Edizioni dell'Orso: Centro interuniversitario per gli studi di letteratura italiana in Piemonte «Guido Gozzano - Cesare
Il canzoniere smembrato. Le poesie del disamore di Cesare Pavese
Cristofari Gioele
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2021
pagine: 144
"Lungo un solco autorevolmente tracciato da Isella («le edizioni del puro testo critico [...] hanno fatto ormai il loro tempo»), Il canzoniere smembrato rappresenta, oltre che la prima edizione critica di un testo pavesiano edita in tipografia, il tentativo di portare avanti uno studio sintetico in cui lo scrupolo filologico costituisca il momento fondante di un più ampio, e inestricabile, interesse critico. Oggetto di tale interesse sono le Poesie del disamore: «scarto» (ma «organico») del capolavoro di Lavorare stanca, progressivamente organizzato in sistema dal 1934 al 1938, rimasto inedito per anni e finalmente smembrato in sede editoriale, il canzoniere consiste soprattutto in (...)'."
Cesare Pavese. Dialoghi con i classici. Atti del convegno (3-4 novembre 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2021
pagine: 212
'Il 27 agosto 1950 Cesare Pavese moriva suicida in una camera dell’albergo Roma. Sul comodino, una copia dei Dialoghi con Leucò con il celebre congedo: «Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese». Un’altra copia del libro, oggi conservata nei locali dell’Università di Torino, reca la dedica, datata «nov. ’47», a Bianca Garufi, interlocutrice privilegiata dei dialoghi: «a Bianca – Circe – Leucò. Pavese». Muovendo idealmente da questi due volumi, in occasione dei settant’anni dalla morte dello scrittore il Centro interuniversitario per gli Studi di Letteratura Italiana in Piemonte «Guido Gozzano – Cesare Pavese» ha promosso il convegno di studi intitolato Cesare Pavese. Dialoghi con i classici (3-4 novembre 2020).'
«Anche di romanzatura si deve vivere». Carteggio Pavese-Micheli (1942-1950)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 156
'Quando, nel 1942, Silvio Micheli inviò a Einaudi la proposta di pubblicazione di Aspra terra, ricevendone un rifiuto, non poteva immaginare che quell’insuccesso avrebbe comunque aperto due capitoli importanti della sua vita letteraria: la collaborazione con l’editore torinese, culminata dopo una lunga gestazione con la pubblicazione di Pane duro (1946, Premio Viareggio); e un serrato confronto letterario con l’incaricato della lettura del suo manoscritto, Cesare Pavese. Il carteggio tra Pavese e Micheli, che qui si pubblica per la prima volta in forma integrale, andrà avanti con alterna assiduità fino al 1950: e mette a confronto due modi non alternativi, ma diversi, di intendere la letteratura. Di Micheli, Pavese apprezza la “dostoevskijanità” e il nerbo: ma lo mette in guardia dal rischio dello “spappolamento”, della “diarrea”. “Le parole non ti costano”, scrive nella lettera del 14 agosto ’43. Per Pavese, invece, le parole costano. Un documento prezioso per ricostruire un episodio importante della storia culturale italiana, per conoscere meglio un (...)'.
«Noi non siamo come i personaggi dei libri». Carteggio (1949-1950)
Cesare Pavese, Nicola Enrichens
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 152
"Il dialogo tra Cesare Pavese e Nicola Enrichens è alimentato soprattutto da un breve ma intenso scambio epistolare, molto importante, come ebbe a scrivere Italo Calvino, perché in esso «Pavese s’era messo a discutere delle cose che gli stavano più a cuore, fatto che non gli succedeva quasi con nessuno». Nicola Enrichens, dopo un primo incontro in un pomeriggio di metà giugno del 1949, manda a Pavese le sue poesie, ascolta i suoi consigli ruvidi ma puntuali, discute con lui di poetica e di amori letterari. Contemporaneamente, fa il direttore didattico, insegna, prepara per il concorso giovani insegnanti, inizia il suo impegno politico. Non è solo un letterato. È, mazzinianamente, uomo di pensiero e di azione."
Trilogia: Libro postumo-Fuoco grande-Il fossile
Cesare Pavese, Bianca Garufi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 196
'Nella primavera del 1946 Bianca Garufi scrisse a quattro mani con Cesare Pavese il «romanzo bisessuato» Fuoco grande, pubblicandolo solo nel 1959; lo proseguì, a distanza di anni, con Il fossile (1962), testo che conserva le due voci narranti (quelle di Silvia e di Giovanni) ma che è opera della sola Bianca (sua la traduzione in francese, Le fossile, Mercure de France, 1965). Protagonista di entrambi i romanzi è Silvia, personaggio centrale già del primo romanzo della Garufi, Libro postumo, fino ad oggi inedito, per il quale Pavese aveva scritto una bella prefazione allorché si pensava di pubblicarlo, paragonandolo addirittura alla Vita Nuova e parlando di «visioni», di «trasfigurazione delle persone in angeli», di «libro della maternità».'
Parole d'arte, d'amore e di guerra. Lettere a Vittoria Cocito (1913-1917)
Domenico Buratti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 672
"Le «parole d’arte, d’amore e di guerra» inviate da Domenico Buratti, pittore e poeta, a Vittoria Cocito, pittrice e sua futura moglie, coprono il periodo che va dagli inizi del loro rapporto (marzo 1913) alla cattura di lui nell’ottobre 1917. Si tratta di un epistolario di grossa mole (più di trecento invii in meno di cinque anni), ricchissimo di informazioni di carattere biografico, artistico, storico e culturale, sorretto da una costante tensione sintetica e da una scrittura espressiva e personale. Oltre a contribuire in modo significativo alla ricostruzione di un ambiente intellettualmente vivace come quello della Torino del secondo decennio del Novecento, queste lettere illustrano l’esperienza artistica e umana di Buratti e offrono uno sguardo imprescindibile sulla sua officina pittorica e poetica: il carteggio contiene infatti dati preziosi sulla genesi delle opere coeve e centinaia di versi, per i quali Vittoria non è solo la lettrice privilegiata, ma anche (e sempre più) la testimone e la consulente del lavorìo verso l’eventuale pubblicazione."

