Edizioni Erasmo: I quaderni di storia del cinema
Furio Scarpelli. Pennello, china e macchina da scrivere
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2021
pagine: 276
Il sorpasso. La sceneggiatura di Scola e Maccari
Massimo Ghirlanda
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2019
pagine: 320
Miraggio di un film. Carteggio De Castro-Rossellini-Zavattini
Maria Carla Cassarini
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2017
pagine: 240
Dall’idea di girare un film tratto da Geopolítica da Fome (1952 - tradotto in Italia nel 1954 col titolo Geografia della fame), uno dei libri più conosciuti del sociologo brasiliano Josué De Castro, nasce un progetto di portata internazionale che vede come protagonisti i massimi esponenti del neorealismo italiano Zavattini, Rossellini e Sergio Amidei insieme all’autore del saggio in questione, Deputato al Parlamento in Brasile, Fondatore e Presidente dell’Associazione Mondiale di Lotta contro la Fame, nonché ex Presidente del Consiglio della FAO. Ma come può un’impresa umanitaria, nata dal desiderio di sensibilizzare la popolazione mondiale sulla grave situazione di carenza alimentare in cui versa ancora gran parte dell’umanità, costituire anche un’occasione di rinnovamento culturale e di nuove prospettive cinematografiche? È quanto cercherà di approfondire questo “quasi-romanzo epistolare”, che si sofferma inoltre a scandagliare i rapporti tra i suoi protagonisti e le varie case di produzione, compresa la Arco-Film del livornese Alfredo Bini, per giungere non solo a definire i motivi che hanno costretto ad abbandonare un’opera tanto ambiziosa, bensì a rintracciare quanto oggi ne rimane (anche in ambito filmografico), riportando corrispondenze, interviste, testimonianze e altri documenti inediti provenienti dall’Archivio “Cesare Zavattini” di Reggio Emilia e dall’Archivio di Adriano Aprà (tra i maggiori esperti di Rossellini).
Ovosodo. La sceneggiatura di Virzì, Bruni e Scarpelli
Massimo Ghirlanda, Federico Govoni
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2017
pagine: 406
Nel ventennale di Ovosodo, uno studio condotto da Massimo Ghirlanda e Federico Govoni sulla genesi della sceneggiatura finale del film. Attraverso l’analisi del testo, emerge la continuità con l’universo culturale artistico e politico che appartenne a Furio Scarpelli, maestro di Virzì e Bruni. Al tempo stesso, gli autori rintracciano l’eredità della commedia all’italiana, l’uso dell’ironia e il sottotesto politico, il confronto con i grandi modelli del romanzo di formazione, partendo da Dickens. Arricchiscono il libro i contributi di Marco Sisi e di Giacomo Scarpelli, disegni inediti di Paolo Virzì, foto di scena di Italo Tonni e, per gentile concessione, dipinti di Furio Scarpelli e di Federico Maria Sardelli.
L'armata Brancaleone. La sceneggiatura
Age, Furio Scarpelli, Mario Monicelli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2016
pagine: 364
Per festeggiare il cinquantesimo del film Edizioni Erasmo ha pubblicato: L'armata Brancaleone. La sceneggiatura. Il volume è curato da Fabrizio Franceschini, professore ordinario di Linguistica italiana presso l'Università di Pisa, che analizza, con un'ampia introduzione e le consuete e accurate note della collana (diretta da Massimo Ghirlanda), la sceneggiatura originale scritta da Mario Monicelli, Age (Agenore Incrocci) e Furio Scarpelli. La presentazione è stata affidata al medievista Franco Cardini, la postfazione è di Giacomo Scarpelli, figlio di Furio.
In nome del popolo italiano. La sceneggiatura
Age, Furio Scarpelli
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2014
pagine: 312
"Di quale misteriosa essenza è portatrice quest'opera, sceneggiata dalla stessa coppia dei 'Soliti ignoti', Age e Scarpelli, e diretta da Dino Risi? Forse l'impedimento viene proprio dalla sua sostanza epocale - che del resto è ciò che la rende appetibile per un rifacimento - il suo precorrere, il suo rimanere avanguardia nell'indagare e nel giudicare la nostra società. Conosciamo la storia degli Stati Uniti prevalentemente grazie ai film che l'hanno raccontata. Conosciamo un po' meglio la storia d'Italia con l'aiuto di alcuni buoni film che hanno provato a descriverla e anche a farne satira. Dentro 'In nome del Popolo Italiano' era stato calato, fin dal 1971, molto, quasi tutto: il rapporto nascosto tra potere politico e potere finanziario, la corruzione morale del libero mercato, l'abusivismo edilizio, la questione dell'autonomia della magistratura, e poi il montare dell'inquinamento nel mare e nelle città, il traffico di ragazze sedotte dal miraggio di denaro e successo, e, persino, la degenerazione del tifo calcistico. Nel corso degli ultimi decenni nessuno dei problemi è stato risolto e forse è proprio per questo che non occorrerebbe un remake, basterebbe vedere o rivedere il film che di essi svelava la genesi, oppure leggere questo volume che ne contiene il testo, curato con passione e scrupolosità da Massimo Ghirlanda. In un'età in cui la preponderanza dei mass-media confeziona una visione falsata della realtà..." (Dalla Prefazione al volume di Giacomo Scarpelli)
«Il Sorpasso». La sceneggiatura
Ettore Scola, Ruggero Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2012
pagine: 184
Per la prima volta, dopo cinquant'anni, viene pubblicata la sceneggiatura del Sorpasso nella collana "I Quaderni di Storia del cinema" del Centro Studi Commedia all'italiana di Castiglioncello. Il libro è curato da Massimo Ghirlanda al quale Ettore Scola ha affidato la sceneggiatura originale, che s'interrompe alla scena 25 per proseguire con il trattamento del film. L'originalità del volume risiede nell'impostazione filologica con la quale la sceneggiatura viene esposta e commentata da Ghirlanda: la trascrizione è fedele sin dall'impaginazione del libro (ad ogni scena abbiamo il cambio pagina) - ed è corredata da un apparato essenziale di note che, oltre a fornire indicazioni per l'approfondimento, esalta il fascino del testo. A ben vedere, il libro si rivela un'attenta ed accurata operazione didattica che analizza i tre passaggi di lavoro in parallelo: il trattamento, la sceneggiatura e il girato. Segue un'appendice con schede sugli autori Scola e Maccari, curiosità sul film di Risi e un contributo di Federico Lenzi che, partendo dalle suggestioni delle canzonette di quegli anni - come peraltro accade nel film - ricostruisce il contesto storico degli anni del boom.
La storia del cinema. I capolavori
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2011
pagine: 80
Diceva, Fellini, di aspettare con ansia Natale perché vedeva i film di Charlot. Truffaut amava ripetere che aveva deciso di fare cinema dopo aver visto Quarto potere. Ci possono essere film belli o brutti, di successo o meno, di certo ci sono opere fondamentali, che è doveroso conoscere. E, soprattutto, interrogare. Per capire cosa renda esemplare un'opera cinematografica. E concludere che la domanda non trova (ancora) risposta, neppure dopo averli visti, i capolavori. Inizia così il percorso voluto dal Centro studi commedia all'italiana. A partire dall'idea di scrivere una rassegna, come una sorta di antologia visiva di Storia del cinema, senza pretesa di fissare canoni, anzi con il desiderio di provocare riflessioni e stimolare il gusto per la ricerca e lo studio di aspetti legati ai contenuti e al linguaggio cinematografico. Ogni capitolo è preceduto da una lezione, affidata a Valentino Davanzati e Vita Maria Nicolosi che si sono confrontati sul tema affascinante, quanto impervio, di Che cos'è un capolavoro. Nel tentativo di tracciare le possibili caratteristiche del capolavoro, si moltiplicano gli interrogativi che illuminano, in continuo chiaroscuro, le opere presentate: Aurora di Murnau, Tempi moderni di Chaplin, Quarto potere di Welles, 8 e mezzo di Fellini, 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, fino alla Grande guerra di Monicelli.