Electa: Pesci rossi
Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il volume esce in occasione della mostra omonima al Museo di Roma in Trastevere e riproduce le opere di undici artisti (Gianfranco Baruchello, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Franco Nonnis, Gastone Novelli, Achille Perilli, Carol Rama, Giovanna Sandri, Toti Scialoja e Luigi Serafini) che furono in rapporti di amicizia e collaborazione con Giorgio Manganelli, o sui quali questi ebbe modo di scrivere i testi raccolti di recente nel volume Emigrazioni oniriche. Se nella sua traiettoria sinora negletta di osservatore eccentrico dell'arte Manganelli alternava uno sguardo divagante e desultorio (come nella rubrica Salons, raccolta nel 1987 nel volume omonimo) a una dissimulata competenza da connoisseur su repertori come la pittura del Sei e del Settecento, nello scrivere degli artisti del suo tempo (con alcuni dei quali la confidenza si rivela maggiore che coi letterati coevi), la distanza retorica si accorcia e la sua diventa una conversazione fra pari e diseguali, «esigui e iracondi» ai quali non fa mancare mai la sua solidarietà, il suo affetto, la sua - per una volta sincera - ammirazione. All'introduzione di Andrea Cortellessa, che ricostruisce questa rete di interscambi, seguono approfondimenti di altri studiosi su alcuni di questi rapporti così fecondi. Ne emerge un paesaggio mosso e sussultorio, nevrotico e feroce negli accostamenti e nella fame reciproca che accomunava, allora, gli artisti delle diverse discipline. Un rapporto di vera e propria complicità, che lo fece accedere alle grazie aspre e deliziose dell'«altra metà dell'avanguardia», fu quello intrattenuto da Manganelli negli anni Ottanta con Lea Vergine. In appendice sono riprodotte le conversazioni fra i due, e i testi che scrissero l'una sull'altro. Conclude il volume una bibliografia degli scritti dedicati da Manganelli agli artisti del suo tempo.
Astrattismo classico
Kevin McManus
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2022
pagine: 260
Il volume ricostruisce le vicende del gruppo di pittori astratti costituitosi a Firenze con i nomi di “Arte d’Oggi” (dal 1947) e, in seguito, di “Astrattismo Classico”, secondo la definizione scelta dal filosofo Ermanno Migliorini nel Manifesto del 1950. Benché la formazione del gruppo si sia consolidata per lo più attorno ai nomi di Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario Nuti, il fenomeno fu in grado di toccare le esperienze di altri artisti toscani, nonché di inserire l’ambiente artistico fiorentino nel panorama del dibattito nazionale e internazionale attorno all’astrazione, in anni di cruciale importanza. Dagli esordi post-cubisti ai più rigorosi approdi astratto geometrici, il percorso di questi artisti ebbe infatti il merito di cogliere alcuni degli aspetti fondamentali di tale dibattito, non solo per quanto riguarda la legittimazione politica, in senso marxista, dell’arte astratta, ma anche nell’articolazione di una posizione italiana sul tema del concretismo e della ricerca di un’integrazione delle arti nello spazio architettonico e urbano.
Una nuova superficie. Jasper Johns e gli artisti italiani 1958-1968
Flavio Fergonzi
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2019
pagine: 208
Una delle voci più autorevoli della critica d'arte contemporanea ci racconta, in questo nuovo volume della collana Pesci Rossi, l'impatto che la lezione del grande artista americano Jasper Johns ha avuto sull'arte italiana a cavallo degli anni Sessanta e Settanta e l'arco delle reazioni degli artisti italiani di fronte al modello di Johns intorno a un tema preciso: il nuovo significato che, grazie alla sua lezione, viene ad avere nel quadro la superficie pittorica. Tra 1960 e 1970 è avvenuto in Italia un processo di mitizzazione di Johns che ha avuto il suo culmine a metà decennio. «In Italia i conti con Johns si fanno soprattutto quando la messa in crisi dei linguaggi tradizionali travolge la ragion d'essere stessa della pittura. La frattura di Johns vale quella di Duchamp, per gli artisti più consapevoli degli anni Sessanta: perché, come Duchamp, l'artista americano ha concettualizzato le pratiche, ha messo il dito sulla piaga delle convenzioni della rappresentazione. Ma chi, qualche anno prima, stava ancora accettando la sfida della pittura si è confrontato con i quadri di Jasper Johns secondo modalità differenti e per certi versi più interessanti, perché toccano una questione decisiva di quel momento: se, cioè, ci si dovesse arrendere alla morte della pittura; e, se no, attivando quali anticorpi». (Flavio Fergonzi)
Tre Maestri. Interrogazione sul tempo. Roman Opalka, Ilya Kabakov, Jannis Kounellis
Lóránd Hegyi
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2019
pagine: 96
Opalka, Kounellis e Kabakov hanno influenzato i padigmi, gli strati referenziali, le narrazioni del pensiero artistico, nonché le forme, i contesti e i materiali usati nell'espressione artistica degli ultimi cinquant'anni. Questo saggio è una riflessione e un'analisi su ciò che hanno in comune questi tre maestri, il tempo come metafora centrale del significato dell'opera d'arte, nell'ottica dello sviluppo temporale del processo percettivo inteso come esperienza intellettuale, emozionale, e persino catartica.
Piero Manzoni and ZERO. A european creative region
Francesca Pola
Libro
editore: Electa
anno edizione: 2018
pagine: 152
Il libro include il video documentario Piero Manzoni and ZERO, realizzato da Zenit Arti Audiovisive (versioni in inglese, italiano e tedesco). Il libro e il video documentario mettono in luce la complessità e la ricchezza di relazioni del nuovo network artistico diffuso in tutta Europa tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta con la denominazione internazionale di ZERO, avente come fulcro e catalizzatore la poliedrica figura di Piero Manzoni. Piero Manzoni è l'antesignano e inesausto 'messaggero viaggiatore' di questa nuova geografia di relazioni che proprio grazie ai suoi continui spostamenti e alla sua attività si consolida in un respiro autenticamente europeo. Una nuova concezione artistica destinata a rivoluzionare le sorti dell'arte mondiale. Si costituisce così questa visione europea transnazionale, alternativa certamente rispetto all'arte americana, ma in un certo senso anche rispetto all'ambiente parigino, che agisce secondo una nuova geografia, e viaggia tra Milano, Roma, Losanna, Berna, Basilea, Düsseldorf, Monaco, Francoforte, Londra, Rotterdam, Amsterdam, Anversa, Copenaghen, Zagabria. Un movimento di artisti, che seguendo diverse linee e direttrici, ma anche intrecciando una mole impressionante di scambi epistolari, disegna nuove traiettorie al contempo creative e di sistema, nuove immagini e nuovi luoghi che le accolgono e diffondono, amplificandone e ramificandone gli effetti. Attraverso una puntuale verifica delle fonti bibliografiche, documentarie e testimoniali, non solo è stato possibile ricostruire storicamente le vicende biografiche e l'attività espositiva in Europa di Manzoni e degli autori a lui più strettamente legati, ma anche e soprattutto documentare una serie di importanti relazioni internazionali legate a questo movimento tra l'Italia e l'Europa, attraverso materiali inediti (fotografie d'epoca, lettere autografe, ecc.), che costituiscono un ulteriore contributo alla conoscenza del lavoro di Manzoni e dell'arte del XX secolo.
Bernini scultore. Il difficile dialogo con la modernità
Lucia Simonato
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2018
pagine: 301
Bernini corruttore delle arti, Bernini smorfioso, Bernini pittorico e tirannico, Bernini arcinaturalista o, tutto il suo contrario, Bernini ammanierato. Bernini dell'Apollo e Dafne e Bernini del David. E infine Bernini barocco. Completamente inedita, questa avventura critica nella fortuna letteraria e visiva berniniana tra Otto e Novecento apre uno scenario in cui i protagonisti non sono solo figure di primo piano della storia dell'arte quali Burckhardt e Wölfflin, Adolfo Venturi e Longhi, ma anche scrittori come d'Annunzio e soprattutto artisti, da Vincenzo Vela a Boccioni, da Carpeaux a Sargent. Condotto proponendo ricchi confronti visivi, lo studio lascia emergere l'immagine fortemente chiaroscurata che la modernità ha associato a Bernini scultore, rendendolo di fatto un'importante cartina al tornasole per definire sé stessa, nella prassi artistica e nella teoria. Articolato in tre capitoli, il volume affronta nel primo le origini settecentesche di alcuni giudizi che si consolidarono nell'Ottocento e spesso agirono in modo innovativo anche sul lessico della critica, oltre che nell'elaborazione di nuovi approcci teorici alla scultura. Nel secondo capitolo centrale è tema del 'naturalismo' berniniano, nella sua duplice anima sacra e profana, tra Kunstwissenschaft tedesca e tradizione scultorea francese. Il terzo è dedicato a Roma capitale, dallo scorcio del XIX secolo fino all'avvento del Fascismo: gli sforzi per identificare in Bernini un nuovo eroe dell'Italia unita, il suo rapporto con la città, la curiosità degli artisti moderni. Scritto non senza ironia nel rilevare le vivaci contraddizioni della storiografia, i cortocircuiti della retorica e le oscillazioni del gusto, il saggio si offre anche come un punto di osservazione, propositivo e privilegiato, per tornare a riflettere sul grande artista e sulla complessità storica della sua definizione critica.
La stanza verde. Autobiografia di Sandro Manzo
Sandro Manzo, Fiamma Arditi
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2017
pagine: 260
Dalla giovinezza in Oplonti al soggiorno milanese, alla fondazione a Roma, nel 1967, con Laura Mazza e Alberto Mondadori, della celebre galleria d'arte contemporanea “Il Gabbiano”, ad evocare al contempo Cechov e Braque – ora bianco, grigio e luce minimali perle opere di Rauschenberg, Johns, Lichtenstein e tanti atri – alle mostre di Parigi, alla scoperta degli Stati Uniti di cui Sandro Manzo è fiero cittadino. Straordinarie le pagine che raccontano l'assidua frequentazione con Balthus, l'amicizia con Piero Guccione e il pittore greco Tsarouchis, figure carismatiche come Memmo, che prepara ancora tele e colori per i maestri con una sapienza inarrivabile, e celebrità come Leo Castelli, gli italiani della Pop Art, divi del cinema, gli affetti più cari, i luoghi, i caffè, le estati a Sabaudia, le strade e i ristoranti dell'amata New York. Il ritmo della narrazione è incalzante e orchestrato, come un romanzo, secondo efficaci ritorni e flash-back che tracciano percorsi tematici a circostanziare, man mano che si procede con la lettura, personaggi, temi, riflessioni diacroniche sul mondo dell'arte, il suo business, e, con sguardo critico, sul mestiere di gallerista oggi, dall'esperienza di una vita trascorsa all'insegna di un'inesauribile voglia di conoscere.
Parola di Burri. I pensieri di una vita
Stefano Zorzi
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2016
pagine: 111
Alberto Burri (1915-1995), consacrato dalla critica e dal mercato internazionale come uno dei più grandi maestri del Novecento, non ha mai accettato di parlare di sé né della sua arte. Nei filmati documentari che lo riprendono al lavoro non proferisce parola. "Per me parlano le mie opere", ha caparbiamente sostenuto per quasi mezzo secolo, nel corso del quale ha rifiutato interviste, celebrazioni, premi e riconoscimenti. Ha dunque un valore esclusivo il lungo dialogo raccolto dall'autore in questo libro per il quale, al di fuori dei soliti circuiti della critica d'arte, Burri si è infine deciso a parlare apertamente (per la prima e unica volta) del suo lavoro e della sua vita.
Michelangelo Pistoletto. Terzo Paradiso. La Mela Reintegrata
Libro
editore: Electa
anno edizione: 2016
"Michelangelo Pistoletto. Terzo Paradiso. La Mela Reintegrata" è una serrata conversazione a tre voci. L'artista, uno dei maggiori artisti italiani viventi, con Achille Bonito Oliva, curatore del progetto, e Marcello Barbanera, professore di archeologica classica a La Sapienza di Roma, ripercorrono in una lunga e articolata riflessione il senso della mela nella storia, dalla mitologia greca alla nuova era, passando per la tradizione biblica e l'universo fiabesco. La Mela Reintegrata, nella rappresentazione di Pistoletto, diviene dunque simbolo - come già l'opera del Terzo Paradiso preannunciava - di un futuro diverso e possibile, in cui la frattura tra mondo artificiale e mondo naturale, ora ricucita per mezzo dell'arte, origina un nuovo equilibrio planetario. Il volume è pubblicato in occasione dell'installazione de "La Mela Reintegrata" alle Terme di Caracalla. "L'opera si sottrae a ogni sforzo di contaminazione che appartiene all'idea dell'avanguardia e afferma la propria classicità, celebrando la capacità dell'arte di progettare il passato, riportare i materiali aulici della storia dell'arte nel nostro presente, occupare uno spazio della grande storia romana, le Terme di Caracalla, e proporsi nella sua grande dimensione a un incontro con la società del nostro tempo" spiega Achille Bonito Oliva. A completamento del testo, una serie di foto dedicate alle opere dell'artista e una selezione di immagini volta a ripercorre la rappresentazione del celebre frutto.
Piero Manzoni. Divorare l'arte
Guido Andrea Pautasso
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2015
pagine: 174
"Da mesi la città di Milano è in subbuglio per prepararsi all'evento mondiale Expo 2015: è un continuo parlare di chef, di cibo, di nutrizione, e fioccano le mostre, le iniziative, gli incontri. Da anni, invece, Guido Andrea Pautasso, scrittore, oltre che artista e collezionista, è impegnato a studiare e a documentare con competenza e passione il legame tra arte e cucina, occupandosi specialmente delle avanguardie artistiche a partire dall'inizio del Novecento. Chi meglio di lui, a cui vanno i nostri vivissimi ringraziamenti, poteva quindi indagare sulla notissima e fondamentale performance di Piero Manzoni, 'Divorare l'arte' e analizzare opere come gli 'Achrome', realizzati con le 'micchette', o le straordinarie ed enigmatiche 'Uova scultura'? Ma anche guidare il lettore in una passeggiata tra le vecchie osterie milanesi frequentate da artisti, intellettuali e fotografi negli anni cinquanta e sessanta, o compiere un tuffo tra le ricerche artistico-gastronomiche precedenti..." (Elena Manzoni di Chiosca, Giuseppe Manzoni di Chiosca)
Guida ai principali dipinti nell'Accademia di Belle Arti di Venezia
John Ruskin
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2014
pagine: 223
"'Il 22 marzo 1877 Ruskin scriveva da Venezia alla cugina Joan Severn: Ho appena confezionato il siluro esplosivo più raffinato che abbia mai escogitato, almeno a mio avviso. Ho buone speranze di poterlo lanciare nell'Accademia di Venezia e nella comune Mente d'Artista come uovo di Pasqua: gongolo alquanto al pensiero.' L'arma in questione era la prima parte della 'Guida ai principali dipinti nell'Accademia di Belle Arti di Venezia', che si ripubblica ora, assieme alla seconda, dopo più di cento anni. Data la rapidità con cui la sua utilità in quanto guida venne vanificata dalla ripetuta ricollocazione e rinumerazione dei dipinti, non ci si dovrà meravigliare se da tanto tempo è fuori catalogo. Come ogni prodotto della sua epoca, inoltre, fu destinata ben presto e per un lungo periodo a risultare superata anche da un punto di vista meno pratico." (dall'introduzione)
Piero Manzoni e ZERO. Una regione creativa europea
Francesca Pola
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2014
pagine: 150
Piero Manzoni è l'antesignano e inesausto "messaggero viaggiatore" di questa nuova geografia di relazioni che proprio grazie ai suoi continui spostamenti e alla sua attività si consolida in un respiro autenticamente europeo. Una nuova concezione artistica destinata a rivoluzionare le sorti dell'arte mondiale. Si costituisce cosi questa visione europea transnazionale, alternativa certamente rispetto all'arte americana, ma in un certo senso anche rispetto all'ambiente parigino, che agisce secondo una nuova geografia, e viaggia tra Milano, Roma, Losanna, Berna, Basilea, Düsseldorf, Monaco, Francoforte, Londra, Rotterdam, Amsterdam, Anversa, Copenaghen, Zagabria. Un movimento di artisti, che seguendo diverse linee e direttrici, ma anche intrecciando una mole impressionante di scambi epistolari, disegna nuove traiettorie al contempo creative e di sistema, nuove immagini e nuovi luoghi che le accolgono e diffondono, amplificandone e ramificandone gli effetti. Attraverso una puntuale verifica delle fonti bibliografiche, documentarie e testimoniali, non solo è stato possibile ricostruire storicamente le vicende biografiche e l'attività espositiva in Europa ma anche e soprattutto documentare una serie di importanti relazioni internazionali legate a questo movimento tra l'Italia e l'Europa, attraverso materiali inediti (fotografie d'epoca, lettere autografe, ecc.), che costituiscono un ulteriore contributo alla conoscenza del lavoro di Manzoni e dell'arte del XX secolo.

