Editrice Bibliografica: Biblioteconomia e scienza dell'informazione

Nella vulgata comune il termine “interoperabilità” può apparire complesso, astruso, come qualcosa da relegare solo a una ristretta nicchia di tecnici iperspecializzati. I più penseranno che questo termine non li riguardi affatto, ma insieme all’autore scopriremo che l’interoperabilità riguarda ognuno di noi in quanto utenti del web e, soprattutto, che essa, oggi, caratterizza la nostra capacità concreta di agire quali fruitori globali di contenuti e sistemi digitali diversi tra loro, con l’obiettivo di reperirli e utilizzarli nel modo migliore possibile e con il minor sforzo (e dispendio di risorse, in particolare di tempo). Il fatto è che, semplicemente, non ci rendiamo conto di quanto l’interoperabilità ci aiuti ogni giorno perché la sua caratteristica principale è proprio quella di operare in modo del tutto trasparente all’utente finale, rendendo possibile la nostra esperienza digitale.

Il libro affronta uno dei temi più delicati per le biblioteche universitarie italiane: la revisione delle collezioni. In un contesto di crescita delle risorse elettroniche e scarsità di spazio, il volume propone un approccio pratico, basato sui dati per identificare cosa conservare e cosa rimuovere, superando resistenze culturali e vincoli normativi. Ispirato da studi internazionali ma centrato sulla realtà italiana, offre strumenti utili a bibliotecari, dirigenti e decisori, con l'obiettivo di migliorare l'accesso alle risorse, razionalizzare gli spazi e restituire centralità agli utenti. Un contributo necessario per ripensare le collezioni accademiche in modo consapevole e sostenibile.