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Edizioni di Storia e Letteratura: Biblioteca del XVIII secolo

Lettere a Bonomo Algarotti. Volume Vol. 1

Francesco Algarotti

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2025

pagine: 316

La corrispondenza tra Francesco Algarotti e suo fratello maggiore Bonomo copre un ampio arco cronologico (1729-1764): le lettere raccolte in questo volume si distendono lungo il decennio 1729-1738, durante il quale la guerra di successione polacca travolge i fragili assetti politici della Penisola e rimette in gioco quello europeo, stabilito solo provvisoriamente dalle paci di Utrecht e Rastatt. Il carteggio rende soprattutto possibile la ricostruzione della cultura di Francesco Algarotti, nutrita di letture, frequentazioni e luoghi visitati, ma testimonia un rapporto fraterno in cui interessi economici e politico-diplomatici si intrecciano agli affetti, senza cancellare le tensioni tra Bonomo, dedito all’amministrazione del patrimonio familiare, e Francesco, determinato ad appagare la propria curiosa intelligenza seguendo le strade del mondo. Infatti proprio in questi anni Francesco Algarotti completa la formazione bolognese e si avventura per le strade del mondo con l’entusiasmo e la curiosità di un ‘uomo nuovo’. Rimaste inedite per quasi tre secoli, le lettere si offrono ora in edizione commentata a un lettore desideroso di ripercorre l’esistenza eccezionale del loro autore e di integrare con nuove tessere il quadro culturale degli anni Trenta del Settecento. Il volume si inserisce nel progetto di edizione dell’epistolario di Algarotti, che prende le mosse dalla esigenza di valorizzare il significato culturale che il ‘cigno di Padova’ ebbe nella cultura europea del suo tempo.
48,00 45,60

Il lungo Settecento tra Italia, Europa e mondo. Studi per Antonella Alimento

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2025

pagine: 216

Risultato finale di un seminario laboratoriale organizzato a Pisa nella primavera del 2023, questo volume rappresenta un omaggio al lungo e fruttuoso magistero di Antonella Alimento, nonché un’occasione per riflettere sui recenti sviluppi della ricerca storica rispetto al lungo Settecento. Frutto di intense giornate di studio, i saggi qui presentati dai suoi allievi offrono nuove prospettive e approfondimenti su un periodo storico cruciale ed esplorano diversi aspetti della storia moderna, dalla storia economica e sociale alla diplomazia e alla storia delle idee. Riflettono così la varietà degli interessi coltivati da Antonella Alimento e, ponendosi saldamente nel solco del rigore metodologico e dell’originalità che ne ha caratterizzato gli studi, testimoniano il suo contributo alla promozione della ricerca e alla formazione di una nuova generazione di storiche e di storici.
34,00 32,30

Norma e contestazione nel XVIII secolo

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2023

pagine: 444

‘Norma’ e ‘Contestazione’ rappresentano componenti cruciali dei linguaggi e dell’agire del secolo dei lumi e delle riforme. Considerato un periodo di stabilità e di transizioni graduali, i saggi raccolti in questo volume offrono una visione originale del Settecento fatto di ribellioni collettive e rivolte individuali che si esprimono attraverso forme di contestazione di assetti sociali e di potere nei campi più disparati: religione, politica, economia, diritti, canoni letterari ed estetici. Dovunque ci si imbatte in norme – scritte o implicite – e dovunque nei tentativi di scardinarle.
58,00 55,10

Il progetto di catasto generale nella Toscana del Settecento. Una polemica sulla riforma leopoldina

Katsunori Onishi

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2022

pagine: 238

Le ricerche sulla storia fiscale dell’Europa moderna evidenziano l’importanza della compilazione del catasto generale nelle riforme del ’700, sottolineando il suo ruolo nel consolidamento del potere statale e nella limitazione delle autonomie locali. L’autore si concentra sul caso probabilmente più emblematico, quello toscano: la redazione di un unico catasto comune in tutto il Granducato fu proposta fin dai primi anni dell’epoca leopoldina, ma il progetto – che pose fine al tentativo di riforma ispirato agli ideali fisiocratici – fu infine abbandonato nel 1784, senza che evidenze storiche ne esplicitino le reali motivazioni, ma che le indagini qui condotte lasciano emergere con ogni evidenza.
38,00 36,10

L'invenzione del passato nel Settecento

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2022

pagine: 464

Nel corso del Settecento il passato è riscoperto e al tempo stesso reinventato attraverso una grande varietà di pratiche e metodi, che spaziano dalla ricerca antiquaria alla costituzione di musei, da proposte storiografiche, filologiche e giuridiche all'appropriazione ideologica e filosofica di particolari ambiti della tradizione. In questo volume di saggi vengono proposte ricerche mirate sulla dilatazione degli usi della storia ai fini di proposte sociali, politiche, culturali, giuridiche, economiche, filosofiche, per il presente e per il futuro.
48,00 45,60

Umanità contesa. L'apologetica di Giambatista Roberti contro il «filosofismo»

Alessandro Tuccillo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 208

Le Annotazioni sopra la Umanità del secolo decimottavo (1781) del gesuita bassanese Giambatista Roberti (1719-1786) evidenziano un tratto fondamentale dell’apologetica settecentesca: l’offensiva cattolica contro l’emancipazione dell’uomo attraverso se stesso proposta dagli illuministi. Di fronte alla diffusione del «filosofismo», Roberti intendeva ricondurre il sentimento di «Umanità» nell’alveo della carità cristiana. Le Annotazioni erano una risposta all’articolo Humanité dell’Encyclopédie e, più in generale, all’umanesimo degli illuministi inscritto nella finitezza terrena dell’uomo, dei suoi inviolabili diritti naturali. La Lettera sopra i Negri, pubblicata da Remondini insieme alle Annotazioni nel 1786, era una sorta di capitolo aggiuntivo di questa contesa sull’«Umanità» tra cattolicesimo e Lumi: Roberti contrapponeva all’antischiavismo dei philosophes l’esortazione ad «ammaestrare nel Cristianesimo» gli schiavi africani trasportati nelle colonie europee in America. A partire dai temi discussi nelle Annotazioni e nella Lettera sopra i Negri, il volume propone un’indagine sulla genesi e sullo sviluppo dell’apologetica di Roberti contro il «filosofismo». Il saggio è corredato dall’edizione commentata dei due testi.
24,00 22,80

Il popolo nel Settecento

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2020

pagine: 376

Nel corso del Settecento il concetto di «popolo» è sfuggente e poco indagato, anche se ben presente nella riflessione politica e filosofica del tempo. Scarso rimane, in particolare, il contributo storiografico italiano alla conoscenza delle strutture materiali e mentali della vita popolare, tema considerato forse secondario rispetto alla cultura delle élite. Eppure la produzione di rappresentazioni del e di discorsi sul 'popolo' è centrale nella politica e nella cultura europea del XVIII secolo, e lo diventa sempre più negli ultimi decenni, fino a quando gli eventi rivoluzionari conferiscono un inedito protagonismo a gruppi sociali che fino a quel momento sembravano relegati ai margini della vita pubblica. Questa raccolta di saggi tenta, quindi, di approfondire queste tematiche e di colmare il vuoto storiografico, proponendo una rinnovata riflessione sui termini 'popolo' e 'popolare', sulle realtà storiche cui tali concetti erano e sono riferiti, sulle varie forme di interazione tra ceti e gruppi diversi.
48,00 45,60

La rete prosopografica di Johann Joachim Winckelmann. Bilancio e prospettive

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: XIV-224

Rispetto alle indagini basate sulle reti epistolari, quelle incentrate sulle reti prosopografiche – vale a dire sulle reti di rapporti interpersonali con la ricostruzione di ‘biografie collettive’ – riescono a dare conto di una più fitta trama di scambi individuali che è documentata non solo dalle corrispondenze conosciute degli attori coinvolti, ma anche dai contatti personali diretti, ritenuti dalla moderna teoria dei transferts culturali altrettanto importanti. Attraverso l’applicazione di questo metodo di indagine, è possibile comprendere in profondità e tracciare il preciso perimetro delle relazioni interpersonali intrattenute dal grande storico dell’arte e archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann nel corso della sua vita.
38,00 36,10

Il Settecento e la religione

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: 470

Letto da alcuni studiosi come il momento fondativo della laicità, da altri soltanto come fase di cauto rinnovamento delle idee e delle istituzioni religiose, il Settecento presenta spinte contraddittorie: da un lato, la difesa della tolleranza religiosa; dall'altro, la riproposizione di forme dogmatiche delle fedi o addirittura atteggiamenti di fanatismo. Prendendo atto di tali letture contrastanti e tenendo conto delle profonde trasformazioni del secolo, il volume intende soffermare l'attenzione sui rapporti reciproci tra questi cambiamenti e la sfera religiosa.
48,00 45,60

Gli Illuministi e i demoni. Il dibattito su magia e stregoneria nel Trentino all'Europa

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: 200

Fantasmi e vampiri, la stregoneria, poteri e natura dei demoni, scienza e magia: a metà Settecento il Trentino fu al centro di una delle principali controversie sul sovrannaturale di tutto l’Illuminismo. Si stamparono trattati, si scambiarono corrispondenze. E il dibattito non fu isolato, ma si sviluppò nel contesto di una più ampia discussione europea, che ben restituisce l’essenza del messaggio dei Lumi. Uno sguardo inedito su aspetti finora trascurati, su fonti e ricezione di un dibattito che dal nord Italia si estese a tutt'Europa.
28,00 26,60

Agli albori delle democrazie moderne. Filippo Mazzei (1730-1816)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2018

pagine: VI-232

Personalità poliedrica, mercante e memorialista, Filippo Mazzei rappresenta un tramite essenziale tra età delle riforme e delle rivoluzioni del tardo Settecento e l'Ottocento italiano. La sua figura è qui indagata in dieci saggi che ne illustrano le funzioni di mediatore culturale e politico tra le due sponde dell'Atlantico e in Polonia, scandite fra la partecipazione diretta alla Rivoluzione americana e la radicalizzazione sociale e ideologica della Rivoluzione francese. A Parigi ebbe compiti d'informazione al servizio di Stanislao Augusto Poniatowski, re di Polonia, in una fase delicatissima per la storia del paese, e, agli inizi degli anni Ottanta, era tornato nella patria d'origine - la Toscana - dove riportò le novità americane al granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena, dal 1790 imperatore Leopoldo II. I contributi raccolti delincano il quadro internazionale della vicenda cosmopolita di Mazzei, i rapporti con figure e circoli eminenti della Francia prerivoluzionaria, gli interventi sulla stampa periodica e l'opera di difesa e propaganda della società americana svolta nei quattro volumi delle "Recherches historiques et politiques sur les États-Unis de l'Amérique septentrionale" del 1788, cui contribuirono Thomas Jefferson e Condorcet. Ne risultano valorizzati molti aspetti meno noti dell'attività di Mazzei, quali i legami con la massoneria, l'apporto critico al dibattito sull'abolizione della schiavitù e la riflessione su moneta, finanze e credito al chiudersi del XVIII secolo.
38,00 36,10

Di una riforma d'Italia ossia dei mezzi di riformare i più cattivi costumi, e le più perniciose leggi d'Italia (1767)

Carlantonio Pilati

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2018

pagine: CLXII-486

Esponente di punta del movimento riformatore, l'illuminista trentino Carl'Antonio Pilati (1733-1802) pubblicò nel 1767 la sua opera maggiore, "Di una riforma d'Italia": si tratta di un'opera splendida nel suo furore dialettico e nella sua vis polemica che, probabilmente, insieme alle "Meditazioni sulla felicità" di Pietro Verri e a "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria rappresenta e scandisce il tono più alto del pensiero politico italiano dell'età dei Lumi, nel quadro del più vasto Illuminismo europeo. Essa suscitò la più viva ammirazione di Pietro Verri e del patriarca dei Lumi, Voltaire. Pilati auspicò, con invincibile tenacia, un vasto e concreto processo di razionalizzazione dei rapporti tra lo Stato e le istituzioni ecclesiastiche e, dunque, di laicizzazione del potere e della politica. Qui si propone la prima edizione del testo, preceduta da un'ampia Introduzione del curatore.
58,00 55,10

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