ESTE: Le narrazioni di persone&conoscenze
Percorsi di formazione. L'evoluzione dell'offerta formativa per affrontare incertezze ed eventi inattesi
Libro
editore: ESTE
anno edizione: 2021
pagine: 204
Le grandi trasformazioni e le crisi degli Anni 20 hanno un impatto anche sulla formazione manageriale che cambia adattandosi al nuovo scenario. Esperti della formazione, player dell'offerta formativa e Direttori del Personale raccontano il nuovo stato dell'arte della formazione. La formazione consiste nell'offrire risposte ai bisogni presenti di singole persone senza dimenticare il quadro strategico e le sfide globali. L'arrivo di un ospite indesiderato - un virus - ha spinto ogni cittadino e ogni lavoratore a vivere nuove esperienze. Ci siamo così resi conto di come dalla formazione dipendano la qualità della risposta all'incertezza e all'evento inatteso. Si tratta di un bisogno trasversale e universale: serve formazione ai manager, all'impiegato e all'operaio. La formazione prepara ad affrontare le emergenze (ciò che di inatteso accade qui e ora); allo stesso tempo prepara ai comportamenti resi necessari dai grandi trend, per esempio l'internazionalizzazione, la globalizzazione, l'orientamento al cliente, l'innovazione tecnologica e la rivoluzione digitale. E ancora, la formazione risponde a tradizionali esigenze: lavoro collaborativo, delega, orientamento al cliente, immissione di nuovi assunti e riqualificazione professionale... Nel volume si indaga sulla costruzione di un'efficace offerta formativa, incrociando, nel modo di volta in volta adeguato, i tre aspetti chiave: contenuti, modalità di erogazione e destinatari. All'interno una selezione tra i migliori prodotti formativi del 2021.
Note di formazione. La musica come metafora dell'apprendimento manageriale
Mauro De Martino
Libro
editore: ESTE
anno edizione: 2021
pagine: 189
"La formazione è l'arte di mettere in risonanza gli esseri umani, perché trasferisce l'energia del cambiamento in un'onda condivisa per simpatia, alla costante ricerca della verità. In questo libro, la musica racconta. Ci parla di persone, comunicazione, lavoro, gruppi, sogni, leadership e altri sconfinati territori dell'organizzazione. La musica racconta, dunque, e lo fa a modo suo. È l'arte delle Muse e loro sono bellissime, divine, figlie di Zeus e Mnemosine, dea della memoria. Cantano, danzano, poetano, rallegrano le feste di dei ed esseri umani. Sono impareggiabili nel narrare attraverso il canto, perché, generate dalla memoria, conoscono il tempo passato, il presente e sanno profetizzare il futuro. Si esprimono in una lingua speciale, forse per mirabile dote soprannaturale, capace di comunicare a tutti, oltrepassando, d'un balzo, soglie di spazio, confini etnici e limiti di tempo. La musica, per esprimersi, indossa le sue forme, come gli abiti dai colori sgargianti degli scherzi o i manti regali, tessuti di fili d'oro e lapislazzuli, delle fughe. Così la musica prende per mano la formazione e l'aiuta a soffiare vita nella forma".
Strana gente i formatori. Storie di formazione manageriale
Massimo Reggiani
Libro
editore: ESTE
anno edizione: 2016
La formazione è un argomento sempre al centro dell'attenzione di Persone&Conoscenze e oggi di speciale attualità: è necessaria per far fronte alle sfide del mercato, all'internazionalizzazione e alla necessità di una costante innovazione. Oggi la formazione si trova a dover affrontare grandi cambiamenti legati alle nuove tecnologie digitali ed è condizionata dalla crescente attenzione ai costi. La storia personale di Massimo Reggiani è una buona sintesi dell'evoluzione della formazione aziendale in Italia. Dalla metà degli Anni 70 fino alla sua prematura morte, al termine dell'estate del 2008, Reggiani ha lavorato come formatore, prima in una grande azienda e poi presso quella che è stata forse la più importante scuola di formazione aziendale italiana, Tesi. Quando, sul finire degli Anni 70 e nei primi Anni 80, Reggiani iniziava ad affermarsi nella professione, la formazione aziendale godeva di grande credito e di notevoli budget. La formazione appariva allora come il modo per diffondere la cultura imprenditoriale italiana e allo stesso tempo il modo per coltivare le potenzialità delle persone, per cercare il loro coinvolgimento e per sollecitare la loro disponibilità al cambiamento, nella convinzione che i risultati aziendali non possono ottenersi senza le persone e contro le persone. Quando negli Anni 90 lo scenario è mutato, Reggiani si è trovato a essere testimone esemplare di questa tradizione. Di fronte ad aspettative dei committenti sempre più pressanti e di fronte a budget risicati ha sempre saputo portare valori positivi: la fiducia in se stessi, il rispetto degli altri, la riflessione pacata e mai superficiale.