Firenze University Press: Quaderni di studi e ricerche
Note su progetto e metropoli
Fabrizio F. Arrigoni
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2004
pagine: 192
L'ipotesi generale che orienta il volume può essere riassunta nella messa in chiaro della graduale riduzione di alcuni dei portati fondanti la disciplina del progetto: la nozione dell'abitare radicato, il ruolo di sintesi di saperi dissimili assolto dal disegno di architettura, il suo farsi carico di vaste strategie di coordinamento sociale e produttivo. Il lavoro non intende mostrare una via di fuga da tale condizione di difficoltà, piuttosto punta a rintracciare un orizzonte etico del progetto contemporaneo.
La casa come «bene di consumo» nelle operazioni immobiliari di Francesco Sassetti. Modi d'abitare e strategie insediative nella Firenze del secondo '400
M. Antonietta Rovida
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2003
pagine: 51
Nell'Italia del Rinascimento, a partire soprattutto da Firenze, si diffondono l'interesse per l'architettura ad uso privato e un'attenzione alla qualità della vita anche in termini di spazi e arredi. La casa, dunque, viene ad essere un 'bene di consumo', sia nelle sue componenti edilizie, sia per quelle inerenti l'organizzazione distributiva e l'allestimento degli interni. Il tema viene preso in considerazione attraverso l'analisi di una serie di documenti di archivio che riguardano la residenza urbana di Francesco Sassetti a Firenze nella seconda metà del Quattrocento.
Da amministratore a manager: il dirigente pubblico nella gestione del personale
Vincenzo Cavaliere, Dario Rosini
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2002
pagine: 87
Il settore pubblico sta cambiando sotto la spinta della accresciuta concorrenza, della riduzione delle risorse e della consapevolezza dei cittadini circa il loro ruolo di clienti/utenti. Si sente perciò l'esigenza di nuovi principi e strumenti per il management pubblico. Le competenze manageriali in questione non appartengono però alla sfera politica e questi nuovi strumenti non possono essere importati dal settore privato senza alcun adattamento. I manager pubblici ricoprono quindi un ruolo centrale in questo processo di cambiamento; infatti il fine da perseguire è, in sostanza, quello di avere da parte loro atteggiamenti più orientati ai risultati, usando meglio le risorse disponibili.