Editoriale Domus: Meridiani

È tempo di Oriente! "Meridiani" a dicembre ci porta in Thailandia, per un grande viaggio nella cultura dell'antico Siam e alla scoperta del volto più contemporaneo del paese. È soprattutto Bangkok a cambiare, con i suoi centri d'arte, la gastronomia (anche di strada) stellata, i mercati, i grattacieli. Dalla capitale ci dirigiamo a nord, seguendo il maestoso corso del Mekong, immersi in una natura lussureggiante, fino ai territori estremi di Chiang Mai e Chiang Rai, abitati da popolazioni autoctone che mantengono vive le tradizioni artigianali. Incontriamo le radici della religione buddista tra i templi del complesso monumentale di Ayutthaya, protetti dall'UNESCO. Impariamo l'arte del vero massaggio thailandese e ci immergiamo, infine, nelle acque scintillanti di Koh Samui e Phi Phi Islands.

Meridiani dedica questo numero a Lucca e al suo ricchissimo territorio. Oltre a un ampio reportage da "insider" dalla città-museo, i nostri inviati si sono inoltrati nella provincia per raccontarci le ville storiche della Lucchesia, i borghi medievali della Garfagnana, da Bagni di Lucca a Barga, la wilderness del Parco regionale delle Alpi Apuane, le architetture liberty di Viareggio. Una vera scoperta geografica riguarda la Versilia, non quella "turistica" della costa ma quella storica, in un itinerario che segue il fiume Versilia dalla foce di Forte dei Marmi a Stazzema, attraverso i comuni di Pietrasanta e Seravezza. Per chi è appassionato di cultura musicale (e naturalistica) ci siamo spinti sul lago di Massaciuccoli per ripercorrere i passi di Puccini e inoltrarci nel Parco regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, mentre per gli amanti dei sapori abbiamo approfondito con gli chef locali le ricette di tradizione di Lucca, a base di fagioli rossi, faro e castagne, e abbiamo assaggiato gli squisiti vini di Montecarlo.

Fino al 2026 Copenhagen è la Capitale europea dell’Architettura: dagli edifici più iconici della città (alcuni firmati da Bjarke Ingels, architetto internazionale e guest editor Domus 2025) parte il nostro viaggio in Danimarca, che ci porta a esplorare la sua regione più interessante: lo Jutland. Dopo la visita nel quartiere verde di Refshaleøen e un itinerario tra i locali più rinomati per gli smørrebrød, facciamo tappa nell’affascinante castello di Kronborg (quello di Amleto). Ci dirigiamo quindi ad Aarhus, seconda città del Paese, e al centro vichingo di Aalborg, dove il Kunsten Museum rappresenta un’altra importante opera di architettura moderna, con una bellissima raccolta di arte danese. Puntando sempre a nord, raggiungiamo il borgo marinaro di Skagen, dove si incontrano Mar Baltico e Mare del Nord, e proseguiamo lungo la costa fino a Hanstholm e al Parco nazionale di Thy.

Atene e Peloponneso. La capitale greca è la protagonista del numero di giugno di Meridiani. In attesa del ritorno a casa dei marmi del Partenone, quando finalmente il British Museum si deciderà a questa storica "riparazione", il primo focus della rivista sarà proprio la grande bellezza del recentissimo Museo dell'Acropoli, che oltre ai tesori archeologici ci propone una delle architetture più innovative della città. Troviamo poi cultura, nuovi quartieri, passeggiate sul Licabetto e le verdi colline che circondano la città, isolette da esplorare a piedi, e il meglio della gastronomia nel Mercato Centrale e nei ristoranti più tradizionali. Con qualche fuga (veloce, grazie alle nuove autostrade) nel vicino Peloponneso, per riscoprire le meraviglie antiche di Micene e la splendida natura della Penisola Di Mani. Un viaggio da programmare all'inizio dell'estate o anche fuoristagione, evitando comunque gli affollamenti dell'overtourism.

L'isola indipendente al largo della Cina è un vero e proprio scrigno di meraviglie naturali e di storia. Il numero di Meridiani, attraverso la penna e l'obiettivo dei suoi inviati, va alla scoperta delle architetture avveniristiche della capitale Taipei e degli storici monumenti di Tainan, segue l'itinerario lungo la selvaggia costa orientale, tra le culture tribali autoctone, viaggia tra gli arcipelaghi di Penghu e Kinmen in cerca di paesaggi e storie inedite. E ancora scopriamo le verdissime terrazze dove si coltiva il tè, inoltrandoci nell'interno dell'isola su un affascinante trenino; facciamo un trekking sullo Yu Shan, la cima più alta a quasi 4000 metri, immersa tra le foreste tropicali; entriamo nel vivo della cultura popolare taiwanese con il festival delle lanterne e nei coloratissimi Night Markets, dove si assaggia lo street food migliore del mondo.

Una città gioiello, che i restauri di grandi complessi monumentali e la riqualificazione di interi quartieri ha restituito all'antico splendore. Catania è sinonimo di Barocco, con le moltissime chiese e i palazzi oggi protetti nel Patrimonio dell'Unesco, ma il numero di Meridiani ne descrive anche le sorprendenti architetture Liberty, il complesso di archeologia industriale sorto sull'antica raffineria dello zolfo, i mercati tradizionali e la movida che vivacizzano la vita cittadina. Fuoriporta, saliamo sull'Etna, il vulcano madre, e seguiamo l'itinerario lungo la Riviera dei Ciclopi, tra Acitrezza e Taormina, per scoprire i più sorprendenti paesaggi del Mediterraneo disegnati dalla lava.

Tre città-mondo, tre anime - così diverse, eppure nel profondo così vicine - che consentono di leggere in filigrana la ricchezza e gli spunti di eccellenza della Federazione Svizzera. Il prossimo numero di Meridiani si fa in tre, e propone un viaggio inedito tra Zurigo, Berna e Basilea. Tre realtà urbane costantemente presenti nella della classifica Mercer delle dieci città più vivibili del mondo, tre città dalla storia antica eppure sempre all'avanguardia nell'innovazione, nel business, nella ricerca, nei modelli di gestione sociale, ma anche nell'arte e nella creatività (basti pensare all'eterna sfida tra Zurigo e Basilea a chi finanzia e ospita più istituzioni museali, a chi dà spazi e accesso a più opere d'arte, a chi può vantare il festival più partecipato e attrattivo...). Tre mete che accolgono con il rigore ordinato che, per tradizione, è uno dei "marchi di fabbrica" del paese, ma che poi si aprono, accolgono, coinvolgono, e mostrano con orgoglio i propri gioielli. Destinazioni per un viaggiatore raffinato, che richiedono una preparazione e un approfondimento se si vuole coglierne il meglio o evitare la dispersione, e hanno la rara capacità di poter essere una scelta intensa e suggestiva per un weekend (comodo il collegamento ferroviario con i principali centri del Nord Italia), ma svelano la loro arte del buon vivere a chi si può concedere permanenze di più lunga durata.

Questo numero di Meridiani ha un taglio inedito: non una meta, ma un filo conduttore, quello della bellezza. Un filo che tiene unite Perugia, Assisi e il Lago Trasimeno, punti geografici che danno nome al titolo, ma che vanno oltre la geografia. Siamo in Umbria, la direttrice che guida l'occhio è quella dell'Appennino, che segna il territorio e ha segnato la storia di questi luoghi. Luoghi di natura aspra e dolce, cuore della spiritualità (con il segno di san francesco che ha segnato l'anima di Assisi, e la sua architettura), dell'arte (dai magnifici affreschi della basilica superiore di Assisi alle opere di Duccio di Buoninsegna, Piero Della Francesca, Beato Angelico, Pinturicchio E Perugino alla Galleria Nazionale dell'Umbria, a Perugia) ma anche del buon vivere, tra i sapori forti della tradizione e le tante pregiate eccellenze locali, dal tartufo al cioccolato, di cui Perugia è capitale. Di dolcezza in dolcezza, il viaggio prosegue fino alle placide sponde del Lago Trasimeno, con l'anfiteatro di colli che lo confinano e un microclima che lo rende meta di piacevole relax per tutti i mesi dell'anno.

Dal Grand Canyon, alla Monument Valley, dal Glen Canyon alla foresta pietrificata. Terra di indiani, nel cuore del Far-West, l'Arizona si presenta agli occhi del visitatore con panorami naturali eccezionali, tra i più caratteristici al mondo. Questo Stato del Sud della federazione statunitense, al confine con il Messico, si distingue per la sua roccia rossa che il tempo e il vento hanno levigato dando vita alle forme più straordinarie, come giganteschi archi e guglie alte fino a 300 metri. Il prossimo numero di Meridiani vi porta alla scoperta del suo vasto territorio: la capitale Phoenix, con grattacieli incorniciati da montagne rocciose sullo sfondo; i celebri parchi nazionali, tra i più famosi degli Stati Uniti; le attrazioni sulla Route 66 verso la California; il misticismo di Sedona.

Blu, verde, rosso. Sono i tre colori che invadono gli occhi quando si pensa alle Baleari, gioielli mediterranei così vicini (e simili) alle nostre più familiari Sardegna o Corsica, eppure così lontane nell'immaginario: isole della vacanza 12 mesi l'anno, dove pochi chilometri, spesso solo qualche tornante, separano il caos delle località clou della movida da spiagge non colonizzate che ricordano il Caribe. Il prossimo numero di Meridiani svela il volto meno noto di Maiorca, Minorca, Ibiza, Formentera, quattro anime di un arcipelago tanto battuto quanto ancora da esplorare nei suoi angoli e luoghi più intimi, rigogliosi, con un clima che non è mai estremo e una qualità del vivere che esprime il meglio della cultura del Mediterraneo.

Una regione storica, e non (solo) geografica. È il tempo insomma e non lo spazio a tracciare i confini del Montefeltro. Un viaggio denso che attraversa un territorio posto all’incrocio tra Marche (la provincia di Pesaro-Urbino), Emilia Romagna (l’area occidentale della provincia di Rimini), Toscana (la parte più orientale della provincia di Arezzo) e la Repubblica di San Marino. Dalle spiagge dell’Adriatico alle foreste scoscese dell’Appennino, cullati dai dolci panorami delle colline che competono ormai, per bellezza e per qualità dell’offerta turistica, con altri “Shire” più celebri. Con mille curiosità e particolarità da vivere in qualsiasi stagione, tra rocche, borghi, natura. Città del gusto come Talamello e Sant’Agata Feltria note per il formaggio di Fossa e il tartufo bianco, la Pennabilli dei “luoghi dell’anima” di Tonino Guerra e la Novafeltria delle miniere e dei vecchi mulini. E poi le città che ancora vivono le vestigia delle signorie rinascimentali, Urbino e Pesaro dei duchi di Montefeltro, la Rimini dei Malatesta e molto altro ancora.

Un tuffo nel turchese delle acque caraibiche che circondano Repubblica Dominicana e Porto Rico. A far da filo conduttore tra i due Paesi, una storia che affonda le sue radici in un passato coloniale che ancora segna le architetture, le usanze, il melting-pot antropologico e la bellezza di una natura che le rende fragili mete da sogno per un turismo di massa. Perché tanto l’isola Hispaniola, la seconda caraibica più grande delle Antille dopo Cuba, quanto il piccolo arcipelago portoricano meritano un racconto che vada al di là del perimetro dei resort. Passeggiando attraverso le vie colorate dei quartieri coloniali di Santo Domingo e della vieja San Juan, magari cedendo alle golosità della cucina creola, scoprendo sorprendenti percorsi di trekking nel rigoglioso interno, tra foreste equatoriali, mangrovie, canyon, torrenti e grotte, o andando alla scoperta delle città minori e di paesini di pescatori lungo le coste. Accompagnati dalla musica e dai narratori che hanno raccontato al mondo l’anima e la storia (spesso dolorosa) di queste terre.