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Il Saggiatore: La piccola cultura

Uomini nelle gabbie. Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica

Viviano Domenici

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 337

Dal 1870 al 1940 l'Europa e gli Stati Uniti celebrarono le magnifiche sorti del mondo occidentale sul palcoscenico delle Esposizioni universali. Poco distante, nei villaggi etnici ricreati accanto ai padiglioni, andava in scena uno spettacolo angosciante: neri armati di lance, donne con i bambini al collo, pigmei, eschimesi, indios, tutti esposti perché i bianchi, i colonizzatori, potessero ammirarli o schernirli, sicuri come erano - come, forse, ancora siamo - del primato della razza bianca, del suo diritto a conquistare e dominare le altre razze. C'è Sarah, l'ottentotta dalle forme inusualmente pronunciate, esibita come una pruriginosa eccentricità biologica e poi studiata e sezionata come una cavia da laboratorio. C'è il pigmeo Ota Benga che, nel recinto degli animali, non può sorridere a meno che i visitatori non paghino qualche dollaro per vederne i denti aguzzi. C'è capo Geronimo, mostrato vinto e sconfitto perché nessuno dimentichi mai l'inferiorità degli indiani d'America. E ci sono le altre migliaia di esseri umani i cui nomi non sono mai stati registrati, tanta era la considerazione riservata alla loro dignità personale. A una prima, superficiale analisi può sembrare un fenomeno lontano nel tempo, da cui la nostra società ha ormai preso le doverose distanze, ma l'ultimo zoo umano risale al 2005, e il turismo della povertà che tanto successo riscuote in questi ultimi anni ripropone la medesima logica. Prefazione di Gian Antonio Stella.
17,00 16,15

Tempo di lupi e di comunisti. La storia mitica della ragazza che sfidò la mafia

Vera Pegna

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 182

È il 1962. A Caccamo, poche anime nell'entroterra palermitano, il boss don Peppino Panzeca siede comodo davanti alla sezione del Pci, pronto a intimidire chiunque voglia entrarvi. Qualcuno sta montando un altoparlante sul balcone. D'un tratto spunta una ragazza, che agguanta il microfono: "Prova, prova, per don Peppino. Se rimane seduto davanti a noi, allora è vero che è un mafioso; e se è così, allora gli chiedo di alzare gli occhi e sorridere che gli voglio fare la fotografia". Paura e sgomento attraversano la piazza, insieme a una domanda: chi è quella "fimmina tinta" che osa sfidare con tale baldanza il potere mafioso? Quella ragazza ventottenne, arrivata al volante di una Topolino targata Ginevra, si chiama Vera Pegna. La sua è una storia straordinaria, una storia da film. Nata in una famiglia antifascista, in cui si è sempre parlato di libertà e giustizia, Vera vuole fare di più, sporcarsi le mani. Decide di partire per Partinico e seguire l'attività del Centro studi di Danilo Dolci, "il Gandhi siciliano", per poi presentarsi al cospetto della federazione palermitana del Partito comunista: non so nulla di politica, dice, ma fatemi fare qualcosa di utile. C'è da salvare Caccamo, è la risposta, in mano alla mafia collusa con il potere politico.
15,00 14,25

Urlo & kaddish

Allen Ginsberg

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 144

13,00 12,35

Il mistero dell'alef. La ricerca dell'infinito tra matematica e misticismo

Amir D. Aczel

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 220

L'infinito, un concetto sfuggente e misterioso, ha affascinato intere generazioni di matematici e teologi: dai mistici ebrei, che crearono complessi sistemi di numeri per rappresentare la pura essenza dell'infinito, a scienziati come Galileo Galilei e Georg Cantor, che crearono nell'infinito dei numeri e dello spazio la chiave dell'universo. Nel "Mistero dell'alef" Amir Aczel ha ricostruito la storia di questa entusiasmante ricerca attraverso i secoli toccando gli argomenti più diversi. "Il mistero dell'alef" mostra come spesso l'idea stessa di infinito e il suo significato in matematica siano collegati al pensiero religioso e alla ricerca del divino, come quella operata dallo stesso Cantor.
14,00 13,30

L'arte di scomparire. Vivere con discrezione

Pierre Zaoui

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 138

In una società che vive di apparenza e spettacolarità, la discrezione è una necessaria forma di resistenza. Spegnere i riflettori, abbassare il volume, godere dell'anonimato sono gesti politici prima che morali. La discrezione è un'arte, un atto volontario, una consapevole scelta di vita in un mondo che ci vorrebbe sempre connessi, protagonisti, inesorabilmente presenti, e in cui s'impone l'urgenza di una tregua, di staccare e sparire. Come quando, in un paese straniero, assaporiamo la massima libertà di non essere riconosciuti, la discrezione è arte della scomparsa: non nascondere nulla fino a non avere più nulla da mostrare, fino a rendere la propria presenza impercettibile. È arte della sottrazione, non per negare ma per affermare se stessi, e al contempo far scomparire quello che ci definisce. È aprirsi al mondo senza toccarlo, è gioia di "lasciar essere" le cose. È ancora possibile oggi, tra selfie e YouTube, essere discreti? Secondo Pierre Zaoui la risposta è sì: anzi, la discrezione è la nuova faccia della modernità, frutto delle libertà offerte dalle nostre società democratiche. Nel suo saggio, Zaoui convoca i grandi pensatori della discrezione, da Kafka a Blanchot a Deleuze, passando per Virginia Woolf e Walter Benjamin, per delineare i tratti di questa esperienza "rara, ambigua e infinitamente preziosa".
11,00 10,45

Musica coelestis. Conversazioni con undici grandi della musica d'oggi

Carlo Boccadoro

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 173

Per molti la musica classica contemporanea è qualcosa di estraneo e distante, quando poi viene definita "musica colta" è facile allontanarsene e giudicarla ostica. Ma può accadere anche il contrario: ciò che sembra ascoltabile, o addirittura piacevole, non viene considerato "musica classica" o viene escluso dal mondo accademico. Come è successo talvolta agli undici compositori che Carlo Boccadoro ha voluto intervistare, perché tutti - pubblico e critica possano approfondirne la conoscenza. La loro musica entra nelle nostre orecchie ogni giorno, nascosta, miscelata: come colonna sonora di un film, base per un balletto, sottofondo di installazioni artistiche, protagonista di performance art. Sono grandi artisti gli artefici di questi rimbalzi sonori e silenzi intensi. "Musica coelestis" porta il lettore-ascoltatore nelle loro case, negli uffici, nelle camere d'albergo, per una chiacchierata informale, mai banale, alla scoperta di un mondo ricco di suoni, ispirazioni e idee, nel quale questi autori si raccontano liberamente, consegnandoci i loro autoritratti: Louis Andriessen prova antipatia per Wagner ed Elvis Presley, ma ama Stravinsky e Frank Zappa; Gavin Bryars preferisce comporre sotto pressione; Laurie Anderson vuole rischiare sempre, quasi spaventarsi di fronte a ogni nuovo lavoro. Si incontrano compositori che scrivono per comunicare e altri che emozionano senza volerlo, ripiegati su esercizi e sperimentazioni tecniche e sonore.
15,00 14,25

La crisi della modernità

David Harvey

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 478

In questo libro Harvey offre una panoramica della crisi della modernità vista attraverso l'analisi degli anni Ottanta, del "rampantismo" diffuso. È una indagine serrata, che accosta e attraversa il dibattito culturale, la mutata esperienza dello spazio e del tempo, l'arte e l'architettura postmoderna, le trasformazioni del modello fordista, l'internalizzazione delle attività finanziarie e la nuova stratificazione sociale.
21,00 19,95

Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la società

Daniel Barenboim, Edward W. Said

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 160

Anche la più ineffabile delle arti si vena di risonanze politiche quando a parlarne sono un intellettuale di origine palestinese e un figlio della diaspora ebraica. In questo libro, Edward Said e Daniel Barenboim usano la metafora della musica per confrontarsi sul significato civile dell'arte, sul valore formativo dell'ascolto dei grandi compositori, sulle difficoltà dell'interpretazione, sui parallelismi tra arte del suono e arte della parola. Dall'intreccio delle riflessioni prende forma una visione complessa dell'universo sonoro. Luogo irreale ed effimero che si anima per la breve durata delle note, la musica vive sospesa tra due dimensioni: soggetta alle regole della fisica, costruita su precisi rapporti matematici, è al tempo stesso capace di esprimere sentimenti e ideali con un'intensità che l'immagine e la parola raramente raggiungono. Il tentativo di venire a capo di questo paradosso è l'occasione per riflettere sul significato politico dell'opera di Beethoven, sulla lezione di Furtwängler, sul magistero professionale e umano di Toscanini, sulle difficoltà morali di un direttore d'orchestra ebreo innamorato di Wagner. E proprio la scelta di Barenboim di dirigere le opere wagneriane a Bayreuth, che fu tempio della musica ariana, diventa l'esempio concreto di come l'arte ha il potere di superare odi e divisioni, indicando ai popoli un futuro di convivenza possibile. Con uno scritto di Claudio Abbado.
14,00 13,30

La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante

Michael Pollan

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2014

pagine: 255

Abbiamo scelto noi le specie vegetali che coltiviamo e lasciamo proliferare nel mondo o in realtà è accaduto il contrario? Siamo intervenuti sulla natura o siamo stati in qualche modo "addomesticati"? Seguendo la storia naturale, politica, sociale ed economica del nostro pianeta, Michael Pollan indaga la strategia evolutiva messa in atto da quattro specie vegetali che da millenni dominano sul nostro pianeta: il melo, il tulipano, la cannabis e la patata. Piante che si sono adattate alle esigenze dell'uomo per guadagnarsi la sopravvivenza e la diffusione dei geni. Osservato per la prima volta come soggetto agente, scopriamo come l'ambiente naturale abbia trascorso gli ultimi diecimila anni a escogitare il modo migliore per nutrirci, guarirci e vestirci, inebriarci o deliziarci.
14,00 13,30

Il nuovo libro della comunicazione. Che cosa significa comunicare: idee, tecnologie, strumenti, modelli

Il nuovo libro della comunicazione. Che cosa significa comunicare: idee, tecnologie, strumenti, modelli

Ugo Volli

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2014

Tutta la realtà umana e sociale appare oggi costruita sulla comunicazione. La politica, il mercato, l'intimità stessa delle persone si presentano come una rete sterminata e infinitamente complessa di messaggi, codici, atti linguistici che si incrociano, si sovrappongono, si determinano a vicenda. L'idea di comunicazione oscilla tra lo scambio di informazione e la seduzione, fra il dialogo e la manipolazione, tra un dominio assoluto del comunicatore e una libertà altrettanto assoluta del destinatario. La ricerca e la riflessione scientifica hanno prodotto un'imponente mole di studi specialistici e settoriali in guesto ambito: di qui l'esigenza di una comprensione unitaria e sistematica del fenomeno.
16,00

Pensare come Leonardo. I sette princìpi del genio

Michael J. Gelb

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2014

Ciò che più desta stupore e ammirazione nella figura di Leonardo da Vinci è la vastità dei campi da lui esplorati: pittore, architetto, inventore, geologo, poeta, musicista. È lui l'incarnazione perfetta dell'uomo universale. Michael J. Gelb si è ispirato a questo modello, solo in apparenza inimitabile, per aiutare il lettore a sfruttare le potenzialità inespresse di corpo e mente. Dagli scritti e dalle opere d'arte di Leonardo estrapola sette princìpi fondamentali, che ciascuno di noi può sviluppare per rendere la propria vita più equilibrata, ricca e appagante. "Pensare come Leonardo" propone numerosi esercizi per ciascun principio e suggerimenti per fare di noi tutti dei "geni".
15,00 14,25

La Federal Reserve e la crisi finanziaria. Quattro lezioni

Ben S. Bernanke

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2014

pagine: 176

Come funziona una banca centrale? A quali princìpi orienta la sua politica monetaria? Come sceglie se privilegiare il contenimento dell'inflazione o la piena occupazione? Che cosa può fare durante una crisi finanziaria, e come può stimolare l'economia in tempi di recessione? Dal 200Ó al 2014 Ben Bernanke è stato presidente della Federal Reserve, la banca centrale statunitense. Le lezioni qui raccolte abbracciano teoria e storia, e ricostruiscono le vicende della Fed, fondata nel 1914: dagli errori durante la Grande depressione alla Grande moderazione sotto la ventennale presidenza Greenspan, passando per il "divorzio" dal dipartimento del Tesoro nel secondo dopoguerra e per l'inflazione degli anni settanta, sedata dall'allora governatore Volcker. Bernanke approfondisce poi le origini e i meccanismi della crisi finanziaria scoppiata nel 2008, rivela i retroscena degli interventi che hanno salvato il sistema bancario dal collasso ed esamina gli sforzi messi in atto per rilanciare la crescita degli Stati Uniti. Al centro dell'analisi, la funzione di prestatore di ultima istanza che nel 2008 la Fed ha esercitato per arginare il panico e salvare gli istituti too big to fail, ma anche le meno convenzionali politiche espansive, come l'acquisto di titoli su larga scala. Una ripresa impossibile, ribadisce Bernanke, senza una regolamentazione finanziaria efficace e politiche fiscali coerenti, obiettivi che le banche centrali non possono certo perseguire da sole.
16,00 15,20

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