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Laterza: Economica Laterza

Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo

Massimo Montanari

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: X-208

Perché il pane è un simbolo di civiltà? Cosa può insegnarci la pasta sul rapporto tra forma e sostanza? Che cosa significa dividere le carni, e non poter dividere la minestra? Ricercare la ricetta perfetta è ideologicamente corretto? Le ricette di cucina hanno qualcosa in comune con le ricette del medico? Perché al barbecue cucinano sempre i maschi? I piccoli gesti della vita quotidiana hanno un senso quasi mai banale. Aiutano a riflettere su quello che accade ogni giorno intorno a noi, sul nostro rapporto col mondo, con gli altri, con noi stessi. "Un'idea a cui sono particolarmente affezionato", scrive Montanari, "è che le pratiche di cucina non solo costituiscono un decisivo tassello del patrimonio culturale di una società, ma in molti casi rivelano meccanismi fondamentali del nostro agire materiale e intellettuale. La cucina può così essere assunta come metafora della vita, a meno che non ammettiamo che la vita stessa sia metafora della cucina".
12,00 11,40

Democrazie senza democrazia

Massimo L. Salvadori

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 96

Oggi viviamo più che mai in un'era di sacralizzazione della democrazia. Ma, mentre celebra i suoi trionfi, la democrazia è soggetta a così forti motivi di deterioramento da indurre a domandarsi se, sotto l'apparenza, non si celi una realtà che ne contraddice i principi e i presupposti istituzionali e sociali. Fatto è che le istituzioni degli Stati nazionali e la tradizionale divisione dei poteri non sono più in grado, come mostrato dagli eventi che hanno provocato la grande crisi economica del 2008, di regolare e controllare le decisioni dei centri di potere "irresponsabili" che presiedono alla produzione e all'allocazione delle risorse materiali, influiscono in maniera determinante sulla politica degli Stati, plasmano l'opinione pubblica, condizionano pesantemente i processi elettorali. Dopo aver indicato i tratti costitutivi delle varie forme di democrazia, l'autore si sofferma in particolare su tre tipi di regimi: il regime liberale non democratico, il regime liberaldemocratico fondato sui partiti di massa e radicato negli Stati dotati di piena sovranità sul loro territorio e a "economia nazionale", il regime liberaldemocratico nell'era dell'economia globalizzata, dell'indebolimento dei partiti, dell'avvento del cittadino "video-dipendente", dello svuotamento progressivo della sovranità degli Stati.
8,50 8,08

La guerra di Spartaco

La guerra di Spartaco

Barry Strauss

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: XI-265

Questa è una storia di guerra. Un caso di insurrezione condotta da un genio della guerriglia e della reazione del potere regolare che imparò, con fatica e dolorosamente, come battere il nemico giocando al suo stesso gioco. Ma questa è anche la storia di un conflitto etnico, una storia d'amore, una crociata. C'era una moglie o un'amante di cui non resta il nome, sacerdotessa di Dioniso, che predicava un messaggio trascinante: Spartaco aveva una missione divina. Non solo. Questa è una storia sulla complessità delle rivolte di schiavi e di politica dell'identità. Pur ribellandosi contro Roma, Spartaco era più romano di quanto volesse ammettere, e certamente più di quanto i Romani potessero ammettere. Li terrorizzò non solo perché era straniero, ma perché era familiare. Spartaco era un soldato che aveva servito Roma, e il suo comportamento forse ricordò ai Romani i loro eroi. Come il generale Marcello, bramava di uccidere. Come Cicerone, era un oratore. Come Catone, era un uomo di gusti semplici. Come i Gracchi, credeva nell'idea di dividere la ricchezza. Come Bruto, lottava per la libertà. Roma era grande, potente e lenta; Spartaco era piccolo, indomabile e veloce. Roma era vecchia e attaccata alle proprie tradizioni; Spartaco era un innovatore. Roma era pesante, Spartaco era agile. Ci volle la fame per prenderlo.
12,00

Le mie ultime parole. Lettere dalla Shoah

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: XIX-313

"Nel 1943 il treno sta portando Aron Lieukant ad Auschwitz. Su questo treno egli scrive una lettera, che riesce fortunosamente a inviare, ai figli Berthe e Simon, cui raccomanda "di non bere bevande fredde quando sono sudati". In queste parole scritte da chi si avvia al più atroce dei destini c'è tutta la pietas familiare, così forte nell'ebraismo, e con essa tutta quell'indomita forza vitale, quella inscalfibile e tranquilla fedeltà a se stessi e alla propria quotidianità che ha sconfitto la Shoah e dinanzi alla quale risalta in tutta la sua abietta pochezza quel Terzo Reich millenario durato dodici anni. Queste lettere dalla Shoah sono un documento straordinario. Altre grandi, grandissime opere sui lager sono state in genere scritte dopo, da sopravvissuti, o comunque da una prospettiva globale. Queste sono istantanee di un singolo momento o di una singola ora di quell'orrore, talora anche di momenti in cui esso non è percepibile in tutta la sua spaventosa realtà. Lettere le più varie: di chi sa di essere alla vigilia della morte e di chi parte per un destino che gli è ancora ignoto; di chi ha già compreso tutto l'orribile che sta succedendo e di chi ancora non può rendersene bene conto. In queste lettere c'è di tutto: amore e dolore, coraggio e paura, vendetta e pietà, fede in Dio e sua negazione legittimata da quel trionfo del male. C'è l'ebraismo, che Auschwitz non è riuscita a distruggere nonostante milioni di vittime, e c'è l'umanità intera." (Claudio Magris)
9,50 9,03

La vita delle cose

Remo Bodei

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: X-135

Dagli utensili preistorici in pietra, osso o legno alle prime produzioni ceramiche, dalle macchine ai computer, le cose hanno percorso una lunga strada assieme a noi. Cambiando con i tempi, i luoghi e le modalità di lavorazione, discendendo da storie e tradizioni diverse, ricoprendosi di molteplici strati di senso, hanno incorporato idee, affetti, simboli di cui spesso non siamo consapevoli. Il significato di "cosa" (contrazione dal latino "causa", quanto ci sta a cuore e per cui ci si batte) è, infatti, più ampio sia di quello di "oggetto", ciò che si manipola con indifferenza o secondo impersonali procedure tecniche, sia di quello di "merce" quale semplice valore d'uso e di scambio o espressione di status symbol. Le cose rappresentano nodi di relazioni con la vita degli altri, anelli di continuità tra le generazioni, ponti che collegano storie individuali e collettive, raccordi tra civiltà umane e natura. Il loro rapporto con noi somiglia, in tono minore, a quello dell'amore tra persone, dove il legame convive con la reciproca autonomia e nessuno è proprietà esclusiva dell'altro.
11,00 10,45

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Anna Foa

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: X-287

Nel corso del Novecento il mondo ebraico muta radicalmente. C'è la Shoah, certo, ma non solo. Ci sono anche Freud che reinterpreta la mente umana, Einstein che scopre nuove leggi dell'universo, Schönberg che scompone la musica, Trockij che firma la rivoluzione, e poi scrittori, artisti e poeti ebrei che segnano indelebilmente la cultura del Novecento. A partire dalla fine dell'Ottocento gli ebrei esprimono una forza simbolica del tutto inedita, vitalissima, che non è alimentata solo dallo sterminio o dalla persecuzione ma dall'essere stati capaci di straordinaria creatività e insieme del più radicale degli annullamenti. E, ancora, dall'essere stati un intreccio tra la volontà di farsi uguali agli altri, integrarsi totalmente, e una durevole percezione di sé come di un'identità sul confine. Accanto a questo potente processo di crescita, si rinnova però anche l'antisemitismo, prende radici salde nelle società di massa, contagia con il razzismo biologico la politica, la cultura e la stessa religione. Con l'avvento di Hitler, la svolta è radicale, e gli ebrei affrontano persecuzioni ed esilio.
12,00 11,40

Chopin racconta Chopin

Piero Rattalino

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 273

Una vita breve quella di Fryderyk Chopin, nato nel 1810 e deceduto a Parigi nel 1849. Educato a Varsavia, considerato ben presto una gloria nazionale, Chopin si sposta prima a Vienna dove tenta inutilmente di farsi largo nella vita musicale internazionale, poi a Parigi. Saranno la borghesia e l'aristocrazia parigina a decretargli un clamoroso successo come compositore e insegnante privato. Mentre le sue musiche sono pubblicate in Francia, Germania, Inghilterra, tiene pochissimi concerti e solo un anno prima della morte, nel 1848, va in Inghilterra per esibirsi in pubblico. Tutta la sua vita amorosa si svolge tra un fidanzamento con una ragazza polacca e la convivenza 'scandalosa', finita in modo drammatico, con George Sand. Un'esistenza priva di grandi eventi quindi, ma segnata da un'evoluzione psicologica e artistica profonda e dalla creazione di musiche la cui portata storica verrà riconosciuta solo molti anni dopo la morte: Chopin, considerato dai contemporanei come un esponente eccellente di un settore minore della musica, quello del pianoforte, diventerà per i posteri uno tra i maggiori creatori in assoluto. A raccontarne la storia, nella forma della finzione letteraria, sono Chopin stesso e coloro che lo incontrarono.
13,00 12,35

La cultura del Rinascimento

Eugenio Garin

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 215

"Il Rinascimento è, innanzitutto, un fatto di cultura, una concezione della vita e della realtà che opera nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nel costume. La positività del Rinascimento intrinseca alla sua stessa denominazione, i suoi aspetti tipici, i suoi valori, i suoi significati nel corso della civiltà moderna, vengono indicati sempre nell'ambito delle lettere, del pensiero, dell'educazione. Anzi, proprio in Italia, dove - prima che negli altri paesi, e in modo tanto evidente - si ebbe lo sviluppo del Rinascimento, non può dirsi che al rigoglio culturale corrispondesse un momento ugualmente felice in sede economica o politica": Eugenio Garin parte da queste considerazioni per delineare una interpretazione globale del grande movimento che, tra Tre e Cinquecento, segnò la nascita della cultura occidentale moderna. La tesi centrale del volume è quella dell'unità e coerenza di fondo della civiltà rinascimentale: rinnovamento della vita civile, prime espressioni della moderna teoria politica, scoperta di una visione laica del mondo e dell'uomo. Ma soprattutto - e qui è il contributo più originale di Garin - unità e coerenza fra lo spirito e gli atteggiamenti della cultura letteraria e i concetti e i procedimenti della nascente scienza sperimentale moderna. Nella sintesi dello storico si compongono quindi insieme, illuminandosi a vicenda, tutti gli aspetti e i protagonisti della cultura rinascimentale, da Leonardo a Erasmo, da Ficino a Valla e Savonarola.
12,00 11,40

L'arte della vita

Zygmunt Bauman

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 178

In questo mondo liquido-moderno, si è felici finché non si perde la speranza di essere felici in futuro. Ma la speranza può rimanere viva solo a condizione di avere davanti a sé una serie di nuove occasioni e nuovi inizi in rapida successione, la prospettiva di una catena infinita di partenze. Ci si deve porre sfide difficili; si devono scegliere obiettivi che siano ben oltre la propria portata. Bisogna tentare l'impossibile. È una vita emozionante e logorante: emozionante per chi ama le avventure, logorante per chi è debole di cuore. "Lascio ai lettori di decidere se la coercizione a cercare la felicità nella forma praticata nella nostra società dei consumatori, renda felice chi vi è costretto."
12,00 11,40

La casa di Augusto. Dai «Lupercalia» al Natale

Andrea Carandini

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 283

La casa di Augusto è stata a lungo un labirinto inestricabile. La complessità della stratificazione, per molto tempo fraintesa, rendeva impossibile ricostruirne le vicende. Oggi quella storia possiamo finalmente raccontarla. I dati raccolti durante gli scavi e la riflessione su di essi restituiscono in presa diretta l'attività di Augusto nella sua casa, risultato di pentimenti, abbandoni, variazioni e graduali perfezionamenti, specchio della sua ideologia politica e religiosa: prima della conquista del potere e con l'impero. Ma la casa di Augusto nasconde altre sorprese. La prima: dove si trovano la grotta e il recinto sacro di Fauno Luperco, mitico protettore della fertilità, dove avvenne l'epifania di Remo e Romolo ai pastori? Ai piedi e poi sotto la casa di Augusto, secondo l'autore: il principe imperatore avrebbe voluto appropriarsi fisicamente delle memorie della fondazione della città, collegando il suo palazzo al luogo della salvazione dei gemelli. La seconda: dove e quando è stato celebrato per la prima volta il Natale? La risposta è ancora una volta: nel palazzo di Augusto, abitato probabilmente da Anastasia, sorella di Costantino, cui si deve la chiesa originaria che portava il suo nome, prima che venisse oscurata dalla omonima santa.
12,00 11,40

L'Italia contesa. Sfide politiche ed egemonia culturale

Aldo Schiavone

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 90

"Per vent'anni abbiamo vissuto sotto l'ala di un turbine: globalizzazione economica e trasformazione politica. Due metamorfosi insieme: post-industriale e post-democristiana. L'Italia di oggi ci restituisce per mille segni l'immagine di un Paese provato, che perde colpi di continuo. E soprattutto con un motore politico penosamente inadeguato, incapace di autentica innovazione, che non fa nulla se non pasticciando, e alla fine non sembra concepire altra missione tranne la pura conservazione di se stesso e del ceto che lo controlla. Ma altre volte siamo stati capaci di riagguantare all'ultimo istante il filo della nostra storia. La posta in gioco è troppo importante per rassegnarsi, e dopotutto siamo qualcosa di più di un piccolo angolo di mondo."
8,00 7,60

Il sultanato

Giovanni Sartori

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 214

Dalla riforma elettorale a quella scolastica e universitaria, dai pericoli del federalismo alle incognite del Partito Democratico, dalle omertà verso la mafia alla bioetica, dall'Alitalia alla crisi economica, l'osservatore più autorevole e sferzante della politica italiana ripercorre fatti e personaggi che hanno occupato la scena del Paese negli ultimi tre anni. Un'impietosa denuncia degli incredibili paradossi e le troppe storture di un'Italia dove anche il buon senso sembra ormai privilegio di pochi.
9,00 8,55

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