Iperborea: Fuori collana
Il libro segreto degli elfi d'Islanda
Hjörleifur Hjartarson
Libro: Libro rilegato
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 192
«Gli elfi sono esseri invisibili – nella maggior parte dei casi. Però possono farsi vedere, se gli va. Sanno assumere le sembianze di creature diverse e se gli prende il ghiribizzo sanno pure fingere di essere vostra madre, con i problemi che vi lasciamo immaginare. Noi, gli autori di questo volume, non li abbiamo mai visti». Parte del folklore locale dal Medioevo ai giorni nostri, per gli islandesi gli elfi sono esseri sacri e leggendari da temere e venerare, ingraziarsi e soprattutto mai offendere o provocare: possono essere buoni e generosi o pericolosi e vendicativi, dimostrandosi sempre sui prodigi del cosiddetto «popolo nascosto»: amori proibiti favoriti da una mano invisibile, Natali finiti in tragedia, falci magiche, pecore scomparse nel nulla e uomini trasformati in balene. Progressisti su tematiche sociali e questioni di genere, gli elfi possono rivelarsi anche degli agguerriti ambientalisti: provateci voi a costruire una strada se loro si oppongono. Pescando dall'enorme patrimonio folklorico a disposizione e accostandovi pagine a fumetti, stralci di giornali inventati, illustrazioni a colori e figure nascoste in filigrana, Hjörleifur Hjartarson e Rán Flygenring raccontano con ironia e rigore filologico un fenomeno che chiunque voglia davvero capire l'Islanda, i suoi misteri e l'originalità della sua cultura non può ignorare. O forse sì, ma a suo rischio e pericolo.
Storia delle letterature scandinave. Dalle origini a oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2019
pagine: 1056
"Storia delle letterature scandinave" è un ampio racconto storico-letterario rivolto sia agli studenti in materia sia ai lettori interessati a orientarsi meglio nel panorama delle lettere nordiche. Rispondendo alla necessità di un manuale completo e aggiornato in lingua italiana, e all'interesse sempre più vivo nel nostro Paese per il Nord Europa, questo volume ricostruisce un millennio di storia letteraria scandinava, soffermandosi sulle voci e i movimenti più significativi di ogni epoca, inquadrando autori e opere all'interno delle dinamiche culturali e socio-politiche: dalle origini nell'età vichinga e delle saghe medievali alla grande stagione ottocentesca dei maestri Henrik Ibsen e August Strindberg, Hans Christian Andersen, Selma Lagerlöf e Knut Hamsun; dal Novecento di Karen Blixen, Halldór Laxness, Ingmar Bergman, Astrid Lindgren, ai contemporanei Per Olov Enquist, Dag Solstad, Peter Hoeg, Karl Ove Knausgard. Protagoniste sono le letterature nazionali danese, faroese, islandese, norvegese e svedese, con le loro varianti antiche tra le quali spicca, per prestigio letterario, il norreno dell'Edda, e con l'aggiunta dell'attiva minoranza svedese di Finlandia, in cui figurano classici come Tove Jansson. Dedicando largo spazio alla contemporaneità, dal secolo scorso a oggi, "Storia delle letterature scandinave" abbraccia anche la vivace narrativa infantile e il cosiddetto «giallo nordico», esportati con successo in tutto il mondo, così come un'interessante letteratura della migrazione, rappresentata da autori di origine straniera di prima e seconda generazione che stanno arricchendo lo scenario culturale nordeuropeo di nuovi temi e prospettive.
Il libro dei vulcani d'Islanda. Storie di uomini, fuoco e caducità
Leonardo Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2019
pagine: 381
«Qui da noi ogni dieci anni in media compare una nuova montagna o un nuovo campo di lava a cui tocca trovare un nome. È il Paese stesso a renderci creativi.» Così lo scrittore Hallgrímur Helgason ha spiegato quella ricchezza letteraria e quel gusto del narrare che accompagnano l'intera storia d'Islanda, e che sono all'origine di questo libro. Una raccolta di 47 storie legate in vario modo ad altrettanti vulcani, che spaziano dalle avventure dei primi colonizzatori dell'isola alle imprese di esploratori estremi, dalle antiche saghe norrene alle missioni della NASA nei canyon «lunari» degli altipiani interni, alternando scienza, poesia, cronaca e leggenda. Il viaggio di William Morris nella mitica Snæfellsnes, il «match del secolo» tra Bobby Fischer e Boris Spassky nella Reykjavik del '72, il mistero che avvolge la spedizione Von Knebel nel cratere di Askja si affiancano all'epopea dello schiavo caraibico che divenne il primo islandese nero della storia, alle attuali sfide dei vulcanologi per prevedere le eruzioni, allo studio dei tunnel di lava che potrebbero aprirci una strada verso Marte. "Il libro dei vulcani d'Islanda" è un viaggio curioso intorno all'unicità geologica di un'isola che conta trenta diversi sistemi vulcanici attivi, di tutte le tipologie conosciute. È il ritratto di un Paese che è «un esperimento, prima naturale e poi umano», e che per questo ha attirato attraverso i secoli studiosi, avventurieri e poeti, diventando un bacino inesauribile di storie. Grandiosi protagonisti o impassibili spettatori delle vicende narrate, signori di una terra in cui il creato si crea, si distrugge e si trasforma ogni giorno, i vulcani ci ricordano che il suolo su cui camminiamo non è eterno, che non c'è eternità negli sforzi umani, nell'arte e nella scienza. Ma al tempo stesso ci offrono un contatto vivido con la «creazione», con l'imprescindibile guerra tra gli elementi che è all'origine della vita sul nostro pianeta, e racchiudono forse la nostra via d'accesso all'universo.
Ciò che credo
Giuseppe Lodigiani
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2004
pagine: 232
"Una meditazione onesta e seria, lontana da ogni desiderio di 'fare letteratura' o sfoggio di cultura, di un uomo che, arrivato a ottant'anni, decide di mettere per iscritto i punti fondamentali del suo credo, confrontandosi con la sua fede cristiana, le sue ragioni e la sua necessità, senza dar niente per scontato o acquisito, cercando le proprie risposte a domande che sono teologiche, etiche, umane, alla luce di una fede conquistata e approfondita da letture, incontri, esperienze e considerazioni... E proprio perché non è un teologo né un letterato, ma un 'uomo come tanti altri', come vuole definirsi, la sua testimonianza può forse suscitare più risonanze e offrire più spunti di riflessione per tutti noi, uomini come tanti altri, che non libri più specifici di studiosi".