Ianieri: Saggi e carteggi dannunziani
Caro compagno compagnevole
Vincenzo Sottanella
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2007
pagine: 160
Con il Glossario politico dannunziano del carteggio con Mussolini, relativo al ventennio 1919 - 1938, si è di fronte al meritorio atto d'indagine testuale condotto su uno dei rapporti epistolari più discussi della storia italiana, ovvero quello intercorso, per un ventennio, tra l'intellettuale abruzzese, il Vate Gabriele D'Annunzio, e l'emissario del potere che ebbe nella figura del Duce, il Cavaliere Benito Mussolini, una personalità eccentrica e difficilmente contrastabile. Ne viene fuori lo spaccato di un rapporto tra intellettuale e potere, molto mosso, tra la vis dannunziana contrassegnata dal motto ardisco e non ordisco e il decisionismo dell'uomo forte, del Duce circondato da uno stuolo di mestatori, i capi fascisti, così definiti dal poeta, rei di deviare e falsamente indicare al capo del governo gli obiettivi da perseguire nel suo agire politico.
Sarah Bernhardt e Gabriele D'Annunzio. La Poesia del Teatro. Carteggioo Inedito (1896-1919)
Franca Minnucci
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2005
pagine: 144
Il volume presenta il carteggio tra Gabriele d'Annunzio e l'attrice francese Sarah Bernhardt: documenti preziosi per chi voglia ricostruire la storia di quel teatro, La Renaissance, in cui il grande attore è impresario e regista oltre che interprete. Prima ancora di avviare il sodalizio con Eleonora Duse, l'intesa con l'attrice francese rappresenta per d'Annunzio la prova inaugurale della sua lunga avventura sulle scene: un'avventura che ha subito di mira il rinnovamento radicale dello spettacolo di prosa.
Incantesimo solare. Sul rapporto di dipendenza-codipendenza tra Duse e d'Annunzio
Paola Ottaviano
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2010
pagine: 120
L'incantesimo solare, il magico e misterioso rapporto fra Gabriele d'Annunzio ed Eleonora Duse rivisitato in chiave psicocritica, questo il tema del saggio. Ricco di riferimenti sia epistolari che letterari, il saggio si snoda in sette capitoli. L'excursus muove (cap. I) dalla natura ambivalente del rapporto affettivo tra i due celebri amanti, per soffermarsi (cap. II) sull'indissolubilità del legame affettivo e sul fenomeno di codipendenza del Vate nei confronti della Duse (cap. III). Nel IV capitolo si prende in considerazione la perdita del sé correlata al trauma della separazione, per passare (cap. V) ad approfondire il fenomeno della coazione a ripetere caratterizzante molte relazioni affettive di Gabriele d'Annunzio. Sulla scia di alcuni studi psico-sessuologici dell'autrice, inerenti all'erotismo dannunziano, il VI capitolo tratta il tema suddetto nel celebre romanzo Il Fuoco. Il saggio termina con un capitolo ricco di riferimenti letterari dannunziani, dedicato alla Supermulier, personaggio letterario ispirato ad Eleonora Duse e teorizzato dall'autrice.
D'Annunzio orbo veggente
Attilio Mazza
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2008
pagine: 304
Riti, simboli cristiani e massonici nella Prioria del Vittoriale. Nel libro, "D'Annunzio Orbo veggente", l'autore evidenzia come l'occulto in senso lato sia stato una delle componenti fondamentali dell'esistenza di d'Annunzio, come uomo, letterato ed eroe di guerra; ci mostra, inoltre, quanto l'occulto sia stato presente nell'opera del Poeta, nella vita, nelle abitudini, come religione, religiosità, spiritismo, conoscenza e frequentazione di medium, veggenti e cartomanti. È, così, ripercorsa l'intera vita di d'Annunzio con una ricostruzione biografica completamente diversa dalle versioni ufficiali. Alcuni particolari, evidenziati dall'autore, inducono ad ipotizzare che sia avvenuta per ingestione volontaria di veleno, del cui effetto era perfettamente consapevole. L'autore, già in altre occasioni, attraverso le interviste rilasciate da Emy Heufler, la prima ad accorrere nel momento del malore fatale, da Giuditta Franzoni, da Luisa Bàccara e da Emilie Mazoyer, giunte subito dopo, ha fatto rilevare che i resoconti della morte del Poeta, tutti contrastanti e discordanti tra loro, facevano emergere la tesi del suicidio, che, per lui, sembrava essere "una possibile conferma di un evento volutamente oscurato".

