Mondadori: Oscar tutte le opere di G. D'Annunzio
La fiaccola sotto il moggio
Gabriele D'Annunzio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1998
pagine: 304
Elegie romane
Gabriele D'Annunzio
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: 159
La storia delle elegie romane copre un arco temporale piuttosto ampio, dal giugno 1887, cui va con tutta probabilità ascritta l'ideazione della prima delle elegie, al 30 maggio 1892, data dell'apparizione del volume presso Zanichelli. I cinque anni che separano il primo annuncio della raccolta dall'effettiva uscita del volume sono punteggiati da sperimentazioni artistiche decisive, decantate e intimamente riflesse nelle elegie. L'opera finale, più volte rimanipolata dall'autore contiene un totale di 24 elegie, più un congedo, distribuite in quattro libri di 6 elegie ciascuno, secondo una struttura che rimarrà, caso unico nella produzione poetica giovanile, inalterata nelle edizioni successive.
Notturno
Gabriele D'Annunzio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: 460
Nel 1916 un incidente aereo causa al poeta la perdita di un occhio e lo costringe per qualche tempo all'immobilità e al buio totale. L'esperienza di questa oscurità e l'attività introspettiva che essa favorisce sono la materia della prosa impressionistica del "Notturno" (cominciato appunto nel 1916 e pubblicato nel 1921), una prosa senza vincoli narrativi, che costruisce la propria struttura formale nella ritmata e pulsante successione di annotazioni, sogni, visioni, libere associazioni mentali, impressioni sensuali. Tutti i temi dannunziani si modulano e si armonizzano intorno alla nota fondamentale, notturna e fantastica, di questa scrittura musicale, che assorbe pause e gridi lirici, sospiri, eccitamenti, cupa fissità: amore della voluttà di vivere.
Diari di guerra. 1914-1918
Gabriele D'Annunzio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2002
pagine: CXXXII-545
La Grande Guerra offrì a d'Annunzio l'occasione per smettere i consunti abiti di divo e, indossati quelli di salvatore della patria, gettarsi in imprese che eccitavano l'uomo e l'artista. Nascono così queste pagine dove azione e poesia si intrecciano strettamente. E il taccuino di di appunti quotidiani, che d'Annunzio aveva sempre avuto l'abitudine di scrivere, acquista il carattere di diario.
Fedra
Gabriele D'Annunzio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2001
pagine: 300
Con "Fedra", opera teatrale scritta nel 1909, D'Annunzio intende mostrare la perenne attualità dei grandi miti tragici. Per farlo, sceglie la storia terribile e scandalosa della moglie di Teseo, già affrontata in passato da autori di ogni epoca e cultura, da Euripide a Seneca, a Racine. Innamoratasi del figliastro Ippolito e da lui respinta, Fedra decide di porre fine alla propria vita insieme a quella dell'amato: la sua vicenda rappresenta una tipica icona della Superdonna dannunziana, intensa e trasgressiva, i cui tratti sono finemente indagati nel saggio di Pietro Gibellini.