LetteraVentidue: Períactoi
Ripensare–innovare lo spazio del teatro: progetto, recupero, riuso. Configurazioni flessibili, strategie produttive e innovazioni tecnologiche per la scena
Vittorio Fiore, Francesca Castagneto
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il ruolo del teatro e delle arti performative nella valorizzazione dei territori costruisce il filo conduttore dei ragionamenti sviluppati all'interno del volume. Viene qui sintetizzato il frutto della ricerca che gli autori hanno maturato, in circa vent'anni, sui processi per il recupero dei patrimoni culturali. Il focus sul Teatro, come edificio e come attività produttiva, drammaturgica, scenografica, artistica, nasce da una passione, da sempre coltivata, e vuole osservare la stretta relazione tra il "fare" teatro e il configurarne gli spazi. Un'esplorazione all'interno di un processo evolutivo in cui la cultura della performance e il linguaggio architettonico, pur seguendo percorsi indipendenti, si incontrano per condividere e mettere a confronto principi progettuali e tecnologie dell'innovazione. Nell'osservare gli attuali processi produttivi emergono chiaramente le necessarie trasformazioni che i teatri tradizionali devono subire per rispondere alle richieste della cultura contemporanea, ma anche il "peso" che nuovi teatri, ampliamenti di edifici storici o riuso di insediamenti dismessi, occupano nel paesaggio urbano. Se la presenza di un teatro diviene l'innesco di una valorizzazione culturale e sociale, una politica attenta al territorio e alle sue risorse sottostimate e inutilizzate non può ignorare una porzione tanto significativa e complessa dei patrimoni edilizi. Prefazione di Maria Cristina Forlani.
Light and the city. Fabrizio Crisafulli and the RUC students at Roskilde Lysfest-Fabrizio Crisafulli e gli studenti della RUC al festival della luce di Roskilde
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 128
Che relazione c'è tra buio e democrazia? E tra educazione e cosmo? Sono due dei tanti quesiti che questo volume, che mette in relazione tra loro pedagogia, urbanistica, lighting design e performance, pone in maniera più o meno implicita. Il libro riguarda la Lysfest, il "festival della luce" di Roskilde, l'antica capitale danese oggi parte della Grande Copenhagen, svoltosi negli anni 2013-2017, e in particolare il lavoro realizzato nel suo ambito dagli studenti di Performance Design dell'Università di Roskilde (RUC), a contatto con i loro docenti e con gli amministratori della città, fortemente ispirato allo straordinario lavoro con la luce di Fabrizio Crisafulli, l'artista italiano che ha svolto un ruolo-guida nel progetto e realizzato delle opere nel suo ambito: un'esperienza-pilota che ha riunito nel buio, davanti alle installazioni luminose create nella città storica, migliaia di persone; ed ha suscitato la collaborazione tra università e città, e concrete soluzioni di rigenerazione urbana. Un progetto - scrive Joy Mogensen, sindaco di Roskilde negli anni della Lysfest, e poi Ministro della Cultura danese - «creato da precursori che vi hanno fatto convergere conoscenza, visione culturale e dibattito democratico».
Carmine Maringola, scenografo/attore. La scena recitante per Emma Dante
Vittorio Fiore
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 104
La scenografia è richiesta già in una fase preliminare creativa, ha il compito di restituire il suo apporto drammaturgico partecipando attivamente anche alla partitura dei movimenti […]; nei nostri lavori non arriva alla prova generale, quando ormai è tardi per lavorare ad una sua integrazione […]. Carmine Maringola. Carmine Maringola nella scena contemporanea è un esempio di contaminazione virtuosa tra le tre componenti che ne animano la ricerca: architetto, attore, scenografo. Alla formazione di architetto associa la vocazione di performer impegnato in una "cellula napoletana" del Living Theatre, perseguendone la visione rivoluzionaria; un periodo post-laurea di residenza a New York costituisce la sua vera iniziazione artistica. Tornato in Italia, si trasferisce a Palermo ingaggiato in un teatro dove, nel tempo libero dalla "professione" attorica, studia la "macchina scenica", recuperando dall'esperienza pratica la manualità e l'artigianalità del teatro sette-ottocentesco, guidato dalla consapevolezza degli spazi, propria ad un architetto. Dall'incontro con Emma Dante si genera un lungo e resistente sodalizio di vita e lavoro che «[…] a partire dall'innesto partenopeo nel corpus geneticamente palermitano della Sud Costa Occidentale […]» lo vede impegnato nella ricerca delle relazioni tra azione performativa e segni drammaturgico-scenici (A. Barsotti). Il testo ne delinea un ritratto, attraverso gli spettacoli a cui partecipa come attore - guidato dalla Dante con cui firma le scene - e le opere liriche di cui è artefice delle scenografie.
Le città del Teatro Greco. Letture tra scenografia e realtà urbana
Vittorio Fiore, Vito Martelliano
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2018
pagine: 180
La potenza drammatica del teatro en plein air non è affatto accessoria o decorativa […]. Il luogo naturale non si limita a fornire allo spettacolo una cornice […]; lo costituisce nella sua singolarità, nella sua più preziosa fragilità, e contribuisce in modo determinante a renderlo memorabile. […] La natura offre alla scena l'alibi di un altro mondo, la sottomette a un cosmo che la sfiora con i suoi riflessi imprevisti. Roland Barthes, Poteri della tragedia antica, 1953 Il teatro greco di Siracusa si adagia armoniosamente in una singolare conformazione orografica dell'altopiano dell'Epipoli come immenso palcoscenico aperto su un panorama di estrema bellezza: il porto grande delimitato dall'isola d'Ortigia e dalla penisola del Plemmirio, la pianura del fiume Anapo a sud e il profilo dei monti Climiti a ovest ne sono il fondale naturale. Una visione mutata nel tempo: il paesaggio agreste che si era impossessato delle vestigia della città greca subisce l'avanzare della città contemporanea; il teatro greco, a sua protezione, si fa scudo con una cortina verde, annullando la vista compromessa. Lo scheletro roccioso - derivato dalla asportazione degli elementi lapidei destinati alla grande opera muraria cinquecentesca che avrebbe circondato Ortigia - si presenta come la struttura che, confermando le sue qualità di "teatro totale", ha accolto gli allestimenti INDA degli ultimi cento anni. Il rapporto teatro/città è sugellato in questo studio attraverso connessioni visive e restituzioni illusive: tra patrimonio mitico, finzione scenica, archeologia, realtà urbana e società.
Luce artificiale e paesaggio urbano. Raccontare il territorio con nuove tecnologie
Vittorio Fiore, Luca Ruzza
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2013
pagine: 160
Gordon Craig. Spazi drammaturgici
Pierluigi Salvadeo
Libro
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2017
pagine: 120
Questo libro indaga la produzione artistica di uno dei più grandi maestri della scena e dello spettacolo vissuto tra Ottocento e Novecento: Gordon Craig, figura miliare nella storia della riforma teatrale del Novecento, che è stato in grado di scardinare le vecchie idee sul teatro e sullo spazio scenico per farle entrare definitivamente nella modernità. Lo studio comprende una serie di ricostruzioni in scala delle principali scenografie del maestro.
Scenografie portatili
Arnaldo Arnaldi, Vittorio Fiore, Pierluigi Salvadeo
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2016
pagine: 80
Scenografie Portatili è una riflessione sul teatro una sperimentazione sullo spazio una didattica applicata un laboratorio di scenotecnica un percorso scenico dall'abitare all'indossare uno spostamento dal costume teatrale all'architettura della scena una corrente di pensiero tra materiali usuali e innovazioni morfologiche una applicazione tecnologica all'invenzione coreografica una visione di città un teatro di vita.
Mettere in scena. Mettere in mostra
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2015
pagine: 208
Le pratiche allestitive, nelle loro declinazioni, occupano una nuova centralità nei processi di trasformazione della città: dalla scenografia all'allestimento di musei, mostre ed eventi, dalla comunicazione ai cosiddetti media-building. L'idea che emerge è quella di uno spazio metropolitano ibrido e transitorio, performativo e tecnologizzato, aperto a contaminazioni di scala e di temi. Uno spazio interno che cancella i confini tradizionali con lo spazio esterno e a cui corrisponde un'immagine metropolitana fatta di manufatti mobili e mutevoli nel tempo e nei luoghi. "Mettere in scena. Mettere in mostra" vuole affrontare questi temi secondo approcci che non siano né rigidi né schematici, ma con un atteggiamento trasversale ed inclusivo che rispecchia i filoni di ricerca diversificati, sia nei contenuti che nelle forme, che le esperienze presentate esprimono. Nel volume si alternano saggi di sola scrittura a questioni trattate con la predominanza dell'immagine, attraverso cui si possono scorgere ampi accenni a nuove e differenti visioni di città e degli "spazi di vita" della contemporaneità.
Reduce, recycle, reuse. Arti performative per il recupero dello spazio urbano. Ediz. italiana e inglese
Vittorio Fiore, Francesca Castagneto
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2013
pagine: 192
Reduce Recycle Reuse, tre concetti indagati trasversalmente tra arte e teatro. Tre azioni efficaci per il recupero urbano e per esplorare il labile confine tra spettacolo e arti visive, responsabile della mutazione degli spazi performativi contemporanei. Il design del riciclo e le tecnologie che lo sostengono segnano l'approccio progettuale per l'integrazione nello spazio urbano di nuove qualità d'uso, attraverso l'immissione di strutture ludiche temporanee, in grado di assumere il ruolo di riqualificatori dello spazio urbano, invitando e coinvolgendo il city-user nei luoghi, quasi dismessi, della città. Tali spazi, resi attraenti dalle installazioni, costituiscono l'impalcato di un work in progress in cui lo scarto indigeno continua ad arricchire lo spazio seguendo le regole individuate dal progetto.
Spazio teatro. Luoghi recuperati per la scena
Vittorio Fiore
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2010
pagine: 176
Nella consapevolezza che ogni luogo possa essere "teatralizzato" si rintraccia la possibilità di colloquio tra i caratteri del costruito esistente e il progetto dello spazio teatro: congenito ad ogni architettura, un "potenziale scenico" le permette di dare un fondo alla rappresentazione, ma anche di accogliere attori e spettatori in osmosi o di integrarsi con attrezzature ed elementi che, mutando, nascondono o svelano lo spazio, restituendole un diverso grado di partecipazione alla rappresentazione scenica. L'esperienza di progettazione per il teatro qui narrata mira a riqualificare spazi della città storica sperimentando nuove forme spettacolo: allestimenti flessibili e reversibili, coerenti con risorse contestuali e vincoli tecnologici e normativi. In questo libro sono raccolti i contributi scientifici e gli spettacoli, tra i più innovativi della scena nazionale ed internazionale.