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Il Saggiatore: La cultura

La lettura felice. Conversazioni con Marcel Proust sull'arte di leggere

Guido Vitiello

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 192

Siamo creature strane, noi lettori. Passiamo ore e ore immersi dentro parallelepipedi di carta, respirando vite che non sono la nostra, soffrendo e gioendo per le emozioni di estranei immaginari. Eppure, come per un incantesimo, quelle vite e quelle emozioni misteriosamente ci appartengono. La lettura è l’«Apriti, sesamo» che ci dà accesso a una caverna traboccante di tesori. Meglio di ogni altro lo aveva capito Marcel Proust. Nei primi anni del Novecento cominciò a tracciare del lettore, e del proprio essere lettore, un ritratto nuovo. Chi ha appreso l’arte di leggere non la eserciterà solo sulla carta, ma anche sul mondo – sulle persone, sugli amori, sui casi della vita. Si esporrà così a tutte le gioie, ma anche a tutti i rischi insiti nell’«atto psichico originale chiamato lettura»: le incomprensioni, gli equivoci, le interpretazioni deliranti, le palpitazioni della suspense. L’incantesimo della lettura felice può trasformarsi allora in un tormentoso sortilegio. Più di un secolo dopo, partendo dalle Giornate di lettura proustiane, Guido Vitiello torna a riflettere sul mestiere a tempo pieno del lettore. In un dialogo fittissimo con il suo fantasmatico interlocutore – che spesso interrompe, incalza e contraddice – cerca di rispondere a una domanda che lo assilla, e che ci assilla tutti: che ne sarà della lettura in un’epoca in cui tutto cospira a distrarci dalle pagine?
20,00 19,00

I Tolki

Ida Travi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 480

Chandra Livia Candiani l’ha definita «un’opera magica», Mariangela Gualtieri l’ha portata in teatro e al cinema provando a trasporre la «sua unica straordinaria musica»: per la prima volta viene raccolto in un unico volume il lavoro decennale di Ida Travi, la saga dei Tolki. Nel corso del tempo Ida Travi ha abitato i confini dell’editoria e della letteratura, anche se è sempre riuscita magicamente a rintracciare chi ama le parole e il loro mistero, di cui questi esseri chiamati Tolki sono l’incarnazione. Figure scontornate, residui d’una famiglia millenaria, parenti a venire, o antidiluviani: questi sono i Tolki, così Ida Travi li descrive. Sacri e miserabili, misteriosi e semplici, fantasmi provenienti dalla vita di ciascuno, una vita che teme di essere pronunciata. Usano un linguaggio povero, duro come una colpa, leggero come una liberazione. Si avvicinano ai loro lettori con circospezione, non sanno se fidarsi, se confidare i loro segreti, rivelare da dove vengono, cosa li anima, dove vanno. Se lo facessero, però, i lettori scoprirebbero da dove vengono le parole, cosa le anima e dove vanno: conoscerebbero il futuro del mondo.
22,00 20,90

Piante domestiche. Storia botanica delle nostre case

Mike Maunder

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 256

Rigogliose o rinsecchite, isolate in un angolo poco illuminato di un grigio ufficio o protagoniste assolute e sfrontate dell’ingresso di casa nostra, le piante da interno oggi sono ovunque: negli appartamenti, nei negozi, nelle palestre, negli ospedali, nelle aziende. Da quando gli esseri umani hanno iniziato a trascorrere la maggior parte delle loro giornate in luoghi chiusi e urbanizzati esse rappresentano l’ambiente botanico con cui abbiamo il contatto maggiore, quello che più influenza direttamente o indirettamente la nostra idea di natura. Consapevole che nella loro storia ci sia un frammento importante della nostra identità individuale e collettiva, in “Piante domestiche” Mike Maunder ha voluto raccontare evoluzione, biologia e significati di questi esemplari «addomesticati» di flora, le cui radici affondano in luoghi remoti e in epoche distanti. Dalla regina egizia Hatshepsut, che nel XV secolo a.C. organizzava spedizioni per recuperare incenso da coltivare nei suoi templi, all’attuale mercato internazionale di piante recise, dal valore di oltre un miliardo di dollari, fino alle futuristiche (ma già reali) piante «bioniche» che si illuminano al buio, Mike Maunder ci conduce attraverso i secoli e le civiltà per scoprire i segreti di piante ormai per noi comuni – ma in origine molto rare, esotiche e costose – come l’orchidea o la monstera, il geranio o il ficus. Un’opera che attraverso etimologie e film di culto, canzoni pop e mode dimenticate ci porta a osservare da nuove prospettive queste nostre coinquiline in vaso, fino a rivelarci che forse, nonostante le loro fragili apparenze, siamo noi quelli che, per stare davvero bene, abbiamo più bisogno di loro.
24,00 22,80

Più pesante del cielo. Vita di Kurt Cobain

Charles R. Cross

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 464

“Più pesante del cielo” è un racconto intimo, appassionato e doloroso – risultato di quattro anni di ricerche e oltre quattrocento interviste ad amici e familiari –, che ci fa vivere come mai prima l’esistenza del leader dei Nirvana, dall’infanzia nella sperduta Aberdeen al successo internazionale, fino al suo tragico epilogo. Secondo uno degli aneddoti che Kurt Cobain amava raccontare, a diciassette anni avrebbe rubato i fucili del patrigno e li avrebbe barattati per una chitarra elettrica. In questo episodio dai contorni mitologici è condensata buona parte della sua storia: i rapporti difficili con la famiglia (la madre lo cacciò di casa, con il padre non parlò per anni), il desiderio di evadere dall’anonimo paese di taglialegna in cui era cresciuto, la sfrontatezza venata di candore; il bisogno di fare musica, il più grande degli amori e l’ultimo dei rifugi. Charles R. Cross segue il percorso personale e artistico di Cobain passo dopo passo, attingendo a documenti inediti e ricordi di prima mano: il liceo mai concluso, i lavoretti per sopravvivere – tra cui quello di inserviente nella sua stessa scuola –, i primi concerti davanti a una manciata di collegiali ubriachi, il primo album, nel quale non credeva nemmeno l’etichetta. E poi il successo con Nevermind, improvviso e più grande di ogni cosa, con cui divenne la voce di una generazione vendendo milioni di dischi; ma anche la turbolenta storia d’amore con Courtney Love, un disagio interiore invadente e distruttivo, le attenzioni morbose dei paparazzi, la tossicodipendenza, il suicidio. Charles R. Cross ci offre il ritratto, intenso e sincero, di uno dei maggiori musicisti di tutti i tempi: una vita che ha creato bellezza da ogni fiamma che l’ha avvolta, e che ha bruciato così forte da non potere più essere spenta.
26,00 24,70

Quando le onde se ne vanno. Conversazioni sul cinema

Lav Diaz

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 240

C’è un regista che è da anni oggetto di un culto sotterraneo: i suoi estimatori si nascondono ovunque, come i custodi di una liturgia segreta. Nonostante abbia vinto il festival di Locarno e il Leone d’oro a Venezia, le sue opere, a causa del loro chilometrico minutaggio, vengono proiettate in poche sale; questo però non scoraggia i suoi amanti, che le cercano ossessivamente, come appuntamenti con qualcosa di più vasto della loro stessa esperienza. È un cineasta filippino, si chiama Lav Diaz e con i suoi film è riuscito a raccontare il tempo che si fa materia. Il suo cinema è considerato una forma di meditazione: uno spazio in cui il tempo della realtà e il tempo del racconto coincidono, saldandosi per l’intera durata di ogni fotogramma. Così, in uno dei suoi film più emblematici, “Evolution of a Filipino Family”, la sequenza in cui un personaggio muore dissanguato in una Manila deserta dura 21 minuti; l’intero film, 654 minuti. “From What is Before” ne dura 338. “A Tale of Filipino Violence”, invece, 416. Tempo, rappresentazione, realtà: quella di Lav Diaz è una sorta di trasformazione alchemica di questi tre elementi. Un uomo muore per finta e chi lo guarda sullo schermo si trova a soffrire veramente, senza più filtri a separare i due eventi. Il dolore del singolo si trasforma nel dolore del popolo filippino e così in quello dell’umanità intera. “Quando le onde se ne vanno” è una bussola per orientarsi nello sconfinato atlante della filmografia di Lav Diaz: otto interviste nell’arco di undici anni che mettono in fila le sue opere e il suo pensiero attorno ad arte e storia, nouvelle vague e tradizione asiatica, i traumi di una collettività e la violenza dell’esistere. Un invito a immergersi nell’immaginario di questo maestro contemporaneo, capace di un interpretare come nessun altro le contraddizioni che agitano la nostra anima e la nostra epoca.
24,00 22,80

Un teatro necessario. Le prime stagioni del Piccolo e una selezione di scritti giovanili

Giorgio Strehler

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 168

«A un nuovo teatro, a un nuovo testo, a una nuova mentalità occorre un nuovo metro di rapporti e di legami tra pubblico e palcoscenico; soltanto accettando le nuove esigenze create dalle nuove conquiste si avvererà un teatro tecnicamente in aderenza con i tempi che stiamo vivendo, senza riserve.» Quando Giorgio Strehler scrive queste parole ha poco più di vent’anni e mancano pochi mesi al suo debutto alla regia; la sua creatura più importante, il Piccolo Teatro, nascerà solo alcuni anni dopo. Eppure in questo intervento ci sono già l’energia e la visione che caratterizzeranno tutta la sua produzione e, più in generale, il suo rapporto con la macchina teatrale: un «fare teatro» sempre legato alla necessità di esprimere opinioni, concetti, pensieri, dentro e fuori dall’arte, sempre con la massima onestà possibile. “Un teatro necessario” raccoglie una lunga riflessione del 1987, in cui il regista ripercorre i primi otto anni di vita del Piccolo Teatro, in dialogo con una selezione di testi e articoli – alcuni dei quali mai pubblicati prima – scritti tra il 1942 e il 1945. Sono testi in cui si sente nitida la sua voce di giovane intellettuale che medita su un paese ferito dalla guerra: spesso ironico, talora sprezzante, lo Strehler ventenne è tanto speranzoso per le innovazioni portate dai movimenti artistici nati nell’immediato dopoguerra, quanto critico nei confronti delle chiuse e reazionarie istituzioni culturali italiane. Questo volume ci offre così un ritratto inedito e doppio di uno dei più grandi registi italiani: del maestro consacrato, che si volge indietro al suo passato, e del giovane idealista, che fissa il domani con lo sguardo carico di possibilità. Perché, come scrive lo stesso Strehler: «Mai nulla cambia nel teatro. E cambia tutto. Mai la vita si ripete pur restando se stessa». Prefazione di Alberto Bentoglio.
18,00 17,10

Mappe dei nostri corpi spettacolari

Maddie Mortimer

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 464

“Mappe dei nostri corpi spettacolari” è la storia di un essere inafferrabile che, lento e inesorabile, si aggira in un paesaggio affascinante: il corpo umano. Si ferma al suo interno, ne esplora gli organi, si moltiplica tra le cellule. Una creatura che racconta la topografia di un corpo, da cui assorbe energia vitale tappa dopo tappa; avanza lungo gli argini delle sue vene, si riversa nei tessuti, scivola nelle anse dei capillari. Sfiora la trachea come i tasti di uno xilofono. Si diffonde implacabile. Ma è anche la storia di Lia, una giovane donna sposata con Harry e madre di Iris, alle prese con i cambiamenti dell’adolescenza. È la loro quotidianità che questa creatura racconta, perché conosce tutti loro: i segreti del passato, le verità non dette del presente e l’inevitabilità del futuro. Mentre Lia affronta quella che potrebbe essere la fine, i ricordi della sua infanzia e una storia d’amore nascosta portano alla luce paure profonde. Sotto attacco da dentro, Lia cerca di trovare un equilibrio e di tracciare i confini di un’instabile felicità. Ma il tempo e i corpi sono porosi e imprevedibili. Maddie Mortimer si muove tra diversi stili di scrittura e stati d’animo, in una vera e propria catabasi attraverso il corpo umano che si fa racconto di luoghi spettacolari e al contempo spaventosi; la discesa in un abisso profondo che si trasforma in una celebrazione assoluta della vita.
20,00 19,00

Diversi modi di guardare l'acqua

Julio Llamazares

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 176

“Diversi modi di guardare l’acqua” è il romanzo di un malinconico ritorno a casa, il racconto corale di come la memoria attraversi sempre le generazioni. L’anziano contadino Domingo è morto con un desiderio incompiuto e i suoi familiari si incontrano per provare a esaudirlo: la moglie, che con lui ha condiviso tutto; i figli, che hanno abbandonato progressivamente l’abitazione dei genitori per lavorare in città; i nipoti, così distanti dal suo modo di vivere eppure ancora capaci di comprenderlo e ammirarlo. Si ritrovano davanti a un piccolo lago racchiuso dalle montagne, sul cui fondo giacciono invisibili agli occhi degli estranei le rovine di villaggi abbandonati e i ricordi dei vecchi abitanti come Domingo, ai quali un giorno qualcuno ha ordinato di andarsene e di farlo subito; la città sarebbe stata sommersa per la costruzione di una gigantesca diga, e loro avrebbero dovuto ricominciare una nuova vita da un’altra parte. Gli eredi di Domingo si riuniscono allora sulle sponde di quel lago per restituire il defunto al luogo cui è sempre appartenuto con lo spirito, ognuno costretto a confrontarsi su quella riva con il trauma che ha segnato la storia della famiglia. In questo romanzo Llamazares raccoglie le loro voci e i loro ricordi, la loro malinconia avvolta dallo stesso silenzio che circonda il paesaggio, disegnando così i contorni di una figura ingombrante e carismatica, un uomo duro ma gentile, saldo ma fragile, simbolo di un’epoca giunta alla fine, che non per questo è concesso dimenticare.
19,00 18,05

Vivaldi secondo Vivaldi. Dentro i suoi manoscritti

Federico Maria Sardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 328

Antonio Vivaldi è stato forse il compositore più oggetto di equivoci di lettura e deliberati fraintendimenti tra quelli del suo tempo. Riscoperto relativamente di recente rispetto a Bach o Händel, la sua musica ha infatti subito per decenni ricostruzioni estremizzate e approcci superficiali. Ancora oggi ci si inganna credendo che sia un autore facile o leggero, e le sue partiture poco più di tracce stenografiche da integrare con ornamentazioni, improvvisazioni, effetti speciali e ogni tipo di licenza interpretativa. Federico Maria Sardelli, tra i più autorevoli studiosi e interpreti del maestro veneziano, con quest’opera restituisce il giusto valore alle intenzioni di Vivaldi. Grazie a una ricognizione minuziosa sulle sue istruzioni musicali manoscritte, Sardelli mette in luce come le partiture siano, in genere, già complete di molte indicazioni utili all'esecuzione. Al contrario della vulgata – e sebbene Vivaldi non abbia lasciato nessuno scritto sulla sua musica, la sua poetica, il suo modo di comporla o eseguirla – queste carte lo rivelano come il compositore italiano barocco più prodigo d'informazioni tecniche e musicali. Guidati da Sardelli, entriamo per la prima volta in intimo contatto con i suoi manoscritti, scrigni di un'impressionante mole di notizie, cruciali per comprendere il suo modo d'intendere e d’interpretare le sue creazioni. A metà tra saggio speculativo e manuale pratico, questo libro, che si impone anche per la brillante vena scrittoria, ci permette di avere accesso come mai prima a un universo musicale in cui ogni effetto risulta perfettamente calibrato e ponderato per emozionare l’ascoltatore. Prefazione di Michele Dall'Ongaro.
26,00 24,70

Fiabe coreane

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 232

Quest'opera è un'esplorazione delle radici, della cultura e delle tradizioni coreane attraverso i folletti, gli spiriti e le fate che popolano le antiche leggende del «paese del calmo mattino». La Corea è una terra di storie. Vengono raccontate dai nonni ai nipoti, dai genitori ai figli, tra amici durante i lunghi viaggi, tra donne riunite nei lavatoi pubblici dei villaggi, tra coniugi dopo una giornata di lavoro nei campi. Quelle raccolte in questo volume sono state portate a noi da James S. Gale, un missionario canadese arrivato a Seul nel 1888 per insegnare l’inglese e tradurre la Bibbia in coreano. Grazie alla sua fascinazione per il soprannaturale, scopriremo che le mudang (le streghe) esistono e possono anche essere buone, ma anche che dietro a fanciulle dagli abiti immacolati si nascondono volpi fameliche; affronteremo giganti mangia-uomini e serpenti dispettosi, visiteremo case infestate e impareremo perché i dokkaebi (i folletti del folclore locale) non sono da temere. Sono racconti d’amore e di vendetta, di demoni e di uomini, in cui la vita di tutti i giorni si mescola ad accadimenti sorprendenti e la linea che separa la realtà dalla fantasia si fa sempre più sottile. Cinquantatré fiabe che, a distanza di più di quattro secoli, fanno da guida a chi vuole addentrarsi nelle profondità dell’anima del popolo coreano e scoprire le insolite presenze che abitano il suo passato.
19,00 18,05

Lontano, lontano. Lettere, racconti, interviste

Luigi Tenco

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 440

Lontano, lontano raccoglie le parole scritte e pronunciate da Luigi Tenco nel corso della sua esistenza. Un insieme di materiali in gran parte inediti – dai temi delle elementari alle lettere, dai diari agli abbozzi di racconti e sceneggiature, dalle interviste fino alle ultime dichiarazioni durante il Festival di Sanremo del 1967 – che dà forma a un’autobiografia impossibile: il racconto della sua vita, dei suoi pensieri, delle sue emozioni e dei suoi incontri attraverso la sua stessa voce. C’è un ragazzo all’inizio di questo libro chiamato Luigi. Lo osserviamo crescere, imparare a suonare il sax, la chitarra e il pianoforte, mettere in piedi una jazz band con i suoi amici, partire per il servizio militare, avere nostalgia di casa e di sua madre. Lo guardiamo iniziare a comporre canzoni e poi provare a cantarle, con la timidezza e la trepidazione dei ventenni; riuscire nell’impresa di incidere un disco e ascoltarlo trasmesso in radio. Lo vediamo infine combattuto tra la ricerca del successo e l’intransigenza, andare in televisione, rilasciare interviste su interviste, cimentarsi come attore; innamorarsi e rinnamorarsi, ogni volta perdutamente. Di quasi ogni fase della sua breve vita, Luigi Tenco ci ha lasciato una traccia, un testo, una dichiarazione, concedendoci così di guardare al di là delle parvenze di riottosità e malinconia con cui è stato a lungo identificato. Quest’opera ci permette di conoscere da vicino e nella sua evoluzione una figura creativa e piena di desideri, anticonformista e in anticipo sui tempi, umile e allo stesso tempo consapevole del potere delle parole e delle canzoni. Il ritratto di uno dei più grandi cantautori della storia d’Italia, nella sua essenza più sincera.
26,00 24,70

Sul naso. Una storia culturale

Caro Verbeek

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 232

Esistono tante varietà di nasi quanti sono gli esseri umani: grandi o piccoli, dritti o sghembi, grotteschi o discreti, greci o romani, dipinti o scolpiti. Ma tanti più modi esistono di contemplarli: con ribrezzo o sospetto, con ammirazione o invidia, con stupore o malizia, con rispetto o terrore. La cosa alla quale non siamo soliti pensare è che in ognuno di questi sguardi, in ognuno di questi nasi, è nascosto un frammento della nostra cultura e della nostra storia. Caro Verbeek racconta il nostro rapporto millenario con la parte che più di ogni altra sta – letteralmente – sotto ai nostri occhi, e le molteplici maniere che abbiamo inventato per raffigurarla, connotarla, esaltarla o metterla in ridicolo: dal naso aquilino di Cleopatra, esagerato nelle rappresentazioni per emulare quello dei potenti sovrani maschi, a quello storto di Michelangelo, conseguenza di un pugno ben assestato e causa della sua ossessione estetica per i nasi fini; dall’asportazione del ponte nasale di Federico da Montefeltro alla gobba di Napoleone, fino al naso «impossibile» di Barbie, ancora oggi un ideale raggiungibile solo ricorrendo alla chirurgia plastica. “Sul naso” è un viaggio alla scoperta dell'elemento più imbarazzante, prominente ma soprattutto rivelatore dei nostri volti: un percorso tra storia, letteratura, arte e scienza che ci spinge a confrontarci con i nostri pregiudizi più incresciosi e le nostre più intime insicurezze. Perché, come ci insegna Pinocchio, il naso non mente mai.
24,00 22,80

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