 296

Il libro nasce dall'esigenza di offrire un'analisi sistematica sulla lingua di Grazia Deledda, anche alla luce del rinnovato interesse critico nei suoi confronti. I pochi studi esistenti affrontavano singoli fenomeni di lingua e stile: la necessità di un approfondimento, per indagare la qualità della prosa della scrittrice sarda in rapporto alla prassi e alla norma del periodo, si impone anche per verificare l'attendibilità di alcuni giudizi in merito espressi dalla critica più o meno recente, non di rado diffidenti e spesso badati su semplici impressioni. Nella vasta opera di Grazia Deledda questo saggio osservare in particolare la produzione giovanile, la più trascurata, compresa tra il 1890 e il 1903 (anno del celebre romanzo Elias Portolu). A ciascun aspetto, fonologico, morfologico e sintattico, è dedicato un capitolo; in un altro sono raccolte osservazioni sul lessico e ulle figure retoriche. Sebbene si tratti di una fase compositiva i cui esiti appaiono meno felici rispetto ai romanzi della maturità, è comunque un apprendistato ricco di spunti interessanti dal punto di vista linguistico, nel quale si riconosce anche la lenta (e faticosa) definizione di uno stile.
23,00

Il latino dei primi secoli (IX-VII a.C.) e l'etrusco

Il latino dei primi secoli (IX-VII a.C.) e l'etrusco

Giovanni Rapelli

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 240

Il volume propone due questioni fondamentali: il forte influsso linguistico esercitato dagli indigeni etruschi di Roma sui sopraggiunti pastori latini e la presenza nella lingua etrusca di due strati ben identificabili, uno di tipo anatolico-caucasico (più antico) e l'altro di tipo indoeuropoide. L'A. parte da un esame – il più accurato mai svolto fin qui –della fonetica etrusca, arrivando a conclusioni sorprendenti. Molti termini latini ai quali era vagamente attribuita un'origine etrusca assumono in questa ottica una veste etrusca più giustificata. La scarsità del lessico etrusco finora ricavato dalle iscrizioni e dalla famosa benda della Mummia di Zagabria è, purtroppo, di ostacolo a qualsiasi tentativo di interpretazione; tuttavia, si dispone di molti elementi nel latino, nella toponomastica delle zone colonizzate dagli Etruschi e nell'onomastica personale di Roma, che permettono di ricostruire con attendibilità voci etrusche non attestate. Le etimologie latine proposte nel corso del tempo risentono di un pesante condizionamento che si è dimostrato spesso fuorviante. I linguisti hanno ricercato quasi esclusivamente nel campo dell'indoeuropeo, effettuando molte ricostruzioni cervellotiche e in definitiva false. Dal quadro offerto da questo studio Rapelli cerca di far emerge una realtà finora poco compresa: il ruolo importantissimo che ebbe l'etrusco nella formazione del latino che poi diventerà il latino classico, la lingua del potente Impero di Roma. Il latino dei pastori nomadi del IX secolo a.C. era ben più povero di quello di sette secoli dopo. La lingua era allora ancora alquanto vicina all'indoeuropeo comune, e aveva probabilmente pochissimi concetti astratti; è l'etrusco che sovrapponendosi a essa la costringe ad arricchirsi, a espandersi intellettualmente, prima dell'arrivo del grecco che arricchirà ulteriormente il latino. Giovanni Rapelli si occupa da decenni di ricerche linguistiche e dialettologiche in particolare in relazione: monogenesi del linguaggio, indoeuropeistica, giapponese ed eschimese, lingua cimbra lingua retica, etrusco, dialetto veronese, toponomastica,; cognomi. Collaboratore di numerose riviste tra le quali «Cimbri/Tzimbar», «Archivio per l'Alto Adige» e «Rivista Italiana di Onomastica». Oltre 400 sono le sue pubblicazioni, compresi una ventina di volumi; è stato il primo studioso a proporre la parentela tra giapponese ed eschimese e a pubblicare trattazioni sistematiche dei cognomi veronesi e di quelli cimbri e vanno segnalati i suoi vari studi sulla toponomastica e l'odonomastica della città di Verona. Nel volume dedicato al rapporto tra l'etrusco e il latino dei primi secoli, accanto all'analisi vari antroponimi che consolidano la tesi della profonda penetrazione della lingua e della cultura etrusca a Roma, un notevole rilievo hanno quei toponimi della provincia veronese e delle aree vicine che l'Autore ritiene di origine etrusca; non solo perché appartengono alla zona in cui egli vive, ma soprattutto perché non sono mai stati discussi in precedenza, o gli si è data poca importanza.
18,00

Dal mondo alle parole. Definizioni spontanee e dizionari d'apprendimento

Dal mondo alle parole. Definizioni spontanee e dizionari d'apprendimento

Daniela Cacia, Elena Papa, Silvia Verdiani

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 256

A partire dalle spiegazioni che i bambini forniscono sul significato delle parole, estrinsecando le loro conoscenze e il loro vissuto, il volume indaga le diverse forme di definizione naturale, mettendole a confronto con le scelte lessicografiche impiegate nei principali dizionari dedicati al primo apprendimento linguistico. Accanto alle soluzioni proposte dai dizionari per bambini, si impone oggi il problema di trovare risposte adeguate per i sempre più numerosi allievi di cittadinanza non italiana presenti nelle nostre scuole. Il corpus di definizioni spontanee raccolto costituisce un repertorio di lingua autentica che, in sinergia con l'analisi condotta sulle opere esistenti, può orientare le scelte glottodidattiche e sostenere la progettazione e l'elaborazione di strumenti di consultazione innovativi.
23,00

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