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Marsilio Arte: Grandi libri illustrati

La Scala. Architettura e città

Pierluigi Panza

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 296

Nel volume "La Scala. Architettura e città", Pierluigi Panza racconta la storia architettonica del Teatro alla Scala, dalla nascita con Giuseppe Piermarini agli scenari attuali con Mario Botta a quelli futuri. Il teatro è sempre stato specchio delle trasformazioni della città, della società, del gusto e le ha, a sua volta, determinate. La pubblicazione, edita da Marsilio Arte, ripercorre la storia dell’edificio dai tempi di Maria Teresa d’Austria a quelli di Napoleone, poi del Regno d’Italia e della Repubblica. Rispetto per la storia e spirito di innovazione sono stati gli elementi dello sviluppo del teatro attraverso trasformazioni strutturali, tecniche ed estetiche che lo hanno mantenuto fedele alla propria identità, pur modernizzandosi e modellandosi ai riti e ai costumi dei tempi. Nella prefazione, Dominique Meyer sottolinea il perfetto equilibrio tra sobrietà e opulenza, nonché l’efficienza tecnica di un luogo che ha contribuito a rendere Milano un raffinato e prestigioso polo artistico-culturale nel panorama europeo. Meyer instaura un parallelismo tra la società milanese, «più preoccupata del fare che dell’apparire», e la struttura architettonica dell’edificio. Il volume, introdotto da Mario Botta, si articola in 11 capitoli, che ripercorrono più di tre secoli di storia: costruito nel 1776, il Teatro nasce a seguito di due distruzioni e due rifiuti. La prima distruzione fu accidentale – l’incendio del teatro che sorgeva all’interno di Palazzo Ducale (poi chiamato Palazzo Reale), la seconda fu voluta – la decisione di abbattere la chiesa di Santa Maria alla Scala. I rifiuti furono quelli di Luigi Vanvitelli e Christoph Willibald Gluck, i quali permisero l’arrivo alla corte di Milano, rispettivamente, di Giuseppe Piermarini (1734-1808) e Antonio Salieri (1750-1825). Il racconto di Panza prende in esame le tappe fondamentali e le vicissitudini del Teatro, passando per l’epoca risorgimentale e romantica, il Novecento sino alla contemporaneità. Particolare attenzione è dedicata all’ultimo ventennio, caratterizzato da continue opere di ammodernamento, restauri e ampliamenti. Durante l’intervento di realizzazione del 2002 e 2004 Mario Botta ha realizzato i due nuovi volumi dell’ellisse e della torre scenica, mentre l’interno è stato oggetto di un restauro conservativo e del rifacimento del palcoscenico. Ora si sta concludendo la seconda fase dei lavori, con gli ammodernamenti che richiede la società globale e con l’apertura della nuova torre su via Verdi, all’interno della quale la Sala prove dell’orchestra è uno scrigno alto quattordici metri, posto a meno diciotto dal livello stradale. Il volume è arricchito da un cospicuo corredo fotografico e didascalico, indispensabile per comprendere l’evoluzione di un edificio: schizzi, disegni, bozze di progetti, fotografie degli esterni e degli interni, rendering sono alcuni degli strumenti adoperati per rendere la pubblicazione un vero e proprio omaggio a quello che Stendhal definiva «il più bel teatro del mondo».
65,00 61,75

Cortina 1956. Le prime olimpiadi bianche in Italia

Massimo Spampani

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 256

Il 26 gennaio 1956 si aprono a Cortina d’Ampezzo i VII Giochi olimpici invernali, i primi disputati in Italia: un evento di portata storica, che rappresenta non solo il debutto per il Paese sulla scena dei Giochi, ma anche un momento di rinascita e orgoglio nazionale che ha contribuito a plasmare l’identità culturale di Cortina, trasformandola in una delle capitali mondiali degli sport invernali. Dopo settant’anni, la città ampezzana torna al centro del palcoscenico olimpico. In occasione dei XXV Giochi Olimpici e i XIV Giochi Paralimpici invernali 2026, Fondazione Cortina e Marsilio Arte pubblicano il volume di Massimo Spampani Cortina 1956. Le prime Olimpiadi bianche in Italia, curato da Eleonora De Filippis, con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Con il supporto di prezioso materiale fotografico e documentario – in gran parte inedito, recuperato da numerosi archivi storici italiani – Massimo Spampani nel volume Cortina 1956. Le prime Olimpiadi bianche in Italia restituisce al lettore l’atmosfera di un’epoca unica – quella di un’Olimpiade “romantica” –, la forza di una comunità che seppe fare della bellezza e dell’ospitalità la sua cifra distintiva, raccontando dettagli e aneddoti inediti, e mettendo in evidenza la capacità dell’Italia di preparare e costruire un evento di portata storica, con straordinaria serietà e credibilità. «C’era nell’aria una sorta di euforia, di fiducia nel futuro, era come toccare con mano che l’Italia, anche nell’organizzazione sportiva ai più alti livelli, era rinata. Finalmente era concesso anche alla nostra nazione, reduce da poco più di dieci anni dal disastro della Seconda guerra mondiale, di poter dimostrare le proprie possibilità e capacità organizzative in un evento di risonanza mondiale. E questa grande occasione veniva dagli sport della neve e del ghiaccio. Erano lo sci, il bob, il pattinaggio la grande scommessa su cui si metteva in gioco il prestigio dell’Italia», scrive Spampani. Il volume si apre con i saluti di Domenico De Maio, Education and Culture Director della Fondazione Milano Cortina 2026 e di Stefano Longo, presidente della Fondazione Cortina; Francesco Chiamulera propone una riflessione sul valore storico e culturale delle Olimpiadi del 1956 e sul loro impatto sulla città; Eleonora De Filippis racconta l’evoluzione dell’immagine di Cortina a livello internazionale attraverso un’originale selezione di manifesti pubblicitari, soffermandosi anche sull’eccezionale rinnovamento urbano e tecnologico della città in occasione dei VII Giochi olimpici invernali.
45,00 42,75

Insieme. Assolombarda. La nostra storia

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 272

Assolombarda – l’associazione delle imprese iscritte a Confindustria che operano a Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi – mette insieme culture e competenze maturate da un tessuto produttivo tra i più intraprendenti e dinamici, forte di una rete che lega grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca, istituzioni della cultura e della formazione. Rappresenta l’insieme dei territori che fanno da traino all’economia nazionale, capaci di proiettarsi sui mercati globali: aree che, grazie al contributo di migliaia di realtà della manifattura e dei servizi, esprimono al meglio una “cultura del fare”, del “fare bene”. Questo volume intende illustrare, attraverso testi e immagini inedite, la storia dell’associazione: testimonianze dirette e documenti, provenienti anche da importanti archivi storici, sul contributo o erto dalle imprese che hanno segnato la storia del Paese, evidenziandone il ruolo di agenti del cambiamento. Al centro c’è il racconto degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia dell’associazione, a partire fine dell’Ottocento e sino a oggi, nella cornice del contesto storico italiano e internazionale. Il volume è arricchito dalle testimonianze dirette di alcuni Past President che offrono la loro testimonianza in prima persona. Ampio spazio è dedicato ai contributi di personalità significative per il territorio milanese, essenziali per approfondire i temi relativi a economia, cultura, formazione, moda, design, architettura. In chiusura, una linea del tempo segna date ed eventi storici, tappe essenziali della crescita delle imprese lombarde e italiane.”
45,00 42,75

Vivere a Firenze. Un racconto tra case e botteghe

Livia Frescobaldi

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 280

"Vivere a Firenze", edito da Marsilio Arte, è un racconto inedito di Firenze che nasce dall’amore per la tutela dei suoi luoghi e dalla volontà di offrire uno sguardo intimo e originale sulla bellezza e la sapienza secolare delle botteghe artigiane cittadine, che fanno del capoluogo toscano una delle città più ammirate al mondo. Gli splendidi scorci, i minuziosi dettagli dell’arredo, le inquadrature, la cura e l’attenzione nel raccontare e descrivere l’opulenza e la raffinatezza delle dimore fiorentine, sono solo alcuni degli elementi che l’autrice Livia Frescobaldi ha selezionato per tracciare un itinerario alla scoperta dei suoi luoghi del cuore. Attraverso la fotografia di Alessandro Moggi e Eugenia Maffei, il volume incarna lo spirito di un affresco dagli infiniti scenari, i cui protagonisti sono gli eredi di una storia millenaria, in un difficile equilibrio tra modernità e tradizione. Sedici sezioni per sedici dimore - tra palazzi, giardini ed ex conventi - ciascuno dei quali legato ad uno specifico mestiere artigianale: il primo binomio raccontato è quello tra Palazzo Frescobaldi e l’Antico Setificio Fiorentino, il cui connubio è reso indissolubile dalla stoffa personalizzata Frescobaldi in produzione da tempi immemorabili. "Vivere a Firenze", oltre ad essere specchio della ricchezza architettonica e artistica fiorentina, è proprio un atto d’amore verso quelle figure professionali che, come sostiene Leonardo Ferragamo nel suo saggio introduttivo, «continuano a creare la storia del futuro con la loro ingegnosa, perseverante e dedicata passione». Arricchito dalle introduzioni di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, e Bernabò Bocca, Presidente della Fondazione CR Firenze, la pubblicazione reclama l’unicità e la storicità di una città, Firenze, che gelosamente custodisce i mestieri d’arte e le botteghe artigiane, i palazzi noti e quelli più nascosti, i giardini e gli spazi dedicati all’epoca contemporanea. Un itinerario pensato per chi vuole vivere Firenze, oltre che visitarla.
65,00 61,75

Inside Florence. A tale of palazzi and botteghe

Livia Frescobaldi

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 280

"Vivere a Firenze", edito da Marsilio Arte, è un racconto inedito di Firenze che nasce dall’amore per la tutela dei suoi luoghi e dalla volontà di offrire uno sguardo intimo e originale sulla bellezza e la sapienza secolare delle botteghe artigiane cittadine, che fanno del capoluogo toscano una delle città più ammirate al mondo. Gli splendidi scorci, i minuziosi dettagli dell’arredo, le inquadrature, la cura e l’attenzione nel raccontare e descrivere l’opulenza e la raffinatezza delle dimore fiorentine, sono solo alcuni degli elementi che l’autrice Livia Frescobaldi ha selezionato per tracciare un itinerario alla scoperta dei suoi luoghi del cuore. Attraverso la fotografia di Alessandro Moggi e Eugenia Maffei, il volume incarna lo spirito di un affresco dagli infiniti scenari, i cui protagonisti sono gli eredi di una storia millenaria, in un difficile equilibrio tra modernità e tradizione. Sedici sezioni per sedici dimore - tra palazzi, giardini ed ex conventi - ciascuno dei quali legato ad uno specifico mestiere artigianale: il primo binomio raccontato è quello tra Palazzo Frescobaldi e l’Antico Setificio Fiorentino, il cui connubio è reso indissolubile dalla stoffa personalizzata Frescobaldi in produzione da tempi immemorabili. "Vivere a Firenze", oltre ad essere specchio della ricchezza architettonica e artistica fiorentina, è proprio un atto d’amore verso quelle figure professionali che, come sostiene Leonardo Ferragamo nel suo saggio introduttivo, «continuano a creare la storia del futuro con la loro ingegnosa, perseverante e dedicata passione». Arricchito dalle introduzioni di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, e Bernabò Bocca, Presidente della Fondazione CR Firenze, la pubblicazione reclama l’unicità e la storicità di una città, Firenze, che gelosamente custodisce i mestieri d’arte e le botteghe artigiane, i palazzi noti e quelli più nascosti, i giardini e gli spazi dedicati all’epoca contemporanea. Un itinerario pensato per chi vuole vivere Firenze, oltre che visitarla.
65,00 61,75

Walkabout. Viaggio onirico nella creatività milanese

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 184

Walkabout, edito da Marsilio Arte e Fondazione Cologni, è il prodotto finale di un progetto ideato da Margherita Pincioni, disegnato da Leonardo Sonnoli, con le fotografie di Matteo Cirenei: è il diario di bordo di un viaggio che inizia a Milano nel 2013 e che si ispira al percorso rituale che gli aborigeni australiani compiono alla ricerca di esperienze, contatti e nuove risorse. Il volume è stato scritto, disegnato e manipolato, in modo sequenziale da designer, architetti, illustratori, fotografi e stilisti, che hanno gradualmente costruito una mappa geografica di relazioni umane e artistiche, partendo da un quaderno divenuto, oggi, una pubblicazione unica. Gli artisti e i creativi che hanno preso parte al progetto sono, come sostiene Margherita Pincioni nella sua nota introduttiva, i nomi "più interessanti e variegati del panorama culturale milanese": Gianluca Biscalchin, Gentucca Bini, Stefano Boeri, Bruno Bozzetto, Sabrina D'Alessandro, Michele De Lucchi, Beppe Facente, Roberto Gennari Feslikenian, Duilio Forte, Beppe Giacobbe, Massimo Giacon, Gabriella Giandelli, Giacomo Giannini, Anna Gili, Elia Aldo Kozaris, Ugo La Pietra, Italo Lupi, Claude Marzotto e Maia Sambonet, Alessandro Mendini, Lorenzo Palmeri, Massimo Pitis, Efrem Raimondi, Prospero Rasulo, Italo Rota, Elena Salmistraro, Attilio Stocchi, Mario Trimarchi, Gianni Veneziano e Cino Zucchi. Ciascun autore ha preso parte alla realizzazione di un volume che si distingue, come afferma Franco Cologni nel suo saggio introduttivo, per la "cura artigianale e passione creativa, attraverso le quali si snoda una storia surreale che ha il ritmo ieratico del sogno, ma anche l'incalzare dinamico del racconto"; sono stati "l'audacia e l'autenticità dell'ispirazione" del progetto a colpire il Presidente della Fondazione Cologni e a spingerlo a dare vita a un inedito contributo alla città di Milano, nell'anno del suo novantesimo compleanno. Il prodotto finale è, come nota Leonardo Sonnoli nel suo saggio conclusivo, "una scatola delle meraviglie" al cui interno tutti hanno "lasciato un segno al massimo grado di libertà espressiva". L'unicità e l'originalità del libro sono stati preservati anche nel processo di stampa: la tiratura del fondo a tre colori ha continuamente subito un intervento di alterazione degli inchiostri, determinando stampe, precisa Sonnoli, "sbagliate e uniche" , ottenendo copertine diverse per ciascuna copia. Ma Walkabout è prima di tutto un omaggio degli artisti milanesi alla propria città, un libro itinerante, che si è mosso di luogo in luogo, entrando in relazione con vari e diversi ambienti, custodendo la propria identità e le proprie specifiche caratteristiche L'attività fotografica di Matteo Cirenei ha catturato la spontaneità e l'entusiasmo di questo lavoro individualissimo e collettivo, e ha rivelato le autentiche e genuine identità degli artisti, ritraendoli nei loro studi, nelle loro dimore, nei luoghi a loro più cari. La caratteristica principale di ogni scatto è l'assenza di nitidezza nei volti fotografati: il volto non è mai riconoscibile, non è mai a fuoco, ma sempre mosso 0 coperto da qualcosa. Il punto focale è il corpo che interagisce con il libro, sempre presente nell'immagine: in questo modo viene evidenziato il rapporto, a volte ironico, tra l'essere umano e il volume come oggetto fisico.
90,00 85,50

The Christmas book. Ediz. italiana

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 240

Una straordinaria e innovativa celebrazione visiva del Natale. È The Christmas Book, il volume ideato da Phaidon e pubblicato in Italia da Marsilio Arte, dedicato interamente alla festività natalizia. A guidare la narrazione sono le immagini, che raccontano la storia e le tradizioni associate al Natale, ricorrenza religiosa e culturale festeggiata e amata da miliardi di persone in tutto il mondo. Le origini di questa festività si legano alla nascita di Cristo, ritualmente fissata il 25 dicembre. Con il passare del tempo, specialmente a partire dal XX secolo, le pratiche e le usanze religiose sono passate in secondo piano, rendendo il Natale una celebrazione moderna, che intreccia tradizioni sacre e laiche, caratterizzata da una miriade di decorazioni, rituali e temi. La pubblicazione è un’originale antologia di icone visive, una narrazione per immagini che spazia dalle origini religiose alla cultura pop, dalla pubblicità ai giocattoli, dai film alla musica, dalle opere d’arte antiche a quelle contemporanee, dalle decorazioni alle tradizioni religiose, culturali e culinarie. Icone come Untitled (Nativity) di Keith Haring, la copertina dell'album Last Christmas degli Wham!, il Calendario dell’Avvento di Barbie e Christmas Tree del fotografo Robert Mapplethorpe svelano le molteplici sfaccettature di questa celebre festività. Le immagini raccolte nel volume sono presentate in coppie intenzionalmente curate e spesso sorprendenti, che evidenziano contrasti e somiglianze, offrendo al lettore stimolanti spunti di riflessione. The Christmas Book si apre con tre brevi saggi ispirati alla festività. Nel suo contributo La Natività. La nascita di Cristo e le tradizioni natalizie, lo storico dell'arte David Trigg esplora le origini religiose del Natale e della Natività; Sam Bilton, autrice e storica dell'alimentazione, in Le tradizioni culinarie del Natale, parla della varietà e della prelibatezza dei cibi festivi nel periodo natalizio; infine, Dolph Gotelli, professore ed esperto internazionale di Natale, nel saggio L’evoluzione di Babbo Natale traccia lo sviluppo della tradizione di San Nicola dal terzo secolo ai giorni nostri, fornendo una risposta alternativa all'onnipresente domanda dell'infanzia: "Esiste Babbo Natale?". Il cuore del volume è costituito dalle immagini, tutte a tema natalizio e sapientemente selezionate e abbinate. Le splendide illustrazioni, vere protagoniste della pubblicazione, accompagnano il lettore in un’attenta e approfondita narrazione del Natale che, pagina dopo pagina, attraversa i luoghi e le epoche: da una copertina di un Vangelo del X secolo, incastonata con avorio, metalli pregiati e pietre preziose, alla Maquette for Nuit de Noël di Henry Matisse, dai disegni Fairy and Christmas Ornaments di Andy Warhol, risalenti agli anni Cinquanta, ai contributi di figure iconiche degli anni Ottanta e Novanta, come Keith Haring e Alexander McQueen. A ogni immagine è abbinato un piccolo testo, ricco di curiosità, tradizioni e folclore, un’analisi delle influenze artistiche del Natale che da sempre sono presenti nella nostra cultura. Un volume che parla non solo ai più fedeli amanti del Natale, ma rappresenta un viaggio nell’arte, nel design e nella cultura pop.
40,00 38,00

Donna e impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 220

Educate a essere mogli e madri, spesso destinate a ricoprire ambiti lavorativi per molti versi “minori”, le donne hanno invece svolto un ruolo significativo nel percorso di rinascita economica, oltre che sociale e civile, dell’Italia del secondo Novecento. A sessanta anni dalla nomina della prima donna Cavaliere del Lavoro, questo volume intende mettere in luce, attraverso la storia imprenditoriale e la vicenda personale delle 25 donne insignite nel ‘900, il contributo femminile al progresso dell’economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese. Dalla meccanica alla moda, dalla finanza all’agricoltura, dall’edilizia all’elettronica, l’opera intende testimoniare il merito e la determinazione di donne che hanno guidato e sviluppato aziende in contesti economici e culturali complessi, a volte ostili. Dopo i saggi introduttivi di Vera Zamagni sulle condizioni di lavoro delle donne nel Novecento in Italia e in Europa e di Cecilia Dau Novelli sull’imprenditoria femminile nel Novecento, verranno raccontate le vite e le imprese lavorative delle donne nominate Cavalieri del Lavoro, con ampio corredo di immagini storiche e in larga parte inedite. Le interviste e i ritratti sono stati realizzati da Cristian Fuschetto e Paolo Mazzanti. Le schede storiche sono state redatte da Brigida Mascitti. Presentazione di Maurizio Sella.
67,00 63,65

La regina delle Dolomiti. Vivere a Cortina d’Ampezzo

Servane Giol

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 308

Uno sguardo intimo su meravigliosi chalet, baite e dimore private, spesso inaccessibili e amorevolmente vissute, scrigni di oggetti che svelano aneddoti di famiglie celebri e intrecciano lusso e calore familiare, design e tradizioni locali. La regina delle Dolomiti. Vivere a Cortina d’Ampezzo, edito da Marsilio Arte, apre le porte di alcune delle abitazioni più esclusive della perla delle Dolomiti, rivelandone l’inconfondibile lifestyle. Dopo Un invito a Venezia, Servane Giol accompagna il lettore in un racconto interamente dedicato a Cortina, che spazia dallo sport alle tradizioni folcloristiche, dai tessuti pregiati ai materiali tipici, con molte curiosità sui personaggi – scrittori, intellettuali, artisti che hanno contribuito a costruire il mito di questa magica cittadina. Attraverso gli scatti inediti di Mattia Aquila il lettore può immergersi nell’intimità e nell’atmosfera unica di queste dimore, dalle deliziose salles de bain ai saloni dove dominano il legno e il gusto per la decorazione, dalle cucine in stile retrò con tavole riccamente imbandite alle sontuose camere da letto, da angoli inaspettati con meravigliose scale in legno reinterpretate in chiave moderna, sedie intarsiate, soffitti a cassettone, verande, porte preziose, fino alle vetrate spalancate sul verde rigoglioso o sulla montagna imbiancata. Articolato in due macrosezioni che seguono il ritmo del tempo e il variare dei colori della natura, Inverno ed Estate – cui è dedicata la “doppia” copertina del libro – il volume racconta Cortina e le sue abitudini, nell’avvicendarsi delle stagioni, dalle baite alle stube (le antiche stufe), dai mobili dipinti a fiori ai banchetti cucinati in casa, dalle tavole magnificamente apparecchiate per Natale, fino agli abiti tradizionali. Attraverso le immagini di alcuni dei luoghi più esclusivi della magnifica valle, molti fotografati per la prima volta, La regina delle Dolomiti. Vivere a Cortina d’Ampezzo rivela i segreti, gli usi e i costumi di una delle principali destinazioni montane d’Italia, dove la sensibilità contemporanea si mescola alle radici rustiche del luogo. Partendo dall’importanza dello sci e dei Giochi olimpici del 1956, che suggellarono definitivamente la vocazione turistica di Cortina e la sua fama internazionale, Giol si sofferma sui materiali, sugli elementi funzionali e sui dettagli decorativi che arredano le case più spettacolari. Stufe in ceramica e maiolica, camini in pietra, alcuni maestosi, altri più intimi, pellicce che rivestono sofà e poltrone, lampadari unici, splendidamente scolpiti nel legno e decorati con maestria – i cosiddetti luster (letteralmente, “corna”) – raffiguranti creature ibride per metà umane e per metà animali, con le estremità che terminano in corna, popolano le pagine dedicate ai materiali e allo stile dell’inverno. Cortina è stata, inoltre, set di numerosi e celebri film, da La pantera Rosa a 007. Solo per i tuoi occhi, nonché rifugio di celebrità internazionali e di personaggi famosi, quale Ernest Hemingway, che soggiornava all’Hotel de la Poste, dove la “sua” stanza è ancora miracolosamente intatta. Giol si sofferma poi sui piatti tipici della cucina ampezzana, che, come spesso accade per le città di confine, fondono i sapori del Tirolo con quelli italiani.
65,00 61,75

Miles. Maglificio italiano lana e seta

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 216

Tessuti pregiati, maestria artigiana, tecnologie sofisticate all’insegna dell’eleganza e del lusso, come testimoniano le collaborazioni con le più importanti maison dell’alta moda quali Alaïa, Armani, Yves Saint Laurent, Chloé, Sonia Rykiel, Marc Jacobs, Valentino. Sono questi i tratti distintivi di Miles – Maglificio italiano lana e seta – raccontato nel volume curato da Cristina Beltrami ed edito da Marsilio Arte in occasione del sessantesimo anniversario di attività, celebrato nel 2022. Fondato dalla giovanissima Silvia Bocchese nel 1962, anni in cui si lavorava con schizzi a mano, telefono e fax, il maglificio Miles ha saputo evolvere con i tempi, con costante attenzione all’innovazione, restando fedele all’eleganza e alla scelta di materie prime di altissima qualità, realizzando capi spesso complessi, in lana e seta destinati alle più importanti collezioni di moda di tutto il mondo. Il successo e il prestigio di Miles sono indissolubilmente legati a quello della fondatrice, Silvia Bocchese, una donna di grande intuito, tenacia ed emancipazione, che nella Vicenza degli anni Sessanta è riuscita ad imporsi all’interno del panorama imprenditoriale italiano, lasciando il segno nella storia della manifattura e della moda. Arrivata nel vicentino da Zurigo durante l’infanzia, appena maggiorenne Silvia Stein sposa Giuseppe Bocchese, imprenditore locale del tessile, fondando la Miles due anni dopo, nel 1962. Tre erano le dipendenti al momento dell’apertura, con cui Silvia Bocchese collaborava in prima persona, cercando di ripartire il tempo tra lavoro e famiglia: un esempio quanto mai attuale di indipendenza e determinazione femminili. «Mi interessava realizzare i desideri dei creativi» rivela ella stessa, «raccogliere la sfida e risolverla al meglio, cercando di fare dei prodotti artigianali a livello industriale». Grazie all’incontro con la modella e stilista Lison Bonfils, Miles fa il suo esordio in Francia. Il sodalizio con Bonfils rappresenta il punto di svolta per la carriera di Silvia e del suo maglificio, una chiave d’ingresso al mondo dell’alta moda internazionale, da Céline a Yves Saint Laurent, da Karl Lagerfeld a Sonia Rykiel. È con Azzedine Alaïa la collaborazione però più stretta e continuativa – “Azzedine non l’ha mai considerata come un accessorio: capiva la maglia, sapeva come interrogarla e raggiungere risultati grandiosi, anche per capi di alta moda” – quegli stessi capi che sono stati protagonisti di mostre alla Galleria Borghese di Roma o al Palais Galliera di Parigi. "Miles. Maglificio italiano lana e seta" racconta la straordinaria storia imprenditoriale dell’azienda, attraverso interviste, testi, immagini iconiche delle collezioni e materiali d’archivio che testimoniano la nascita e lo sviluppo di un tassello fondamentale nella narrazione della manifattura italiana.
48,00 45,60

Miles. Maglificio italiano lana e seta. Ediz. inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 216

Tessuti pregiati, maestria artigiana, tecnologie sofisticate all’insegna dell’eleganza e del lusso, come testimoniano le collaborazioni con le più importanti maison dell’alta moda quali Alaïa, Armani, Yves Saint Laurent, Chloé, Sonia Rykiel, Marc Jacobs, Valentino. Sono questi i tratti distintivi di Miles – Maglificio italiano lana e seta – raccontato nel volume curato da Cristina Beltrami ed edito da Marsilio Arte in occasione del sessantesimo anniversario di attività, celebrato nel 2022. Fondato dalla giovanissima Silvia Bocchese nel 1962, anni in cui si lavorava con schizzi a mano, telefono e fax, il maglificio Miles ha saputo evolvere con i tempi, con costante attenzione all’innovazione, restando fedele all’eleganza e alla scelta di materie prime di altissima qualità, realizzando capi spesso complessi, in lana e seta destinati alle più importanti collezioni di moda di tutto il mondo. Il successo e il prestigio di Miles sono indissolubilmente legati a quello della fondatrice, Silvia Bocchese, una donna di grande intuito, tenacia ed emancipazione, che nella Vicenza degli anni Sessanta è riuscita ad imporsi all’interno del panorama imprenditoriale italiano, lasciando il segno nella storia della manifattura e della moda. Arrivata nel vicentino da Zurigo durante l’infanzia, appena maggiorenne Silvia Stein sposa Giuseppe Bocchese, imprenditore locale del tessile, fondando la Miles due anni dopo, nel 1962. Tre erano le dipendenti al momento dell’apertura, con cui Silvia Bocchese collaborava in prima persona, cercando di ripartire il tempo tra lavoro e famiglia: un esempio quanto mai attuale di indipendenza e determinazione femminili. «Mi interessava realizzare i desideri dei creativi» rivela ella stessa, «raccogliere la sfida e risolverla al meglio, cercando di fare dei prodotti artigianali a livello industriale». Grazie all’incontro con la modella e stilista Lison Bonfils, Miles fa il suo esordio in Francia. Il sodalizio con Bonfils rappresenta il punto di svolta per la carriera di Silvia e del suo maglificio, una chiave d’ingresso al mondo dell’alta moda internazionale, da Céline a Yves Saint Laurent, da Karl Lagerfeld a Sonia Rykiel. È con Azzedine Alaïa la collaborazione però più stretta e continuativa – “Azzedine non l’ha mai considerata come un accessorio: capiva la maglia, sapeva come interrogarla e raggiungere risultati grandiosi, anche per capi di alta moda” – quegli stessi capi che sono stati protagonisti di mostre alla Galleria Borghese di Roma o al Palais Galliera di Parigi. "Miles. Maglificio italiano lana e seta" racconta la straordinaria storia imprenditoriale dell’azienda, attraverso interviste, testi, immagini iconiche delle collezioni e materiali d’archivio che testimoniano la nascita e lo sviluppo di un tassello fondamentale nella narrazione della manifattura italiana.
48,00 45,60

I giardini di Venezia

Toto Bergamo Rossi

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 296

Segreti, protetti e nascosti: sono i giardini di Venezia, protagonisti del volume illustrato edito da Marsilio Arte e curato da Toto Bergamo Rossi, direttore dell’associazione Venetian Heritage con Marco Bay, architetto paesaggista. I testi firmati dai due autori del volume, accompagnati dai suggestivi scatti di Marco Valmarana, guidano il lettore alla scoperta di queste gemme verdi, luoghi privilegiati in cui natura, arte e storia si intrecciano. Il volume costituisce un vero e proprio viaggio tra i giardini di Venezia, dai più sontuosi custoditi nei palazzi nobiliari affacciati sul Canal Grande a quelli più vernacolari delle isole della laguna, raccolti e presentati sistematicamente attraverso un’indicizzazione per sestieri. La fioritura primaverile, l’opulenza estiva, i colori dell’autunno, le nebbie e il gelo invernali vengono catturati in maniera inedita in una serie di foto ricche di dettagli e di emozioni, che svelano il verde segreto veneziano attraverso le stagioni. Le parole di Toto Bergamo Rossi, grande appassionato di giardini, raccontano l’evoluzione e la storia del giardino a Venezia, indagando le sue peculiarità e le sfide di questo ambiente naturale con la pietra, con le maree, nel tentativo di integrarsi armoniosamente con la conformazione della città, la storia dei luoghi e dei palazzi. Marco Bay, architetto paesaggista che si occupa di restauro di giardini storici, analizza una serie di aspetti più tecnici che spaziano dalla botanica alla storia, fino all’architettura del paesaggio. A un excursus storico che racconta lo sviluppo e i cambiamenti che nel corso dei secoli hanno interessato il giardino veneziano, l’autore affianca nozioni tecniche e riflessioni su cosa significhi possedere uno spazio verde a Venezia. A chiusura del volume, Bay firma un saggio in cui immagina e propone dieci nuovi formati di giardino attraverso i quali tramandare l’eredità botanica di Venezia, in un rimando di esperienze passate e sperimentazioni future.
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