Kimerik: In cantus
Il Sargon
Francesco Riccardi
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2024
pagine: 120
Il Sargon è un'opera che mescola elementi di epica e tragedia, centrata in un contesto bellico, denso di intrighi politici, ma che focalizza anche complessi problemi di coscienza, sviluppati attraverso vicende accentuatamente ricche di pathos, in direzione di un epilogo chiarificatore e liberatore. Se la tragedia classica traeva i suoi temi dalla storia e dal mito, esprimendoli nella rappresentazione di un'umanità molto idealizzata e in un'elevata stilizzazione del linguaggio, Francesco Riccardi tende all'assunzione di temi borghesi ispirati alla quotidianità. Perfetta sintesi di apollineo e dionisiaco, Il Sargon sublima la disorganicità dell'esistenza in forme artistiche coinvolgenti, coniugando la fede, la credenza religiosa, i richiami al divino con l'attenzione all'Amore come forza universale, capace di risolvere le tensioni tra i personaggi. Simbolicamente e metaforicamente l'amore e i balsami rituali si intersecano, ma non si contaminano né si disperdono e snaturano nell'ordito appassionante di brighe e sofisticazioni, anzi si armonizzano in una gradevole ricerca di altezza e magniloquenza di un lessico raffinato e poetico che l'amalgama di generi e temi rende ancora più intriganti, purché ...Amor rischiari morte sì / Come fece in vita... che Vita muoia / Se non può arder dell'insaziabil fiamma. Il Sargon dimostra un consapevole ed efficace uso di creatività poetica che si lascia apprezzare e ci fa ben sperare e presagire un percorso di maturazione e successi di questo brillante autore esordiente.
La vita che vi devo. Commedia in tre atti
Alessandro Giuseppe Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2024
pagine: 84
La vita che vi devo è la terza parte di un trittico teatrale che ha come oggetto il prendersi cura della sofferenza del vivere umano. Nella prima pièce, Sinassi, il viaggio nella quotidianità, che spesso rivela imperfezioni ed ingiustizie, in cui tutto può sembrare vano, ma può dispensare gioie e mostrare le sue delizie, può finalmente iniziare solo imparando ad avere carità per se stessi e gli altri, accettando il povero cristo che alberga dentro ognuno di noi. Nella seconda, Ulisse e la zanzara, la lotta contro il degrado e la corruzione dell'animo umano passa attraverso la lingua, usata con poesia, perché solo questa condizione può far intravedere il bello che si nasconde nell'emarginazione e nella diversità ridando dignità a chi è considerato ultimo. La terza parte, La vita che vi devo, affronta il tema dell'esistenza come relazione genuina che diventa spazio di cura della sofferenza dell'altro, e di relazione con il proprio talento, affinché questo dono non rimanga colpevolmente inespresso. Il protagonista, Elio Sfiligoi, è uno psicoterapeuta insoddisfatto e vive nel timore di non rimanere aderente alla dottrina di formazione. Durante una seduta con una paziente, Irma Lodetti, con la quale la terapia non sta dando il cambiamento desiderato e per la quale prova noia e irritazione, si accorge che il suo mondo sta ristagnando come quello della sua paziente. Irma narra un episodio bizzarro che le è accaduto di recente, in cui uno strano personaggio le dice che se non vivi la tua vita, c'è una sorta di spirito fantasma, un'anima non risolta pronta a rubartela per avere una seconda possibilità. Mentre Elio sta riflettendo su questo racconto appare, solo a lui, il Fantasma di un nobile del Settecento, il Conte Arcadio, insieme alla governante Desiolina. Il protagonista rimane stupefatto da questa incursione e si sviluppa un dialogo che coinvolge anche la terapia. Dopo un po' appaiono anche un rivoluzionario degli anni Settanta, Marco Furkaches, che di nuovo interagisce con Elio e con il Conte, e un poeta dell'Ottocento, Angelo Piramonti, che non riesce mai a finire una poesia. La seduta termina con la percezione di Irma che sia lei che il terapeuta hanno sospeso la propria esistenza. Elio decide di andare dal suo supervisore, Petra Colletti, e affrontare il problema, ma i suoi continui rifiuti e le sue resistenze di fronte alle considerazioni della psicoanalista evocano lo spirito di Carl Gustav Jung (Elio è di formazione junghiana), che appare sulla scena spiegando ad Elio il motivo delle sue apparizioni e lo invita ad avere coraggio, riconsiderando le sue posizioni e le sue scelte. Elio accetta i consigli di Jung e gli chiede di accompagnarlo ad affrontare i suoi fantasmi. Il messaggio da cogliere è che se non vivi la tua vita, qualcuno la vivrà al tuo posto e non ti potrai lamentare. Riprendendo l'incipit della pièce: La vita è il dono originario che determina un debito incancellabile. Se non vivi il dono originario non ci può essere condono.
Sinassi. Ovvero quando è tempo di radunarsi per diventare quello che siamo nati per essere
Alessandro Giuseppe Tedesco
Libro: Copertina morbida
editore: Kimerik
anno edizione: 2022
pagine: 50
Sinassi è il titolo che l'autore Alessandro Giuseppe Tedesco ha scelto per la sua commedia in tre atti e che da un'eco cristiana si traduce in antidoto per diventare quello che siamo nati per essere. Radunarsi verso il centro profondo dell'essere, il Sé, prevede partecipazione, riflessione, passione, condivisione, voglia di vivere oltre il limite della sofferenza, della presunzione, dell'onnipotenza, della paura di consumare il tempo concesso e poi morire. I personaggi che dialogano tra loro, sono ognuno un personaggio non risolto. Nessuno di loro, né le verità della filosofia, né il pragmatismo dell'economia, né l'ermeneutica della psicoanalisi, né il pensiero tra certezze e ossessioni, né l'immaginazione abusata che si prostituisce all'illusione del posso tutto senza limiti, o quel che rimane di lei nelle generazioni più giovani, così deprivate di un futuro possibile, è in grado, da solo, di permettere a Kore di iniziare il viaggio della vita. Lungo un percorso di riflessioni sulle possibilità che la vita offre in ogni momento, al di là del tempo e dello spazio, Alessandro Giuseppe Tedesco, esplorando le dinamiche e le sofferenze dell'io, offre una speranza: ci vuole passione per vivere, ci vuole carità per noi stessi e per gli altri, per iniziare il viaggio. L'attesa del viaggio è lunga tre atti, l'incipit è il monologo del Senzatetto, anche lui un personaggio che vive una vita sospesa, che, da un giaciglio di cartoni arrangiati in una anonima stazione, parla a se stesso rivelando la necessità di Kore, personaggio chiave, interprete dell'urgenza umana, «che non può più attendere una risposta: vivere il profondo mistero di ciò che siamo nati per essere». Senzatetto introduce fin dall'inizio il messaggio che ruota intorno all'intera opera e che avrà un solo, intimo, epilogo: vivere il viaggio della vita «perché noi siamo figli dell'infinito Amore», nonostante tutto.
Ciak si gira l'arte
Paola Minervino
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2021
pagine: 208
Dopo aver organizzato con successo diversi laboratori artistici per bambini, l'autrice racconta com'è nata l'idea di portare l'arte in scena, creando una fusione tra laboratorio teatrale e artistico. Le esperienze personali con il teatro e la recitazione, unite alle sue conoscenze di Pedagogia teatrale, scenografia e, ovviamente, storia dell'arte, sono state il punto di partenza di un percorso didattico impegnativo, che ha richiesto una buona dose di creatività e di passione. Attraverso la drammatizzazione, i piccoli attori si impadroniscono delle storie degli artisti che hanno avuto modo di conoscere durante le attività del laboratorio, partecipano attivamente alla messa in scena dello spettacolo e scoprono nuovi aspetti delle loro personalità, acquisendo autostima e fiducia in loro stessi.
Teatro Interiore. Diventa protagonista attivo della tua vita
Maria Stella Grillo
Libro: Copertina morbida
editore: Kimerik
anno edizione: 2021
pagine: 134
Ognuno di noi affronta, durante la propria vita, dei momenti di difficoltà in cui risulta particolarmente difficile risolvere problemi o raggiungere determinati obiettivi. Tuttavia, ognuno ha dentro sé la capacità di prendere in mano le redini della propria esistenza e sfruttare risorse latenti. È come avere dentro di sé un palcoscenico: nel momento in cui si è capaci di salirvi e prenderne il controllo, allora tutto diventa possibile e realizzabile. È qui che entra in gioco il Teatro Interiore. Un teatro, dunque, come cura di sé, che ci sprona a diventare protagonisti del nostro personale cambiamento, non più semplici spettatori.
L'attore alla ricerca del personaggio
Giancarlo Picci
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2020
pagine: 268
Come avviene il processo di identificazione dell'attore col personaggio? Quali sono i processi consci e inconsci che la rendono possibile? Quali sono i rischi per l'equilibrio psichico che l'attore corre nel corso di questo processo? Sono queste le questioni che si pone la ricerca esplorativa, condotta in questo volume da Giancarlo Picci. Per affrontarle, l'autore, dopo una chiara esposizione dei diversi metodi volti all'identificazione a partire da Stanislavskij, passa in rassegna la letteratura psicoanalitica sulle dinamiche identificative e la letteratura più recente sulle eventuali complicazioni cliniche legate a questo processo, per poi analizzare il caso emblematico dell'attore Heath Ledger e il suo tragico epilogo. Segue una serie di interviste a diversi attori, che raccontano il loro personale metodo per arrivare all'identificazione col personaggio.
Niscemi racconta
Giuseppe Giugno
Libro: Copertina morbida
editore: Kimerik
anno edizione: 2020
pagine: 702
Superato lo scoglio di essere espressione di una realtà ristretta del territorio circoscritto di Niscemi, quest'opera si propone di rappresentare una realtà più vasta che rispecchia le condizioni sociali e culturali di un popolo intero, nello specifico di quello siciliano, a partire dall'Unità d'Italia per proseguire fino alla proclamata Repubblica Italiana e ai tentativi di separatismo siciliano.
Rasta pasta
Salvatore Manni
Libro: Copertina morbida
editore: Kimerik
anno edizione: 2020
pagine: 104
Una storia familiare che assume i tratti del romanzo di formazione in cui si narra la vicenda di Ugo, un giovane pugliese che si mette alla ricerca delle proprie origini in Canada. La motivazione del viaggio è la nascita del figlio Damiano, un evento che lo travolgerà letteralmente. È proprio il colore della pelle di Damiano che, lungi dal suscitare reazioni razziste e discriminatorie, è motivo di acquisizione di identità, espediente per la rivelazione di legami di "sangue" inaspettati. Ugo, infatti, scoprirà di avere un padre, Robert, che invece credeva morto, e un fratello gemello di nome Rafael di cui ignorava l'esistenza. La venuta al mondo del figlio ha con sé una forza motrice tale da condurre il protagonista a far pace con se stesso, a mettere in ordine la propria vita, riscoprendosi come mai prima era accaduto. La struttura narrativa del testo, per la sua agilità, sembra assimilabile a un copione teatrale. In contrapposizione alla semplicità strutturale vi è la presenza di una serie di tematiche attuali, quali per esempio quelle legate alla famiglia e ai rapporti interni a essa. Prefazione di Marco Gatto.
Spiriti allegri
Maria Stella Grillo
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2019
pagine: 124
Il nucleo semantico prevalente che connota i testi teatrali di Maria Stella Grillo è quello psicologico. Il sentimento dell'esistenza nelle sue drammatiche forme. Talvolta un tessuto di vicende dolorose s'innesta su spunti e procedimenti tipici della commedia. Precisato che l'autrice opera quasi esclusivamente nella sfera psicologica, è da rilevare che i personaggi, in genere non sono una proiezione fantastica ma concreta espressione di verità umana, velata da una maschera il cui sorriso caratterizza le vicende sfumandone il contenuto: una brillante vis comica addolcisce la cruda realtà. È questa la costante cifra stilistica che denota l'atto creativo, rivelando nel contempo il sottofondo di matrice esistenzialistica.
Pierrot e Pierrette presentano le commedie siciliane
Maria Alberti
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2018
pagine: 278
Ulisse e la zanzara
Alessandro Giuseppe Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: Kimerik
anno edizione: 2023
pagine: 58
"Ulisse e la zanzara" è un dramma in tre atti che affronta il tema di quanto l'uomo abbia smarrito la capacità di cogliere tutto il brutto, la banalità e la mostruosità che lo circonda; per lui tutto questo rappresenta l'unica realtà possibile, e pertanto la sola bellezza. Si adatta e si modella su questo presupposto. La poesia, che gli ha permesso di descrivere e concepire ciò che lo circonda, avvicinandosi all'armonia dell'Amore Divino con cui tutto è stato creato, è stata dimenticata, attraverso l'impoverimento e l'imbarbarimento del lessico. Ulisse e la zanzara è la voce della Poesia che afferma: «Io sono, in questo mondo, come la zanzara, nessuno la ama, nessuno la vuole, tutti la vogliono schiacciare, ma come la zanzara sono capace di volare oltre i muri di cuori umani e mescolarne il sangue». Il dramma si svolge nel periodo attuale, potrebbe essere anche il domani. Il protagonista è Agostino, dipendente di una multinazionale, un uomo alla ricerca del significato della propria esistenza. Egli, da un po' di tempo, si esprime con un linguaggio poetico e musicale, e questo atteggiamento crea negli altri dipendenti sconcerto ed estasi, dubbi e domande. La dirigenza lo convoca per conoscere il motivo per cui non riesce a omologarsi come tutti gli altri dipendenti, a seguire ogni regola senza pensarci, gioire per quello che fa star bene tutti e soffrire allo stesso modo. Egli mostrerà un'anima combattuta tra la paura di usare questo suo talento per essere migliore dei suoi superiori, ma allo stesso tempo occuparne il posto arrogandosi il diritto di costruire un mondo più armonioso, o lasciarsi andare alla pusillanimità del vivere, nutrita dalle sue paure derivanti da una remota infantile incapacità di svincolo dalle protezioni materne, appiattendosi e scomparendo. Sullo sfondo del primo e secondo atto c'è un letto con un uomo che dorme: le scene cui assistiamo appartengono al mondo onirico di Agostino o è quello che avrebbe voluto che la sua vita fosse, ma ormai non ha più tempo? Il terzo atto lascerà decidere al lettore e allo spettatore, ma indicherà ad Agostino una nuova via: cedere il posto alla Poesia dolce frutto della danza nascosta della luce dell'anima che manifesta il suo amoroso legame con il Divino, l'unica che può ridare una forma armonica a ciò che è deforme per il cattivo umano pensare. Le parole della Poesia danzano annunciando e glorificando l'amore infinito che dal Divino discende e a chi le conosce danno vita eterna e l'averne coscienza crea il mondo. Così Agostino può morire, diventando esso stesso poesia, perché alla fine rimarrà solo la Poesia.