Edizioni Voilier: Diari di bordo

Frida Kahlo è considerata una delle principali icone del movimento rivoluzionario messicano e di quello femminista a livello mondiale. La sua arte pittorica fu incentrata principalmente sulla narrazione della propria vita, delle sue emozioni più intime, delle tradizioni del suo amato Messico. Dal carattere volitivo e determinato, dimostrato sin dalla più tenera età, rappresenta, forse più di ogni altro personaggio femminile, l’emancipazione e l’autoaffermazione, fondate sull’esaltazione delle proprie diversità.

Il panorama che il Presidente nota dall'alto del Colle, osservatorio privilegiato del Paese, consente di valutare globalmente i fenomeni che si manifestano nei Territori e nelle Istituzioni, con l’immagine dell'Italia che si impegna nel coraggio della democrazia.

Padova, 1967. Tazio è un bel giovane, frequenta l’ultimo anno di Medicina e Chirurgia, si innamora facilmente delle donne e la passione che nutre per le barche e il mare stimola frequenti navigazioni della sua mente fantasiosa in luoghi esotici e in avventure immaginarie. Trova anche il tempo per svolgere attività politica all’interno di un partito ed è grazie alla sua attiva militanza che gli viene offerto viaggio e soggiorno in Siria in occasione di un Convegno Internazionale della Gioventù Comunista. Quando, arriva a Damasco, traboccante di ingenui entusiasmi e di vaghe aspettative, non pensa, non può nemmeno lontanamente immaginare che di lì a breve diventerà una pedina nel grande, cinico gioco delle Superpotenze. Finirà intrappolato in una rete di intrighi internazionali che lo condurranno, sconvolto dall'amore per una donna misteriosa, a essere protagonista delle più incredibili avventure. A bordo di una goletta, partendo dalle coste della Turchia e passato il Canale di Suez, scenderà il Mar Rosso fino alle isole Dahlak, per giungere poi, in un crescente drammatico, fino a Gibuti.

La parte giusta non è un luogo dove stare, ma un orizzonte da raggiungere; la forza delle mafie sta fuori. Una riflessione sull'oggi, per dare speranza e stimoli, prende avvio da alcune parole di vita: cultura, responsabilità, percorso, soprattutto legalità. Bisogna conoscere il male e contrastare il degrado.

L'inizio del 1980 era stato segnato dall'assassinio di Piersanti Mattarella, a Palermo, proseguito con il vile, mortale agguato all'ing. Sergio Gori, a Mestre, e con il martirio di Vittorio Bachelet, a Roma, sulle gradinate della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università «La Sapienza». Il "viaggio" del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a poche settimane da tali sconvolgenti assalti terroristici, in Puglia, fino alla città natale di Aldo Moro, Maglie, nel cuore del Salento, si poneva come un gesto di forte impatto e di molteplici significati e valori, ma era anche "un ritorno", da Capo dello Stato, a Turi, in Terra di Bari, dove egli, confinato dal regime fascista, fu compagno di cella di Antonio Gramsci. Alle porte del settantesimo anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana e del quarantesimo dell'elezione del settimo Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, il "più amato dagli italiani", questa nuova e definitiva edizione del saggio di Cuccodoro può legittimamente considerarsi il "testamento vivo" di Sandro e Carla Pertini, bussola imprescindibile di ogni agire politico e sociale.

L'inizio del 1980 era stato segnato dall'assassinio di Piersanti Mattarella, a Palermo, proseguito con il vile, mortale agguato all'ing. Sergio Gori, a Mestre, e con il martirio di Vittorio Bachelet, a Roma, sulle gradinate della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza. Il viaggio del presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a poche settimane da tali sconvolgenti assalti terroristici, proprio nella città natale di Aldo Moro, Maglie nel cuore del Salento, si poneva come forte impatto di molteplice significato e valore, ma era anche "un ritorno", da capo dello Stato, a Turi, in terra di Bari, dove egli confinato dal regime fascista, fu compagno di cella di Antonio Gramsci.