Jaca Book: Di fronte e attr. Museo beni culturali
Musei alla frontiera. Continuità, divergenza, evoluzione nei territori della cultura
Maurizio Maggi
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2009
pagine: 158
La globalizzazione non è un fenomeno recente. Perché non ha ancora eliminato la diversità culturale? La storia mescola da secoli le nostre civiltà. Tuttavia, il panorama culturale del pianeta mostra un livello di diversità complessiva elevato e sostanzialmente costante nel lungo periodo. Questo può derivare da differenti motivi: siamo più sensibili alla diversità proprio perché scarseggia o perché abbiamo migliorato la nostra capacità recettiva; oppure ancora (e questo non esclude la precedente spiegazione) ordine e disordine culturale si creano insieme. Se fosse così, non dovremmo solo difendere una diversità creatasi, chissà come, in passato, ma preoccuparci di assicurare le migliori condizioni per la sua riproduzione oggi. Quali sono queste condizioni? L'emergere di sistemi complessi, in questo caso aggregazioni discrete, coerenti, che rompono il continuum del disordine culturale rendendosi riconoscibili, è possibile in condizioni lontane dall'equilibrio, al cosiddetto «margine del caos» (la frontiera cui allude il titolo). Sfortunatamente le politiche culturali contemporanee, soprattutto quelle dei musei, non rispettano queste condizioni e, se analizzate da vicino, mostrano una tendenza verso l'equilibrio: una bella parola nel linguaggio quotidiano, ma un concetto pessimo per l'evoluzione della vita, anche di quella culturale.
Animali impagliati e altre memorie. Ricordi di un direttore di museo con note di museologia
Giovanni Pinna
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2006
pagine: 240
Il titolo dà il tono generale di questo singolarissimo libro: ricordi di un naturalista in cui la storia personale si intreccia con pungente nostalgia e umorismo letterario alle vicende culturali di una grande città. Giovanni Pinna è stato direttore del Museo di Storia Naturale di Milano dal 1981 al 1996, quando si dimise (inaspettatamente per chi non lo conosceva), insofferente alla selva di ostacoli burocratico-amministrativi che si facevano sempre più assillanti in quegli anni. Si dimise da un lavoro che lo appassionava, un lavoro che gli aveva permesso di unire la tensione della ricerca al gusto della divulgazione e, infine, all'impegno di guidare una grande istituzione italiana. Si dimise ponendo termine a una ricca fase della sua vita professionale, pronto ad avviarne un'altra con audacia e curiosità. Questo libro va letto dunque come una avvincente umana avventura. Giovanni Pinna parla di tetrapodi, di pedagogia museale, di traversate nel deserto, di conversazioni con grandi scienziati del Novecento o di ricostruzioni di dinosauri. Il testo contiene anche una riflessione pratica e teorica sulla museologia.
Lo stato aculturale. Intorno al codice dei beni culturali
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2005
pagine: 192
I saggi che fanno parte del presente volume sono dedicati alla filosofia di base del Codice dei beni Culturali. Dopo aver analizzato il significato di bene culturale e quello di patrimonio comune, concetti stravolti dal codice stesso anche con l'introduzione del concetto di privatizzazione, il volume esamina i problemi teorici e giuridici sollevati dal codice per i musei e per il patrimonio in genere, per l'architettura contemporanea, e per i beni ambientali e in particolare per la tutela e la conservazione del paesaggio. Il volume è chiuso da una appendice normativa che comprende il testo del Codice e il Regolamento.
Tre idee di museo
Adalgisa Lugli, Giovanni Pinna, Virgilio Vercelloni
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2005
pagine: 191
Ogni museo è unico e irripetibile, deve tendere ad una propria organizzazione, a propri sistemi di raccolta e di gestione scientifica delle collezioni. In questo volume sono riuniti tre brevi saggi, di tre autori che guardano al museo da tre punti di vista diversi e da aree culturali differenti ma che interpretano la museologia come la scienza che non si limita a sovrintendere alla creazione, all'organizzazione e alla gestione dei musei, ma che discute sulle teorie della comunicazione museale, del ruolo sociale e culturale e della valenza politica di queste istituzioni.