Il Poligrafo: Progetti di architettura
Gino Malacarne. Architetture
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2022
pagine: 112
Gino Malacarne si inserisce nel panorama architettonico contemporaneo conducendo una personale ricerca sulle forme dell’architettura, per identificare nel progetto una risposta civile ai problemi della città contemporanea e offrendo un’alternativa al suo sviluppo al di fuori dei burocratici modelli urbani e al riparo dalle mode. L’obiettivo che accompagna la ricerca e che diventa comune denominatore dei progetti è sempre lo stesso: rispondere alle necessità, perseguendo la costruzione di una bellezza utile. Sostiene e persegue una dimensione civile dell’architettura, dove la forma urbana è riflesso di un’esperienza collettiva. Il volume propone una selezione di progetti di Gino Malacarne che bene rappresentano il suo modo di intendere l’architettura e la città. Da questi appare evidente come la ricerca di Malacarne sia sempre stata la città e come abbia sempre cercato di costruirne frammenti attraverso architetture che vogliono contribuire alla realizzazione dei luoghi della vita dell’uomo. Progetti razionali che aspirano a costruire e inventare luoghi in cui una comunità possa riconoscersi, dove anche il ritrovarsi, il favorire l’incontro rappresentino finalità da prevedere.
Marco Introini. Padova e altri paesaggi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2018
pagine: 96
Gli scatti in bianco e nero che Marco Introini, fotografo documentarista di paesaggio e architettura, dedica alla città di Padova sono un tassello che si aggiunge a un lavoro itinerante intrapreso in molti luoghi del mondo, nel quale la fotografia è mezzo privilegiato per ospitare una riflessione sulla città e sulle corrispondenze ricorrenti in situazioni urbane diverse. Introini usa l'obiettivo come strumento conoscitivo della città e della sua storia, a partire dai tracciati urbani. In questi percorsi sono protagoniste tutte le architetture, del passato e del presente, che fanno da quinta all'esperienza quotidiana di abitanti e turisti: i luoghi del commercio, dell'Università, delle Istituzioni, ma anche i porticati, le chiese, le porte, i corsi d'acqua. Per Padova il fotografo ha privilegiato l'asse est-ovest, dal Portello passando per via Altinate, fino a corso Milano e porta Savonarola, descrivendo una città dalle mille facce, in cui storia e modernità coesistono fianco a fianco.
Paolo Zermani. Architettura, la luce del sacro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2016
pagine: 88
Protagonista dell’attuale scena architettonica internazionale, Paolo Zermani pone al centro della propria ricerca il rapporto tra spiritualità e paesaggio. Collocandosi all'interno della plurisecolare tradizione italiana dell’architettura sacra, i progetti qui presentati–tra i quali Cappella sul mare a Malta (1989), la Chiesa di San Giovanni a Perugia (1997-2006), la Cappella-museo della Madonna del parto di Piero della Francesca a Monterchi (Arezzo, 2000-2015), la riforma architettonica della Basilica di Sant'Andrea a Mantova (2016)–rivelano la sensibilità dell’architetto che, nell'ambito di una rilettura identitaria della quotidianità, riflette sulle connessioni tra edificio di culto e paesaggio. La valenza degli aspetti spirituali dell’architettura può essere considerata come il punto di partenza da cui matura una rilettura sacrale della natura, dell’ambiente costruito e dei luoghi. Forma, luce e simbolo sono gli elementi chiave di un’architettura sacra atemporale, che perde ogni legame con il contingente per rimanere segno, per consentire l’accesso alla contemplazione del Mistero.
L'architettura della città di Padova
Stefan Müller
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2012
pagine: 88
"Fotografia e architettura: un binomio che, in queste pagine, costruisce un legame di forte valenza simbolica, esaltando, nella selezione degli scatti di Stefan Müller, la forma e i luoghi di una città come Padova. Scenario ideale di un contemporaneo Grand Tour, paesaggio urbano "ad altezza d'uomo", ma anche, come nei versi di Hermann Hesse, "Quasi una città tedesca". Nella primavera del 2011, Stefan Müller sceglieva così di "progettare" le sue fotografie di Padova e questo suo personale itinerario, qui riassunto, è diventato un'opera compiuta, un progetto esso stesso: un tentativo, riuscito, di valorizzare i luoghi di una città che vive in quanto ricorda. È, infatti, nell'esperienza concreta e quotidiana di questi ambienti vissuti che ogni persona può sperare di raccogliere e memorizzare le proprie immagini della città. In questo senso, gli spazi della Padova di Stefan Müller sembrano talvolta messi in pausa per coglierne, nell'incontro di luce e materia, una silenziosa, quasi meditativa, teatralità."