Franco Angeli: Critica letteraria e linguistica
La tragedia greca in Africa. L'Edipo Re di Ola Rotimi
Fabio La Mantia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 144
La letteratura post-coloniale è una sintesi di protesta e imitazione. Essa mescola al suo interno rivolta e conciliazione. Questa dualità ne permea gli stratagemmi, lo stile e i contenuti in una maniera tale che non sempre si mostra fin da subito percepibile alla critica. Questa condizione s'impone decisa nella riscrittura della tragedia greca in Africa. In questa si contemplano una varietà di propositi e fini; talvolta l'impostazione è metaforica, altre volte polemica (reclamare un'eredità rubata), altre ancora puramente artistica. D'altronde, la storia del rapporto tra l'Europa e l'Africa è tragicamente segnato da episodi di sofferenza, oppressione e razzismo. I drammaturghi hanno così sfruttato le potenzialità della tragedia greca, distante abbastanza per affermare verità tanto disperate che il pubblico non sarebbe in grado di sentire e vedere direttamente. Il proposito di questo studio, perciò, è quello di esaminare come il materiale culturale greco sia stato impiegato in Africa, attraverso la maestria di uno dei più illustri rappresentanti della sua drammaturgia, Emmanuel Gladstone Rotimi (1938-2000), con particolare riferimento al suo componimento più celebre, The Gods Are Not to Blame (1969), reinterpretazione e riscrittura di un testo canonico della cultura occidentale, l'Edipo Re sofocliano, con cui ha presentato, rappresentato, definito ed esplorato la storia e l'identità del proprio paese.
Lo specchio e il manufatto. La teoria letteraria in M. Bachtin, «Tel Quel» e H. R. Jauss
Ugo M. Olivieri
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 176
La teoria della letteratura attraversa oggi un momento di profonda revisione dei propri statuti teorici e di accentuato pluralismo metodologico. Come spesso avviene quando le mappe concettuali hanno subito una complessiva trasformazione può essere utile, per capire meglio il presente, individuare alcuni concetti, al contempo, centrali per la disciplina e soggetti ad una continua ridefinizione epistemologica. In questa prospettiva nel volume sono presi in considerazione concetti come quello di riscrittura, d'intertestualità e di ricezione. Concetti indagati attraverso le ricerche di Bachtin sul dialogismo, gli scritti di Lotman sul concetto di cultura come sistema semiotico, la storia della rivista francese "Tel Quel" o infine gli odierni sviluppi dell'estetica della ricezione. La visione del testo come manufatto più che come specchio, come struttura dinamica attraversata dai fenomeni dell'intertestualità e interdiscorsività, presente in queste posizioni teoriche, contribuisce a situare di nuovo la teoria della letteratura all'interno di una riflessione sul letterario nell'epoca della società globale.
Parodiae libertas. Sulla parodia italiana del Cinquecento
Nicola Catelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 192
Nel corso del XVI secolo la parodia diviene oggetto di una specifica attenzione teorica che trova nei "Poetices libri septem" (1561) di Giulio Cesare Scaligero e nelle "Parodiae morales" di Henri Estienne (1575) gli esiti più rilevanti. Destinati a incidere a lungo sulla riflessione intorno a questa modalità di riscrittura, fino a collimare per molti aspetti con le prospettive teoriche attuali, i due trattati compiono un recupero sistematico delle speculazioni e delle esperienze parodiche classiche, affinando i tratti stilistico-formali e ampliando la portata euristica del fenomeno. In dialogo continuo fra sintesi e innovazione, teoria e prassi scrittoria, inventio ed elocutio, le opere di Scaligero e di Estienne sollecitano in tal modo un'immediata applicazione dell'artificio in ambito poetico neolatino, fornendo un modello anche per il versante volgare. Esse costituiscono perciò, insieme alle altre testimonianze cinque e seicentesche che in questo volume vengono considerate, il necessario viatico per avvicinare con uno sguardo d'insieme le forme che la parodia assume nel Cinquecento italiano, illuminando al contempo la più generale definizione di parodia che è stata al centro, negli ultimi trent'anni, di un rinnovato interesse.
Identità culturale e protonazionalismo. Il ruolo delle accademie nel Brasile del XVIII secolo
G. Luigi De Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 288
Questo volume vuole mettere in evidenza il fondamentale ruolo del movimento accademico all'interno dell'evoluzione culturale brasiliana, analizzata attraverso le sue molteplici manifestazioni. Nel Settecento, il sorgere delle accademie e la costituzione dei progetti storiografici accademici diedero inizio ad una profonda riflessione sulla natura dei legami tra Colonia e Metropoli lusitana, innescando discussioni di carattere politico, economico e culturale senza precedenti in un contesto ancora intrinsecamente coloniale. In quanto esperienza artistica, i prodromi di questo movimento rappresentano un notevole progresso del livello culturale del Brasile-Colonia, poiché per la prima volta gli intellettuali brasiliani - di nascita o di residenza -, riunendosi, si rendono conto di quale sia il loro ruolo e si organizzano in associazioni accademiche, avviando un'interessante riflessione sulla condizione dell'intellighenzia in Brasile e sopperendo, in un certo qual modo, alle funzioni che l'università - assente sul territorio brasiliano fino al 1808 - avrebbe dovuto esercitare, attivandosi come veri e propri centri di diffusione culturale e riuscendo a convogliare in centri specifici un impegno artistico e letterario, fino a quel momento espresso individualmente.
Sul ri-uso. Pratiche del testo e teoria della letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 128
I caratteri del discorso "di ri-uso", che Heinrich Lausberg aveva definito in rapporto a quello "di consumo" e che Franco Brioschi aveva indagato nella direzione specificamente letteraria, vengono qui verificati e approfonditi attraverso ricerche che ne mostrano l'utilità per una messa a fuoco delle condizioni pragmatiche della letteratura, e dunque in ordine alla definizione della letteratura stessa. Il vincolo costitutivo tra ri-uso e discorso retorico, le origini del ri-uso nella riflessione giuridica di Giambattista Vico, le problematiche operazioni di ri-uso dei testi canonici nella scuola, il rapporto critico tra le lettere leopardiane e il complessivo epistolario, la dialettica tra parola e immagine nell'opera di Italo Calvino costituiscono le tappe di un percorso teorico che sono ora Laura Neri, Stefania Sini, Fernanda Crotti, Stefano Ballerio, Andrea Mirabile, tutti allievi di Brioschi, a portare incisivamente avanti.
Emiliani Giudici, Tenca e «Il Crepuscolo». Critica letteraria e stampa periodica alla vigilia dell'Unità
Gisella Padovani
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 256
Il volume analizza gli articoli redatti per "Il Crepuscolo" da Emiliani Giudici alla vigilia dell'Unità d'Italia. Nei loro tracciati concettuali questi testi rivelano significativi punti di convergenza con le importanti posizioni teoriche di rinnovamento culturale assunte dal direttore Carlo Tenca, del quale Giudici, corrispondente da Firenze, condivide l'idea di una letteratura investita di una funzione civile, radicata nel tessuto sociale, impegnata a concorrere alla formazione di una coscienza nazionale. Qualificato da un alto profilo culturale e da un taglio modernamente interdisciplinare, "Il Crepuscolo" viene stampato a Milano tra il 1850 e il 1859. Lo dirige Carlo Tenca, patriota di fede mazziniana poi attratto dal programma di Cavour, giornalista di talento, critico, romanziere, carismatico maître à penser capace di svolgere un ruolo fervidamente propulsivo e vigorosamente aggregante. Al suo fianco operano, tra gli altri, personaggi della statura di Carlo Cattaneo, Gabriele Rosa, Eugenio Camerini, Giuseppe Zanardelli, Paolo Emiliani Giudici. Lo scrittore siciliano collabora sistematicamente al periodico lombardo, in qualità di corrispondente dalla Toscana, a partire dal 1855. Poco più che quarantenne, egli ha già acquisito fama e prestigio grazie alla pubblicazione a Firenze, dove risiede, di apprezzate opere critico-storiografiche.
La storia della poesia. Volume Vol. 8
Salvatore Lo Bue
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 248
Assumendo come tema di fondo la guerra eterna tra le Tenebre e la Luce, il testo rilegge le opere della poesia moderna: il King Lear è visto in opposizione a The Tempest, l'Amleto a La vida es sueño, l'orizzonte terrestre di Don Giovanni e Faust in opposizione al viaggio mistico del Flauto magico. Costruito per capitoli avversi, diviso in tre parti (Nel nome del padre, nel nome del figlio, nel nome del demonio e di Dio), questo libro legge il King Lear in opposizione a The Tempest, l'Amleto in opposizione a La vida es sueño, l'orizzonte terrestre di Don Giovanni e Faust in opposizione al viaggio mistico del Flauto magico. La Luce che risplende nelle Tenebre, le Tenebre non l'hanno accolta, ma non è affatto scontata la vittoria del male, anche se altrettanto assoluta è la sua potenza. Da sempre, e come sempre, la salvezza viene da Le spie di Dio, dalle creature che, nella vita e nella poesia, sacrificano se stesse in nome dell'amore e attraverso il loro sacrificio indicano la via della redenzione. Cordelia, Margherita, Prospero, Segismundo diventano così i difensori della bellezza, essenze d'amore, nuove incarnazioni del Cristo, immagini purissime del bene. Nelle loro opere, nei loro personaggi, tutti i poeti sono stati e continuano ad essere Le spie di Dio.
Traduzioni e traduttori del neoclassicismo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 208
Questo volume raccoglie gli Atti del Congresso internazionale su Traduzioni e traduttori del Neoclassicismo svoltosi presso l'Università di Bologna e l'Accademia degli Agiati di Rovereto rispettivamente il 6 e 7 marzo 2008. I risultati testimoniano la validità della stretta collaborazione sul piano scientifico instauratasi ormai da anni fra l'Alma Mater e l'Accademia: la tappa più recente è costituita dal volume sulle irradiazioni culturali de L'Accademia degli Agiati nel Settecento europeo edito sempre dalla FrancoAngeli nel 2007; il denominatore comune è l'attenzione agli artefici e protagonisti dei rapporti più autenticamente transculturali del vecchio continente. Non sta ai curatori sottolineare la fertilità dell'approccio ai transferts culturali, ma è atto di giustizia storica sottolineare che i progetti finora proposti hanno potuto realizzarsi grazie a studiosi che hanno aperto vie nuove alla ricerca. In particolare Michel Espagne, che può dirsi davvero l'Inventeur del filone di ricerca alternativo al comparativismo vecchia maniera, ha incoraggiato nella maniera più autorevole a continuare la discussione sul Neoclassicismo come momento fondante della koiné culturale europea portando alla ribalta i traduttori e il retroterra segreto delle loro imprese.
Angeli sigillati. I bambini e la sofferenza nell'opera di F. M. Dostoevskij
Antonina Nocera
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 160
Il grido di Ivan Karamazov: "Posto che tutti si debba soffrire, per comperare a prezzo di sofferenza la futura armonia, che c'entrano i bambini?", oggi più che mai, è rivelazione dello strazio che lacera il mondo, viola la dignità umana, oscura la luce del Bene. Che cosa è Dio se i bambini sono violati? Dove è Dio se la loro luce è rivestita di tenebre? Chi è Dio se la loro anima è lacerata? Da Povera Gente a I Fratelli Karamazov, attraverso Netocka Nezvanova, Umiliati e offesi, Delitto e castigo, I demoni, L'adolescente, appare evidente la dimensione teologica della questione, che costituisce, se non 'il problema', un nodo essenziale e oscuro della poetica dostoevskiana: angeli sigillati abitano le sue pagine, angeli cui è stato impedito il volo, cui è stata negata l'infanzia, la gioia dei primi anni, lo sguardo di meraviglia di fronte alla vita; angeli che vivono in tuguri fatiscenti, agli angoli delle strade, in famiglie disperate e sottoposti a soprusi e vessazioni di ogni tipo: una processione di vite bambine spezzate nel loro principio e profanate nella loro innocenza. Attraverso le vite di Varen'ka, Nelly, Netocka, Matrësa, Arkadij, fino alla tragica storia di Il'jusa Snegirèv, questo saggio conduce una scrupolosa analisi sui bambini e la sofferenza nell'opera di F.M. Dostoevskij.
La trilogia narrativa di George Orwell. Un'analisi di «A Clergyman's Daughter», «Keep the Aspidistra Flying» e «Coming Up for Air»
Antonio Manserra
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 160
Nella sua ricerca dei paradigmi fondativi della narrativa di George Orwell, questo studio analizza i romanzi A Clergyman's Daughter, Keep the Aspidistra Flying e Coming Up for Air interpretati come trilogia. Grazie a un'analisi semantico-strutturale dei processi testuali, l'autore ha cercato di evidenziare le affinità e le divergenze che intercorrono fra le opere considerate, senza eludere temi quali l'autobiografismo o la partecipazione orwelliana al mondo del sottosuolo. Caratterizzata da un'ispirazione unitaria sia sul piano tematico che su quello stilistico, la trilogia anticipa e presenta in nuce la vece del grande Orwell di Nineteenth Eighty-Four e di Animal Farm. Nei tre romanzi riconosciamo la stessa rabbia contro la società industrializzata e la disumanizzazione della individuali esistenze. Non solo emerge una radicale messa in discussione dei parametri assiologici della società inglese, ma anche un rimpianto per il mondo preindustriale, per quella rural England ormai perduta per sempre. In A Clergyman's Daughter, Keep the Aspidistra Flying e Coming Up for Air si vanno già configurando quei referenti ideologici e quelle peculiarità formali che, in modo più maturo, ritroveremo nelle opere successive. Senza i tre romanzi della prima fase, difficilmente si potrebbero ricostruire i vari momenti della formazione letteraria di Orwell.