Società Storia Patria Bari
Documenti riguardanti la Puglia nei registri di Alfonso il Magnanimo (dal 1428 al 1457)
Vilia Speranza
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 612
Transumanza e sanità in Capitanata. Contributo alle problematiche storiche
Lorenzo Pellegrino
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 142
Leone Mucci. Le ragioni di una svolta. Dalla militanza socialista all'illusione fascista e all'ultima utopia politica
Ernesto Volpicella
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 280
Guerra seguita nel regno di Napoli fra Francesci e spagnoli in ottava rima. Ms.CI. VII, 1075. Edizione emendata e commentata con note storiche e filologiche
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 544
Lucera tra Settecento e Ottocento. Atti del convegno di studi (Lucera, 20 gennaio 2024)
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 350
Vincenzo Maria Orsini. 350 anni dalla investitura
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 150
Ulivi e olio in alta Daunia. Notizie storico-giuridiche e paralipomeni del «Quaternus excadenciarum capitanate»
A. Mario Fiore
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 126
Atti dell'incontro di studio. IX Convegno Nazionale di studi su Federico II di Svevia. Torremaggiore (14 dicembre 2022)
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2025
pagine: 268
Usi civici e demanio ecclesiastico a Laterza: archivi e vertenze. Ricomposizioni digitali dell'Archivio del Capitolo
Libro
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2024
pagine: 320
Gli anni del Fascismo in Capitanata. Atti del Convegno Foggia 14-15 ottobre 2022
Giuseppe Trincucci
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2023
pagine: 800
L'Eucologio Borgiano greco 7: storia religiosa e cultura artistica a Soleto tra XIV e XV secolo
Roberta Durante
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2022
pagine: 200
Il Borgianus graecus 7, custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana, è un manoscritto realizzato a Soleto nella prima metà del XV secolo, nel fervore culturale e artistico fiorito alla corte del principe Giovanni Antonio del Balzo Orsini. Il contenuto del codice (eucologio con la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo, del quale è fornita l’editio princeps) esprime la fedeltà alla liturgia bizantina dei greci di Soleto e di Terra d’Otranto, che in questa si identificavano fortemente, anche nel XV secolo, dimostrandosi ostili a ogni forma di latinizzazione della propria cultura religiosa, come dimostra l’indagine sull’aspetto testuale. Il Borgiano per la peculiare ricchezza e raffinatezza del corredo illustrativo, per l’insolita controllata eleganza che fluisce con leggerezza nella lunghezza degli elaborati decori vegetali, nella brevità di alcune iniziali e nella ricercata creazione di preziosismi tardogotici e di iniziali figurate dal tratto pulito appartenenti ai medesimi carnet di pittori e miniatori attivi sui cantieri di fine XIV e inizi XV secolo (S. Caterina d’Alessandria, S. Stefano, Ss. Niccolò e Cataldo).
Le laudi mariane del seminario di Monopoli 1819
Pasquale Corsi, Gabriella Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storia Patria Bari
anno edizione: 2022
pagine: 190
Già nel primo volume di Poesie latine ed italiane recitate da giovani seminaristi nel duomo della città di Monopoli nell’anno 1786 (Levante Editori, Bari 2019) elogiavo il “certosino lavoro della professoressa Gabriella Moretti su un testo che svela una pagina ancora inedita di storia”, facendo “ulteriore luce sulle attitudini letterarie della città” e consentendo di fruire di “una pregiata antologia poetica monopolitana a stampa dell’ultimo quarto del Settecento” dedicata a Maria Santissima della Madia. I seminaristi del Seminario Vescovile di Monopoli, attivo, tranne qualche breve periodo, fino al 1964, erano soliti esibirsi, davanti al vescovo, in “accademie”, cioè in saggi finali, in cui davano prova delle loro eccellenti competenze letterarie, recitando componimenti in prosa o, più spesso, in versi latini e italiani, e persino greci, in lode della Madonna, attingendo dai modelli classici non solo forme e strutture metriche, ma persino interi versi, secondo la tecnica medievale del “centone”. L’uso delle “accademie” fu tipico della comunità dei dotti laici ed ecclesiastici dal tardo Rinascimento sino a tutta l’età barocca e al periodo neoclassico di fine ‘700.

