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Franco Angeli: I diritti negati

I diritti annegati. I morti senza nome del Mediterraneo

I diritti annegati. I morti senza nome del Mediterraneo

Marilisa D'Amico, Cristina Cattaneo

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2023

pagine: 128

Solo nel 2015, più di un milione di migranti ha tentato di attraversare il Mediterraneo per arrivare sulle coste europee. Oltre 3.000 di loro sono morti o scomparsi durante il viaggio: cadaveri che rimangono spesso sommersi, e, anche se recuperati, restano senza nome, senza storia. Infatti, negli ultimi 15 anni oltre 30.000 migranti sono morti nelle acque del Mediterraneo: più del 60% giace sepolto, senza identità. Come dare un nome a questi morti? Esiste un dovere giuridico che impone il recupero e l’identificazione di questi corpi? Come garantire il diritto delle famiglie a conoscere il destino dei propri cari? Quali sono le ripercussioni della mancata identificazione sulle famiglie? Due team di ricerca dell’Università degli Studi di Milano cercano di rispondere a questi interrogativi nel volume "I Diritti annegati", partendo dall'esperienza di medici legali e "forensic scientists" che “sul campo” hanno sperimentato negli ultimi anni difficoltà e vuoti normativi che gravitano intorno al mondo dei cadaveri senza identità e offrendo, in un’ottica multidisciplinare, un’analisi delle principali problematiche giuridiche connesse al tema delle migrazioni verso l’Europa. “I Diritti annegati” vuole anche essere una denuncia per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, della politica, delle Istituzioni nazionali ed europee su un fenomeno drammatico che tocca nel profondo i nostri principi costituzionali, i quali non tollerano ingiustificate distinzioni dettate dal solo fatto di essere nati a nord o a sud del Mediterraneo.
19,00

Le violenze contro la donna. Origini, forme, strumenti di prevenzione e repressione della violenza di genere

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2023

pagine: 294

Le violenze contro la donna costituiscono un fenomeno che non conosce flessioni e che continua ad assumere massimo rilievo a livello nazionale e globale. Nonostante i progressi compiuti, anche grazie ai molteplici interventi legislativi, culminati con l’approvazione del c.d. Codice Rosso, in Italia la situazione rimane drammatica. Le radici del fenomeno sono profonde e di forte impronta culturale: una parte della società italiana, infatti, ancora fatica ad accettare che una donna possa essere libera ed autonoma nelle proprie scelte di vita, sia nella sfera pubblica che in quella privata. A partire da questa prospettiva, il volume propone le riflessioni di alcuni/e studiosi/e di diritto costituzionale che investono le principali problematiche giuridiche del fenomeno delle violenze contro la donna, con l’obiettivo di sollecitare e alimentare il dibattito oltre il recinto delle discipline giuridiche, e di porsi quale strumento di approfondimento per gli e le addetti/e ai lavori così come per gli studenti e le studentesse universitarie. Il volume è corredato da un allegato multimediale che raccoglie materiali di approfondimento sulle principali fonti normative, nazionali e sovranazionali, e sulle pronunce più rilevanti delle Corti italiane ed europee in materia di violenza di genere.
32,00 30,40

I diritti delle persone con disabilità. Profili costituzionali

I diritti delle persone con disabilità. Profili costituzionali

Giuseppe Arconzo

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 320

Secondo la Corte costituzionale, la condizione giuridica delle persone con disabilità è al centro di «un complesso di valori che attingono ai fondamentali motivi ispiratori del disegno costituzionale». I principi della solidarietà, della dignità di ogni persona e dell’eguaglianza che fondano la nostra Costituzione ben si integrano con la prospettiva espressa dalla Convenzione Onu la quale, a sua volta, sollecita la società a rimuovere quelle barriere materiali, culturali e ideologiche che, interagendo con un deficit fisico, psichico o intellettivo, creano disabilità. Partendo da questa consapevolezza, e tenendo conto dell’evoluzione storica e culturale che ha interessato la materia, il volume conduce un’ampia analisi sui diritti delle persone con disabilità – istruzione, salute, accessibilità, lavoro, vita indipendente, assistenza – con l’obiettivo di illustrare i più recenti approdi legislativi e giurisprudenziali che tali diritti assicurano, nonché di evidenziare le maggiori criticità che, impedendo il pieno sviluppo di ogni persona con disabilità, tuttora sono di ostacolo alla realizzazione di una società realmente inclusiva.
30,00

Diritti sociali e crisi economica

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2017

pagine: 252

Il volume è dedicato all'impatto della crisi economica sui diritti sociali e si compone di due sezioni. La prima parte contiene saggi che analizzano le decisioni della Corte costituzionale, delle Corti sovranazionali e dei giudici comuni, chiamati a bilanciare i diritti sociali con le esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate dalla crisi economico-finanziaria. Nella seconda sezione sono, invece, raccolti i prodotti di una ricerca sull'impatto della crisi economico-finanziaria sui soggetti che versano in una posizione di svantaggio, perché deboli o discriminati, con l'obiettivo di verificare se e quanto la crisi abbia inciso sui diritti di tali soggetti, al fine di individuare le misure atte ad evitare che essa accentui la loro naturale posizione di svantaggio.
30,00 28,50

Colpe di stato. I crimini di guerra e contro l'umanità davanti alla Corte costituzionale

Paolo Veronesi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2017

pagine: 282

La sentenza costituzionale n. 238/2014 è una pronuncia “storica”. In essa si afferma che non può avere applicazione, in Italia, la consuetudine internazionale che esclude la responsabilità civile degli stati per i danni derivanti dai crimini di guerra e contro l’umanità compiuti da loro funzionari. Tale norma – afferma la Corte – è in radicale contrasto con i principi supremi della nostra Costituzione (i c.d. “controlimiti”). In Italia è dunque ora possibile convenire in giudizio gli stati stranieri responsabili di simili violazioni dei diritti fondamentali (si pensi ai processi sui crimini nazisti compiuti dopo l’8 settembre). Tante sono però le perplessità che la sentenza ha suscitato. Per molti osservatori, ad esempio, la decisione della Corte non rispetterebbe importanti cardini del processo costituzionale: a questa analisi è dedicata la parte centrale del libro. Ci si chiede inoltre se sarà davvero possibile che le vittime ottengano i risarcimenti loro dovuti (nonostante le sentenze di condanna che cominciano a fioccare e che nel libro sono riportate). Si teme altresì che l’Italia – per “ritorsione” – possa essere chiamata a rispondere dei crimini compiuti dalle sue truppe durante il fascismo. In quale contesto di “globale” rimessa in discussione delle immunità statali si colloca poi questa pronuncia? E potrà essa contribuire alla formazione di una diversa consuetudine internazionale valida per tutti i paesi? Queste, in sintesi, alcune delle questioni affrontate nel libro, il quale distingue l’“anatomia”, il “contesto” e il “seguito” ancora in corso di questa importante sentenza costituzionale.
32,00 30,40

Diritti uguali per tutti? Gli stranieri e la garanzia dell'uguaglianza formale

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2017

pagine: 266

Il fenomeno migratorio sembra mettere in discussione principi costituzionali che si ritenevano definitivamente conquistati. In taluni settori del nostro ordinamento giuridico, infatti, sono rintracciabili significative discriminazioni nei confronti dei “non cittadini”: sia per quanto riguarda l’esercizio di alcune libertà fondamentali, sia per quanto concerne il godimento di alcuni diritti sociali. I giudici sono spesso intervenuti sanzionando i provvedimenti amministrativi ritenuti discriminatori. Il compito di preservare il significato propriamente antidiscriminatorio del principio di uguaglianza non può, peraltro, gravare interamente sulla giurisdizione. È la politica, infatti, il luogo in cui le grandi scelte costituzionali in materia di uguaglianza e diritti dovrebbero trovare la prima - e più duratura - attuazione.
33,00 31,35

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