Laterza: Economica Laterza
Liberi e uguali. Contro l'ideologia individualista
Nadia Urbinati
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 171
La modernità come cultura dell'individualità (e perciò dei diritti) e la modernità come individualismo economico e tecnica del potere: questa dicotomia ha fatto da cornice alla nascita della democrazia a partire dal Sei-Settecento. Ha anche reso complessa la critica all'individualismo, il cui opposto non è solamente una società cetuale e antimoderna. L'individualismo democratico è l'alternativa più coerente all'ideologia individualista perché è una cultura politica e morale di rispetto della persona, dei suoi diritti e della sua fondamentale eguaglianza. Il suo opposto non è soltanto un mondo strutturato per gerarchie, ma anche un modo di concepire la società moderna come dominio del privato. L'individualismo non denota la fine della politica, ma invece un modo di concepire la sfera pubblica come la sede dove si creano diritti, regole e istituzioni per riuscire a condividere i beni comuni e apprendere a rispettarsi quando interessi e idee divergono, senza cercare né la fuga dalla politica né la sua subordinazione ai voleri e alle passioni del privato.
L'ora d'italiano. Scuola e materie umanistiche
Luca Serianni
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: XI-120
Quel che accade a scuola non riguarda unicamente gli studenti e i professori. La padronanza dell'italiano mette in gioco non solo l'ortografia e la sintassi ma anche la capacità di capire ciò che si legge e di articolare un discorso efficace, fino ad arrivare all'abitudine e al gusto della lettura. Forse dalla crisi in atto si possono trarre spunti per ripensare l'insegnamento e renderlo al passo con i tempi. Da uno degli esperti incaricati della revisione dei programmi scolastici, riflessioni e proposte concrete fondate su una lunga esperienza didattica.
Prima del fuoco. Pompei, storie di ogni giorno
Mary Beard
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: VIII-417
Che città fu Pompei? Che cosa ci dice oggi riguardo alla sua vita, dal sesso alla politica, dal cibo alla religione, dalla schiavitù alla sua cultura? Un gran numero di miti sono crollati: la vera data dell'eruzione, avvenuta probabilmente alcuni mesi dopo quella generalmente considerata; o il leggendario numero di postriboli, che probabilmente era uno solo; come l'alto numero dei morti, forse meno del 10 per cento della popolazione. In ogni angolo troviamo prove illuminanti di quanto Pompei fosse una città multiculturale, vivacissima e ben organizzata: il sistema stradale a senso unico svelato dai solchi del selciato, i vasi di colore abbandonati dai decoratori, le 153 tavolette di cera che testimoniano le registrazioni finanziarie di un banchiere e banditore di aste locale; una statuetta d'avorio di una divinità indiana; un tavolo che appartenne a uno degli assassini di Cesare. Distrutta e messa sottosopra, evacuata e depredata, Pompei serba i segni (e le cicatrici) di storie d'ogni genere, che sono alla base di quello che potremmo chiamare 'il paradosso di Pompei': ovvero che della vita antica che vi si svolgeva sappiamo contemporaneamente molto più e molto meno di ciò che crediamo. È questa la materia dello straordinario racconto di Mary Beard. "Prima del fuoco" è la brillante dimostrazione che l'erudizione può essere un'avventura emozionante.
Banchieri, politici e militari. Passato e futuro delle crisi Globali
Innocenzo Cipolletta
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 136
"Ambizione di questo libro è contribuire a una visione d'insieme degli eventi politici ed economici che si sono intrecciati negli ultimi cinquanta anni e che, pur con diverse sembianze, sono sempre finiti per sfociare in crisi economiche. Non si può comprendere la crisi da petrolio del 1974 senza parlare della guerra del Vietnam e delle tensioni in Medio Oriente. Analogamente, la bolla finanziaria globale del 2008 è intimamente legata alle modalità con cui si è entrati in guerra contro il terrorismo internazionale. Non si possono immaginare scenari di economia stabili con politiche internazionali di scontro militare. Evidenziare i legami tra economia e politica, esplicitare la concatenazione degli eventi, tentare di capire dove va il mondo e quali potrebbero essere le prossime crisi globali, se si continua per questa strada, sono gli obiettivi di questo libro. La storia è una variabile che spiega molto degli eventi che viviamo. Purtroppo abbiamo tendenza a dimenticare troppo facilmente quello che è successo, così ripetiamo gli stessi errori convinti di fare cose nuove. Con il rischio che, alla fine, il mondo sprofondi nell'egoismo e nella voglia di nazionalismo che ogni tanto riemerge dalle ceneri dell'intelligenza umana. Anche di questo si parlerà, come un futuro da dimenticare".
I soldi in testa. Psicoeconomia della vita quotidiana
Paolo Legrenzi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 147
"Un dvd, una lampada al quarzo, una sedia da giardino; ma anche un taglio di capelli, una stanza singola, un biglietto di un treno: un qualsiasi bene ha varie caratteristiche che ci servono per definirlo. E il prezzo è probabilmente una delle più utili, o perlomeno è una di quelle che non trascuriamo quasi mai. Una volta che l'abbiamo fissato, insieme alle altre peculiarità che ci permettono di riconoscere quel bene, il prezzo tende a restarvi appiccicato. Tutto andrebbe bene, basterebbe che i prezzi restassero immutati, come avviene di solito per il peso e le dimensioni degli oggetti. Tuttavia è evidente che i prezzi salgono e talvolta, assai raramente, scendono. Ma come faccio a capire se sono i prezzi che sono saliti oppure sono io di cattivo umore? E soprattutto quanti pacchi di fusilli mi costa una stanza singola?" Paolo Legrenzi spiega cosa succede quando la nostra mente ha a che fare con i soldi, i risparmi, gli investimenti, gli alti e i bassi della vita, le perdite e i guadagni, partendo da una considerazione più generale: a chi rivolgerci per capire cosa è meglio fare? Verrebbe da dire ai consulenti finanziari. Invece, come argomenta in queste pagine Legrenzi, è alla psicologia che bisogna pensare, a quella disciplina che si occupa di tutti i comportamenti umani, e quindi anche del nostro agire economico, dalle scelte più spicciole e quotidiane fino alle decisioni più complesse. Per capire il valore delle cose, come spendere e risparmiare, fare prestiti per i consumi...
Alpi segrete. Storie di uomini e di montagne
Marco Albino Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 171
Pochi sanno delle Alpi segrete. Eppure lassù si nascondono itinerari e storie che non si faranno dimenticare. "Le Alpi segrete sono isole meno note del grande arcipelago alpino. Isole dove sopravvive la convinzione che esistano tipi fisici speciali, o dove si trovano i segreti di vecchi alpinisti, o dove ricompare l'orso, o dove si riscoprono antiche chiese affrescate. Le Alpi segrete sono spazi sfuggiti a quel turismo che mira alla definizione di rassicuranti stereotipi. Sono invisibili perché programmaticamente ignorate dalla nostra cultura." Quando si dice Alpi, i più pensano subito alle solite (poche) cime famose: il Cervino, il Monte Bianco, il Gran Paradiso, le Dolomiti. Oppure alle località più alla moda. In realtà questi luoghi dell'industria del turismo non sono che spazi circoscritti. Oltre alle montagne da cartolina, si apre, infatti, il vasto 'mare alpino', un mondo appartato, in gran parte sconosciuto. Marco Albino Ferrari, che nel corso degli ultimi vent'anni ha percorso quelle vallate e quelle cime, racconta le loro storie e ci accompagna fra meraviglie ormai destinate a sparire nell'oblio, fra i ricordi dell'antica società montanara e l'epica della scoperta delle alte quote.
Vite che non possiamo permetterci. Conversazioni con Citlali Rovirosa-Madrazo
Zygmunt Bauman
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 234
A partire dall'attuale crisi finanziaria, e sollecitato dalle domande di Citlali Rovirosa-Madrazo, Zygmunt Bauman esamina alcuni dei temi morali e politici più urgenti del nostro tempo: dal terrorismo internazionale e dal fondamentalismo religioso al declino dello Stato-nazione, alle minacce del riscaldamento globale, a cosa accade delle nostre vite. "Se si potessero paragonare le teorie sociali o i teorici della sociologia alle attrezzature di cucina, Zygmunt Bauman sarebbe sicuramente uno dei coltelli più taglienti. Tuttavia la sua lama, come la maggior parte delle lame, è a doppio taglio. Se si cerca di imparare a utilizzarlo senza farsi male si finirà puntualmente per affettarsi un dito e inondare di sangue le cipolle senza riuscire ad arrivare al cuore di esse per la semplice ragione che non esiste. Bauman riesce a far apparire simili a cipolle i tanti e complessi strati della storia e la saga della filosofia occidentale. Mentre sfida il capitalismo, Bauman sfida anche il comunismo: e questa è forse un'altra buona ragione per leggere la sua opera in tempi di recessione. Bauman insorge contro la Chiesa e contro lo Stato che ama definire "inseparabili fratelli siamesi" - senza mostrare alcun segno di nostalgia né dell'una né dell'altro. E come se non bastasse, sembra sfidare la scienza o, più precisamente, conserva verso di essa fiducia e rispetto, ma sospetta del suo flirt con il mercato".
I volti del potere
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 315
Da Pericle a Papa Wojtyla, passando per Augusto, Napoleone, Hitler, Stalin, De Gasperi e altri, scaltri simulatori, trascinatori di folle, imperatori, dittatori feroci, abili uomini di Stato o più umilmente pastori di anime hanno segnato il destino dei popoli. Nelle lezioni tenute con grande successo all'Auditorium di Roma (delle quali questo volume raccoglie i testi) tra ottobre 2008 e maggio 2009, alcuni fra i maggiori storici italiani e l'autorevole studiosa francese Michelle Perrot raccontano le vicende politiche e umane dei grandi protagonisti della storia e svelano le luci e le ombre dei tanti modi di governare gli uomini, quanto sia stata e sia ancora forte l'impronta di quei potenti, quanto ancor oggi quel modello e quel potere ci condizioni.
La felicità della democrazia. Un dialogo
Gustavo Zagrebelsky, Ezio Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 244
Pensi davvero che ci sia da temere per la democrazia, anche solo come forma politica? Non ti pare che ormai, nel mondo occidentale, nessuno oserebbe proclamarsi antidemocratico? Perfino i dittatori, quando prendono il potere, sciolgono il Parlamento e sospendono i diritti, dicono di farlo per restaurare la 'Vera democrazia'. La democrazia è l'ideale del nostro tempo. Ma la democrazia è un sistema di governo molto compiacente. Può ospitare tante cose, senza abbandonare il suo nome. C'è da preoccuparsi perciò della sua salute, cioè della sua efficacia, che è poi la sua capacità di mantenere le promesse. Non è strano infatti che alla massima estensione spaziale della democrazia corrisponda un'insicurezza, anzi uno scetticismo crescente, diffuso e diffusivo nei suoi confronti? Il disincanto democratico, si sta diffondendo sempre di più, non tra chi appartiene ai giri del potere, ma tra chi ne è escluso. È il segno che la democrazia, come ideale politico si sta appannando, anzi, sta facendo una semi-rotazione: dal basso all'alto. Ma se chi ne ha più bisogno rinuncia alla democrazia come ambito di libertà nel quale è possibile l'emancipazione, il cambiamento, la semplice affermazione di diritti, allora la democrazia è mutilata, perché parziale. E dove va chi è deluso dalla democrazia? Non va da nessuna parte, perché non ci si può astenere dalla democrazia come se fosse un'opzione politica. Il fatto è che la democrazia è fragile, è delicata, è manipolabile...
Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo
Piero Bevilacqua
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 217
"Dovrebbe apparire chiaro che non ci sarà "ripresa" e che non è il caso di aspettarla. Godot non arriverà. Oggi dovrebbe apparire evidente una realtà elementare. Occorre travalicare i confini della cultura economica che ha generato la crisi, per comprendere che non si è verificato un semplice guasto. Non è una ammaccatura della carrozzeria. È il motore, il cuore della macchina, che è bloccato dalla ruggine e non ce la fa più." Piero Bevilacqua non ha dubbi: la crisi esplosa nel 2008, e tuttora in corso, non è semplicemente il frutto di una speculazione finanziaria finita male per assenza di regole. È invece il segnale di "una crisi di sistema" che si esprime in una gigantesca disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza e in una organizzazione della società che non corrisponde più alle potenzialità produttive del capitalismo del nostro tempo. Pensare di "uscire dalla crisi" con la semplice regolamentazione dei mercati finanziari è un'illusione. Occorre riorganizzare interamente la società. L'immensa ricchezza che il capitale è oggi in grado di produrre, che potrebbe fornire benessere e libertà all'umanità intera, poggia su pilastri culturali e su un'architettura sociale ancora sostanzialmente ottocenteschi. I rapporti tra gli stati, gli orari di lavoro, i ritmi della vita quotidiana, l'organizzazione delle città, il nostro rapporto con la natura, tutto si regge ancora entro i vincoli e le culture della vecchia società industriale.
Storia della filosofia raccontata da Fernando Savater
Fernando Savater
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 288
"Molte persone, quando sentono parlare di filosofia, hanno un sussulto. Alcune di loro si mettono addirittura a tremare: filosofia? Che roba è? Sicuro non mi riguarda. E sbagliano, perché le domande fondamentali della filosofia prima o poi ce le siamo poste tutti: riguardano la morte, la verità, la giustizia, la natura, il tempo. Fare filosofia non è altro che riflettere sulla nostra umanità. Se non vi spaventa il fatto di essere umani, non vi può spaventare la filosofia. Ma chi sono i grandi filosofi? Persone come noi, che nel corso dei secoli hanno manifestato inquietudini per le stesse cose che ci rendono inquieti oggi. La loro storia è la storia delle avventure della ragione, la storia del loro genio e del loro ingegno, una storia in cui non mancano persecuzioni, prigioni e martiri, ma neppure scoperte sorprendenti. Questo libro vuole raccontarla con semplicità, senza pedanterie accademiche, perché chi la legge goda, senza complessi e compromessi, della sua emozione intellettuale". Età di lettura: da 11 anni.
Londra Babilonia
Enrico Franceschini
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 155
"II mio giornalaio è pakistano, il mio lavasecco è persiano, il mio medico di famiglia è italiano, il dentista è brasiliano, il veterinario è spagnolo, l'imbianchino è polacco, l'elettricista serbo, il fruttivendolo indiano, il meccanico dell'auto è bulgaro, la domestica lettone, il portinaio sudafricano, il parcheggiatore libanese, il custode della scuola di mio figlio è israeliano, l'impiegata della banca che mi sorride sempre è del Bangladesh, il barista che mi fa il cappuccino è ungherese, il mio barbiere è una francese, il commesso del noleggio di dvd è turco, il tecnico del computer è russo e il mio tassista di fiducia è dello Sri Lanka. Mi fermo, ma potrei continuare per un pezzo: vivo a Londra da oltre sette anni e a volte mi domando dove sono gli inglesi. 8 milioni di abitanti, 3 milioni di stranieri, 130 mila italiani, 300 lingue, 183 sinagoghe, 130 moschee, 13.000 ristoranti, 6.000 pub, 600 cinema, 400 teatri, 300 nightclub, 150 casinò, 18 mila taxi, 275 stazioni del metrò, 649 linee di autobus, 8 stazioni ferroviarie, 5 aeroporti, 5 squadre di calcio della Premier League, tutte le religioni della terra, 1 regina, svariati principi, tanti soldi": un racconto brillante e divertente per conoscere tutto il resto che c'è nella capitale britannica, quello che i turisti non vedono, e capire come sia possibile che una varia umanità conviva con 10mila volpi sparse in tutta la città.