Einaudi: La biblioteca
L'età genetica. La rischiosa ambizione di modificare la vita
Matthew Cobb
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 496
La storia lunga mezzo secolo di una rivoluzione scientifica e tecnologica che ha mutato per sempre la nostra visione della vita. Un saggio che illustra il sorprendente potenziale di cambiamento del mondo offerto dall’ingegneria genetica ma anche le inquietanti minacce di cui è portatrice. Negli ultimi cinquant’anni, una rivoluzione scientifica e tecnologica ha trasformato il nostro mondo, permettendoci di guarire da alcune malattie e mettendo più cibo sulle nostre tavole. Da quando la scienza può manipolare con estrema precisione i geni di praticamente qualsiasi organismo, l’umanità ha guadagnato un grado di controllo sulla vita che nemmeno la fantascienza si era mai sognata. “L’età genetica” è la storia di questa rivoluzione, degli entusiasmi ma anche dei pericoli e delle proteste che ha provocato, di come ha modellato la nostra cultura, trasformando la nostra visione della vita stessa. Nei momenti chiave della storia della genetica (dalla scoperta della doppia elica all’avvento delle colture Ogm), alle promesse di una nuova fonte di cibo o di cure decisive di alcune gravi patologie hanno fatto seguito timori di pestilenze, di esseri umani geneticamente manipolati o di guerre biologiche. Paure che non si sono mai materializzate, ma che ciclicamente ritornano. Matthew Cobb esamina le fantasie e la realtà, i benefici e i pericoli, per dare evidenza a tutte le potenzialità dell’età genetica. Con gli ultimi sviluppi dell’editing con il Crispr, la manipolazione genetica in funzione ecologica e la modificazione di virus letali siamo ancora una volta di fronte a un momento cruciale di un futuro che è quasi impossibile immaginare, un futuro troppo importante per essere lasciato in mano ai soli scienziati.
Gli ottomani. Khan, cesari e califfi
Marc David Baer
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 544
L’innovativa ricostruzione di uno degli imperi più celebri della storia, per secoli modello ineguagliato di fusione etnica e contaminazione culturale, tolleranza religiosa e plurilinguismo, snodo fondamentale delle relazioni e dei conflitti tra Europa e Oriente. L’impero ottomano (XIII-XX secolo) è stato a lungo descritto come l’antitesi islamico-asiatica all’Occidente cristiano-europeo. Ma la realtà è nettamente diversa: il dominio multietnico, multilingue e multireligioso degli ottomani durato oltre sei secoli arrivò a toccare il cuore dell’Europa. E infatti i governanti ottomani si consideravano i nuovi romani. Marc David Baer racconta la straordinaria ascesa degli ottomani da principato di frontiera a impero mondiale; sottolinea la filiazione turca, mongola, islamica e bizantina; l’utilizzo della tolleranza religiosa e della conversione per integrare i popoli conquistati; e ricostruisce come, solo dal XIX secolo, a seguito dei colpi di stato, delle rivoluzioni, controrivoluzioni e guerre, la tolleranza fu tragicamente sostituita dalla pulizia etnica e dal genocidio, con la conseguenza ultima della fine della dinastia. Il ritratto magistrale di un potere dinastico che, capovolgendo i concetti fondamentali quali Rinascimento, età delle scoperte, Riforma e rivoluzione scientifica, sfida al contempo i nostri luoghi comuni su temi come millenarismo e messianismo, sessualità e piacere, assolutismo e governo limitato, schiavitù e orientalismo, nonché guerra mondiale. Un libro scritto con uno stile avvincente e ricco di prospettive originali, e che per primo riesce a rappresentare davvero l’incrociarsi di Oriente e Occidente.
Afghanistan. Una storia politica e culturale
Thomas Barfield
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 528
La storia di una delle più instabili regioni del mondo, dal dominio della dinastia Moghul del XVI secolo fino alla rinascita talebana di oggi. Le lotte per il potere e la natura mutevole dell'autorità politica di un paese dai caratteri unici e tragicamente tornato d'attualità internazionale. Una lettura imprescindibile per capire come una terra conquistata e governata dagli stranieri per più di mille anni poté diventare per inglesi, sovietici e americani la «tomba degli imperi». Questa storia dell'Afghanistan intreccia geografia, politica, economia e cultura per descrivere le dinamiche interne e le relazioni col mondo esterno di una nazione estremamente complessa. Dopo aver illustrato la sconcertante diversità dei gruppi tribali ed etnici afghani – spiegando cosa li unisce nonostante le differenze regionali, culturali e politiche che li dividono – Thomas Barfield dimostra quanto per secoli sia stato relativamente facile governare tutti questi popoli quando il potere era concentrato in una piccola élite dinastica, e come questo fragile ordine politico sia poi crollato nel XIX e XX secolo, quando i governanti dell'Afghanistan mobilitarono le milizie rurali per espellere prima gli inglesi e poi i sovietici. L'insurrezione armata sbaragliò gli occupanti, ma minò l'autorità del governo afghano e rese il paese sempre più ingovernabile. Le fazioni armate interne innescarono una guerra civile, dando origine al governo clericale dei talebani e all'isolamento dell'Afghanistan dal mondo. Barfield esamina infine i motivi per cui l'invasione americana, sulla scia dell'11 settembre, riuscì a rovesciare rapidamente i talebani e perché quella facile vittoria fece credere agli Stati Uniti che fosse altrettanto facile costruire un nuovo stato.
La Nuova Roma. L'Impero d'Oriente. 395-700
Paul Stephenson
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 512
Molto prima che Roma cadesse in mano agli Ostrogoti nel 476 d.C., una nuova città era sorta per prendere il suo posto come cuore pulsante di un impero tardoantico, la meravigliosa Costantinopoli: la Nuova Roma. In questa ampia e originale ricostruzione del crollo dell'Impero romano d'Occidente, Paul Stephenson offre una nuova interpretazione delle forze – dinastiche, religiose, climatiche – che spostarono il centro del potere a est. Stephenson non si accontenta dei testi tradizionali e dei ben noti reperti archeologici, ma offre una nuova interpretazione scientifica della fine dell'Antichità. Nell'originale prospettiva dell'autore, il declino di Roma è scritto non solo nelle pergamene, ma anche nelle carote di ghiaccio e nel Dna. E da queste e altre fonti apprendiamo che l'inquinamento e le pandemie influenzarono il destino di Costantinopoli e dell'Impero romano d'Oriente. Nel corso dei secoli, l'Impero d'Oriente seppe sopravvivere a devastazioni causate da disastri naturali, dal degrado dell'ambiente umano e da agenti patogeni che le città dell'Impero, densamente popolate e insalubri, non avevano ancora conosciuto. Nonostante la «peste di Giustiniano», le costanti invasioni dei «barbari», una guerra con la Persia e l'ascesa dell'Islam, l'Impero resistette come entità politica. Mentre la civiltà greco-romana, un mondo di città interconnesse che aveva condiviso una cultura materiale comune per un millennio, non ci riuscì. Quella vasta realtà si trasformò in un mondo con delle nuove idee su politica, religione, arte e guerra e sul futuro stesso di un impero cristiano: Bisanzio.
Roma brucia. Nerone e l’incendio che mise fine a una dinastia
Anthony Barrett
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 392
Secondo la leggenda, l'imperatore Nerone appiccò il fuoco alla sua grandiosa capitale la notte del 19 luglio del 64 d.C. incolpando dell'immane tragedia i cristiani. Una storia raccontata così da quasi due millenni, in cui poco o nulla corrisponde a verità. Un resoconto dettagliato e completo di quel grande incendio e delle sue fatali conseguenze per il mondo romano. L'incendio di Roma d'epoca neroniana resta uno degli eventi maggiormente conosciuti e citati anche nelle più popolari «vulgate» della storia antica, tanto da aver generato e ispirato numerose narrazioni o rappresentazioni nella letteratura, nel cinema, nelle arti figurative. L'amplissima distruzione causata dal fuoco fu drammatica e gravida di conseguenze per la civiltà del suo tempo e per il popolo romano. Il libro di Anthony A. Barrett ricostruisce nel modo più attendibile e circostanziato possibile cosa accadde veramente e perché, e quali furono le conseguenze a breve e a lungo termine. Attingendo a nuove, straordinarie scoperte archeologiche e vagliando tutte le testimonianze letterarie, Barrett sostiene che il disastro fu un punto di svolta nella storia romana, che portò alla caduta di Nerone e alla fine della dinastia iniziata con Giulio Cesare. L'incendio gettò nel panico la popolazione, rovinò l'immagine dorata di Nerone, provocando una crisi finanziaria e una svalutazione della moneta che ebbe un impatto duraturo sull'economia romana.
Gli arabi. 3000 anni di storia di popoli, tribù e imperi
Tim Mackintosh-Smith
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 800
Un caleidoscopico viaggio lungo 3000 anni di storia dei popoli arabi: dalle prime tribù all'avvento clamoroso dell'islam, dalle tragiche lacerazioni politiche della modernità alle insurrezioni delle primavere arabe. Con la lingua araba come indiscussa sovrana, fonte inimitabile di poesia e sacralità, di identità e di cultura condivisa. In questo saggio magistrale, Tim Mackintosh-Smith ripercorre quasi tremila anni di storia, facendo rivivere davanti ai nostri occhi i popoli e le tribù della penisola arabica che hanno conquistato moltissime terre e diffuso la loro lingua in Asia e in Africa. Mackintosh-Smith fa risalire le origini di questo processo agli albori della stessa lingua araba, molto prima dell'avvento dell'islam, e fa dell'arabo, parlato e scritto, uno degli assi che definiscono l'identità culturale condivisa dagli arabi nel corso dei millenni. Risalendo alla poesia preislamica e ai conflitti tra i beduini e i popoli sedentari d'Arabia, l'autore descrive la nascita della scrittura araba, la vita di Muḥammad e le conquiste dell'islam, le crociate, le dinastie omayyadi e abbasidi, la magnificenza della Spagna islamica, il dominio turco, il colonialismo, l'ascesa e il declino del panarabismo, la moderna fioritura della lingua araba, le primavere arabe e il fondamentalismo. La storia dei popoli e della cultura araba nel corso di tre millenni, una storia epica in cui, più attuali che mai, risuonano nel presente gli echi del passato, sia in Occidente che in Oriente.
Sangue e rovine. La Grande guerra imperiale, 1931-1945
Richard J. Overy
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 1360
Richard Overy si propone di riformulare il modo in cui guardiamo alla Seconda guerra mondiale, alle sue origini e alle sue conseguenze. Secondo il grande storico inglese si trattò di una «Grande guerra imperiale», la conclusione terribile di quasi un secolo di espansione imperiale globale, che raggiunse il suo apice nelle ambizioni di Italia, Germania e Giappone negli anni Trenta e all'inizio degli anni Quaranta, prima di sprofondare nella più estesa e costosa guerra della storia dell'umanità che, dopo il 1945, sancì la fine di tutti gli imperi territoriali. Al centro del volume, le modalità secondo le quali questa guerra su vasta scala venne combattuta, alimentata, subita, sostenuta dalla mobilitazione di massa e moralmente giustificata. Overy sottolinea l'immane prezzo pagato da chi si trovò coinvolto nei combattimenti e l'eccezionale livello di criminalità e atrocità di ognuno di questi progetti imperiali. Una guerra mortale per militari e civili, una guerra all'ultimo sangue la cui posta in gioco era il futuro dell'ordine globale.
Architettura ed energia. Dalla preistoria all’emergenza climatica
Barnabas Calder
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 504
Una storia innovativa dell’architettura, attraverso il rapporto tra edifici e risorse energetiche nelle diverse epoche: dalle prime società agrarie a Uruk, dalle abitazioni romane ai capolavori rinascimentali, dalla Liverpool vittoriana alle megalopoli orientali contemporanee. La storia dell’architettura è la storia dell’umanità. Gli edifici in cui viviamo o abbiamo vissuto, dalle più umili capanne preistoriche ai grattacieli di oggi, rivelano le nostre priorità e ambizioni, le nostre strutture familiari e di potere. Inoltre, e in una misura mai esplorata fino ad ora, in ogni epoca l’architettura è stata plasmata dal nostro accesso all’energia, dal fuoco e l’agricoltura ai combustibili fossili. In questa storia rivoluzionaria dell’architettura mondiale, Barnabas Calder ci guida in un viaggio stupefacente verso alcuni degli edifici più sorprendenti degli ultimi quindicimila anni, da Uruk, passando attraverso l’antica Roma e la Liverpool vittoriana, alle megalopoli in forte espansione della Cina. Calder ci spiega come ogni edificio – dal Partenone alla Grande Moschea di Damasco o a una tipica casa georgiana – sia stato influenzato dall’energia che era a disposizione dei suoi architetti, e perché tutto ciò sia importante soprattutto oggi, quando il trentanove per cento delle emissioni mondiali di gas serra deriva dalla costruzione e dalla gestione degli edifici. Se vogliamo evitare cambiamenti climatici catastrofici, ora più che mai abbiamo bisogno di un’architettura bella ma anche intelligente, e di ristrutturare, non demolire, gli edifici esistenti.
Il quinto sole. Una nuova storia degli Aztechi
Camilla Townsend
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 384
Nel novembre 1519, Hernán Cortés percorse un'erta strada che conduceva alla capitale del regno azteco e si trovò faccia a faccia con Montezuma. Questa storia – e la storia di ciò che accadde in seguito – è stata raccontata molte volte, ma sempre secondo la narrazione degli spagnoli. Dopotutto, come ci è stato insegnato, erano gli europei a tenere la penna in mano. Ma i nativi americani furono incuriositi dall'alfabeto latino e, all'insaputa dei nuovi arrivati, lo usarono per scrivere storie dettagliate nella loro lingua, il nahuatl. Fino a tempi recenti, queste fonti sono rimaste nell'ombra, solo parzialmente tradotte e raramente consultate dagli studiosi. Per la prima volta, ne "Il quinto sole", la storia degli Aztechi viene proposta in tutta la sua complessità basandosi unicamente su testi scritti dagli stessi indigeni. Camilla Townsend offre al lettore una rappresentazione umanizzata dei nativi messicani, ben lontana da quella esotica e sanguinaria degli stereotipi europei. La conquista non fu dunque né un momento apocalittico, né una storia di origini, da cui infine nacquero i messicani. Il popolo mexica aveva una storia tutta sua molto prima dell'arrivo degli europei e non capitolò in tutto e per tutto davanti alla cultura e alla colonizzazione spagnola; viceversa, riallineò la propria lealtà politica, accettò nuovi obblighi, adottò le nuove tecnologie e resistette. Un'appassionante storia degli Aztechi che esplora le vicissitudini di un popolo un tempo potente, che dovette affrontare il trauma della conquista cercando un modo per sopravvivere.
L'impero della distruzione. Una storia dell’uccisione di massa nazista
Alex J. Kay
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 464
La Germania nazista uccise circa tredici milioni di civili e altri non combattenti con deliberate politiche di omicidi di massa, soprattutto durante gli anni della guerra. Quasi la metà delle vittime furono ebree, sistematicamente annientate dall'Olocausto, fulcro del programma paneuropeo di purificazione razziale messo in atto dai nazisti. Alex Kay sostiene che è anche possibile esaminare il genocidio degli ebrei europei inserendolo nel contesto piú ampio delle uccisioni di massa naziste. Per la prima volta, "L'impero della distruzione" considera gli ebrei europei insieme a tutti gli altri principali gruppi di vittime: prigionieri dell'Armata Rossa, popolazione urbana sovietica, civili inermi vittime di terrore preventivo e rappresaglie, disabili psichici e fisici, rom europei e intellighenzia polacca. Ciascuno di questi gruppi era considerato dal regime nazista come una potenziale minaccia alla capacità della Germania di condurre con successo una guerra per l'egemonia in Europa. Un'opera fondamentale e innovativa che associa i numeri complessivi dello sterminio con la ricostruzione di singoli casi di orrore quotidiano.
Orizzonti. Una storia globale della scienza
James Poskett
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 520
Si crede che la scienza moderna sia stata inventata in Europa, esclusivo appannaggio di grandi menti come Copernico, Newton, Darwin ed Einstein. Ma non è così: le scoperte scientifiche più importanti sono da sempre il frutto dell'intreccio di culture e del concorso di scienziati di tutto il mondo. La storia della scienza non è, e non è mai stata, un'impresa unicamente europea. Copernico utilizzava tecniche matematiche prese in prestito dai testi arabi. Quando Newton stabilì le leggi del moto, si basò sulle osservazioni astronomiche fatte in Asia e in Africa. Darwin scrisse L'origine delle specie consultando un'enciclopedia cinese del XVI secolo. Ed Einstein, mentre studiava la meccanica quantistica, fu ispirato dal fisico bengalese Satyendra Nath Bose. "Orizzonti" si spinge oltre l'Europa, esplorando i modi in cui scienziati provenienti da Africa, America, Asia e Pacifico si inseriscono nella storia della scienza, sostenendo che essa va studiata come una storia di scambio culturale globale. Se oggi gli scienziati riconoscono senza difficoltà la natura internazionale del loro lavoro, per Poskett questa tradizione ha una storia ben più remota, tutta da scoprire.
Requiem siriano. La guerra civile e i suoi effetti
Itamar Rabinovich, Carmit Valensi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 256
Con quasi mezzo milione di morti e circa dodici milioni di sfollati, la guerra civile siriana costituisce un'enorme catastrofe umanitaria e una delle tragedie più complesse del nostro tempo. "Requiem siriano" analizza le cause di questo conflitto in modo equilibrato e completo, isola i diversi fili di una vicenda pressoché inestricabile e ne individua le varie fasi – dalla sua prima scintilla durante una protesta pacifica della Primavera araba alla fragile vittoria della dittatura di Assad – mostrando come i combattimenti abbiano ridotto la Siria a uno stato fatalmente vassallo con poche prospettive di riforma politica, riconciliazione nazionale o ricostruzione economica. Itamar Rabinovich è stato il principale negoziatore di Israele con la Siria nella metà degli anni Novanta, ed è un esperto di politica del Medio Oriente. Basandosi su più di duecento interviste con varie personalità e testimoni, Rabinovich e Valensi valutano il ruolo svolto dagli interessi locali, regionali e globali nella guerra. Le locali divisioni settarie hanno stabilito le linee di frattura del conflitto iniziale, che alla fine ha visto l'ascesa del brutale Stato Islamico. La Siria è diventata rapidamente il palcoscenico di una guerra per procura tra le potenze della regione, tra cui Israele, Turchia e Iran. E, mentre gli esausti Stati Uniti tentavano di ridurre il loro coinvolgimento militare in Medio Oriente, la Russia riguadagnava un'influenza nella regione dando sostegno alle forze governative siriane.