Mimesis: Idee d'America Latina/Lineamenti
Errante erratica. Pensare il limite tra letteratura, arte e politica
Diamela Eltit
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 238
La raccolta di saggi qui riuniti presenta la vibrante riflessione sulla contemporaneità di Diamela Eltit, riconosciuta come una delle più importanti intellettuali del panorama culturale latinoamericano. Strutturato in quattro sezioni che si articolano sullo sfondo della storia cilena dilaniata dal neoliberalismo, il testo illumina il mondo globalizzato con le sue contraddizioni e i suoi paradossi. Grazie alla rappresentazione di una serie di figure minori, in transito verso il nuovo millennio, l’autrice ci accompagna tra gli spettri della dittatura, nel suo rapporto con il mondo-mercato, ci introduce all’arte e alla scrittura come spazio di testimonianza e resistenza, disegna un ritratto del corpo nei suoi vincoli con la politica. Una visione acuta e penetrante, capace di scardinare le rappresentazioni del potere, forzando il limite del conformismo e obbligandoci a pensare.
Potere e desaparición. I campi di concentramento in Argentina
Pilar Calveiro
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 144
Pubblicato per la prima volta a Buenos Aires nel 1998, il volume prende corpo dalle testimonianze – a cominciare da quella dell’autrice – dei sopravvissuti alla Guerra sporca per denunciare le atrocità commesse dal potere argentino negli anni della dittatura militare. I campi di concentramento, i centri di detenzione e di tortura, le sofferenze e la morte pianificate in ogni minimo dettaglio: in Potere e desaparición Pilar Calveiro passa al setaccio meccanismi di spersonalizzazione e annullamento del singolo che vanno ben oltre il “banale” – per quanto vile e brutale – assassinio e assumono le proporzioni di un infame progetto politico, di un delitto di massa, di un orrore programmato. Prologo Juan Gelman.
Letteratura di testimonianza in America Latina
Emilia Perassi, Laura Scarabelli
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 396
L’insieme di saggi che compongono questo volume si pone come obiettivo l’esplorazione della relazione tra letteratura e testimonianza nell’ambito della violenza politica e del terrorismo di Stato che hanno sconvolto i contesti latinoamericani nella seconda metà del secolo scorso. Tali percorsi aprono alla ricognizione di fenomeni eterogenei e complessi, con importanti implicazioni geopolitiche che ci permettono di disegnare una cartografia dei dispositivi del potere che hanno marcato la storia del continente. Ci consentono, al contempo, di riflettere sui meccanismi di costruzione di una memoria condivisa e sull’elaborazione etica e sociale dei traumi della storia, resi possibili grazie al potere di figurazione e ricomposizione dell’esperienza offerto dall’immaginazione letteraria.
La nudità come naufragio. Bozzetti e prove di scrittura
Margo Glantz
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 248
“La nudità come naufragio” raccoglie una serie di saggi che hanno come filo conduttore la riflessione sulla relazione tra processi di colonizzazione e scrittura, intesa nella sua accezione più letterale, quella che rinvia all’atto concreto di prendere la penna e tradurre il pensiero in parola. Il volume è suddiviso in due parti, che riuniscono scritti su tematiche distinte ma intimamente saldate nell’analisi dei meccanismi materiali e politici di acquisizione e posta in essere della scrittura, diritto negato ai popoli colonizzati e, in particolare, alle donne: da un lato, la conquista spagnola del Messico, tracciata nella rilettura delle “Cronache delle Indie” (Hernán Cortés, Bernal Díaz del Castillo, Bartolomé de Las Casas, Álvar Núñez Cabeza de Vaca) e, dall’altro, l’opera letteraria della monaca secentesca sor Juana Inés de la Cruz.
Rompere la colonialità. Razzismo, islamofobia, migrazioni nella prospettiva decoloniale
Ramón Grosfoguel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 194
Quale relazione esiste tra modernità e capitalismo? E tra capitalismo, razza e colonialismo? Ramón Grosfoguel ci pone di fronte a queste domande, evidenziando come la civiltà in cui viviamo sia un articolato sistema moderno e coloniale, capitalista e patriarcale, euro/cristianocentrico, attraversato da un insieme di gerarchie. Le origini del capitalismo sono le stesse del razzismo e della modernità: la conquista dell’America e di Al-Andalus, la caccia alle streghe contro le donne, le deportazioni degli schiavi. Un’origine violentissima, che ha definito, e continua a definire, il mondo secondo il principio di colonialità, che classifica le popolazioni e i saperi ponendo al centro il maschio bianco, ricco, cristiano, eterosessuale e marginalizzando tutti gli altri, umani ed extra-umani, subalterni secondo gradi diversi. È nella rottura del principio di colonialità che l’autore rintraccia una strada necessaria per oltrepassare i rapporti di dominio della modernità e del capitalismo, incarnati oggi nell’islamofobia, nelle disuguaglianze crescenti, nelle politiche europee e globali contro i migranti. Introduzione di Gennaro Avallone.
I rituali del caos
Carlos Monsiváis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 255
Chiunque voglia provare ad addentrarsi nell'estrema complessità del Messico contemporaneo e della sua immensa capitale, prodotto emblematico dell'attuale società dello spettacolo, troverà nei "Rituali del caos" una guida insolita, dove la penna dell'autore traccia con piglio ironico e demistificatorio un percorso labirintico attraverso rituali antichi e moderni, in un'acutissima analisi di una realtà globalizzata che deve essere affrontata con tutti gli strumenti messi a disposizione dall'alta e dalla bassa cultura, perché soltanto in questo modo sarà possibile comprendere le dinamiche di sottomissione ed emancipazione che dettano i comportamenti delle masse. Dal fanatismo religioso al calcio, dalla boxe al kitsch, dalle folle che riempiono gli stadi alla calca nei vagoni della metropolitana, Carlos Monsivàis insegna a osservare qualsiasi fenomeno sociale con uno sguardo critico venato di umorismo, traendo dai gesti altrui motivi di riflessione su se stessi.
I territori del terrore e dell'alterità
Roger Bartra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 139
Il XXI secolo in Occidente nasce sotto il segno del terrore e dell'alterità. Queste due figure sembrano essere il prisma da cui si irradia ogni interpretazione del contemporaneo. Roger Bartra ci offre una lettura antropologica ai problemi attuali generati dalla paura dell'altro e dalla radicalizzazione della difesa delle identità etniche, religiose e nazionali, alla base del terrorismo. Il relativismo antropologico può giustificare gli agghiaccianti episodi dell'11 marzo 2004 di Madrid e dell'11 settembre 2001 di New York? È davvero necessario accogliere e rispettare espressioni religiose e politiche intolleranti? E ancora, le frontiere sono un territorio di fertilità e scambio o una barriera da presidiare? L'antropologo messicano esamina alcuni dei problemi più rilevanti che caratterizzano le nostre società postmoderne: gli effetti dei processi migratori nel tempo della globalizzazione, i crescenti fenomeni di intolleranza e le reti immaginarie del potere che da un lato privilegiano e legittimano l'assimilazione a una norma sempre più standardizzata e condivisa, dall'altro discriminano le diverse forme di alterità, di classe, di etnia, di religione. In queste pagine il lettore troverà uno spazio di riflessione su alcune delle questioni più attuali che affliggono la contemporaneità e, insieme, un affresco dei "dilemmi dell'Occidente postmoderno", capace di riconfigurare l'immagine dell'altro e scompaginare la paura... Introduzione di Edoardo Balletta.
Ultima Tule
Alfonso Reyes
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 157
Prima di essere scoperta, l'America è stata immaginata da poeti, intellettuali e viaggiatori. È questa l'idea che Alfonso Reyes sviluppa attraverso una serie di saggi scritti tra il 1920 e il 1941 e raccolti in questo volume. L'Ultima Tule, luogo mitico tracciato da imprecise notizie geografiche, ci rimanda a quella intuizione letteraria contenuta nei versi finali dell'Atto II della Medea di Seneca, fondamento poetico dell'esistenza del Nuovo Mondo come utopia inventata dall'Europa. L'America ha da sempre incarnato un ideale e, nonostante i secoli che ci separano dalla sua mitica creazione, continua a rappresentarlo. In queste pagine lo scrittore e diplomatico messicano ci aiuta a riflettere sull'identità del Continente latinoamericano, a riconoscerne la vocazione cosmopolita e riscoprirne le radici attraverso una tesi alquanto innovativa. Se l'America deve il suo senso come entità storica all'immaginazione e alla poesia, non alla scienza, allora solo i poeti e gli scrittori possono assumere la guida spirituale della comunità culturale iberoamericana, l'unica in grado di opporre resistenza alle ideologie di matrice anglosassone prodotte dall'America del Nord e, quindi, di tessere un dialogo costruttivo con l'Europa. È questa, dunque, la vocazione dell'intelligenza americana. Rileggere oggi Ultima Tule ci permette di rivalorizzare una prospettiva culturale propria e non subalterna, al fine di indagare in profondità il significato dell'identità ispano-americana.
Facundo. Civiltà e barbarie
Domingo F. Sarmiento
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 290
Un'escursione nella terra dei Ranqueles
Lucio V. Mansilla
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 515
Nel 1870 un colonnello dell'esercito argentino di stanza presso la frontiera sud del paese decide di incontrare personalmente il capo della popolazione indigena con cui ha appena stipulato un trattato di pace. Per farlo deve addentrarsi in territori quasi sconosciuti, in una pacifica escursione militare destinata a trasformarsi in un viaggio di conoscenza, che lo condurrà a demolire l'antinomia tra civiltà e barbarie e, al contempo, a sovvertire le convenzioni della sua rappresentazione letteraria. Il risultato è uno dei libri più importanti, corrosivi e rivelatori, sull'altra frontiera americana, quella dell'estremo sud del continente, i cui limiti sfumano nelle fredde regioni incognite della Patagonia. La voce di Mansilla non è soltanto l'ultima testimonianza di una civiltà indigena destinata a scomparire, poco più tardi, in quella che verrà denominata la "Conquista del Deserto", ma si configura come una monumentale e anticipatoria sintesi di tutte le contraddizioni della modernità latinoamericana.
L'idea di America Latina. Geostoria di una teoria decoloniale
Walter D. Mignolo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il termine "America latina" suggerisce l'esistenza di un'America che è "latina" e di un'altra che, di contro, non lo è. In questo vibrante manifesto geopolitico, Walter Mignolo recupera l'idea di "latinità" e ne analizza la storia dalla nascita nel XIX secolo ai giorni nostri, con particolare attenzione alle appropriazioni e rielaborazioni da parte delle élites iberoamericane nella seconda metà del XIX secolo. Rivalutando la storia delle popolazioni indigene, lo straordinario contributo della componente africana e la presenza dei quaranta milioni di latinos residenti negli Stati Uniti, l'autore si interroga sugli elementi che spiegano il persistere, nel mondo globalizzato, dell'"idea" che ha gerarchizzato e diviso lo spazio americano. E propone, sulla scia dei più recenti fenomeni di cambiamento politico, di percorrere la strada dell'opzione decoloniale, un progetto politico e culturale capace di fare dei popoli del continente i protagonisti del loro destino.