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Electa: Documenti di architettura

Venezia. La Grande Accademia

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2018

pagine: 360

Il volume raccoglie storia e fasi progettuali che hanno interessato il complesso delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, dal 1807, anno della sua istituzione, a oggi documentando dettagliatamente il progetto contemporaneo di restauro, riordino e ampliamento di uno dei più straordinari musei al mondo anche in virtù che ad accoglierlo è un complesso architettonico che ben testimonia le migliori doti progettuali di Andrea Palladio. Il progetto, elaborato da Tobia Scarpa e dai suoi collaboratori, è stato predisposto seguendo un iter amministrativo inedito, messo a punto dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Venezia e rappresenta un vero e proprio modello di intervento a cui riferirsi. Il libro ne racconta storie e aneddoti, soprattutto dimostra come si dovrebbero progettare le opere di cui i tanti e trascurati musei del nostro Paese hanno bisogno.
70,00 66,50

I musei e gli allestimenti di Franco Albini

I musei e gli allestimenti di Franco Albini

Libro

editore: Electa

anno edizione: 2016

48,00

Il design e gli interni di Franco Albini
45,00

Burkhalter Sumi architekten. Ediz. italiana e inglese

Marianne Burkhalter, Christian Sumi, Yves Schihin, Urs Rinklef

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2016

pagine: 240

La prima monografia in italiano sull'opera dello studio di architettura svizzero, con sede a Zurigo, fondato nel 1984 da Mariane Burkhalter e Christian Sumi. Il volume, introdotto da una breve prefazione di Yvonne Farrell e Shelley McNamara - titolari dello studio Grafton Architects - conduce il lettore attraverso le architetture e gli allestimenti realizzati da Burkhalter & Sumi negli ultimi quindici anni di attività che li hanno visti impegnati in numerosi progetti pubblici e privati. I saggi critici di Jacques Lucan e Marco Pogacnik offrono importanti e inediti spunti interpretativi rivolgendo particolare attenzione alla ricerca condotta dagli architetti sul tema della residenza collettiva che rappresenta il fulcro del loro lavoro. Tradizione e sperimentazione si fondono dando forma a complessi residenziali dal forte carattere innovativo e tipologico. In questo libro le opere sono presentate in modo da dare conto delle diverse strategie che i due architetti sanno impiegare una chiarezza che contraddistingue in particolare modo l'apparato grafico del volume dove piante e sezioni sono espressione dell'alta cifra architettonica di cui sono capaci.
70,00 66,50

Francesco Cellini

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2016

pagine: 253

Francesco Cellini (Roma, 1944) avvia il proprio studio professionale nel 1964 con Nicoletta Cosentino, con la quale lavora fino alla metà degli anni novanta, per poi proseguire autonomamente e in collaborazione con altri architetti. La sua pratica professionale, basata sin dall'inizio su un atelier di carattere artigianale e di dimensioni contenute, si è progressivamente sviluppata dialogando con altre strutture; fra queste ricorre con grande frequenza, negli ultimi quindici anni, la società Insula, fondata da un gruppo di ex allievi e collaboratori. Sono oltre duecento i progetti architettonici e urbani elaborati dallo studio esito di incarichi pubblici o della partecipazione a numerosi concorsi nazionali e internazionali. All'attività professionale ha sempre affiancato un impegno didattico in ambito universitario svolto nelle facoltà di Architettura della Sapienza di Rom di Palermo e di Roma Tre, dove per sedici anni ha ricoperto la carica di preside. Con un saggio di Francesco Dal Co.
60,00 57,00

Gio Ponti, stile di

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2016

pagine: 197

"Sotto l'egida d'una parola altamente impegnativa, 'Stile', si inizia una indicazione di opere d'architettura e d'arredamento, e anche di disegni, e di opere di pittura e di scultura". Così scrive Gio Ponti, nel gennaio 1941, nel primo numero di "Stile", la rivista "di idee, di vita, d'avvenire, e soprattutto d'arte" da lui creata e diretta per le edizioni Garzanti, dopo aver lasciato l'Editoriale Domus. "Lo Stile nella casa e nell'arredamento" come recita inizialmente il titolo completo della rivista - viene pubblicato con cadenza mensile per tutta la durata della guerra, e prosegue fino al 1947, quando, dopo oltre settanta numeri, Ponti riprende le trattative con Gianni Mazzocchi per ritornare alla direzione di "Domus". In questi sei anni "Stile", è la rivista di Ponti, la sua "creatura": egli ne è l'ideatore e il direttore, ma anche il redattore e l'impaginatore; ne disegna numerose copertine, "a dire con arte il suo pensiero" e firma, con il suo nome o con uno dei suoi vari pseudonimi (Archias, Artifex, Mitus, Serangelo, Tipus, ecc.), oltre quattrocento articoli, tra editoriali, note e corsivi.
46,00 43,70

Silvia Gmür Reto Gmür Architekten. Ediz. italiana, inglese e tedesca

Silvia Gmür Reto Gmür Architekten. Ediz. italiana, inglese e tedesca

Roberto Masiero

Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio

editore: Electa

anno edizione: 2016

pagine: 387

La sua è una architettura rigorosa che vuole che la dimensione poetica nasca tenendo assieme l'esperienza dello spazio, il modo in cui si può abitare, la struttura che tutto tiene e la luce che dà vita. L'abitare è indagato da Silvia Gmür soprattutto nella progettazione degli ospedali, che è diventato uno dei temi costanti di ricerca dello studio, seguendo il dettato di Le Corbusier: l'ospedale è la casa dell'uomo. La semplicità del gesto raccontato da Borges e la radicalità del pensiero che nasce, costringe ad un viatico molto determinato e, per molti aspetti solitario. Non c'è la ricerca della seduzione per la seduzione; non c'è il gioco dell'architettura come metafora o come effetto; non c'è il gesto che si pretende autoriale (o artistico). Le sue opere evitano volutamente il confronto con le retoriche spettacolari del postmodernismo nelle sue molteplici forme. E questo accade in un contesto come quello svizzero e in particolare basilese, che si offre continuamente come un vero e proprio laboratorio sulle strategie oggi possibili per l'architettura, per la sua comprensione e, persino, per il suo destino. È indubbiamente una scelta controcorrente, e proprio per questo va indagata.
70,00

ABDR. Temi, opere e progetti-Themes, works and projects

Dario Costi

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2015

pagine: 239

Costituito da quattro soci formatisi in ambito romano - Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo - lo studio ABDR costituisce nel panorama italiano un esempio di office internazionale di architettura contemporanea. Dal 1982 il lavoro si articola su molti piani sovrapposti. Dall'impegno sulla interpretazione progettuale dell'infrastruttura, nel dialogo con l'ingegneria e nella capacità di affrontare la sfida tecnologica, alla dimensione urbana delle azioni sulla città contemporanea risolte attraverso la scala architettonica, agli interventi sul tema dell'edificio pubblico, all'attenzione per il delicato rapporto tra nuovo e antico, ogni progetto affronta occasioni via via sempre più complesse. Il volume documenta i più significativi episodi di questa grande mole di lavoro e costruisce il primo regesto completo dei progetti e delle opere di oltre trent'anni, dalla fondazione dello studio ad oggi. Dario Costi rilegge ed ordina questi materiali, portando la riflessione sui temi sottesi alle architetture, indagando i nessi tra riflessione teorica e sperimentazione progettuale indotti dal dialogo critico permanente con la città contemporanea nella sua complessità e nella sua costruzione. Un saggio di Claudia Conforti ricostruisce e contestualizza le vicende intellettuali e professionali dei quattro soci dagli anni giovanili romani all'affermazione internazionale dei nostri giorni.
50,00 47,50

Bak Gordon. Architetture abitate. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2015

pagine: 141

"Per lungo tempo gli architetti portoghesi contemporanei hanno rappresentato ai nostri occhi una comunità, prima ancora che una tendenza. Benché ciò dipendesse, anche, dall'esiguità del loro numero, è innegabile che alla base di questa percezione emergesse una sostanziale condivisione degli stili di vita e degli atteggiamenti. All'interno di questa comunità cosi fortemente connotata, nella seconda metà degli anni ottanta Ricardo Bak Gordon ha studiato e intrecciato i primi rapporti di lavoro. Da sempre contrario a un'idea di architettura auto referenziale, effimera o gratuita, Bak Gordon celebra nelle sue architetture la ritualità della vita quotidiana assegnandole spazi e proporzioni adeguati. La casa, come dimostra la sua opera, rappresenta la misura delle cose, l'archetipo al quale si ritorna incessantemente perché l'architettura, tutta l'architettura, è prima di tutto uno spazio abitato. Anche il privato, inteso come nucleo della società, ha per Bak Gordon un valore collettivo, essendo il territorio dell'intimità, ma anche della condivisione. Indipendentemente dalle risorse messe a sua disposizione, dalle condizioni e dalle destinazioni d'uso, il primo pensiero di Bak Gordon è sempre rivolto a chi occuperà quel determinato perimetro, a colui che ne percorrerà gli ambienti, ne percepirà le proporzioni, i materiali, i colori." (Federico Tranfa)
46,00 43,70

Katsufumi Kubota. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2014

pagine: 176

Questo volume raccoglie la sintesi monografica completa dedicata al profilo e all'opera di una figura appartata ma d'indubbio interesse nel panorama dell'architettura nipponica contemporanea, ancora poco conosciuta al di fuori dei confini nazionali: Katsufumi Kubota. Katsufumi Kubota, classe 1957, è un architetto nato e residente a Yamaguchi, cittadina di 200.000 abitanti nel sud del Giappone, che in venticinque anni di attività professionale ha realizzato un numero relativamente modesto di progetti, tutti però contraddistinti da un'indubbia qualità estetica e spaziale. Si tratta quasi esclusivamente di abitazioni private, dispositivi domestici di modesta entità che sono serviti al loro autore per sviluppare e affinare nel tempo una poetica minimalista di apprezzabile eleganza e intensità espressiva, ormai pronta a misurarsi con prove di maggiore scala e complessità. La sequenza delle case, ordinata cronologicamente, include edifici tuttora inediti in Occidente e mostra la coerente maturazione di una sintassi personale basata su astrazione geometrica e sublimazione materica. Dall'elementarità scatolare del primi prismi riflettenti si passa nell'ultima fase al modellato flessibile e al confinamento vago di architetture che stupiscono per la loro fisicità esile e rarefatta: costruzioni immacolate, fragili e leggere, fatte per rivelare o evocare la natura, che sembrano generate, come origami, dalla semplice piegatura di un foglio di carta.
45,00 42,75

Werner Tscholl. Ediz. italiana e tedesca

Marco Mulazzani

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2013

pagine: 221

Werner Tscholl (Laces, Bolzano, 1955) si è laureato in architettura nel 1981 a Firenze ed ha il proprio studio professionale a Morter, in Val Venosta, dove vive. Numerose realizzazioni, perlopiù concentrate nel territorio dell'Alto Adige, costituiscono la verifica concreta della capacità di Tscholl di raggiungere un naturale accordo tra i suoi interventi e i luoghi che li accolgono. Il volume propone un'ampia selezione delle opere più significative spaziando dalle abitazioni unifamiliari ­ tra le altre, le case Rizzi a San Martino, Knoll­Thuile a Colsano, Mumelter a Gries ­ agli edifici per uffici e a destinazione produttiva ­ quali la sede Selimex a Laces, i nuovi uffici Mondadori a Segrate, la cantina vinicola Tramin a Termeno, la distilleria Puni a Glorenza ­ sino ai progetti di attrezzature nel paesaggio, come la sistemazione della strada del Passo Rombo, con i centri di informazione turistica e il piccolo museo in cima al passo. Un ruolo di rilievo è assegnato agli interventi di restauro e riuso di alcuni castelli e torri dell'Alto Adige: il Fürstenburg di Burgusio, sede della scuola agraria provinciale; la Torre Reichenberg a Tubre, recuperata come casa di vacanza; Castel Firmiano a Bolzano, il più importante della rete dei Musei della montagna di Reinhold Messner (Mountain Messner Museum); l'abbazia benedettina di Monte Maria a Burgusio, ove è stato realizzato un piccolo museo della storia dell'abbazia.
50,00 47,50

Baietto Battiato Bianco. Opere e progetti

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2013

pagine: 141

Armando Baietto, Sebastiano Battiato e Beppe Bianco (Torino nel 1960) si laureano nel 1985 con una tesi sul recupero dell'area della Porta Palatina, nel centro storico della città sabauda. L'attività autonoma dello studio ­ avviata sul finire degli anni ottanta con l'intervento di recupero di due maniche del Castello del Valentino a sede della Biblioteca Centrale di Architettura ­ è contraddistinta dalla ricorrenza di progetti di conservazione e riordino imposti dalla necessità di confrontarsi con manufatti preesistenti. Si tratta di interventi di recupero di complessi industriali ­ come l'ex Maglificio Calzificio Torinese (il Basic Village, 2001­02) e l'ex lanificio Colongo (ora Cineporto della Film Commission Torino Piemonte, 2002­08), entrambi a Torino; ma anche di restauro e addizione a edifici esistenti ­ quali il recupero dell'ex Castello di Vische (2005­08), il relais Rocca Civalieri a Quattrodio, Alessandria (2009) e l'International School of Turin a Chieri (2010) ­. In questi e altri progetti dimostrano un atteggiamento di grande equilibrio riducendo al minimo gli interventi di trasformazione e ricorrendo sovente a materiali e tecniche proprie della tradizione costruttiva ottocentesca e novecentesca.
30,00 28,50

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