EMI: Conoscenza dei popoli. Paesi:situazioni e problemi
L'infanzia che non c'è
Massimiliano Troiani
Libro: Libro in brossura
editore: EMI
anno edizione: 2004
pagine: 96
Mentre da noi l'adolescenza si prolunga fino a toccare le rive, un tempo lontane, della senilità, in altre parti del mondo Peter Pan vola al contrario e l'infanzia che non c'è impara subito cosa fare e come bisogna comportarsi. Eppure attraverso quegli sguardi, che infantili non sono, si intravede un senso di responsabilità e leggerezza insieme, che trasmette disagio; sguardi che sembrano guardare dove a noi non è concesso arrivare. Questi ritratti emergono da paesaggi dove gioco e tragedia coesistono, o meglio: che solo lei, l'infanzia che non c'è, riesce a far coesistere. Un sussidio per incontri con gruppi di ragazzi nella scuola o nell'associazionismo.
Africa la pentola che bolle. Politica, economia e società
Jean-Léonard Touadi
Libro: Libro in brossura
editore: EMI
anno edizione: 2003
pagine: 112
La solitudine geopolitica dell'Africa e la sua marginalità rispetto ai fenomeni di globalizzazione economica rappresentano una realtà che spinge numerosi osservatori a decretare l'agonia del continente.Africanisti più o meno aggiornati, esperti di progetti di cooperazione "prêt-à porter", "sviluppatori" di professione incapaci di autocritica sul proprio operato, volontari poco fiduciosi nelle capacità degli africani di risollevarsi, aspettano sul greto del fiume di vedere passare il cadavere dell'Africa. Ma nonostante l'instabilità politica, i fallimenti dei modelli economici, le guerre e le carestie, il cadavere non è ancora passato e i popoli africani hanno distolto lo sguardo dal cielo degli aiuti per rivolgerlo verso la valorizzazione della loro terra. Hanno rilanciato il progetto dell'Unione Africana, sognato dai panafricanisti dell'epoca delle indipendenze, e il NEPAD (Nuovo Piano per lo Sviluppo dell'Africa), tracciando la strada per una modernizzazione che punta alla soddisfazione dei bisogni primari e allo sviluppo delle infrastrutture di base. Ma è l'irruzione dei poveri, in quanto soggetto collettivo di resistenza e di rinnovamento, il "segno dei tempi" dell'attuale momento sociopolitico. Da essi bisogna ripartire per capire che l'Africa non è morta ma, come già diceva Jean-Marc Ela, è "una pentola che bolle".